Aeroporto Reggio, al via lo studio di fattibilità per collegare i 97 comuni metropolitani
Intermodalità e integrazione di infrastrutture, servizi e tariffe sempre strategiche ma ancora nella fase di progettazione. I voli Ryanair, invece, sono ormai alle porte. Nel documento preliminare della Città Metropolitana, strategie sul fronte viario, ferroviario e marittimo
La realizzazione delle infrastrutture per il potenziamento e la razionalizzazione del sistema intermodale Area metropolitana di collegamento con l’aeroporto Tito Minniti. Ciò renderà lo scalo il polo Intermodale del sistema della mobilità dell’area metropolitana dello Stretto. La fase di progettazione finanziata, e anche la prima dell’iter finalizzato a questo ambizioso obiettivo è stata finalmente avviata. La Città Metropolitana ha dato mandato il liquidare il consueto 20% a titolo di anticipazione agli incaricati di redigere il progetto di fattibilità tecnico-economica. Si tratta del costituendo raggruppamento temporaneo di imprese Rti Rina Consulting spa – studio Artuso Architetti Associati.
L’affidamento è stato formalizzato in modo definitivo lo scorso dicembre. Il corrispettivo complessivo netto è di quasi 349mila euro (a fronte di un importo a base d’asta di circa 478 mila euro).
Il fattore intermodalità resta strategico, specie alla luce dei nuovi voli targati Ryanair che tra qualche settimana incrementeranno il traffico nello scalo Tito Minniti di Reggio Calabria. Voli, ormai alle porte, che non godranno dei sistemi intermodali ancora da progettare. Dopo apposito iter, si entra adesso adesso nella prima fase progettuale dello studio di fattibilità. Le successive progettazioni definitiva ed esecutiva con relative approvazioni precederanno la fase degli incarichi per la realizzazione dei lavori. Occorrerà ancora tempo, considerando anche gli eventuali intoppi burocratici.
La situazione oggi
A oggi il contesto è, però, segnato da collegamenti nell’area metropolitana ancora carenti. Emblematici la fermata Aeroporto della stazione ferroviaria non collegata con lo scalo e un pontile arrugginito mai pienamente utilizzato e oggi ormai inutilizzabile.
La Città metropolitana reggina nei mesi estivi attiverà la fase sperimentale di Omnibus, il nuovo servizio di mobilità sociale a chiamata, rivolto a cittadini e turisti che intendano raggiungere le zone dell’hinterland metropolitano non servite dal trasporto pubblico locale. Ovviamente porto e aeroporto sono contemplati come destinazioni strategiche. La prima fase sperimentale riguarderà alle aree territoriali della Grecanica e dell’Aspromonte tirrenico.
Tra le note positive anche l’introduzione del biglietto integrato dello Stretto, adesso prorogato fino al prossimo 31 dicembre, per raggiungere l’aeroporto di Reggio da Messina, e viceversa, acquistando un unico titolo di viaggio e fruendo di bus e aliscafo.
Aeroporto di Reggio nodo di interscambio
«In coerenza con quanto definito dagli strumenti della pianificazione e della programmazione regionale, l’aeroporto dello Stretto deve essere attrezzato come nodo di interscambio con la realizzazione dell’Hub passeggeri di Reggio Calabria quale Nodo del Sistema Nazionale degli Aeroporti e Polo Intermodale del sistema della mobilità dell’area metropolitana dello Stretto». Questa la visione ambiziosa di cui si legge nel documento preliminare di progettazione.
Integrazione delle infrastrutture
A questo fine sono contemplate come strategie di intervento la riorganizzazione e la rifunzionalizzazione complessiva del sistema delle aree e delle infrastrutture viarie del contesto urbano di riferimento. L’obiettivo è da perseguire attraverso la creazione di percorsi viari, aree parcheggio per i mezzi di trasporto pubblico e individuale e aree di interscambio modale (taxi, noleggio con conducente, bike e car sharing, car pooling, ect.). E anche con percorsi dedicati alla sosta e al transito dei pedoni e collegamenti alle ciclovie di lunga percorrenza.
Contemplate anche la riqualificazione o realizzazione di adeguate infrastrutture di collegamento con i terminali ferroviari. Previsti pure il ripristino, adeguamento e messa in sicurezza del pontile esistente per il collegamento marittimo passeggeri con gli altri porti dell’area dello Stretto (in particolare con il porto di Messina) e la sistemazione dell’area circostante.
Previsto, in linea generale, anche l’allestimento di aree verdi e la realizzazione/integrazione di sistemi di videosorveglianza nelle aree interessate.
Integrazione dei servizi e delle tariffe
Il documento contempla la riorganizzazione complessiva e potenziamento dei servizi per il collegamento dell’aeroporto. I riferimenti sono i principali nodi del sistema dei trasporti e i poli dei servizi di livello urbano e metropolitano. Ciò attraverso l’integrazione tariffaria e oraria, tra le diverse modalità di trasporto (aereo-ferroviario-bus), l’incremento dell’offerta di corse del trasporto collettivo (bus urbani ed extraurbani, treni) a servizio dell’area aeroportuale e l’implementazione di sistemi innovativi per azioni di marketing e di informazione e servizi all’utenza.
Le alternative di progetto
Il progetto di fattibilità tecnico economica in oggetto dovrà sviluppare alternative in relazione all’aerostazione che, seppure nella posizione e nella configurazione funzionale attuale, sia interessata da importanti interventi di manutenzione/ristrutturazione. Alternative anche in relazione all’ipotesi in cui a variare sia solo la configurazione funzionale dell’aerostazione con il mutamento dell’assetto e dell’organizzazione degli spazi, degli accessi e dei servizi. Il progetto di fattibilità tecnico economica dovrà prevedere un’alternativa anche in caso aerostazione con una nuova posizione, collocata in nuova struttura. Essa sarebbe appositamente realizzata, nei pressi della Stazione ferroviaria fermata “Aeroporto”.
Il porto di Villa San Giovanni
Per la redazione del progetto si dovrà obbligatoriamente tenere conto delle caratteristiche dell’infrastruttura ferroviaria in esercizio. Da tenere in conto anche la progettazione delle infrastrutture e l’intermodalità tra i vari sistemi di mobilità di collegamento al Porto di Villa San Giovanni. Anche questa finanziata dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) alla Città Metropolitana di Reggio Calabria e appena avviata.
I fondi ministeriali del triennio 2021-2023
L’attività è finanziata dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) alla Città Metropolitana di Reggio Calabria. L’ambito è quello della ripartizione per il triennio 2021-2023 del “Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate”. Questa prima fase progettuale era, infatti, già stata finanziata nel 2021 dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti (allora ancora Mit e oggi Mims). L’importo complessivo di quasi 1 milione e 400mila euro.
Esso comprendeva e comprende due studi fattibilità tecnico economica relativi al potenziamento dell’intermodalità rispetto all’aeroporto di Reggio (quasi 800 mila euro) e anche rispetto al porto di Villa San Giovanni (circa 600 mila euro). In realtà l’intervento sull’aeroporto prevedeva anche lo studio per la realizzazione di una nuova aerostazione, poi accantonata per puntare sull’intermodalità. Tra le alternative al progetto esiste, però, anche quella con localizzazione dell’aerostazione in nuova struttura.
In entrambi gli studi gli importi a bando hanno lasciato delle risorse a disposizione.