Autorità Sistema Portuale, Gioia Tauro protagonista alla Naples Shipping Week
Nel corso del dibattito, Agostinelli ha illustrato le peculiarità del porto di Gioia Tauro, che, tra successi e difficoltà, detiene il primato nel transhipment in Italia
Durante la sesta edizione della Naples Shipping Week, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Meridionale e dello Ionio ha discusso dei risultati e delle difficoltà che il porto di Gioia Tauro affronta, sottolineando la necessità di maggiori investimenti e il supporto del governo per mantenere la sua leadership nel transhipment.
Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, sta partecipando alla sesta edizione della Naples Shipping Week, l’evento dedicato all’economia del mare, che sta animando il capoluogo campano dal 30 settembre al 5 ottobre. Durante questa settimana, si svolgono conferenze e incontri aperti all’intera comunità dello shipping internazionale, con contributi di relatori di prestigio provenienti dal mondo istituzionale, imprenditoriale, scientifico e accademico.
Tra i vari appuntamenti, Agostinelli ha preso parte alla “Bilaterale sullo Shipping Italia-Malta”, organizzata dal Propeller Port of Naples e Malta Maritime Summit, evento biennale gemellato con la Naples Shipping Week.
Nel corso del dibattito, Agostinelli ha illustrato le peculiarità del porto di Gioia Tauro, che, tra successi e difficoltà, detiene il primato nel transhipment in Italia.
«Gioia Tauro, dopo dieci anni, è come un figlio – ha dichiarato -, il più importante porto nazionale, con infiniti margini di crescita, ma nello stesso tempo è un Colosso di Rodi, con alcune precarietà ed alcuni rischi. Il problema della forza-lavoro e le sue evidenti ripercussioni sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, ad esempio. Gli integrativi per gli artt. 16 che non si firmano, l’avvicendamento degli organici del terminalista MCT e il problema dei picchi di lavoro e della costituzione della Impresa ex art. 17. E poi le Tasse di ancoraggio, parte delle quali restituite agli armatori, mentre a Malta c’è un sistema di detrazioni fiscali ben più significativo. Il cold ironing, per il quale stiamo ancora aspettando l’ultima e decisiva tranche di finanziamento».
Agostinelli ha sottolineato gli sforzi economici dell’Autorità di Sistema:
«Siamo noi come Autorità di Sistema che mettiamo 35/40 milioni di euro all’anno dai nostri bilanci per ristrutturare 5 porti, o per costruire nuove banchine, l’ultima inaugurata due mesi fa, e voi capite che tutto questo non può bastare, quando il privato investe somme assai più ingenti. Abbiamo un progetto definitivo e lungimirante per allargare l’imboccatura del porto, da 285 a 400 metri, e soprattutto alla quota di -20, da appena 165 a 290 metri. E il finanziamento?».
Ha concluso dicendo: «Capirete che la palla passa necessariamente al Governo, alla sua riforma dei porti, ma per quanto mi riguarda, soprattutto alla sua volontà di mantenere e sviluppare la leadership di Gioia Tauro nel segmento del transhipment».
L’intervento di Agostinelli è stato accompagnato dalla proiezione di un cortometraggio, descritto come un piccolo capolavoro, che ritrae il porto, le sue navi – le più grandi al mondo – e i suoi dintorni, la costa calabrese, arricchito dalle musiche inedite del maestro Ennio Morricone, concesse gentilmente dai suoi eredi.
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