Dalla violenza alla speranza: “Il grande No alla criminalità” raccontato nello speciale di LaC Eventi – VIDEO
Dopo l’attentato incendiario a Calabria Motori, Villa San Giovanni risponde con una grande manifestazione civile. Lo speciale televisivo "Stop alla Violenza" di LaC Tv accende i riflettori su chi non si arrende e costruisce

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C’è una Calabria che non si inginocchia. E non è solo un’immagine, ma un fatto: il 30 aprile, a Villa San Giovanni, si è riunita una comunità fatta di cittadini, imprenditori, testimoni di giustizia, istituzioni, forze dell’ordine. Una risposta compatta e determinata all’attentato incendiario che nelle scorse settimane ha colpito l’azienda Calabria Motori di Emanuele Ionà, giovane imprenditore che ha scelto di resistere senza piegarsi alla paura.
La reazione non si è limitata a un’ondata emotiva. Ha preso forma concreta in una manifestazione pubblica promossa da La Tazzina della Legalità, in collaborazione con il Comune di Villa San Giovanni, e raccontata nel dettaglio dallo Speciale LaC Eventi intitolato “Stop alla violenza: un grande NO alla criminalità“, andato in onda su LaC Tv sul canale 11 del digitale terrestre e ora disponibile on demand su LaC Play.
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Lo speciale, condotto da Elisa Barresi, vicedirettrice de ilReggino.it, ha raccontato una giornata simbolica, tenutasi nell’Aula Magna della Scuola Giovanni XXIII. Non solo testimonianze, ma contenuti, storie, volti e parole che hanno dato voce a una Calabria che pretende rispetto e reagisce con dignità.
Emanuele Ionà, protagonista involontario di questa vicenda, non si è fermato: ha continuato l’attività nello stabilimento di Campo Calabro e ha subito avviato i lavori per la ricostruzione dello showroom. «Mi ha dato tanta fiducia nella Calabria dei calabresi», ha dichiarato, sottolineando come la solidarietà ricevuta abbia generato nuovo slancio e non rassegnazione.
Accanto a lui, a parlare è stato anche Sergio Gaglianese, presidente dell’associazione promotrice, che ha chiesto un cambio di passo netto: meno retorica, più azioni concrete. Ha puntato il dito contro i ritardi nei ristori, contro una burocrazia paralizzante, ribadendo che «la burocrazia è fatta dagli uomini, ed è responsabilità nostra cambiarla». Il suo è stato un intervento lucido, critico, ma carico di fiducia in una mobilitazione collettiva possibile.
Forte anche la voce della sindaca Giusy Caminiti, che ha parlato del bisogno di «trasformare la città in una vera comunità», capace di difendere i propri imprenditori e le proprie energie sane. Ha indicato l’area industriale tra Villa, Campo Calabro e Reggio come il vero «motore del futuro occupazionale», che va sostenuto con infrastrutture, visione e partecipazione attiva.
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La manifestazione ha visto la presenza di figure-simbolo della lotta alla criminalità: dai capi scorta di Falcone e Borsellino all’imprenditrice Piera Aiello, dal testimone di giustizia Tiberio Bentivoglio al presidente della Commissione regionale antimafia Pietro Molinaro. Una platea eterogenea ma unita dalla volontà di non lasciare spazio al silenzio, né all’isolamento.
LaC ha seguito e supportato l’iniziativa fin dall’inizio, non solo come media partner, ma come parte attiva nel processo di costruzione di una memoria collettiva e di un impegno condiviso. Lo speciale televisivo è stato la naturale estensione mediatica di una giornata densa di contenuti, documentando ciò che spesso viene trascurato: la forza silenziosa di chi resta e costruisce. Lontano dalle passerelle, ma vicino alla realtà.
La reazione all’attacco subito da Ionà non è stata una parentesi. È stata una dichiarazione di esistenza. Un modo per dire che la legalità non è uno slogan, ma una pratica quotidiana che si difende insieme, passo dopo passo, anche tra le difficoltà.