venerdì,Aprile 19 2024

Coronavirus a Reggio Calabria, dopo il caso di “Villa Elisa” il sindaco di Cinquefrondi chiede tamponi a tappeto

Se da un lato il primo cittadino Conia chiede controlli serrati su ospiti e operatori della casa di cura, la struttura tranquillizza: «Nessuno manifesta sintomi. Attivati protocolli»

Coronavirus a Reggio Calabria, dopo il caso di “Villa Elisa” il sindaco di Cinquefrondi chiede tamponi a tappeto

Michele Conia, nella qualità di Sindaco e ufficiale sanitario del Comune di Cinquefrondi, avendo appreso l’esistenza di un caso positivo al virus Covid-19 di un paziente ricoverato , da giorni, presso la Casa di Cura “ Villa Elisa”, chiede «con estrema urgenza l’effettuazione dei tamponi, come da protocolli ministeriali e regionali, di tutto il personale sanitario operante presso la Casa di Cura “ Villa Elisa”, pazienti, personale dipendente e di tutti coloro i quali hanno effettuato ingresso presso la su citata struttura negli ultimi 15 giorni, al fine della tutela della salute  e della sicurezza degli stessi.

Considerato che nella struttura vi è personale e pazienti provenienti da tutto il territorio della  Piana di Gioia Tauro ed oltre, appare necessario prevenire ed evitare un contagio che avrebbe effetti devastanti e non più controllabili».

La richiesta del sindaco Conia arriva dopo la notizia che un degente, transitato da due strutture sanitarie della Piana di Reggio Calabria, è risultato contagiato all’esito del tampone somministratogli nella serata di lunedì.

Anche dalla struttura di Cinquefrondi “Villa Elisa” arriva la conferma.

«La Direzione Sanitaria della Casa di Cura Villa Elisa rende noto che, nella giornata di ieri, uno dei pazienti ricoverati presso la struttura, è risultato positivo al Covid-19.

Il paziente, arrivato qualche giorno fa da un altro presidio ospedaliero, era degente presso il reparto di Riabilitazione Intensiva. Attualmente si trova ricoverato presso il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. Ad oggi, nessuno dei pazienti ricoverati o degli operatori sanitari in forza alla struttura manifesta sintomi di malattia.

Le autorità competenti sono state immediatamente informate e sono stati attivati tutti i protocolli di sorveglianza necessari nell’interesse di tutelare la salute di pazienti e operatori della Casa di Cura».

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