martedì,Aprile 16 2024

Bova, i sindacati incontrano associazioni e cittadini per il recupero del territorio

L’occasione è stata fornita dall’assemblea di approfondimento della piattaforma alla base della manifestazione di Napoli, “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”

Bova, i sindacati incontrano associazioni e cittadini per il recupero del territorio

Un interessante confronto/dibattito si è sviluppato, nei giorni scorsi a Bova, tra i cittadini del borgo aspromontano e i rappresentanti di Cgil e Cisl, Francesco Alì e Romolo Piscioneri. L’occasione è stata fornita dall’assemblea di approfondimento della piattaforma alla base della manifestazione di Napoli, “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”, promossa nel Comune di Bova da Sunia-Cgil, Sicet-Cisl e Uniat-Uil regionali. Tra i punti all’ordine del giorno, anche la necessità di recupero del territorio attraverso un dialogo tra la comunità locale e le Istituzioni.

I lavori hanno registrato le dettagliate relazioni introduttive di Carmelo Nucera e Andrea Casile, già Sindaci del Comune di Bova, nonché le conclusioni di Francesco Alì, Segretario Generale Sunia-Cgil Calabria e Romolo Piscioneri, Segretario Generale Cisl Città Metropolitana di Reggio Calabria. All’iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, Lucia Petrulli, Consigliera comunale di Bova e Salvatore Borrello, già componente della commissione tecnica nominata dalla Regione Calabria per la scelta dell’area in cui ricostruire il centro storico.

La dichiarazione di Francesco Alì, Segretario Generale Sunia-Cgil Calabria

«Il dibattito si è sviluppato sui temi della messa in sicurezza del territorio e quindi delle persone, sull’esigenza di individuare le risorse per la rigenerazione integrata dei quartieri, delle abitazioni distrutte o danneggiate dalle alluvioni e dai terremoti dei primi anni ’70, nonché di quelle di edilizia residenziale pubblica, prestando attenzione alla sostenibilità finanziaria degli interventi di recupero. E’ emersa, inoltre, una particolare attenzione ai temi della mobilità dolce per liberare il Comune dall’isolamento, a quelli della dotazione di verde pubblico e della messa in sicurezza del suolo, della dotazione di servizi pubblici di qualità e di alti standard ambientali. Interventi che non devono comportare nuovo spreco di suolo, ma che devono essere portati avanti attraverso la rigenerazione di aree dismesse e degradate, a volte anche simbolicamente rilevanti come le aree sottratte alla criminalità organizzata.

Deve, inoltre, essere rafforzato quel welfare di comunità che è sempre più parte integrante delle politiche per l’abitare, come pure occorre valorizzare azioni di riqualificazione edilizia che puntino a prestazioni energetiche avanzate, creino sviluppo e lavoro, puntando sulla legalità e sulla sicurezza nei cantieri, sull’innovazione, sulla realizzazione di presidi sanitari, sulla promozione di cultura, istruzione e turismo. Argomenti di grande attualità previsti nel piano nazionale di ripresa e resilienza le cui risorse, purtroppo, rischiano di essere perse a causa della preoccupante situazione di stallo. Risorse del PNRR che se adeguatamente utilizzate in queste direzioni potrebbero favorire il ripopolamento di borghi come quello di Bova.

Dal dibattito è emersa una grande passione civile, il desiderio dei residenti di impegnarsi per dare un contributo alla rinascita di Bova, un Comune che ancora si porta dietro le ferite delle alluvioni degli anni ’70, ’71 e ‘72 e del terremoto del 1978. Finora non hanno avuto riscontro i ripetuti tentativi di riaprire un confronto con la Regione Calabria per completare, anche se con grande ritardo, le opere che erano state previste. Da quelle ferite e da quelle promesse bisogna ripartire per riaprire una vertenza territoriale e renderla più attuale alla luce della nuova fase e delle nuove esigenze sociali, abitative, di sicurezza del territorio, dei cambiamenti climatici.

A questo scopo occorre promuovere il coordinamento dei livelli Istituzionali coinvolti. Dall’assemblea è emersa, infatti, la decisone di iniziare un percorso di confronto istituzionale, partendo da un dialogo con i cittadini, magari in appositi consigli comunali dedicati, per poi convogliare le valutazioni e le istanze ai livelli istituzionali superiori: Città Metropolitana di Reggio Calabria, Regione Calabria, Governo, Europa. Il primo passaggio sarà, dunque, la richiesta formale al Sindaco di Bova di un Consiglio comunale aperto alla cittadinanza».  

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