giovedì,Marzo 28 2024

A Reggio il convegno “Infrastrutture di trasporto e sviluppo del Mezzogiorno”

Presso la sede di Confindustria, al via il primo Festival di Economia, Sviluppo e Sostenibilità

A Reggio il convegno “Infrastrutture di trasporto e sviluppo del Mezzogiorno”

Si è tenuto, presso la sede reggina di Confindustria, il primo dei tre incontri programmati all’interno del primo Festival dell’Economia, sviluppo e sostenibilità nato da un’idea del giornalista Maurizio Insardà che ha pensato, così, di dare voce al confronto sui temi del rapporto tra Calabria ed economia sostenibile, dello sviluppo del Mezzogiorno e delle trasformazioni nel mondo calcistico.


Il convegno, dal titolo “Infrastrutture di trasporto e sviluppo del Mezzogiorno” ha preso il via col saluto e l’introduzione dello stesso ideatore Insardà che ha poi lasciato la parola ai relatori. Moderati dalla giornalista di Rai 2 Marzia Roncacci hanno portato il loro contributo il Capo Dipartimento del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti Enrico Maria Pujia, il Docente di Economia politica dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria Domenico Marino; il Vicepresidente Confindustria Sicilia e presidente CCIAA di Messina Ivo Blandina; il responsabile dell’organizzazione aziendale dell’Università Magna Graecia di Catanzaro Rocco Reina e dell’Assessore ai trasporti, porto ed aeroporto del Comune di Reggio
Calabria, Domenico Battaglia.
Tra il nutrito pubblico anche l’importante presenza dei rappresentanti dei vari corpi ed articolazioni delle Forze dell’ordine.


A parlare di infrastrutture come elemento fondamentale di sviluppo è il professore Marino dell’Università di Reggio «Tutti i paesi industrializzati basano il loro sviluppo su forti investimenti infrastrutturali. Oggi, bisogna privilegiare l’aspetto della rete perché non è tanto importante costruire chilometri di autostrade e chilometri di ferrovie, quanto piuttosto mettere in rete quelle esistenti, cioè renderle fruibili. C’è un
lavoro di infrastrutturazione intelligente e su questo in Calabria c’è ancora molto da
fare. Ed, a proposito di infrastrutture, soprattutto nel contesto dello Stretto di Messina, si è espresso Ivo Blandina che considera una grande opportunità la volontà di far crescere l’interazione tra queste due comunità – unite più che separate dallo Stretto – per l’elevatissimo numero di scambio di relazioni che le lega». Si pensi al volume di traffico di passeggeri che ogni giorno attraversano questo braccio di mare. Pur tuttavia è necessario potenziare il sistema già presente. Ed a ciò è strettamente legato lo sviluppo delle infrastrutture come l’alta velocità o il famoso Ponte sullo Stretto che collegherebbero ancor meglio ed ancora di più il Sud Italia al resto dell’Europa.


«L’Europa ha già programmato quali sono le reti funzionali allo sviluppo del Mercato unico ed alla mobilità delle persone e delle merci – continua Blandina. Il Corridoio Helsinki – La Valletta e Berlino Palermo passano da qui. Siamo un nodo essenziale, centrale, funzionale al completamento di una rete. Il problema è che al Nord hanno realmente fatto le opere che servono realmente a disegnare queste linee, qui invece accusiamo un ritardo gravissimo. Il Ponte sullo Stretto sarà la congiunzione tra sistemi di trasporto che hanno la necessità di esprimere alta capacità ferroviaria, con l’alta velocità, relazioni più veloci a costi europei e, dunque il riposizionamento del sistema produttivo siciliano e calabrese nel panorama dell’economia di questo contesto».


Anche Pujia concentra la sua attenzione sul Ponte e sull’Alta Velocità ed, in merito, considera il Pnrr una grande opportunità che non bisogna farsi sfuggire fruendo il più possibile dei finanziamenti e dice: «Il Governo sta lavorando in questo momento per rivedere un po’ i progetti in essere, in occasione del Pnrr. Pensiamo al Ponte sullo Stretto che è attenzionato fortemente dal Governo, per assicurare anche la continuità sulle opere già in essere, per esempio l’Alta velocità fino a Reggio Calabria, il completamento dell’elettrificazione della linea jonico da Taranto a Sibari ed in un secondo momento fino a Reggio Calabria. Il Pnrr prevede importanti investimenti su tutta la costa jonica, per la SS. 106, per esempio” e conclude dicendo che “sono investimenti importanti perché aumentano la capacità di trasporto e quindi di mobilità di merci e persone».

Molto interessante anche l’intervento del Generale Emilio Errigo Commissario Straordinario dell’Arpacal Calabria che ha evidenziato l’importanza di queste tematiche e l’emozione nel consegnare un riconoscimento al dottor Pujia esempio di un calabrese autentico e figlio di questa terra che esercita le sue funzioni con immensa signorilità e professionalità.

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