mercoledì,Aprile 24 2024

La rupe di Capo d’Armi sta crollando. Serve urgentemente metterla in sicurezza

Lazzaro, la richiesta d'intervento da parte di Crea dell'Ancadic

La rupe di Capo d’Armi sta crollando. Serve urgentemente metterla in sicurezza

Lazzaro, la rupe di Capo d’Armi sta crollando. Serve urgentemente metterla in sicurezza. La messa in sicurezza del tratto costiero di Riace Capo devastato dalle mareggiate dello scorso mese di novembre non può più attendere.

«Il pericolo che viene dall’alto della rupe di Capo d’armi e quello che viene dal mare non fanno dormire sonni tranquilli agli abitanti di Riace Capo – afferma Vincenzo Crea
Referente unico dell’Ancadic e responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” – durante l’attività svolta da questa associazione a tutela dell’ambiente ed in particolare per verificare se siano stati eseguiti interventi di messa in sicurezza della rupe di Capo D’Armi, in questi giorni abbiamo riscontrato che le impetuose mareggiate dello scorso mese di novembre hanno recato gravi danni anche al tratto di costa di Riace Capo della frazione di Lazzaro del Comune di Motta San Giovanni».

Evidenzia inoltre «Invero i marosi hanno determinato la frana della parte di muro sul quale ricade un fabbricato adibito a civile abitazione rendendolo pericolante che sicuramente sarà inghiottito dalle prossime mareggiate se non si interviene con l’urgenza che la situazione richiede».

«Il terreno retrostante al muro di protezione nella parte finale lato Reggio è stato eroso dai marosi che hanno provocato la frana del tratto costiero mancante di protezione in prosecuzione del precitato muro e il crollo della sovrastante recinzione e di diverse palme, alcune delle quali rimaste pericolanti».

E, infine, conclude Crea «Lo stato dell’arte dice che con le prossime mareggiate i danni nel tratto di costa in questione e i percoli per la pubblica e privata incolumità aumenteranno, pertanto si ravvede la necessità di un urgente intervento a tutela degli abitanti del luogo le cui abitazioni sono facilmente raggiungibili dalle mareggiate e ogni altro provvedimento a salvaguardia dei beni pubblici esposti alle stesse. La richiesta di intervento urgente è stata inviata ad integrazione di quelle già avanzate con note del 13 e 21 novembre 2019 alle Istituzioni competenti, interessando anche il Presidente del Consiglio dei Ministri e i vari ministeri e gli Enti locali territorialmente competenti».

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