venerdì,Aprile 19 2024

Ospedale di Polistena? La Fil allarmata scrive al sindaco Tripodi

A seguito del Consiglio Comunale aperto il sindacato, pur condividendo interamente l’analisi fatta da tutti gli intervenuti, evidenzia come «rimangono irrisolti tutti i problemi riscontrati»

Ospedale di Polistena? La Fil allarmata scrive al sindaco Tripodi

La sigla sindacale Fil, allarmata dalle condizioni dell’ospedale di Polistena e dei presidi sanitari provinciali in generale, scrive al sindaco di Polistena Michele Tripodi a tutti i sindaci dell’associazione “Città degli Ulivi”.

«A seguito del Consiglio Comunale aperto, tenutosi a Polistena lo scorso 9 Novembre, al quale abbiamo partecipato con una nostra rappresentanza, pur condividendo interamente l’analisi precisa e puntuale fatta da tutti gli intervenuti, rimangono per noi irrisolti tutti i problemi riscontrati.


In vista del prossimo incontro con il Commissario ad acta Cotticelli, riteniamo doveroso forniLe il nostro punto di vista.
Abbiamo più volte denunciato la situazione inaccettabile in cui versa il sistema sanitario regionale e in particolare quello della nostra provincia, palesando peraltro responsabilità oggettive e mancanza di prospettiva in chi ha amministrato questo settore delicatissimo. In particolare a partire dalla nomina dell’ex Commissario ing. Scura, abbiamo denunciato il sistematico smantellamento delle strutture sanitarie e dei presidi territoriali in favore di un disegno di “accentramento” e di “razionalizzazione” che non solo non ha portato i benefici sperati, da un punto di vista economico, ma ha avuto come effetto boomerang di “annullare” le eccellenze sui territori costringendo, di fatto, i nostri concittadini, ad una emigrazione sanitaria interregionale.
Non ci sembra che la nuova gestione commissariale segni un cambio di passo significativo, permanendo invariati i problemi relativi alla carenza strutturale, di personale e di attrezzature per i nostri Ospedali: quello che accade anche all’ospedale di Polistena e che Lei ha giustamente illustrato.
Ora noi la invitiamo, nella sua qualità di Primo Cittadino e di responsabile della salute dei suoi concittadini, ad esercitare le prerogative del suo incarico, non limitandosi a “chiedere” ma compiendo gli “atti” che sono propri del suo mandato e della sua funzione per tutelare gli interessi della sua comunità e di tutti i cittadini dell’area della Piana.
La invitiamo pertanto a “pretendere” dal Commissario ad acta, dalla Commissione Straordinaria dell’ASP RC, dal Governo Regionale e dal Ministro competente, risposte concrete e non più vane promesse: in difetto Lei potrà emettere una Ordinanza con la quale “intimare” ai responsabili di porre rimedio alle carenze Strumentali, di personale e strutturali, indicando anche il tempo massimo entro il quale provvederà a denunciare i responsabili alle autorità competenti.
Tutto ciò a tutela anche dei tanti operatori della sanità che, in condizioni di sotto organico e attraversando giornalmente mille difficoltà, continuano a garantire l’assistenza sanitaria nella nostra provincia, per un senso del dovere che ormai potremmo definire “eroico”».

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