giovedì,Aprile 25 2024

Crociere a Reggio: arrivano ad aprile, ma mancano le guide turistiche

Il presidente dell'Autorità dello Stretto Mega: «Per non vanificare queste opportunità serve creare ora le condizioni per offrire dei servizi turistici»

Crociere a Reggio: arrivano ad aprile, ma mancano le guide turistiche

«Abbiamo investito sia risorse che tempo per promuovere la destinazione Reggio Calabria perché siamo convinti che un porto di per sé non è la destinazione di una nave da crociera. La nave arriva in un porto affinché i passeggeri possano fare escursioni nel territorio». Così Mario Mega, presidente dell’Autorità di Sistema dello Stretto impegnato a promuovere Reggio come meta delle crociere luxury.

Un cammino, quello della Città dello Stretto, non slegato dalla vicina Messina che, secondo le previsioni dell’Autorità di Sistema nazionale Messina, sarà il settimo porto per traffico crocieristico in Italia con quasi 600mila passeggeri.

Messina e Reggio

Da qui l’assist. «Noi crediamo – afferma il presidente Mega – che a Messina si possa affiancare in maniera complementare il porto di Reggio Calabria perché i due territori sono distanziati da 30 minuti di navigazione con mezzi veloci. Reggio potrebbe attrarre un segmento di traffico delle navi più piccole del settore luxury che a Messina fa fatica a fermarsi». Ricordiamo che le crociere extralusso sono estremamente più costose e richiedono tempi, servizi differenti, a volte la sosta notturna.

Il porto di Reggio riqualificato

«Considerato che abbiamo lanciato questa riqualificazione complessiva del porto di Reggio, anche in coerenza coi progetti del Comune di completamento del Waterfront e del Museo del Mediterraneo (Museo del Mare), immaginiamo che il porto, riqualificato, possa diventare una specie di bomboniera in cui sia facile che le compagnie luxury trovino la possibilità di sbarcare e visitare il museo, le attrazioni sul territorio, ma anche di poter prendere un mezzo veloce e arrivare a Taormina da Reggio. Abbiamo intravisto questa possibilità e ci stiamo lavorando. Grazie al fam trip di ottobre abbiamo appurato che avevamo visto bene perché le compagnie di quel settore hanno espresso giudizi molto positivi».

La mancanza di guide turistiche

Come chiarisce il presidente «Noi, da un lato dobbiamo migliorare l’attrezzamento del porto, ma ci sono dei problemi di accoglienza da risolvere. Il più grosso è la mancanza di guide autorizzate. Questo costituisce un limite molto forte allo sviluppo del crocierismo a Reggio».

Ma non solo Reggio, il problema è a monte e riguarda tutto il Paese. C’è una norma che crea di fatto un albo nazionale, ma non è stato possibile attingere: in Calabria figurano 14 iscritti, tra l’altro non tutti operativi. Si pensi che per una crociera in arrivo al porto di Reggio ne sono stati richiesti 30. I numeri non aiutano.

I servizi

«Nonostante gli sforzi, i tavoli, la ricerca approfondita anche da parte della Città metropolitana che si è, siamo arrivati a 12 guide. Il lavoro grosso da fare in prospettiva per non vanificare tutte queste opportunità è che si creino adesso le condizioni per offrire dei servizi turistici. Come porto ci stiamo attrezzando e abbiamo trovato i finanziamenti, abbiamo i progetti in corso, nel giro di quattro anni il porto sarà riqualificato. Ma se non riusciamo ad assicurare i servizi a terra le compagnie non potranno venire perché il business continua a terra dopo lo sbarco. Secondo noi Reggio ha grandi potenzialità e il territorio ha degli attrattori fantastici ma in questo momento manca un’organizzazione verso i turisti, in generale. Sono elementi verso i quali serve attenzione altrimenti si sprecano opportunità».

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