mercoledì,Aprile 23 2025

«Uniti si è più forti e non si resta isolati», a Reggio la passeggiata antiracket sul corso Garibaldi – VIDEO

Lanciato l'appello a tutti i commercianti a fare rete per aiutarsi e per aiutare. Presenti il presidente Fai nazionale, Luigi Ferrucci, e la commissaria straordinaria del Governo Maria Grazia Nicolò. Con il presidente onorario Tano Grasso, torna a Reggio anche Angela Verbaro, figlia del testimone di Giustizia, Giuseppe Verbaro

«Uniti si è più forti e non si resta isolati», a Reggio la passeggiata antiracket sul corso Garibaldi – VIDEO

L’appello all’unità è stato lanciato oggi pomeriggio in occasione della passeggiata sul corso Garibaldi di Reggio Calabria, dalla federazione Antiracket Fai, quest’anno giunta al suo 35° anno di attività. Una passeggiata speciale durante la quale entrare nei negozi non per acquistare ma per proporre un patto, un’alleanza contro il racket e l’usura. Lo scopo, dunque, è stato quello di andare incontro ai commercianti reggini per incoraggiarli ad aderire alla Fai. «Uniti si è più forti e non si resta soli», questo l’appello lanciato per incoraggiare i commercianti a chiedere e a dare sostegno; a non isolarsi se in difficoltà; a unirsi all’associazione per dare maggiore forza alla rete di protezione per chi subisce indebite pressioni, richieste o ingerenze nella propria attività commerciale dalla ‘ndrangheta. Dunque un appello a tutti a fare rete per aiutarsi e per aiutare.

Combattere l’isolamento

«È l’isolamento la prima sfida da vincere e possiamo farlo solo con la rete. Quello di oggi è un invito certamente per i commercianti ma anche tutti i cittadini a esserci sempre, dalla parte della legalità», ha dichiarato la prefetta Clara Vaccaro.

Al fianco della prefetta Clara Vaccaro, la commissaria straordinaria del Governo per il coordinamento delle iniziative Antiracket e Antiusura Maria Grazia Nicolò, il presidente Fai nazionale, Luigi Ferrucci, il presidente e il vice presidente Fai Reggio Francesco Siclari e Davide Destefano e i vertici delle forze dell’ordine. Con il presidente onorario della federazione associazioni Antiracket e anti Usura italiane (Fai), Tano Grasso, torna a Reggio anche Angela Verbaro, figlia del primo testimone di Giustizia di Reggio Calabria, Giuseppe Verbaro, il panettiere di via Sbarre centrali che, dopo avere denunciato nel 1997, dovette cambiare città e generalità ed entrare in un programma di protezione.

La testimonianza

«Sono venuta a testimoniare che oggi la storia di mio padre e le conseguenze che ha dovuto affrontare con noi familiari negli anni Novanta fanno parte del passato. La federazione nazionale Antiracket e la normativa oggi vigente consentono a chi si oppone e a chi denuncia di essere tutelato e di non restare solo. Oggi non c’è ragione per non denunciare», ha detto Angela Verbaro.

Con partenza dalla prefettura, la passeggiata antiracket, alla quale hanno preso parte tra gli altri anche il presidente dell’Ance di Reggio Calabria, Michele Laganà, il presidente della Camera di Commercio, Antonino Tramontana, il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, l’assessore comunale alla Città Consapevole, Anna Briante, ha attraversato il corso Garibaldi.

Le nuove strategie e la necessità di sinergie

«L’odierna iniziativa ha il fine di sensibilizzare i commercianti reggini a denunciare. A Reggio il racket e l’usura continuano ad essere presenti – ha spiegato la Commissaria straordinaria Maria Grazia Nicolò – anche se le denunce di racket e usura, come anche nel resto d’Italia, sono in leggero calo. La criminalità organizzata non ha affatto abbandonato i metodi estorsivi e usurari. Ha solo cambiato strategia. Meno danneggiamenti, meno incendi e piuttosto un’offerta di servizi.

La nostra presenza di oggi qui serve a rafforzare la sinergia tra lo Stato e le associazioni antiracket e a testimoniare che gli operatori non sono soli. Loro possono contare sulla presenza dello Stato, rappresentato sul territorio da Prefettura, forze dell’ordine, magistratura, e dell’associazione antiracket. Noi cerchiamo di alimentare questa sinergia perché la criminalità organizzata quando si impone con il racket e l’usura non inquina soltanto l’attività commerciale ma tutta la nostra economia», ha sottolineato Maria Grazia Nicolò, la commissaria straordinaria del Governo per il coordinamento delle iniziative Antiracket e Antiusura, che proprio a Reggio, nella sua città di origine, alla sua prima uscita pubblica dopo la nomina del 2022 aveva inaugurato l’iniziativa del patto Antiracket presso i cantieri edili.

L’appello all’unità e il dialogo con il settore terziario

In quella stessa occasione, presente come allora, il presidente onorario della federazione associazioni Antiracket e anti Usura italiane (Fai), Tano Grasso, che torna a rilanciare l’appello all’unità.

«La nascita della Fai a Reggio Calabria ha rappresentato un fortissimo elemento di rottura che però ha bisogno di crescere in termini di adesioni. La base sociale è costituita prevalentemente da imprenditori edili e dalle piccole e medie imprese. Abbiamo bisogno di dialogare con il settore Terziario, per questo oggi siamo qui, su questo bellissimo corso Garibaldi. Vogliamo dire ai nostri colleghi che c’è questa opportunità, che esiste un’associazione antiracket alla quale aderiscono colleghi che hanno già denunciato e che al loro fianco ci sono tutte le istituzioni, pronte a dare una copertura forte e significativa come la loro presenza compatta qui oggi. Siamo qui insieme e questo è il segno tangibile di una rete che protegge e tutela e che si rafforza con l’unione», ha ribadito il presidente onorario della federazione associazioni Antiracket e anti Usura italiane (Fai), Tano Grasso.

Denunciare per essere liberi

Fanno eco il presidente Fai nazionale, Luigi Ferrucci, e il presidente Fai Reggio, Francesco Siclari.

«Noi siamo operatori economici e diciamo ai nostri colleghi che è possibile denunciare senza rimanere isolati. Entriamo nei negozi e consegniamo una lettera informativa in modo che sappiano di questa possibilità di essere supportati e di questa opportunità di supportare. Questo movimento antiracket è nato 35 anni fa a Capo d’Orlando ed è un modello al quale guardare con fiducia e al quale accostarsi attivamente», ha evidenziato il presidente Fai nazionale, Luigi Ferrucci.

«Rilanciamo il nostro invito ai commercianti di Reggio Calabria ad aderire alla Fai, a denunciare e a compiere una scelta di libertà rispetto alla quale oggi non si è più soli. Questo il mio appello. L’associazione può sopportare questo percorso. Da 13 soci fondatori, in oltre un anno, siamo a oltre 20. Dobbiamo e possiamo crescere. Ai colleghi commercianti dico: “Non siete più soli, sappiate che c’è un’associazione che vi può tutelare se decidete di denunciare e di essere commercianti liberi“», ha dichiarato il presidente Fai Reggio, Francesco Siclari.

«È un segnale di operatività e di concretizza molto incoraggiante. Si tratta di una iniziativa molto importante di supporto ai commercianti, affinchè tutti si possa lavorare in sicurezza e libertà», – ha dichiarato l’imprenditore Demetrio Porcino.

L’adesione alla Fai

La passeggiata antiracket si è conclusa presso lo storico chiosco di Cesare, che espone il cartello della Fai, federazione Antiracket italiana.

«Questo chiosco rappresenta il vissuto di Reggio Calabria dove è necessario dare un segnale fermo e inequivocabile a tutti gli imprenditori, invitandoli ad aderire alla Fai e a esporre questa adesione, segno ben preciso che qui non c’è terreno fertile per chi voglia prevaricare e imporre richieste estorsive. Un messaggio che va dato anche alla cittadinanza tutta in termini di incoraggiamento e ai giovani in termini di esempio e della necessità di scegliere da che parte stare e di starci. Oggi non resta più isolati ma si è insieme. Accanto a noi ci sono le istituzioni e i commercianti che speriamo siano sempre di più», ha concluso il vicepresidente Fai Reggio, Davide Destefano.

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