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Varia di Palmi, il bilancio della Fondazione finisce in Parlamento: Rosato interroga il Viminale

Il parlamentare di Azione ha depositato una interrogazione a risposta scritta in cui parla di «preoccupante quadro debitorio» supportando così la minoranza in Consiglio comunale che già si era rivolta al Prefetto

Varia di Palmi, il bilancio della Fondazione finisce in Parlamento: Rosato interroga il Viminale

Finisce in Parlamento la situazione vissuta dalla Fondazione Varia di Palmi. Il tutto ad appena qualche ora di distanza dall’entusiastico annuncio da parte del consigliere regionale leghista Peppe Mattiani – che rendeva conto del fatto che la Regione abbia deciso di riconoscere ed assegnare alla Festa della Varia di Palmi un contributo pari a 70mila euro – e quello in aula dall’assessore al Bilancio di Palmi, Salvatore Celi, che ha presentato in Consiglio comunale la ratifica della variazione di Giunta che accoglie i 140mila euro stanziati dalla Città metropolitana.

Fatto sta che a non godere di buona salute economica, sarebbe la Fondazione. A metterlo nero su bianco in una interrogazione a risposta scritta, diretta al Ministero dell’Interno, è il deputato di Azione Ettore Rosato che giovedì scorso ha depositato alla Camera il quesito per gli uffici del Viminale, proprio per capire l’entità delle presunte difficoltà economiche della Fondazione.

Il «silenzio» in Consiglio comunale

Il parlamentare calendiano preliminarmente ricorda l’istituzione della «Fondazione Varia di Palmi» che, dalla sua costituzione avvenuta con atto notarile il 9 giugno 2023, gestisce la Festa della Varia di Palmi, Patrimonio Unesco, e gli eventi ad essa direttamente connessi nonché, ai sensi dell’articolo 3 dello Statuto, organizza e gestisce «attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso».

Rosato ricorda anche che tra i soci della fondazione figurano il comune di Palmi come socio fondatore, nonché il sindaco Giuseppe Ranuccio quale presidente onorario, il quale «partecipa alle riunioni del Consiglio di Amministrazione senza diritto di voto». Secondo le notizie riportate da Rosato, dopo l’edizione 2023 della Varia, sarebbe emerso un preoccupante quadro debitorio della Fondazione nei confronti di chi avesse svolto attività lavorativa ai fini della realizzazione di spettacoli, concerti, dell’allestimento di luminarie e altri eventi di intrattenimento durante il periodo estivo.

In tal senso sono stati «numerosi i solleciti delle opposizioni, indirizzati al sindaco e all’amministrazione, a chiarire, la situazione debitoria».

A marzo 2024 – si legge nell’interrogazione – il sindaco, rispondendo a un’interpellanza in Consiglio comunale, dichiarava che il bilancio sarebbe stato pubblicato dalla fondazione dopo il 30 aprile 2024, che corrisponde al termine previsto dallo statuto per l’approvazione del bilancio 2023: «a quanto consta all’interrogante, trascorso infruttuosamente tale termine, il 15 maggio 2024 i consiglieri di minoranza presentavano al comune di Palmi una richiesta di accesso agli atti per poter prendere visione ed ottenere copia del bilancio della Fondazione Varia di Palmi Ets, nonché della relazione sull’attività svolta, sulle questioni in corso e sugli indirizzi e linee guida programmatiche che intende seguire».

Durante il Consiglio comunale del 12 giugno 2024, «il sindaco – si legge ancora – riportava un errore di apertura di duplice cassetto fiscale presso l’Agenzia delle Entrate e che il Consiglio di amministrazione della Fondazione, convocato il 29 aprile 2024, aveva deliberato di prorogare il termine per l’approvazione del bilancio al 30 giugno 2024».

Da allora, però, sembra non si abbiano più notizie. Lo stesso Rosato nella sua ricostruzione sottolinea come lo scorso 12 luglio, non pervenendo alcuna notizia, i consiglieri di minoranza abbiano richiamato la richiesta di accesso agli atti da loro già presentata, senza comunque ottenere risposta, riproponendo il quesito – sulla redazione e trasmissione del bilancio della fondazione nei termini stabiliti – durante il Civico consesso del 20 luglio scorso, quando poi abbandonarono l’aula di fronte alla non-risposta del primo cittadino.

«Appare inverosimile che il sindaco, nonché presidente onorario che partecipa alle riunioni del Consiglio di amministrazione – si legge nell’interrogazione – non sia a conoscenza dell’attività della Fondazione e non abbia gli elementi per fornire una risposta, pur sommaria ma pertinente e anche in forma orale durante un consiglio comunale».

Rosato: «Sia assicurata la trasparenza»

Sulla scorta di alcune notizie della stampa locale, Rosato ricorda anche che la minoranza, pochi giorni fa, si è rivolta al Prefetto di Reggio Calabria con una lettera formale, richiedendo di «poter essere resi edotti, sulle vicende» relative al bilancio della fondazione «e di poter essere messi nelle condizioni di poter accedere per visionare ed estrarre copia».

Da qui l’interrogazione al Ministero dell’Interno, attraverso la quale, Ettore Rosato chiede «quali iniziative di competenza intende adottare, anche attraverso la competente prefettura territoriale, al fine di verificare l’effettivo rispetto delle prerogative dei consiglieri comunali di minoranza a seguito della presentazione da parte degli stessi di atti di sindacato ispettivo e richiesta di accesso agli atti, considerato l’obbligo di risposta di cui all’articolo 43, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, nonché di acquisire informazioni in ordine alle motivazioni per cui il comune di Palmi, socio fondatore della Fondazione Varia di Palmi ETS, e il sindaco in carica del comune di Palmi, presidente onorario della predetta fondazione con diritto di partecipazione al consiglio di amministrazione, non siano nelle condizioni di fornire alcun riscontro in merito al bilancio citato in premessa, anche al fine di verificare che sullo svolgimento dell’attività del comune di Palmi e del Sindaco nell’ambito della fondazione, sia assicurata la trasparenza dell’azione amministrativa».

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