giovedì,Marzo 28 2024

L’infermiere scrive a Falcomatà: «Non abbiamo acqua dal 25 marzo scorso»

Un cittadino, che lavora al Gom, esasperato dalla carenza idrica nella zona Nord della città ha chiesto al sindaco interventi immediati per ripristinare i servizi essenziali e consentire di rispettare i protocolli di sicurezza ai reggini

L’infermiere scrive a Falcomatà: «Non abbiamo acqua dal 25 marzo scorso»

Un cittadino, Pasquale Ferrante infermiere presso il Grande Ospedale Metropolitano, scrive al Sindaco Giuseppe Falcomatà per chiedere pronti interventi e ripristinare la fornitura idrica interrotta il 25 marzo scorso.

«Spett. Sig. Sindaco le scrivo questa lettera per denunciarle una gravissima situazione di disagio che io la mia famiglia e tutto il quartiere in cui abito stiamo vivendo: è dal 25 di marzo che dai rubinetti della mia abitazione non esce acqua, andando ad aggravare una situazione già pesante per via della drammatica situazione CoronaVirus che tutta l’Italia e il mondo intero sta subendo e che per la professione che svolgo ho ancor più chiara, sono infatti un infermiere presso il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. Perciò in base a quanto già detto ho ancor di più la necessità di avere l’acqua in casa per poter così seguire i protocolli di prevenzione che diventano quasi impossibili se non c’è acqua nei rubinetti».

«È inammissibile che non si riesca a mantenere sotto controllo in una situazione simile – scrive ancora Ferrante – neanche i servizi essenziali che permettano ai cittadini anche solo di tutelarsi, perché oltre il gravissimo discorso dell’acqua non è raro trovare in zona, ed in ogni parte della città, cumuli di immondizia che non viene raccolta da giorni. Essendo arrivato al limite della sopportazione, ho deciso di scriverle questa lettera per con la speranza che si risolva il problema ora e per il futuro, essendo che va avanti da anni».

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