martedì,Febbraio 18 2025

Pentedattilo, la rinascita del borgo all’ombra delle cinque dita attraverso l’arte e la tradizione

Dopo decenni di abbandono, uno dei luoghi più iconici dell'Area Grecanica, incastonato tra le rocce della mano di pietra, è diventato un simbolo di rinascita

Pentedattilo, la rinascita del borgo all’ombra delle cinque dita attraverso l’arte e la tradizione

L’iconico borgo di Pentedattilo, in questi ultimi anni, da paese fantasma ha via via ritrovato nuova vita. Tutto merito dell’impegno di associazioni locali e artigiani che hanno scommesso sul valore della tradizione. Dopo decenni di abbandono, questo luogo incastonato tra le rocce è diventato un simbolo di rinascita e un esempio di come l’arte e la cultura, ma soprattutto la tanta voglia di fare e di riscoprire le radici perdute, possano trasformare il destino di un territorio.

Pentedattilo oggi ospita botteghe artigiane che raccontano storie di tradizione e passione. Tra queste vi sono quelle che tramandano l’antica arte dell’intaglio del legno, della produzione di saponi naturali e della creazione di telai in miniatura. Gli oggetti realizzati non sono semplici manufatti: rappresentano una testimonianza tangibile di una Calabria autentica, capace di conservare e innovare al tempo stesso.

Il borgo si è imposto anche come punto di partenza per scoprire l’Area Grecanica, un territorio ricco di storia e cultura. Pentedattilo è una delle tappe principali del Sentiero dell’Inglese, un percorso che attrae camminatori da tutto il mondo non solo per la bellezza del paesaggio, ma anche per il valore culturale e spirituale che rappresenta. Questo sentiero, infatti, racconta dell’eredità grecanica che permea i borghi e le comunità locali, offrendo ai visitatori un’esperienza realmente immersiva.

Le botteghe artigiane sono una parte importante del cuore pulsante di questa rinascita, assieme al mondo delle associazioni ed ai tanti innamorati del borgo. Gli artigiani di Pentedattilo, con il loro lavoro, hanno saputo trasformare antiche tecniche in narrazioni vive, capaci di affascinare chi visita il borgo. Ogni pezzo creato è un frammento di storia che collega passato e presente, un invito a scoprire la ricchezza di una terra che non smette mai di sorprendere.

Tra i protagonisti di questa rinascita vi è Giusina, che con il suo lavoro porta avanti l’eredità degli antichi mestieri. Nella sua bottega artigianale, gestita insieme a Donato, si realizzano intagli nel legno con tecniche tradizionali pastorali e saponi naturali, proprio come li facevano le nonne. Un’attenzione particolare è rivolta alla creazione di telai in miniatura, piccoli capolavori che evocano ricordi di un tempo in cui le famiglie trascorrevano serate a tessere e raccontarsi storie. Giusina Siviglia, originaria di Roghudi, ha scelto di restare in Calabria per valorizzare il territorio e le sue tradizioni. Ogni giorno, accoglie i visitatori nella sua bottega con il sorriso di chi ha trovato nel lavoro artigianale una ragione per credere nel futuro del borgo.

Un’altra esperienza di resilienza legata a doppio filo con Pentedattilo è, ad esempio, la storia di Francesco, fondatore di Calabria Etnica. Quella che era nata come un’associazione culturale è diventata una vera e propria impresa, che si occupa di accoglienza e ristorazione nell’area grecanica. Francesco Praticò ha scelto Pentedattilo come punto strategico per il suo lavoro, riconoscendone il valore storico e la posizione unica tra il mare e le pendici dell’Aspromonte. Per Francesco, il borgo non è solo un luogo da preservare, ma un simbolo di resilienza e opportunità, capace di ispirare chiunque lo visiti.

Pentedattilo è tornata a vivere. E questo straordinario recupero è stato possibile grazie alla sinergia tra associazioni locali, artigiani e istituzioni, che hanno creduto nel potenziale di un borgo che sembrava destinato all’oblio. La rinascita di Pentedattilo dimostra come il patrimonio culturale possa essere un motore di sviluppo, capace di generare bellezza, identità e opportunità.

Oggi, infatti, Pentedattilo è molto più di un borgo restaurato. È un simbolo di resistenza e di amore per la propria terra, un esempio di come il passato possa essere la chiave per costruire il futuro. Le sue botteghe, animate da artigiani che hanno scelto di restare e investire qui, sono il manifesto di una Calabria che non si arrende e che continua a scommettere sulla propria unicità. Una Calabria autentica.

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