martedì,Luglio 15 2025

Gioia Tauro batte il record di movimentazioni: il porto calabrese si conferma snodo strategico del Mediterraneo

La FILT-CGIL esalta il ruolo dei lavoratori e sollecita il Governo sull’Articolo 17: «Serve un segnale chiaro, il porto non può più aspettare»

Gioia Tauro batte il record di movimentazioni: il porto calabrese si conferma snodo strategico del Mediterraneo

Gioia Tauro si conferma crocevia strategico per il traffico marittimo nel Mediterraneo. Secondo quanto riportato dall’ANSA, nel porto calabrese è stato registrato, nei giorni scorsi, il record di movimentazioni su nave: un risultato che evidenzia, ancora una volta, l’importanza del terminal della Piana non solo per la Calabria, ma per l’intero Paese.

La FILT-CGIL ha più volte ribadito il ruolo centrale del porto di Gioia Tauro, il cui successo è frutto di una combinazione di fattori: la scelta strategica di MSC di consolidarlo come hub principale nel Mediterraneo, gli investimenti in tecnologie e infrastrutture, la riduzione dei tempi di sosta e l’impiego di gru di ultima generazione.

Ma nessun traguardo sarebbe stato possibile senza il contributo determinante delle lavoratrici e dei lavoratori portuali, che puntualmente dimostrano professionalità e padronanza nelle operazioni. È grazie alla loro competenza, preparazione e costante impegno che Gioia Tauro ha raggiunto livelli di efficienza riconosciuti a livello internazionale.

Oggi, con circa 4 milioni di Teus movimentati ogni anno, è necessario consolidare questi risultati, unendo il fattore umano all’ulteriore potenziamento delle infrastrutture e all’adozione di nuove tecnologie.

Tuttavia, rimane aperto un nodo cruciale: la posizione del Governo nazionale sulla costituzione dell’Articolo 17, strumento operativo già attivo nei principali porti italiani, fondamentale per gestire i picchi produttivi. A Gioia Tauro, quasi tutte le aziende hanno manifestato disponibilità per la costituzione della società: ora serve un segnale chiaro da parte del Ministero dei Trasporti.

Con l’avvicinarsi dell’estate, l’Articolo 17 avrebbe potuto rappresentare un supporto efficace, sia per la gestione operativa sia per le necessità delle aziende e dei lavoratori, che attendono la programmazione feriale per il recupero psicofisico e una giusta gratificazione.

Il porto non può più attendere. I risultati raggiunti e la qualità del lavoro espresso meritano risposte concrete e tempestive per migliorare la produttività, i servizi e continuare a rappresentare con forza l’eccellenza del lavoro calabrese.

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