Reggio, domani al Grand Hotel Excelsior il convegno sulla violenza di genere
Durante l’evento, organizzato dal Centro antiviolenza Margherita, sarà proiettato il docufilm “Un altro domani”

“Violenza di genere: ieri, oggi e domani” è il titolo del convegno organizzato al Grand Hotel Excelsior dal Centro antiviolenza Margherita della presidente Tiziana Iaria, alla presenza di diversi relatori, di rappresentanti delle forze dell’ordine, della Metrocity, del comune di Bagnara, dell’Ufficio esecuzione penale esterna di Reggio Calabria e con le testimonianze delle donne vittime di violenza. Si tratta di una conferenza che «percorrerà la strada che dalla diversità di genere conduce ai gradi più alti della violenza esplicita» si afferma nella nota del Centro antiviolenza Margherita. Un focus che intende «informare, sensibilizzare, educare e, insieme ai presenti, riflettere su come mettere fine a tali problematiche».
Libro, mostra e docufilm “Un altro domani”
Durante l’incontro, sarà presentato il libro “Maria Maddalena” di Antonino Aloi, avvocato del centro antiviolenza Margherita e presidente dell’associazione Pietas Pellicani, e sarà esposta una mostra di quadri dell’artista Antonia de Salvo. Sarà inoltre proiettato il docufilm “Un altro domani” dei registi Silvio Soldini e Cristiana Mainardi, in collaborazione con la polizia di Stato e il consiglio di Stato. Il docufilm è un’indagine sulla violenza nelle relazioni affettive, un viaggio nel profondo delle relazioni intime per comprendere dove e perché, soprattutto, la violenza si insinua.
Uscito nelle sale in Italia nel maggio scorso, il docufilm scritto da Mainardi e Soldini è una sorta di “affresco” umano composto dalle vittime di maltrattamenti e stalking, dagli orfani di femminicidio, dagli stessi autori della violenza, ma anche poliziotti, magistrati, avvocati, psicologi, criminologi e da tutti coloro che a vario titolo ogni giorno gravitano intorno al fenomeno. Un’indagine che giunge a temi che impregnano la cultura del Bel Paese dove fino agli anni ’80 era ancora disciplinato per legge il “delitto d’onore”.
Violenza di genere, un fenomeno culturale
La visione del docufilm rappresenta, dunque, un punto di partenza da cui si svilupperà tutto l’incontro, moderato da Antonina Verardo, per entrare in queste storie di violenza relazionale, cercando di spiegare quali sono le cause ultime del fenomeno, indagando soprattutto nei rapporti sentimentali, familiari, analizzandone tutta l’evoluzione anche giuridica, partendo dal “delitto d’onore” e culminando con una valutazione culturale del fenomeno stesso.
«È chiaro, infatti, che il problema è soprattutto culturale e che serve con urgenza un rinnovamento, perché nonostante la via preferenziale per questo tipo di reati introdotta con il Codice Rosso non si registrano delle diminuzioni del fenomeno. Questo perché c’è un vuoto sulla tutela preventiva, non basta la tutela punitiva che in astratto potrebbe anche essere considerata adeguata ma bisogna agire preventivamente, a livello culturale appunto, perché è raccapricciante pensare che, ancora oggi, ogni giorno una donna deve lottare per difendere la propria libertà per il solo fatto di essere donna», afferma Denise Serena Albano, avvocato, criminologo forense e relatrice al convegno di domani.
Convegno che vanta un tavolo di relatori qualificati, tra cui, oltre alla presidente del centro Tiziana Iaria e all’avvocato Antonino Aloi, ci saranno: Giusy Italo e Mimma Garoffalo, rispettivamente, presidente Pari opportunità e consigliera con delega alle Pari opportunità del comune di Bagnara, don Nuccio Cannizzaro, parroco della chiesa di San Giorgio al corso, Antonella Zema, componente del coordinamento donne Cisl della Città metropolitana, Kaoutar Assassi, vicepresidente Anolf Cisl della Metrocity, Giuseppe Puntillo, responsabile progettuale della Onlus San Camillo.