martedì,Ottobre 8 2024

Bergarè 2024: il bergamotto come motore turistico e traino per l’economia calabrese

Uno studio Isnart evidenzia il potenziale del bergamotto per l’integrazione tra economia agricola e turismo in Calabria, con un focus sui piccoli comuni dell'area Dop

Bergarè 2024: il bergamotto come motore turistico e traino per l’economia calabrese

A pochi giorni dalla presentazione ufficiale di Bergarè 2024 (in programma dal 3 al 6 ottobre al Castello Aragonese di Reggio Calabria) emergono interessanti dati sul territorio di produzione e sulla sua naturale vocazione turistica. Dati che fanno intendere come il bergamotto possa diventare motore e traino turistico.

L’evento, organizzato dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria, in collaborazione con la Città di Reggio Calabria, la Città Metropolitana di Reggio Calabria, assieme alle Associazioni imprenditoriali ed agli operatori della filiera, è stato pensato non solo per promuovere e valorizzare un prodotto dalle mille virtù, ma anche per implementare l’economia locale del territorio a 360°.

Da uno studio condotto da Isnart e commissionato dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria, emerge infatti che il 62% dei comuni produttori di bergamotto sono turistici e di questi il 24% ha vocazione marittima, mentre il 7% ha sia vocazione marittima che culturale, storica, artistica e paesaggistica. Un altro 4% dei comuni, pur non avendo vocazione marittima, ha però una spiccata vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica, e poiché il bergamotto è un prodotto identitario, la narrazione di questo prodotto tipico rimanda alla tradizione e consente di intercettare anche questi territori.

Interessante notare anche che la stragrande quantità dei comuni che ricadono nell’area Dop del bergamotto è costituita da comuni molto piccoli: 43 comuni in totale. Questo significa che per loro è possibile ambire a integrare la loro economia anche attraverso il traino che il bergamotto può esercitare.

Lo studio classifica inoltre i comuni turistici della Calabria e i comuni con produzione di agrumi. Ebbene, il 53% dei comuni turistici produce agrumi.

Lo studio identifica poi l’indice di turisticità, ovvero il potenziale turistico: sono 78 comuni, e sono proprio i piccoli comuni – vocati alla produzione di questo prezioso agrume – ad avere un indice di alta turisticità.

Questo dimostra che è possibile individuare nel bergamotto un potenziale traino per l’economia locale, sia essa di natura marittima o di natura turistico-culturale o paesaggistica.

Di questo si parlerà domenica 6 ottobre 2024 nel corso del convegno “Bergamotto di Reggio Calabria: tra identità locale e attrattività turistica”, promosso in collaborazione con ISNART, al quale parteciperanno la Regione Calabria e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Ci saranno inoltre testimonianze di esperienze di successo quali: Strada della Mela – Val di Non e Val di Sole; Artour e “Firenze città dei profumi”; Le Vie della Zagara.

Nel corso dei lavori verranno presentati anche i volumi economici di questo comparto rilevante per l’economia calabrese, che coinvolge almeno 6000 addetti su un territorio di 1500 ettari. Preservare la vitalità di questo settore significa anche favorire la conservazione del paesaggio autoctono calabrese.

Poiché le aziende che producono e commercializzano i frutti (in tutto 1.300) sono micro-aziende, è chiaro come lo sviluppo del turismo legato al bergamotto possa costituire un’importante integrazione al reddito per questi piccoli produttori.

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