Alta velocità a Gioia Tauro, il comitato “In Movimento” invoca un incontro ai vertici Trenitalia e Italo
Il portavoce degli attivisti, Renato Bellofiore: «La nostra stazione deve diventare un punto nevralgico per tutta la Regione».
Richieste fermate e la riapertura del bar interno.
di Giuseppe Mancini – Quando mancano pochi giorni al 12 dicembre, data in cui entrerà in vigore il nuovo orario invernale di Trenitalia e Italo, non sono state accolte le ripetute richieste del Comitato InMovimento di Gioia Tauro per ottenere fermate dei treni ad alta velocità presso la stazione cittadina. Questa stazione, ristrutturata con oltre 38 milioni di euro di fondi europei, è un’infrastruttura moderna e dotata di servizi di alta qualità: ascensori per persone con disabilità, parcheggi sicuri, sorveglianza garantita dalla Polizia Ferroviaria e una posizione strategica che la rende facilmente accessibile non solo per i cittadini di Gioia Tauro, ma anche per i tanti comuni della Piana, come Palmi, Taurianova, Seminara e molte altre località dell’area pre-aspromontana.
Il Comitato, tramite il suo portavoce Renato Bellofiore, sottolinea che «la stazione di Gioia Tauro potrebbe diventare un punto nevralgico per la mobilità di tutta la regione. La presenza di un ospedale nelle vicinanze offre un ulteriore vantaggio, garantendo assistenza rapida in caso di emergenze mediche a bordo. Inoltre, i numerosi parcheggi e la comoda accessibilità ai binari rendono il viaggio più agevole e confortevole per i passeggeri. Richiedere fermate per i treni ad alta velocità a Gioia Tauro non è un’utopia, ma una richiesta legittima per una stazione progettata con questa finalità. In un momento in cui la mobilità regionale e la sicurezza dei viaggiatori dovrebbero essere priorità riconosciute, è difficile comprendere come una struttura moderna e funzionale come Gioia Tauro possa essere esclusa dalle fermate AV».
A nome del Comitato InMovimento, Renato Bellofiore fa appello ai vertici di Trenitalia e Italo affinché «intervengano in modo deciso e concreto su questa questione cruciale. La stazione di Gioia Tauro non può rimanere solo il simbolo di un investimento pubblico senza continuità: deve assumere il ruolo centrale che merita nella rete della mobilità regionale».
Inoltre, il Comitato chiede anche la riapertura del bar interno «servizio essenziale per pendolari e viaggiatori, che non solo permetterebbe di acquistare biglietti e godere di un momento di ristoro, ma migliorerebbe anche l’accoglienza della stazione».
Infine, il Comitato InMovimento invita Trenitalia e Italo «a riesaminare le loro politiche e a organizzare un incontro per discutere seriamente del potenziale della stazione di Gioia Tauro. Basarsi solo su valutazioni commerciali rischia di far passare in secondo piano l’importanza di un’infrastruttura centrale e ben collegata per un ampio bacino di utenza. Gioia Tauro, con il suo porto di rilevanza internazionale, non può e non deve essere esclusa dalle principali tratte ad alta velocità».