giovedì,Marzo 28 2024

Il Comune si ribella alla Regione: dei 16 milioni di debito sui rifiuti se ne parli dopo l’emergenza

Gravissimo corto circuito istituzionale che mette sotto pressioni le casse comunali già pronte al dissesto. Palazzo San Giorgio che ha sospeso Tari e tributi non è in grado di pagare le annualità chieste dalla Santelli

Il Comune si ribella alla Regione: dei 16 milioni di debito sui rifiuti se ne parli dopo l’emergenza

Un corto circuito istituzionale che rischia di compromettere ancora più di quanto non lo siano i conti comunali. La Regione è tornata a battere cassa a palazzo San Giorgio. Lo aveva fatto già qualche tempo fa richiedendo i 64 milioni per la fornitura idropotabile. Il Comune aveva pensato di poter aggirare l’ostacolo con un piano di rientro concluso in transazione. La Corte dei Conti con l’ultima delibera aveva però spazzato via l’accordo e inserito il debito nel mare dell’extradeficit accumulato.

Adesso la Regione targata Jole Santelli ha inviato una missiva con la quale richiede il pagamento immediato di quanto dovuto per la tariffa prevista per il conferimento dei rifiuti relativamente agli anni 2017 e 2018. Addirittura la Regione ha annunciato l’avvio della riscossione coattiva di quanto dovuto con l’attivazione della delegazione di pagamento con il Tesoriere del Comune.

Salirebbe così a 80 milioni la cifra complessiva dell’esposizione debitoria del Comune nei confronti della sola Regione Calabria.

L’Amministrazione Giuseppe Falcomatà è rimasta attonita per quanto avvenuto. Sia il dirigente al Bilancio che lo stesso sindaco hanno risposto alla Regione chiedendo che della questione se ne riparli dopo il rientro dell’emergenza sanitaria legata al diffondersi del Coronavirus.

Non solo: la scelta della procedura di delegazione che è usato solitamente per il rientro dai mutui o dal Mef, ma non quando insorgono debiti tra Enti locali. Per cui la scelta della Regione è stata interpretata come una segnale di rottura politica.

Duro anche l’assessore al Bilancio Irene Calabrò: «La richiesta non sembra tempestiva considerato il momento che stiamo attraversando e proprio quando ci siamo assunti la responsabilità di sospendere l’invio dei ruoli Tari e dei tributi locali anche in conformità all’indirizzo contenuto nel decreto del presidente del Consiglio di ministri. Chiediamo quindi che si affronti la vicenda in altro momento, non a distanza, e comunque a cessata emergenza sanitaria».

Senza l’introito dei tributi locali e con l’enorme mole di debiti che schiaccia il Comune sarebbe impossibile fare fronte alla richiesta regionale in questo momento. Unica nota positiva il rinvio del limite per l’approvazione del bilancio che slitta ancora e passa da fine aprile al 31 maggio.

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