mercoledì,Aprile 24 2024

Porto di Gioia Tauro, Laganà (Cgil) in difesa del contratto integrativo con Mct

Il segretario territoriale: «Si introduce un terzo tipo di premio, a parte quello individuale e aziendale, che verrà riconosciuto ai lavoratori in base alla assiduità al lavoro»

Porto di Gioia Tauro, Laganà (Cgil) in difesa del contratto integrativo con Mct

Punta molto sulla premialità contro l’assenteismo cronico il contratto integrativo dei lavoratori di Medcenter, il terminalista dei container nel porto di Gioia Tauro, firmato dall’azienda e dal blocco sindacale composto da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sul.

L’accordo verrà illustrato nel corso delle assemblee che si stanno programmando, mentre l’Orsa – il sindacato autonomo non firmatario del contratto scaduto nel 2010, pur non potendo organizzare assemblee sull’argomento – è pronto a rianimare le sue critiche. L’ultimo contratto di secondo livello firmato per  i 1300 addetti di Mct risale al 2006, non venne poi rinnovato a causa della crisi che portò al licenziamento di oltre 400 dipendenti del porto, poi riassunti dopo il subentro di Msc nel controllo del terminalista.

«Proprio questa nuova fase di crescita del porto – commenta Domenico Laganà, segretario territoriale della Filt Cgil – rende possibile l’investimento di nuove risorse immesse nel contratto integrativo. Si introduce un terzo tipo di premio, a parte quello individuale e aziendale, che verrà riconosciuto ai lavoratori in base alla assiduità al lavoro che dimostrano, fermo restando che il piano delle flessibilità dei turni rimane sostanzialmente invariato, sebbene si prevedano nuovi incentivi». 

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