venerdì,Marzo 29 2024

Coronavirus, ospedale di Locri in affanno. «Pronto Soccorso senza protezioni»

Nuova denuncia della Uil-Fpl che chiede di dotare il reparto del kit base per poter operare in sicurezza. Avviata sul web una raccolta fondi

Senza mascherine, senza camici monouso e senza alcun tipo di protezione. A due settimane dalla richiesta il pronto soccorso dell’ospedale di Locri è ancora totalmente privo del dispositivo di sicurezza per fronteggiare l’emergenza coronavirus. All’interno del tendone allestito e attrezzato fuori dal reparto manca il personale infermieristico per effettuare la scrematura dell’utenza, finalizzata a distinguere eventuali casi sospetti. Una situazione di piena emergenza denunciata con forza dalla Uil-Fpl.

«Siamo in grave ritardo – ha tuonato il sindacalista Nicola Simone – nel pronto soccorso si lavora come se l’emergenza covid-19 non ci riguardasse, nell’indifferenza della direzione sanitaria». Il sindacato di categoria chiede dunque di dotare il reparto del kit base per poter operare in sicurezza. «Al pronto soccorso – ha proseguito Simone – ci sono solo due medici a lavorare e se uno si dovesse staccare per un caso sospetto, l’altro rimarrebbe da solo senza alcuna direttiva».

Intanto l’atteso tavolo urgente programmato per oggi tra i sindaci della Locride e il direttore sanitario Antonio Bray dell’Asp di Reggio è stato rinviato a data da destinarsi, mentre il comitato civico “difendiamo l’ospedale” ha avviato una raccolta fondi online per l’acquisto di materiale necessario ad affrontare l’emergenza. «Con questa campagna di raccolta fondi – affermano i promotori dell’iniziativa – acquisteremo quanto ci verrà indicato dai medici. Non doneremo denaro ma solo beni di consumo».

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