giovedì,Aprile 18 2024

Polistena, applausi per gli illusionisti Bono e Aimone

Lo spettacolo andato in scena all'auditorium comunale tra magia, stupore e improvvisazione

Polistena, applausi per gli illusionisti Bono e Aimone

Per sorprendere e far sorridere, in un intreccio di magia, stupore, meraviglia, illusioni, battute e improvvisazione, sul palcoscenico dell’auditorium comunale di Polistena, si sono esibiti gli illusionisti Luca Bono e Marco Aimone, con la partecipazione di Sabrina Iannece.

Il fazzoletto bianco, le colombe e la polvere stellata, le carte da poker pescate abilmente dal mazzo, il foulard tirato fuori da una bottiglia chiusa, il mantello che muta le sembianze di chi avvolge con la complicità di una baule, le corde e il cerchio che sfidano le leggi delle fisica, una scatola di cartone misteriosamente sospesa e una trafitta da bastoni di legno con una donna dentro, le banconote che scompaiono e riappaiono, l’uovo ingoiato da un sacchetto, numeri di giocoleria che raccontano storie e il leggendario cubo di Rubik sapientemente manipolato. Insomma c’è stato proprio tutto ciò che uno spettacolo di magia richiede ma anche molto di più. La tradizione ha incontrato la modernità con l’interazione con Siri, assistente intelligente virtuale proposta nell’improbabile veste di suggeritrice di giochi di prestigio, e ha incontrato la suggestione con l’evocativa narrazione incentrata sulla sabbia con cui si riempie una clessidra destinata inesorabilmente a svuotarsi, metafora dell’inafferrabilità del tempo. Accanto a tutto ciò, in questo intreccio variegato, anche un genuino umorismo, eleganti movenze, intensi giochi di luci e una significativa interazione con il pubblico.

Tutto questo è stato Wow, la performance dei tre artisti piemontesi incastonata nella rassegna promossa dall’associazione Amici della Musica Nicola Antonio Manfroce di Palmi, presieduta da Antonio Gargano, e cofinanziata nell’ambito dall’avviso pubblico Eventi culturali 2018 della Regione Calabria, con il contributo del Mibact.

Per la prima volta a Reggio Calabria il giovane talentuoso Luca Bono, campione italiano di Magia nel 2010 e laureato a Parigi con il Madrake d’Or, e Marco Aimone, primo prestigiatore laureato alla Silvan Magic Academy, da diversi anni presidente del Circolo Amici della Magia di Torino, uno dei più antichi e importanti al mondo. Con loro sul palco Sabrina Iannece, fin da piccola appassionata di ginnastica artistica e poi dedicatasi al twirling (disciplina della ginnastica con il bastone) che ha praticato a livello agonistico.

«Il mondo della magia mi ha conquistato all’età di 14 anni. Ho imparato da mio fratello e da allora ho proseguito. Sono tanti gli ingredienti che fanno di uno spettacolo una occasione significativa  per emozionare il pubblico. Accanto alla padronanza dei trucchi, anche la gestualità, le musiche, le luci, la passione con cui siamo sul palcoscenico per incontrare le persone e l’impegno che profondiamo per allestire uno spettacolo che sia anche narrazione di storie. Per me la magia è riuscire ad emozionare le persone, percepire il loro stupore e la loro meraviglia. Si pensa che gli spettacoli di magia siano solo per bambini, invece anche gli adulti si meravigliano e si stupiscono» ha commentato Luca Bono, classe 1992, a soli 17 anni sul massimo podio al Campionato Italiano di Magia e due anni dopo vincitore del Mandrake d’Or, riconosciuto come l’Oscar dell’illusionismo assegnato ogni anno ai più promettenti talenti internazionali. Da allora i successi per lui si sono susseguiti in televisione e con Arturo Brachetti, anche suo direttore artistico e regista nello spettacolo L’illusionista.

«Stupire e divertire, personalmente queste sono le componenti delle mie performance. La magia è una dimensione antica ma intramontabile per l’uomo e i momenti di meraviglie e risate, che spesso si danno per scontati, arricchiscono la nostra esistenza. Tuttavia non ci stupiamo più. Mi piace, quindi, pensare che uno spettacolo come questo possa contribuire a restituire maggiore naturalezza e spontaneità, rendendoci consapevoli che la meraviglia è spesso sotto i nostri occhi distratti. Mi viene, a questo proposito, in mente lo splendido panorama dello Stretto e della Sicilia che sto ammirando qui in Calabria in questi giorni e a quanta meraviglia esso sprigioni» ha commentato Marco Aimone, uno dei massimi esperti di Close Up, forma di spettacolo nata in America negli anni Quaranta in cui il mago interagisce con il pubblico a distanza ravvicinata attraverso manipolazioni di carte, monete, corde, dadi e altri oggetti comuni.

«La mia avventura nel mondo della magia e dell’illusionismo è iniziata dietro le quinte, al momento di scoprire i trucchi e di valorizzare spettacoli di questo genere con la danza. Anche l’illusionismo necessita di questa dimensione di presenza e movimento sulla scena. Una esperienza molto stimolante alla quale adesso associo quella di danza acrobatica aerea. Sono in Calabria per la prima volta e sono molto curiosa anche perché ho origini calabresi. Mio nonno emigrò in Piemonte da Riace» ha sottolineato Sabrina Iannece, classe 1989, da sempre appassionata di danza, prima quella jazz, quella contemporanea e hip-hop, poi la danza acrobatica aerea con i tessuti e la specializzazione con il cerchio. Da anni affianca Luca Bono sul palcoscenico, come co-protagonista.

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