venerdì,Marzo 29 2024

Regionali, la Locride si lecca le ferite. La delusione degli esclusi

Il rammarico dei candidati non eletti a Palazzo Campanella nel post elezioni. «Non sempre i sogni diventano realtà»

Rammarico e delusione per quello che poteva essere e non è stato. Il day after delle elezioni regionali per molti candidati a consigliere coincide con il ritorno alla normalità e alla vita di sempre, senza dimenticare di ringraziare chi ha permesso di alimentare il sogno di varcare la soglia di Palazzo Campanella. «Ci abbiamo provato ma non sempre i sogni diventano realtà – è l’amaro commento del sindaco di Locri Giovanni Calabrese, fermo sostenitore della candidatura del suo vice Raffaele Sainato in quota Fratelli D’Italia- C’è tanto dispiacere per aver fallito una importante occasione per portare un contributo diverso ed una voce autorevole e libera in seno al Consiglio regionale. Siamo fieri del nostro risultato – ha aggiunto Calabrese – e continueremo a difendere il territorio della Locride nella totale convinzione della necessità di dover lottare per dare ai cittadini la speranza che le cose possano cambiare».

A tanto così dal raggiungere l’obiettivo è arrivato il giovane Salvatore Cirillo, candidato nella Casa della Libertà, a cui non sono bastate oltre tremila preferenze. «È stata una bella lotta – ha commentato – ci abbiamo creduto fino in fondo e questo consenso deve essere per noi un punto di partenza perché il nostro impegno non finisce qui, anzi siamo solo all’inizio. Ci siamo e ci saremo sempre per il partito, per il nostro territorio e per Jole Santelli».

Sul fronte del centrosinistra la candidata del Partito Democratico Nensi Spatari non nasconde tutta la sua delusione per la mancata elezione. «Con una destra dilagante su tutta l’area reggina e una frammentazione dovuta alla miriade di liste e candidati sul territorio – ha ammesso – ottenere personalmente a Mammola il sostegno di 375 amiche e amici consente al Pd di essere di gran lunga il primo partito e di consolidare una tradizione progressista. Mi sono ritrovata in solo venti giorni scarsi, senza mezzi economici e senza apparati consolidati alle spalle, a fare la mia campagna elettorale, con l’obiettivo primario di aiutare il partito a prendere più consensi possibili per permettere, in ogni caso, un’affermazione della lista e dei suoi eletti. Ovviamente il centrosinistra va rivisto partendo innanzitutto da chi in questa competizione elettorale ha messo faccia, coraggio e impegno senza calcoli».

Guarda al futuro con ottimismo Armando Quattrone, candidato gioiosano a sostegno di Francesco Aiello per il Movimento 5 Stelle: «Mi è mancato lo 0,7% per essere oggi in Consiglio Regionale, ma sono felice perché la Lega ha dimezzato i suoi voti in meno di un anno». Per lui un solo rammarico: «i calabresi fuorisede per motivi di studio e lavoro non hanno potuto votare anche se volevano farlo. Se la Regione non dà loro la possibilità di votare, li priva del diritto di voto e falsa la democrazia».

Giuseppe Gervasi, l’ex numero due di Mimmo Lucano a Riace che ha sostenuto la corsa di Carlo Tansi, traccia un bilancio positivo della sua avventura in campagna elettorale: «Lentamente ho preso atto dei consensi ricevuti nei piccoli paesi dello Stilaro, nei luoghi della Locride e in altri punti dell’area Metropolitana. Mi dispiace aver illuso le aspettative ma la speranza deve resistere e Tesoro Calabria la deve alimentare».

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