lunedì,Aprile 28 2025

Dallo Street food alla pasticceria, Reggio riscopre l’oro verde con Bergarè

Torna dal 3 al 6 ottobre la manifestazione voluta dalla Camera di Commercio. In programma dibattiti incontri e mostre per raccontare l’agrume principe del nostro territorio

Dallo Street food alla pasticceria, Reggio riscopre l’oro verde con Bergarè

Sarà ancora il Castello Aragonese la location che ospiterà la fortunata kermesse organizzata dalla Camera di Commercio sul bergamotto di Reggio Calabria. “Bergarè 2024” scalda i motori per il terzo anno, e si prepara a riempire di gusto e contenuti le giornate tra il 3 e 6 ottobre prossimi, quando l’oro verde reggino tornerà protagonista assoluto di un ricco programma di iniziative per tutti e per tutti i gusti.
Questa mattina il presidente dell’Ente Camerale, Antonino Tramontana, presentando la quattro giorni ha parlato di tante novità e di tante aziende coinvolte: «Saranno più di 60 quelle che esporranno i loro prodotti a base di bergamotto. Quest’anno abbiamo inserito anche lo street food, quindi un villaggio Bergarè che cresce».


Sarà una mostra, realizzata insieme all’Accademia delle Belle Arti, a raccontare l’evoluzione che il bergamotto ha avuto negli anni. Ma nel Villaggio di Bergarè, come accennato, sarà allestito un percorso gastronomico dedicato allo street food con intrattenimento musicale e esibizioni dal vivo. Non mancherà la possibilità di degustare le preparazioni a base di bergamotto degli chef dei ristoranti reggini con Bergarè in tavola e dei maestri pasticceri reggini con La Pasticceria incontra il Bergamotto. E ancora i talk tematici di confronto ed approfondimento; l’anteprima nazionale dello spettacolo teatrale “Il giro d’Italia in 80 dolci” di Tiziana Di Masi, alias “La Signora in Dolce”.


Questa terza edizione si snoda sul filone dei “Racconti di Bergamotto”, proseguendo nel percorso di conoscenza e divulgazione sulle straordinarie proprietà e sui molteplici utilizzi del “principe degli agrumi” intrapreso nelle precedenti edizioni, ma con un’attenzione particolare al Bergamotto di Reggio Calabria come volano di sviluppo territoriale e turistico e di innovazione, con due iniziative dedicate a questo tema: l’Hackathon Berga-THON e il workshop “Bergamotto di Reggio Calabria: tra identità locale e attrattività turistica”.


«Il tema sul quale concentreremo l’attenzione quest’anno – ha detto Tramontana – è il bergamotto come attrattore culturale e turistico. Un’opportunità di costruire attorno a questo importante frutto una filiera turistica, e porteremo sul territorio anche delle testimonianze, come quella della mela del Trentino, della food Valley di Parma, della filiera della Zagara siciliana, anche per capire come altri territori hanno costruito intorno ad un prodotto un’opportunità turistica».


Un altro evento sarà rivolto anche all’innovazione, attraverso una competizione tra sei team che creeranno un prodotto o un servizio legato sempre alla filiera turistica che parlerà di Bergamo.
«Ci aspettiamo non solo tanti reggini ma anche tanti turisti», incalza Tramontana aggiungendo che, collaterale all’evento Bergarè, si svolgerà un press tour, che condurrà alla scoperta del nostro territorio giornalisti, blogger, influencer ed esperti di settore provenienti da tutta Italia. Inoltre, parteciperà all’evento anche una delegazione di tour operator e buyer francesi dell’agroalimentare, in visita nel nostro territorio nell’ambito di un progetto in atto con la Camera di commercio italiana in Francia di Marsiglia.

Tramontana: «Necessaria la Dop per il frutto»

In un momento in cui non si placa la polemica tra i produttori che da tempo ormai si fronteggiano sul riconoscimento Igp, Tramontana, sollecitato, indica la direzione intrapresa dall’Ente Camerale: «Noi abbiamo iniziato insieme alle organizzazioni di categoria del settore agricolo un percorso, insieme all’Università e insieme al Consorzio del bergamotto. Noi siamo convinti che la scelta migliore possa essere quella della “dop” perché mitizziamo sempre questo frutto, quindi perché non dargli il giusto riconoscimento della massima tutela su un prodotto agroalimentare. Poi non dimentichiamo che il bergamotto già come essenza ha una “dop”. Quello che noi chiediamo è l’estensione della “dop” al frutto col frutto fresco. Questo ovviamente darebbe maggior valore al prodotto, ma tutelerebbe anche le imprese che insistono sul territorio da possibili altri prodotti che stanno comunque nascendo anche in altri territori vicini a noi».

Gallo: «Prodotto unico e straordinario, aspettiamo l’UE»

Alla conferenza di presentazione dell’evento ha partecipato anche l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo che, collegato dalla sua auto, si è augurato di poterci essere durante la quattro giorni di ottobre: «Bergarè racconta questo prodotto straordinario unico e tipico della provincia reggina per il quale come sapete c’è un percorso anche di riconoscimento perché comunque ha una dimensione tale per avere questo importante suggello della commissione europea. Ma in ogni caso, si tratta di un prodotto identitario che negli anni ha subito delle pressioni a causa dei cambiamenti climatici ma che va valorizzato, soprattutto in questo momento».


Il momento a cui si riferisce l’assessore è legato alla iniziativa del governo regionale sui trasporti, soprattutto aerei, che stanno dando alla Calabria una dimensione internazionale, cambiandone in qualche modo anche la narrazione.

Brunetti: «Un altro evento che racconterà i migliori aspetti della nostra città»


Per il vicesindaco Brunetti il Bergarè è divenuto ormai «un appuntamento fisso, anche se alla seconda edizione, che dà l’opportunità di mettere in risalto i nostri tesori; ovviamente, in tal caso, il bergamotto. Un prodotto spesso poco conosciuto anche dai nostri stessi concittadini che può essere impiegato tanto in cucina e pasticceria quanto nella farmaceutica. La Camera di Commercio ha dato prova, già l’anno scorso alla prima edizione, di saper gestire in modo eccezionale questa iniziativa tanto da riuscire ad immaginare difficilmente di poter superare il livello già raggiunto l’anno scorso, ma siamo fiduciosi che tutto ciò avverrà con un ulteriore evento di qualità che consentirà di raccontare i migliori aspetti della nostra città».


Il vicesindaco ha anche sollecitato le associazioni di categoria, dopo averle ringraziate per la loro preziosa collaborazione, a sensibilizzare gli operatori del settore della ristorazione e dell’enogastronomia a proporre maggiormente a turisti e visitatori i nostri prodotti locali e, soprattutto, quelli a base di bergamotto.

Zimbalatti: «Una storia di luci che ha conosciuto tante ombre»

L’invito a fare memoria del percorso a volte obbligato dell’oro verde di Reggio Calabria, arriva dal Magnifico Rettore dell’Università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti: «Siamo a conoscenza della travagliata storia che contraddistingue il Bergamotto di Reggio Calabria. Una storia che oggi è tante luci ma è stata anche tante ombre, e accanto a queste ombre c’è stata un’istituzione che ha sempre lavorato affinché ci fossero sempre più luci e per le fortune del bergamotto».


È per questo che, al di là degli slogan, Zimbalatti, come Università, sente il dovere di ringraziare proprio la Camera di Commercio: «Oggi viene presentata la nuova edizione di questa iniziativa che è nata l’anno scorso tra lo stupore e il compiacimento stupito di molti di noi. Simo molto incuriositi dal programma che la Camera di Commercio presenterà. Ovviamente l’Università è al fianco della Camera di Commercio, del Comune e di tutte le istituzioni che operano per il bene del nostro territorio».


Ma Zimbalatti rende merito anche alle associazioni dei produttori a cui va il principale merito, «perché se si può parlare di fenomeno bergamotto va riconosciuto agli agricoltori e agli imprenditori agricoli che soprattutto in quei decenni hanno tenuto duro».


Insomma «il bergamotto deve sempre più rappresentarci perché rappresenta una buona pratica del nostro territorio. C’è una narrazione della Calabria, della nostra provincia molto negativa: ebbene se c’è un prodotto, una produzione, una manifestazione che meglio rappresenta la laboriosità del territorio è proprio il mondo dell’agricoltura e in particolare la bergamotticoltura»

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