sabato,Novembre 2 2024

Autorità Sistema Portuale, Gioia Tauro protagonista alla Naples Shipping Week

Nel corso del dibattito, Agostinelli ha illustrato le peculiarità del porto di Gioia Tauro, che, tra successi e difficoltà, detiene il primato nel transhipment in Italia

Autorità Sistema Portuale, Gioia Tauro protagonista alla Naples Shipping Week

Durante la sesta edizione della Naples Shipping Week, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Meridionale e dello Ionio ha discusso dei risultati e delle difficoltà che il porto di Gioia Tauro affronta, sottolineando la necessità di maggiori investimenti e il supporto del governo per mantenere la sua leadership nel transhipment.

Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, sta partecipando alla sesta edizione della Naples Shipping Week, l’evento dedicato all’economia del mare, che sta animando il capoluogo campano dal 30 settembre al 5 ottobre. Durante questa settimana, si svolgono conferenze e incontri aperti all’intera comunità dello shipping internazionale, con contributi di relatori di prestigio provenienti dal mondo istituzionale, imprenditoriale, scientifico e accademico.

Tra i vari appuntamenti, Agostinelli ha preso parte alla “Bilaterale sullo Shipping Italia-Malta”, organizzata dal Propeller Port of Naples e Malta Maritime Summit, evento biennale gemellato con la Naples Shipping Week.

Nel corso del dibattito, Agostinelli ha illustrato le peculiarità del porto di Gioia Tauro, che, tra successi e difficoltà, detiene il primato nel transhipment in Italia.

«Gioia Tauro, dopo dieci anni, è come un figlio – ha dichiarato -, il più importante porto nazionale, con infiniti margini di crescita, ma nello stesso tempo è un Colosso di Rodi, con alcune precarietà ed alcuni rischi. Il problema della forza-lavoro e le sue evidenti ripercussioni sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, ad esempio. Gli integrativi per gli artt. 16 che non si firmano, l’avvicendamento degli organici del terminalista MCT e il problema dei picchi di lavoro e della costituzione della Impresa ex art. 17. E poi le Tasse di ancoraggio, parte delle quali restituite agli armatori, mentre a Malta c’è un sistema di detrazioni fiscali ben più significativo. Il cold ironing, per il quale stiamo ancora aspettando l’ultima e decisiva tranche di finanziamento».

Agostinelli ha sottolineato gli sforzi economici dell’Autorità di Sistema:

«Siamo noi come Autorità di Sistema che mettiamo 35/40 milioni di euro all’anno dai nostri bilanci per ristrutturare 5 porti, o per costruire nuove banchine, l’ultima inaugurata due mesi fa, e voi capite che tutto questo non può bastare, quando il privato investe somme assai più ingenti. Abbiamo un progetto definitivo e lungimirante per allargare l’imboccatura del porto, da 285 a 400 metri, e soprattutto alla quota di -20, da appena 165 a 290 metri. E il finanziamento?».

Ha concluso dicendo: «Capirete che la palla passa necessariamente al Governo, alla sua riforma dei porti, ma per quanto mi riguarda, soprattutto alla sua volontà di mantenere e sviluppare la leadership di Gioia Tauro nel segmento del transhipment».

L’intervento di Agostinelli è stato accompagnato dalla proiezione di un cortometraggio, descritto come un piccolo capolavoro, che ritrae il porto, le sue navi – le più grandi al mondo – e i suoi dintorni, la costa calabrese, arricchito dalle musiche inedite del maestro Ennio Morricone, concesse gentilmente dai suoi eredi.

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