Reggio, Adoc: «L’impennata delle tariffe aeree penalizza il Tito Minniti»
Il presidente Verduci: «Ci attiveremo in tutte le sedi per un pronto intervento sull’ennesimo rialzo dei voli aerei a danno di lavoratori e studenti che tornano a casa durante le feste»
«Ci risiamo! Come ogni anno in vista delle ormai vicine festività natalizie, tornano a salire le tariffe aeree. Reggio Calabria, ancora una volta, è penalizzata dalla politica delle compagnie aeree che si affidano agli algoritmi che, stranamente, finiscono per far fare i balzelli più pesanti alle tariffe proprio nei periodi festivi e, quindi, di accentuato spostamento delle persone. E’ una cosa inaccettabile! E’ un sopruso! L’ennesimo che le cittadine e i cittadini reggini sono costretti a patire». È quanto denuncia Antonino Ennio Verduci, presidente Adoc Reggio Calabria. «Quest’anno – continua – gli aumenti, a causa dell’inflazione galoppante e dei rincari dei carburanti, sono ancora più sensibili e lo sforzo economico da sostenere più pesante.
E questo si inserisce in un quadro già reso difficile dalla scarsità di vettori aerei che scelgono la pista del “Tito Minniti” per atterrare e/o decollare, rendendo l’isolamento di questa fetta di territorio sempre più opprimente. Solo per curiosità statistica diciamo che se un reggino volesse partire da Roma Fiumicino, con volo diretto, per ritornare a casa e passare il Natale con i propri familiari (con partenza il 23 dicembre e ritorno il 26 dicembre) dovrebbe sborsare una cifra esagerata con quella che era la nostra “compagnia di bandiera”. Peggio andrebbe se il nostro concittadino dovesse fare ritorno in riva allo Stretto partendo da Milano Malpensa. In questo caso, infatti, il programma online che abbiamo usato per trovare il biglietto non ci consentirebbe di sfruttare un volo diretto e ci chiederebbe di sborsare una cifra inaccettabile per salire a bordo di due vettori differenti ed impiegarci più di un giorno per ritornare a Reggio Calabria.
Se, invece, decidessimo di rientrare in Calabria dal Lazio in questi giorni di novembre, il costo da sostenere sarebbe di poco superiore ai 150 euro. Come si può facilmente intuire ci troviamo di fronte a una vera e propria discriminazione, l’ennesima, perpetrata ai danni del Mezzogiorno. Per mettere riparo alla quale, insieme ai vertici della nostra associazione da sempre attenti a queste problematiche, ci attiveremo in tutte le sedi per un pronto intervento sull’ennesimo rialzo dei voli aerei a danno di lavoratori e studenti che tornano a casa durante le feste e, allo stesso tempo, solleciteremo la politica e le istituzioni locali ad assecondare la nostra iniziata di assistenza e tutela dei consumatori calabresi e, in particolare, reggini».