Turismo, Asnali: «Male luglio e agosto, sold-out a settembre»
Il presidente Antipasqua: «Secondo i dati raccolti la stagione estiva potrebbe continuare anche fino ai primi di ottobre e ciò comporterebbe il raggiungimento di un risultato positivo»

Asnali (Associazione nazionale autonoma liberi imprenditori) ha condotto un’indagine sull’economia del territorio regionale incontrando le imprese associate. «I dati raccolti ad oggi – ha spiegato il presidente regionale Rosario Antipasqua – ci fanno capire che si potrebbe ancora migliorare. Infatti, se l’estate è il periodo di maggior business per le imprese calabresi, così non è stato per i mesi di giugno e luglio 2023. Diversi lamentano un calo delle vendite tra il 10 e 20% rispetto all’anno 2022, lontani dal periodo prima del Covid. I saldi estivi si sono dimostrati non positivi e le vendite sono decisamente al di sotto della soglia media stagionale».
Il presidente Antipasqua ha sostenuto che «solo queste ultime settimane hanno dato una boccata d’aria agli imprenditori del settore turistico, infatti è tutto sold-out, anche se questo breve periodo di lavoro intenso non basta a coprire i costi e le spese dell’intera stagione. La speranza è non essere penalizzati a livello climatico, se la bella stagione proseguirà per tutto il mese di settembre, forse le nostre imprese potranno avere margini di profitto. La Calabria è una meta turistica che offre molto: mare, montagna e cultura, tant’è che non mancano turisti da ogni parte del mondo. Circa il 65% proviene da Germania, Svizzera, Francia, America e Canada, il restante proviene dal nord Italia. È emerso che sono per la maggior parte tutti emigrati che fanno rientro a casa.
Manca quel turismo in più che crea profitto, soprattutto quest’anno che l’impresa ha il rincaro di tutte le spese gestionali. Inoltre, a far desistere i turisti dal visitare la nostra regione sono i mezzi pubblici di trasporto quasi inesistenti o eccessivamente costosi per una famiglia media, ma d’altra parte è emerso chiaramente come il lavoro sull’ambito eco-ambientale è formidabile, quasi tutte le spiagge calabresi, in totale 19, due in più, possono orgogliosamente sventolare bandiera blu. La regione sta investendo e lavorando bene in ambito ambientale, infatti, il nostro mare e le nostre spiagge sono accoglienti e questo, è un punto di forza per far sì che i turisti apprezzino la bellezza della terra Calabra».
Per il presidente di Asnali Calabria, «è necessario improntare una politica sul turismo volta a far conoscere le nostre bellezze, ma soprattutto intensificare veramente le infrastrutture e calibrare i prezzi del costo di viaggio – treni, aereo, carburante – molto cari! Questo potrebbe favorire maggior turismo nella regione Calabria. Un altro importantissimo punto di forza per l’entroterra calabro sono i piccoli comuni montani, ricchi di storia, cultura e con eccellenti prodotti enogastronomici della cucina calabrese. Il clima mite e mediterraneo potrebbe incentivare una maggiore presenza dei turisti anche nel mese di settembre.
Infatti, secondo i dati raccolti dalle indagini condotte da Asnali, la stagione estiva potrebbe continuare anche fino ai primi di ottobre e ciò comporterebbe il raggiungimento di un risultato positivo per il turismo calabrese come nel 2022. Un altro importante dato che emerge dalla nostra indagine – conclude Antipasqua – è che le Pmi hanno necessità di manodopera qualificata (cameriere, banconista, aiuto chef) un problema che come associazione dobbiamo approfondire e poi promuovere corsi di formazione specializzati, ma questo sarà compito di Infap (Istituto nazionale formazione addestramento professionale)».