giovedì,Marzo 28 2024

Diritto di voto ai fuorisede, l’appello di Nucera alle istituzioni

L'ex numero uno provinciale di Confidustria in vista delle regionali: «Costi esorbitanti per il trasporto. Serve uno sforzo maggiore»

Diritto di voto ai fuorisede, l’appello di Nucera alle istituzioni

«Mancano poco più di dieci giorni alle prossime elezioni regionali in Calabria. Recarsi alle urne è un atto democratico, di civiltà, che ogni singolo cittadino deve sentire proprio». Ad affermarlo in una nota è l’ex presidente provinciale di Confindustria Giuseppe Nucera.

«Purtroppo – continua – a causa di problemi che tutti noi conosciamo e che da troppo tempo sono in attesa di essere risolti, ci sono migliaia e migliaia di calabresi che studiano o lavorano fuori dalla nostra regione. Anche loro hanno il diritto di votare, ma difficilmente potranno farlo a causa dei costi esorbitanti di trasporto, aereo e ferroviario».

Per Nucera «La misura resa nota oggi dall’Assessorato alle Infrastrutture della Regione Calabria, riguardo le tariffe scontate del 30% applicate da Trenitalia, non è sufficiente o adeguata. C’è bisogno di uno sforzo maggiore, con riduzioni fino al 90% e sconti anche per chi viaggia in aereo. Solo così i nostri giovani potranno tornare in Calabria per votare. Da diverse settimane ho rivolto un appello alle forze politiche regionali affinchè potessero ratificare d’urgenza un provvedimento così da assicurare ai fuorisede forti sconti e agevolazioni sui biglietti per la Calabria».

Nei giorni scorsi Nucera ha anche inviato una lettera aperta al Governatore uscente Mario Oliverio e al presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto ribadendo lo stesso pensiero. «Messaggi – rimarca – che sono rimasti lettera morta, silenzio assoluto che non fa che ampliare la già enorme distanza che separa i cittadini dalle istituzioni. A questo punto non rimane che una triste e desolante constatazione. Quando si tratta di sperperare milioni di euro con provvedimenti inutili, la Regione Calabria risponde presente. Quando invece si tratta di venire incontro alle esigenze dei calabresi, di chi vive fuori ma vorrebbe partecipare al processo democratico di voto, le istituzioni si girano dall’altra parte».

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