martedì,Maggio 13 2025

Limbadi, il boss Diego Mancuso è libero. Revocata anche la libertà vigilata

A novembre è stato scarcerato anche il fratello Giuseppe, alias ‘Mbrogghja

Limbadi, il boss Diego Mancuso è libero. Revocata anche la libertà vigilata

Diego Mancuso, 68 anni, di Limbadi, fra gli esponenti apicali dell’omonimo clan della ‘ndrangheta, è tornato in libertà. A deciderlo il Tribunale di sorveglianza di Catanzaro che ha revocato il regime di libertà vigilata, disposta dal magistrato di sorveglianza di Nuoro nel 2014. Diego Mancuso – difeso dagli avvocati Francesco Sabatino e Francesco Schimio – ritorna totalmente libero senza più nessun obbligo. Aveva lasciato il carcere nel novembre del 2020 grazie al “continuato” di pena fra le sentenze nate dalle operazioni antimafia denominate Dinasty, Genesi e Batteria.

Nel processo “Dinasty-Affari di famiglia”, Diego Mancuso è stato riconosciuto al vertice di una delle articolazioni in cui si era divisa la famiglia dopo gli arresti – per l’operazione “Tirreno” (1993) della Dda di Reggio Calabria – dei boss Luigi (cl. ’54) e Giuseppe Mancuso (cl. ’49), rispettivamente zio e nipote. Diego Mancuso (fratello di Giuseppe, alias Peppe ‘Mbroggja”) insieme al nipote Domenico Mancuso (figlio di Giuseppe Mancuso) per un dato lasso temporale avrebbe retto le sorti dell’articolazione del clan a lui facente capo, in contrapposizione all’altro ramo della famiglia che vedeva a quel tempo alleati Cosmo Michele Mancuso ed il nipote Pantaleone Mancuso, detto “Scarpuni”. 

Dopo aver scontato la pena per “Dinasty”, all’atto della scarcerazione, Diego Mancuso ha spostato la sua residenza a Santa Maria di Ricadi. Il 24 novembre scorso è ritornato in libertà – dopo 24 anni di ininterrotta detenzione – anche il boss Giuseppe Mancuso (detto ‘Mbrogghja), 73 anni, fratello di Diego, leader dell’omonimo clan.  

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