venerdì,Marzo 29 2024

Lavoro in corso Matteotti a Reggio, Ancora Italia: «Superficialità dannosa dell’Amministrazione»

Il coordinatore regionale Modafferi: «Perché chiudere una strada, aprire un cantiere e non condurre i lavori con quella velocità ed attenzione che si rendono necessari?»

Lavoro in corso Matteotti a Reggio, Ancora Italia: «Superficialità dannosa dell’Amministrazione»

Sull’avvio dei lavori in questi giorni per la manutenzione manto stradale Corso Matteotti, interviene Giuseppe Modafferi, coordinatore regionale di Ancora Italia.

«Il fatto ha già destato stupore e malcontento tra i soggetti cogitanti della città. Possiamo solo immaginare i disagi di una simile attività con l´inizio della stagione estiva e con le scuole ancora aperte; Reggio Calabria già ha grosse criticità sia per quanto riguarda il traffico automobilistico che i parcheggi, prevedere la chiusura, sia pure parziale, di un´arteria principale della città, senza piani supporto al traffico alternativi, significa generare il caos oltre che un inevitabile danno alle attività commerciali che gravitano nell’area; consideriamo altresì che è chiuso alla circolazione il tratto di strada antistante piazza De Nava, per ulteriore cantiere.

Nonostante la manifesta “insensatezza” della decisione, il Popolo reggino armato di “giobbica’ pazienza ha subito questo ulteriore disagio, limitandosi ad alternanti sfoghi verbali, ma dobbiamo denunciare pubblicamente oltre al danno la beffa.

Leggiamo dalla tabella della direzione lavori che il cantiere per corso Matteotti è previsto dal 4 di maggio al 3 luglio, quindo dal 4 di maggio hanno provveduto a transennare un buon tratto del Corso Matteotti, dallinizio lato museo, fino oltre il Liceo T. Gullí. Nell’area ricadono attività commerciali ed abitazioni. Essendo un´arteria principale per la città, un qualsiasi essere umano immagina un formicaio o un alveare di operatività, un pullulare di lavori per completare l’opera ed eliminare i disagi prima possibile, qualcuno animato da zelo ed efficienza arriva ad immaginare anche un lavoro notturno, come accade in tutte le città del mondo civilizzato.

A fronte di una normalità immaginata, gli amministratori reggini ci sorprendono con il loro mondo magico, in sei giorni di cantiere nessun mezzo è stato visto nell’area di cantiere, nessun lavoratore, nessun lavoro realizzato se non il transennamento “arancione”. Può sembrare comico, se in realtá non fosse tragico. Perché in qualsiasi altra cittá una simile situazione avrebbe visto lavori h 24 con mezzi e uomini adeguati e a Reggio prevale l´abbandono, l´illogico, il dannoso, senza che si individuino precise responsabilità?

Questo approccio “superficiale” riassume in sé l´identità dell’amministratore reggino che non agisce nell’interesse collettivo, che manifesta una totale mancanza di rispetto dei cittadini, perché chiudere una strada, aprire un cantiere e non condurre i lavori con quella velocità ed attenzione che si rendono necessari? Purtroppo questa “superficialità” ed inettitudine sono solo i cittadini a subirne i danni, cittadini abbandonati a loro stessi, né la Politica né le istituzioni responsabili al controllo sono in grado oggi ad agire per il bene della collettività, confidiamo in un miracolo».

Articoli correlati

top