venerdì,Aprile 19 2024

Guerra Ucraina-Russia, le news aggiornate di oggi. LIVE

Con l'autorizzazione dell'invasione dell'Ucraina da parte del presidente russo è ufficialmente iniziato il conflitto. Tutti gli aggiornamenti

Guerra Ucraina-Russia, le news aggiornate di oggi. LIVE

4 maggio

Ore 14 – Cremlino: «Nessuna dichiarazione di guerra il 9 maggio»

Non c’è “nessuna” possibilità di una dichiarazione di guerra della Russia all’Ucraina né di una mobilitazione generale il 9 maggio. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo alla domanda di un giornalista in merito a queste indiscrezioni. “Questo è un nonsense”, ha dichiarato rispondendo a una domanda sui rumors.

Ore 13.30 – Oltre 5,6 milioni persone fuggite dalla guerra

Più di 5,6 milioni di persone sono fuggite dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa alla fine di febbraio. Lo riferiscono gli ultimi dati dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr),stando alla Cnn.  
Inoltre, secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), sono almeno 7,7 milioni gli sfollati i

Ore 12.15 – Mosca vieta l’ingresso al premier giapponese

La Russia ha vietato l’ingresso al primo ministro giapponese e a 62 cittadini giapponesi. Lo rende noto il ministero degli Esteri russo citato dall’agenzia Tass.

Ore 12 – Veicoli Nato in Ucraina bersagli legittimi se usati per consegnare armi a Kiev

Veicoli Nato che entrassero in Ucraina per consegnare armi alle forze di Kiev saranno considerati “bersagli militari legittimi” da parte dei russi. Lo ha detto oggi il ministro della Difesa di Mosca, Serghei Shoigu, dopo che la Russia ha detto di avere bombardato ieri sera sei scali ferroviari in Ucraina da cui transitavano armi occidentali. Lo riferisce la Tass. 

Ore 11.43 – Papa Francesco: «Inconcepibile uso e possesso delle armi nucleari»

Durante l’udienza di papa Francesco con il premier giapponese Fumio Kishida «si è parlato di armi nucleari, e di come ne sia inconcepibile l’uso e il possesso». Lo riferisce il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni

Ore 11.30 – Sanzioni, deroga Ue su petrolio per Ungheria e Slovacchia

Ungheria e Slovacchia saranno esentate fino alla fine del 2023 dall’applicare il blocco delle importazioni di petrolio dalla Russia. Questa, secondo l’indicazione raccolta da fonti europee, la proposta  presentata dalla Commissione europea agli Stati membri. 

Ore 10.43 – In zone liberate trovati finora 1.235 corpi

Nella regione di Kiev, altri 20 corpi sono stati trovati nei villaggi liberati dall’occupazione dell’esercito russo: sale così a 1.235 il numero dei cadaveri di civili recuperati, che ieri erano 1.202. Lo ha riferito il capo della polizia della zona di Kiev, Andrey Nebitov, citato da Unian. «Solo ieri sono stati trovati altri 20 corpi senza vita. La maggior parte delle persone era di Borodyanka e dei villaggi vicini, e di insediamenti di Vyshhorod», ha affermato, «la maggior parte di loro è morta a causa del fuoco di armi leggere. Possiamo parlare di crimini su larga scala commessi dall’esercito russo nella regione di Kiev».

Ore 10.02 – Governatore Donetsk: «Bus con civili partiti da Mariupol»

Il governatore ucraino di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha annunciato che alcuni autobus con a bordo civili hanno lasciato la città martire di Mariupol, nel sud dell’Ucraina. «Oggi, con il sostegno delle Nazioni Unite e della Croce Rossa, stiamo evacuando i civili dalla regione» per raggiungere «Zaporizhia. Gli autobus sono già partiti da Mariupol». Lo scrive il Guardian.  Kyrylenko ha poi precisato che i bus si fermeranno anche a Lunacharsky, Tokmak e Vasylivka, per raccogliere altri civili.

Ore 9.20 – Grave incidente stradale in Ucraina: almeno 27 morti

Almeno ventisette persone sono rimaste uccise nello scontro tra un autobus, un camion di carburante e un’autovettura nella regione ucraina occidentale di Rivne. Lo rendo noto il ministero degli Interni ucraino, citato dai media locali. L’incidente si è verificato sull’autostrada tra Kiev e Chop. «Dei 38 passeggeri che erano sul bus – spiega il consigliere ministeriale Anton Gerashchenko – ne sono sopravvissuti solo 12. Anche il conducente del camion è sopravvissuto, ma versa in condizioni critiche».
«La 27ma vittima è l’autista di un minibus Mercedes Vito che, secondo le prime informazioni, è stato il colpevole della più grande tragedia sulle strade ucraine degli ultimi dieci anni”, ha osservato Gerashchenko».

Ore 7 – Borrel: «Faremo di tutto per evitare che la guerra si estenda»

«Faremo tutto il possibile per evitare che la guerra si estenda. Che si estenda orizzontalmente, coinvolgendo altri Paesi, e verticalmente, con l’impiego di armi più distruttive». Lo ha detto il capo della diplomazia europea Josep Borrell.

Ore 6.30 – Ucraina, ricevuti 4,5 mld euro dai partner internazionali

L’Ucraina ha ricevuto dall’inizio della guerra 4,5 miliardi di euro in aiuti finanziari dai partner internazionali.

3 maggio

Ore 12.10 – Putin firma decreto con controsanzioni

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto con le nuove misure russe in risposta alle sanzioni. Lo riferisce l’agenzia russa Tass.

Ore 12 – Draghi al Parlamento europeo: «Crisi più grave della storia Ue»

«La guerra in Ucraina pone l’Unione Europea davanti a una delle più gravi crisi della sua storia. Una crisi che è insieme umanitaria, securitaria, energetica, economica». Lo ha detto il premier Mario Draghi intervenendo al Parlamento Europeo. «L’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia – ha ribadito – ha rimesso in discussione la più grande conquista dell’Unione Europea: la pace nel nostro continente. Una pace basata sul rispetto dei confini territoriali, dello stato di diritto, della sovranità democratica; sull’utilizzo della diplomazia come mezzo di risoluzione delle controversie tra Stati». E ancotra: «Dobbiamo sostenere l’Ucraina, il suo governo e il suo popolo. L’Italia, come Paese fondatore dell’Unione Europea, come Paese che crede profondamente nella pace, è pronta a impegnarsi in prima linea per raggiungere una soluzione diplomatica».

Ore 11.50 – Bombardamenti vicino Zaporizhzhia: due morti

Un bombardamento russo ha colpito oggi il villaggio di Zaliznychne, vicino a Zaporizhzhia, dove due persone sono rimaste uccise. Lo Ukrinform, citando l’amministrazione regionale militare di Zaporizhzhia. Secondo il portavoce, il colonnello Ivan Arefiev, i russi hanno bombardato il villaggio di Zaliznychne e «hanno distrutto una scuola locale, danneggiando l’edificio, il tetto e le finestre. Inoltre, 12 case sono state danneggiate. A seguito dei bombardamenti e delle ferite da schegge, due persone sono morte».

Ore 11.45 – Dispersi undici autobus con profughi di Mariupol

«Solo tre dei 14 autobus di evacuazione con i rifugiati di Mariupol hanno raggiunto il territorio controllato dal governo ucraino. Il destino delle persone che si trovano nei restanti undici autobus è sconosciuto: questi undici autobus sono scomparsi da qualche parte, dovevano andare verso Zaporizhzhia nella parte controllata del nostro Stato, ma si sono persi da qualche parte». Lo ha detto il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko citato da Interfax Ukraine.

Ore 10.40 – «Evacuazione da Mariupol impedita dalle truppe russe»

Duemila residenti di Mariupol stanno aspettando vicino a Berdyansk, a circa un’ottantina di chilometri dalla città portuale, per essere evacuati a Zaporizhzhia, ma le truppe russe non lo permettono. Lo denuncia il sindaco di Mariupol Vadym Boychenko, secondo quanto riferisce Ukrinform.

Ore 10 – Bombe sulla città di Vuhledar: ci sono morti

Almeno tre civili sono rimasti uccisi durante un bombardamento russo sulla città ucraina di Vuhledar, nella regione orientale di Donetsk. Lo ha riferito l’ufficio del presidente ucraino citato dal Guardian.

Ore 9.45 – Mosca: «Intervista a Lavrov voluta dai media italiani»

Arriva da Mosca la risposta al premier Draghi che aveva definito «abberranti» le parole del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, intervenuto alla trasmissione Zona Bianca, su Rete 4, andata in onda domenica 1 maggio. «L’iniziativa di condurre l’intervista non è venuta dal ministero degli Esteri russo, ma da giornalisti italiani», ha scritto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova su Telegram in merito alle parole premier Mario Draghi che «ha criticato – scrive Zakharova – il programma della tv italiana, in cui è intervenuto per 40 minuti il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov. Il programma è stato pubblicizzato come un’intervista, ma in realtà è stato un comizio, ha detto Draghi». «Voglio che i cittadini italiani sappiano la verità, perché i politici italiani stanno prendendo in giro il loro pubblico», ha concluso.

Ore 8.20 – Papa Francesco vuole andare a Mosca per incontrare il presidente Putin

«A Kiev per ora non vado. Ho inviato il cardinale Michael Czerny, (prefetto del Dicastero per la Promozione dello Sviluppo umano integrale) e il cardinale Konrad Krajewski, (elemosiniere del Papa) che si è recato lì per la quarta volta. Ma io sento che non devo andare. Io prima devo andare a Mosca, prima devo incontrare Putin. Ma anche io sono un prete, che cosa posso fare? Faccio quello che posso. Se Putin aprisse la porta…», ha detto il POntefice in un colloquio con il ‘Corriere della Sera’ Papa Francesco.

Ore 8 – Bombardamenti senza sosta sull’acciaieria Azovstal

I civili e le forze ucraine ancora all’interno dell’acciaieria Azovstal di Mariupol sono sottoposti a bombardamenti «senza sosta», con le scorte di cibo e acqua che si stanno ormai esaurendo. Lo racconta il vice comandante del controverso battaglione Azov, Svyatoslav Palamar, secondo quanto riporta la Cnn. «Gli attacchi proseguono senza sosta, con artiglieria dai carri armati, spari a raffica, e ogni 3-5 minuti bombardamenti dai cieli», spiega Palamar, precisando che «ci sono ancora civili riparati nell’acciaieria, e tuttavia il nemico continua ancora questo bombardamento».

Ore 7.30 – Un milione di persone portate in Russia

Oltre un milione di persone, tra cui quasi 200mila bambini, sarebbero state portate dall’Ucraina alla Russia dall’inizio del conflitto. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass, citando il ministero della Difesa: «Sono stati evacuati nel territorio della Federazione Russa dalle regioni pericolose di Donetsk, Lugansk e altre parti dell’Ucraina». Da Kiev l’accusa di portare civili ucraini in Russia contro la loro stessa volontà. 

Ore 6 – Kiev: «Ungheria informata sull’invasione»

L’Ungheria sarebbe stata informata in anticipo dalla Russia della sua volontà di invadere l’Ucraina, affermano intanto da Kiev. Lo scrive il Kyiv Independent citando il capo del Consiglio di Sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov. Il giornale ucraino fa notare come il primo febbraio scorso Viktor Orban si sia recato a Mosca in visita da Vladimir Putin. Successivamente le autorità ungheresi si sono pubblicamente opposte all’imposizione di sanzioni alla Russia.

Ore 3 – Incendio all’acciaieria Azovstal dopo bombardamento

Vasto incendio alle acciaierie Azovstal di Mariupol, visibile da tutta la città, dopo che il sit è stato colpito da un nuovo pesante bombardamento. All’interno, civili in attesa di essere evacuati e uomini del reggimento Azov, che – riferiscono loro stesse fonti – continuano a resistere e a rispondere agli attacchi. 

2 maggio

Ore 9.50 – 219 bambini uccisi e 405 feriti da inizio conflitto

Sono 219 i bambini uccisi e 405 quelli rimasti feriti in Ucraina dall’inizio della guerra lanciata dalla Russia lo scorso 24 febbraio. Lo ha detto il procuratore generale di Kiev sottolineando che il numero maggiore di vittime tra i bambini si registra nella regione di Donetsk, dove hanno perso la vita 139 minori. Seguono le regioni di Kiev e di Kharkiv, ha detto l’ufficio del procuratore generale su Telegram.

Ore 8.40 – Distrutte due motovedette russe nel Mar Nero

Due motovedette russe ‘Raptor’ sono state distrutte al largo di Snake Island, nel Mar Nero, dall’aeronautica delle Forze armate ucraine. Lo riporta il canale Telegram delle Forze armate di Kiev.

1 maggio

Ore 9.30 – Presidente Duma: «Confiscare aziende delle nazioni non amiche»

Il presidente della Duma di stato russa Vyacheslav Volodin, torna ad attaccare le nazioni non amiche. «La Russia dovrebbe rispondere in modo simmetrico al congelamento dei beni russi da parte di alcuni “paesi ostili è giusto adottare misure speculari nei confronti delle imprese in Russia i cui proprietari provengono da paesi ostili, dove sono state prese tali misure: confiscare questi beni» – ha scritto in un post sui social media. L’Italia fa parte della lista dei Paesi che Mosca considera «ostili».

Ore 9.15 – «A Mariupol vittime dei russi sono il doppio di quelle dei nazisti»

L’esercito russo ha ucciso a Mariupol il doppio delle persone che furono uccise dai nazisti durante la seconda guerra mondiale: lo afferma il sindaco Vadym Boychenko in una nota pubblicata su Telegram dal Consiglio comunale della città ucraina. «Nell’arco di due anni, i nazisti uccisero circa 10.000 civili a Mariupol. Gli occupanti russi ne hanno uccisi 20.000 in due mesi. Oltre 40.000 persone sono state trasferite con la forza», dichiara il sindaco, citato dal Consiglio. «È uno dei peggiori genocidi di una popolazione pacifica della storia moderna», aggiunge.

Aereo russo viola confini svedesi

Ma è la violazione dello spazio aereo svedese da parte di un aereo di ricognizione russo a dare la misura dell’allargamento del conflitto. Un evento ‘totalmente inaccettabile’ – secondo il ministro della Difesa svedese di Stoccolma Hultqvist -. Questa azione – ha detto chiedendo il rispetto della sovranità del Paese – viola le regole e, data la situazione generale della sicurezza, è molto inappropriata”.

Sul fronte diplomatico ben poco si muove: se l’Unione europea si appresta a varare un sesto pacchetto di sanzioni che potrebbe includere una riduzione delle importazioni di gas e petrolio, la visita di ieri del portavoce di Ankara a Kiev si è conclusa senza alcun annuncio.

Zelensky: «L’Ucraina sarà libera»

Il ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba in un’intervista a Xinhua chiede alla Cina di entrare a far parte di un gruppo di Paesi garanti del processo di pace ma sottolinea che dopo gli incontri di Istanbul i negoziati si sono fatti «molto più difficili» e che «l’unico modo per riportare la pace in Ucraina è ripristinare la sovranità di Kiev sull’intero territorio del Paese». Un concetto ribadito a modo suo dal presidente ucraino Volodymir Zelensky nel suo ultimo post della giornata: «L’Ucraina sarà libera, e su tutte le città temporaneamente occupate tornerà a sventolare la bandiera ucraina». A Kiev il segretario di Stato Usa Antony Blinken ribadisce il totale sostegno degli Stati Uniti. Boris Johnson si dice pronto a far di tutto perchè “Putin fallisca” nelle sue mire.

Putin sarebbe pronto ad abbandonare il termine ‘operazione militare speciale’ e ad annunciare il 9 maggio, durante la parata del Giorno della Vittoria, che è in atto una ‘guerra totale’ all’Ucraina. Intanto uno studio commissionato ad alcuni esperti dal governo britannico – scrive la Reuters sul suo sito – avrebbe portato alla luce una fabbrica di troll russi usati come arma di disinformazione. Tracce ne sarebbero state trovate in otto social network, tra cui Telegram, Twitter, Facebook e TikTok. Diffondevano commenti filorussi sui profili di ministri britannici e altri leader mondiali critici verso Mosca.

28 aprile

Ore 7.45 – Kherson adotterà il rublo

La città di Kherson, nel sud dell’Ucraina, che la Russia sostiene di aver preso sotto il proprio controllo, passerà all’uso del rublo, la moneta russa, dal primo maggio. Lo riporta l’agenzia statale russa Ria Novosti citata dalla Bbc. Il vice presidente dell’amministrazion emilitare e civile della regione, Kirill Stremousov, ha detto a Ria Novosti che il passaggio richiederà un periodo di 4 mesi, durante il quale saranno in circolazione sia il rublo che la grivnia ucraina. Dopo questo periodo la regione farà il passaggio totale all’uso della moneta russa, ha aggiunto.

Ore 6.30 – Ue si prepara al sesto pacchetto di sanzioni

L’Unione europea prepara un sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina, da varare in settimana che includerà anche lo stop, graduale, al petrolio russo.

Ore 5.20 – Usa: «Russi hanno giustiziato cittadini ucraini a Donetsk»

Gli Stati Uniti hanno ricevuto informazioni definite “credibili” sul fatto che un’unità militare russa avrebbe giustiziato cittadini ucraini che avrebbero voluto arrendersi nei pressi di Donetsk, in Donbass. È quanto ha detto all’Onu l’ambasciatrice generale per la Giustizia penale, Beth Van Schaack, riportata dalla Cnn.

Ore 4 – Oggi discorso di Biden su sostegno agli ucraini

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden parlerà oggi alle 10.45 ora locale (le 16.45 in Italia) del «sostegno agli ucraini nella difesa del loro paese e della loro libertà contro la brutale guerra della Russia». Lo riferisce la Casa Bianca.

27 aprile

Ore 18.18 – Due veterani dell’esercito americano rimasti feriti»

Due veterani dell’esercito americano, che si erano recati a combattere in Ucraina come volontari a fianco delle forze di Kiev, sono rimasti feriti nella regione meridionale di Zaporizhzhia, vicino alla città di Orikhiv. Lo riferisce il Guardian citando il giornalista di guerra Nolan Peterson.

Ore 18.05 – «Ingenuo credere che la Russia non avrebbe usato il ricatto del gas»

«Era ingenuo credere che la Russia non avrebbe usato il ricatto del gas». Ad affermarlo, durante una visita in uno stabilimento industriale vicino a Varsavia, è il premier polacco, Mateusz Morawiecki, secondo quanto riferisce l’agenza di stampa polacca ‘Pap’. «Da oggi, da quando la Russia ha smesso di inviare gas alla Polonia, abbiamo cessato di dipendere della Russia», sottolinea Morawiecki.

Ore 17.47 – «I transnistriani starebbero lasciando in massa il paese»

I transnistriani starebbero lasciando in massa il paese «nel timore di un’escalation dell’aggressione russa». Lo riportano diversi media ucraini, tra cui il canale informativo Nivekta. Il sito di news pubblica un video che mostra una lunga fila di macchine e autocarri fermi in fila al confine.

Ore 16.53 – «Più di seicento i feriti gravi asserragliati nell’acciaieria Azovstal a Mariupol»

Sono più di seicento i feriti gravi, tra civili e combattenti, che si trovano asserragliati nell’acciaieria Azovstal a Mariupol, nel sud dell’Ucraina. E, dato che non ci sono le condizioni per curarli, è necessario garantire una loro evacuazione urgente. Lo ha detto il comandante in capo della 36esima brigata Serhiy Volyna in un video diffuso su Facebook, nel quale afferma che non ci sono né i farmaci, né le condizioni igieniche adatte a curare i feriti. «Salvate il presidio di Mariupol. Non siamo nel 1940, siamo nel 2022. C’è bisogno di un’evacuazione immediata, altrimenti i feriti semplicemente moriranno», ha dichiarato Volyna.

Ore 16.38 – Una riunione straordinaria dei ministri dell’Energia dell’Ue

Una riunione straordinaria dei ministri dell’Energia dell’Ue si terrà «il prima possibile». Lo ha annunciato in una conferenza stampa la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Ore 16.33 – Putin: «Risposta fulminea»

«Se qualcuno dall’esterno intende interferire negli eventi ucraini, porre una minaccia alla Russia, la nostra risposta sarà fulminea». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin parlando a San Pietroburgo.

«Se la Russia sarà minacciata, risponderà con mezzi che i suoi avversari non hanno ancora». 

Il leader russo ha parlato di “minacce geopolitiche” ed ha aggiunto: «Devono sapere che ci sarà una risposta, e sarà rapida. Abbiamo strumenti che nessuno ha e li utilizzeremo, se necessario. Voglio che tutti lo sappiano», è il suo avvertimento. Putin ha specificato che in caso di minaccia, la risposta «sarà fulminea».  

Ore 16.20- Zelensky: «Grato all’Italia»

«Continua il dialogo con Mario Draghi, l’ho informato sui progressi contro l’aggressione della Russia». Lo ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, riferendo del colloquio avuto con il premier italiano, al quale si è detto «grato per il coinvolgimento dell’Italia nelle indagini sui crimini russi contro l’umanità».

«Apprezziamo anche il sostegno di principio per inasprire le sanzioni contro l’aggressore», ha aggiunto Zelensky. Che poi ha rivolto «un ringraziamento speciale all’Italia per aver dato rifugio a oltre 100mila ucraini che sono stati costretti a lasciare le loro case a causa dell’aggressione russa». Inoltre, ha concluso il presidente, «è stato anche discusso il coinvolgimento dell’Italia nelle future garanzie di sicurezza per l’Ucraina».

Ore 15.45 – Putin ribadisce: «Raggiungeremo tutti i nostri obiettivi»

«L’operazione speciale russa in Ucraina porterà a termine tutti gli obiettivi». Lo ha ribadito il presidente russo, Vlaidmir Putin, intervenendo davanti ai parlamentari.

Ore 15.10 – Per ora nulla di deciso su vertice Putin-Zelensky

Non è stato ancora deciso nulla su un possibile incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podoliak, all’Ukrainska Pravda, a proposito degli sforzi della Turchia per favorire un simile vertice. «Di certo la Turchia, conscia delle conseguenze devastanti per la regione del Mar Nero della guerra scatenata dalla Russia, sta cercando di accelerare la risoluzione del conflitto», ha detto Podoliak, «ad ogni modo, i tempi e il contesto dell’incontro non sono stati ancora determinati».

Ore 14.06 – Un milione di dollari a russi che consegnano navi o aerei

Il ministero della Difesa ucraino ha rinnovato oggi, in occasione del raggiungimento di un milione di follower su Twitter, la sua offerta di un milione di dollari ai soldati russi che si arrendono e consegnano i loro caccia o le loro navi da guerra a Kiev. «Abbiamo raggiunto 1.000.000 di followers e vi ricordiamo chela ricompensa per il trasferimento di un caccia o di una nave russa all’Ucraina è di 1.000.000 di dollari. E questa non è una coincidenza», si legge in un tweet del ministero. All’inizio di aprile il Parlamento ucraino aveva approvato una legge in questo senso.

Ore 13 – Consigliere di Zelensky: «Le esplosioni in Russia rappresentano un karma»

Il consigliere del presidente e negoziatore del governo ucraino, Mikhailo Podolyak ha desctitto le forti espolosioni che ci sono state in tre province della Russia, ai confini con l’Ucraina, come un karma e una vendetta per la guerra in Ucraina. Non ha voluto dire se l’Ucraina sia responsabile o meno di questi fatti.

Ore 12.55 – La Russia impone sanzioni a 287 membri della Camera dei Comuni di Londra

Il ministero degli Esteri russo ha  imposto sanzioni nei confronti di 287 membri della Camera dei Comuni  di Londra. Lo riporta l’agenzia di stampa Interfax.

Ore 12.25 – Mattarella: la Russia «sappia fermarsi»

«Non si può arretrare dalla trincea della difesa dei diritti umani e dei popoli. La ferma e attiva solidarietà nei confronti del popolo ucraino e l’appello al Governo della Federazione Russa perché sappia fermarsi, ritirare le proprie truppe, contribuire alla ricostruzione di una terra che ha devastato, è conseguenza di queste semplici considerazioni. Alla comunità internazionale tocca un compito: ottenere il cessate il fuoco e ripartire con la costruzione di un quadro internazionale rispettoso e condiviso che conduca alla pace». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo al Consiglio d’Europa. 

Ore 10.03 – Bombe a grappolo nella notte su villaggi nel Donetsk

Bombardati nella notte con munizioni a grappolo il villaggio di Zaitseve e la comunità di Svitlodarsk, nella regione di Donetsk. Lo riferiscono le amministrazioni regionali militari e civili in un rapporto reso noto questa mattina sulla situazione in tutta l’Ucraina, citato da Ukrinform.  
Il documento riporta che le truppe russe hanno usato munizioni a grappolo nella comunità territoriale di Svitlodarske nel villaggio di Zaitseve. Gli insediamenti di Marinka, Krasnohorivka, Vuhledar e Lyman sono stati continuamente bombardati con sistemi di artiglieria.

Ore 9.21 – Raid sull’isola dei Serpenti, colpiti missili russi

Le forze armate ucraine hanno colpitole posizioni russe sull’isola dei Serpenti, colpendo il posto di comando e distruggendo il sistema missilistico antiaereo Strela-10. Lo riferisce l’esercito ucraino secondo quanto riporta la Ukrainska Pravda.

«Nel frattempo, le nostre truppe continuano a combattere sulla frontiera occupata – afferma una nota – .Il nemico ha cercato di avanzare verso la regione di Mykolayiv vicino ai villaggi di Tavriyske e Nova Zorya, ma non ha avuto successo, ha subito perdite significative e si è ritirato». L’isola dei Serpenti è un’isola nel Mar Nero situata a 35 km dalle coste dell’Ucraina e della Romania. Fa parte del distretto di Kilija nell’oblast’ di Odessa, in Ucraina.

Ore 9 – Kiev: «La guerra potrebbe durare fino al prossimo anno»

La guerra in Ucraina potrebbe durare fino all’inizio dell’anno prossimo: lo ha detto il consigliere del presidente ucraino, Oleksiy Arestovych, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Ukrinform.   Arestovych ha sottolineato anzitutto che l’eventuale fine della fase attiva nel Donbass non rappresenterà la fine della guerra. «Ci saranno ancora azioni tattiche, raid aerei, guerra… È una lunga storia e potrebbe essere molto lunga, potrebbe durare fino al nuovo anno. Tutto dipende da una serie di circostanze», ha aggiunto.

Ore 4.10 – «Deposito di munizioni in fiamme vicino a Belgorod»

Un deposito di munizioni è in fiamme vicino al villaggio di Staraya Nelidovka, nella regione russa di Belgorod. Lo scrive il governatore Gladkov sul suo canale Telegram, secondo quanto riportato dalla Tass. “Ho appena contattato il capo dell’insediamento rurale di Golovinsky, Denis Zolotukhin. Secondo le informazioni preliminari, un deposito di munizioni è in fiamme vicino al villaggio di Staraya Nelidovka”, ha scritto precisando che “non ci sono distruzioni di edifici residenziali, case. Non ci sono vittime tra la popolazione civile”.

26 aprile

Ore 8.20 – Kiev: «Terza guerra mondiale? Russia avverte sconfitta»

«La Russia perde l’ultima speranza di spaventare il mondo per il suo sostegno all’Ucraina. Di qui il discorso sul ‘reale’ pericolo di una Terza Guerra Mondiale. Questo significa solo che Mosca avverte la sconfitta in Ucraina. Pertanto, il mondo deve raddoppiare il sostegno all’Ucraina in modo da farci prevalere e salvaguardare la sicurezza europea e globale». Così, su Twitter, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, ha risposto alle parole dell’omologo russo, Sergei Lavrov, sul rischio «reale» di una Terza guerra mondiale. 

Ore 7.55 – Uccisi 70 soldati russi a Kherson

L’esercito ucraino ha distrutto un deposito di munizioni e ucciso 70 soldati russi nella zona di Velyka Aleksandrovka, nella regione di Kherson (sud): lo ha reso noto lo stato maggiore delle forze armate di Kiev, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Unian.

Ore 7.25 – La città di Kreminna caduta in mano russa

Kreminna, nella regione di Luhansk in Ucraina, è stata conquistata dai russi. Lo rivela l’intelligence britannica nell’aggiornamento diffuso oggi: «La città di Kreminna è caduta e pesanti bombardamenti sono in corso a sud di Izium, mentre le forze russe cercano di avanzare verso le città di Sloviansk e Kramatorsk da nord e da est». Secondo i servizi di Londra, inoltre, «le forze ucraine stanno preparando le difese a Zaporizhzhia in preparazione di un potenziale attacco russo da sud»

24 aprile

Ore 14.50 – Erdogan si propone come mediatore

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha sentito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una conversazione telefonica incentrata sui negoziati Russia-Ucraina. Lo riferisce l’ufficio della presidenza turca citato dalla Tass. Durante la telefonata, Erdogan ha ribadito la volontà della Turchia di sostenere il processo negoziale, anche con un ruolo di mediazione.

Ore 14.45 – Gli ingressi in Italia

A due mesi dall’inizio della guerra gli ingressi di profughi ucraini in Italia hanno superato quota 100mila. Sono precisamente 100.306, secondo quanto riporta il sito del Viminale: 51.880 sono donne, 12.426 uomini e 36.000 minori.

Le città di destinazione dichiarate all’ingresso in Italia continuano ad essere Milano, Roma, Napoli e Bologna. L’incremento, rispetto a ieri, è di 518 ingressi. 

Ore 14.30 – Mariupol, l’Onu: «Tregua immediata»

Guerra Ucraina, “stop immediato” ai combattimenti a Mariupol per consentire «ora, oggi l’evacuazione dei civili intrappolati nella città sul Mar d’Azov». A sollecitarla il coordinatore dell’Onu per la crisi in Ucraina, Amin Awad. «Le vite di decine di migliaia di persone, fra cui donne, bambini e anziani, sono a rischio a Mariupol. Abbiamo bisogno di una pausa nei combattimenti in questo momento per salvare vite. Più aspettiamo, più vite sono a rischio. Devono poter lasciare la città ora, oggi. Domani potrebbe essere troppo tardi”» ha denunciato Awad, in una dichiarazione.

Ore 14 – Tentativo di aprire un corridoio umanitario a Mariupol

Guerra Ucraina, è in corso un nuovo tentativo di portare in salvo donne, bambini e anziani da Mariupol attraverso un corridoio umanitario. La vice prima ministra ucraina Iryna Vereschuk, come rende noto la Bbc, ha affermato che la missione è stata pianificata a partire dalle 12 di oggi e che gli evacuati dovrebbero essere portati in direzione di Zaporizhia. Falliti, infatti, i precedenti sforzi in questo senso, ultima volta ieri, con entrambe le parti che si sono reciprocamente accusare di aver infranto gli accordi.

Ore 11.09 – «21.800 le perdite fra le fila russe dall’inizio della guerra»

Ammonterebbero a 21.800 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile

Ore 10.38 – «Una bambina di 5 anni e un’altra di 14 sono morte dopo un attacco nella regione di Donetsk»

Questa mattina, nel giorno di Pasqua, una bambina di 5 anni e un’altra di 14 sono morte dopo l’attacco alla loro casa in Myru Street, nella comunità di Ocheretyn, nella regione di Donetsk. Lo rendono noto, attraverso il loro canale Telegram, le forze armate operative ucraine che assicurano: «I crimini commessi dagli occupanti sulla nostra terra non saranno perdonati, né da Dio né dalle persone. E a tutti i residenti dei territori in prima linea del Donbass che ignorano il pericolo e sottovalutano la crudeltà disumana dei russi, ripetiamo ancora una volta: evacuare dalla zona di prima linea. Ripristineremo tutto ciò che è stato distrutto».

Ore 9.48 – Zelensky: «A Pasqua chiediamo a Dio una grande grazia»

«A Pasqua chiediamo a Dio una grande grazia per realizzare il nostro grande sogno: questo è un altro grande giorno, il giorno in cui una grande pace arriverà in Ucraina. E con lei eterna armonia e prosperità. Con fede e fiducia in questo, auguro a tutti voi una buona Pasqua. Abbiate cura di voi, prendetevi cura dei vostri cari. Prendetevi cura dell’Ucraina! Cristo è risorto! È davvero risorto!». È il messaggio di auguri diffuso dal presidente ucraino Zelensky attraverso il suo canale Telegram.

Ore 9.18 – «213 sono stati uccisi in Ucraina»

Almeno 602 bambini hanno subito in Ucraina una aggressione su vasta scala russa: 213 sono stati uccisi, 389 feriti. Lo rendono noto i media locali.

Ore 7.38 – L’esercito ucraino ha liberato 8 insediamenti a Kherson

L’esercito ucraino ha liberato otto insediamenti nella zona amministrativa di Kherson. Lo riporta in un tweet il Kyiv Independent.

Ore 7.20 – I sistemi missilistici balistici a corto raggio collocati a 60 km dal confine dell’Ucraina

I sistemi missilistici balistici a corto raggio Iskander-M russi sono stati collocati a 60 chilometri dal confine dell’Ucraina. Lo riporta in un tweet il Kyiv Independent sulla base dell’ultimo aggiornamento delle forze armate ucraine.

Ore 5.07 – L’Ucraina chiede apparecchiature per il funzionamento dei suoi impianti nucleari

L’Ucraina ha fornito all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) un elenco completo delle apparecchiature di cui il Paese afferma di aver bisogno per il funzionamento sicuro e protetto dei suoi impianti nucleari durante l’attuale conflitto con la Russia. Lo ha reso noto in un comunicato il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi.

Ore 4.02 – Il segretario generale delle Nazioni Unite Guterres domani in Turchia 

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si recherà domani (lunedì) in Turchia – mediatore chiave nel conflitto in Ucraina – prima di recarsi a Mosca e a Kiev.

23 aprile

Ore 16.01 – Prorogata chiusura aeroporti russi nel centro e nel sud

L’Agenzia federale russa per il trasporto aereo ha esteso per la decima volta la chiusura di undici aeroporti della Russia centrale e meridionale fino al 1 maggio. Lo riporta Interfax.

Ore 14.55 – Missili russi su Odessa, forti esplosioni in città

Esplosioni sono state segnalate questo pomeriggio nella regione di Odessa, dove è risuonato l’allarme aereo. Alcuni edifici della città portuale sul mar Nero sarebbero stati colpiti da raid missilistici russi, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. 

Ore – 13.30 – Papa Francesco: «La guerra distrugge tutti, anche il vincitore»

Papa Francesco è nuovamente intervenuto sul conflitto in Ucraina: «Attenti, la guerra distrugge tutti, anche il vincitore», ha detto il pontefice ricevendo in udienza la Comunità pastorale Madonna delle Lacrime. «Le lacrime di Maria sono anche segno del pianto di Dio per le vittime della guerra che sta distruggendo non solo l’Ucraina; siamo coraggiosi e diciamo la verità: sta distruggendo tutti i popoli coinvolti nella guerra. Tutti. Perché la guerra – ha osservato – non solo distrugge il popolo sconfitto, no, distrugge anche il vincitore; distrugge anche coloro che la guardano con notizie superficiali per vedere chi è il vincitore, chi è lo sconfitto. La guerra distrugge tutti. Attenti a questo. Al suo Cuore immacolato abbiamo affidato la nostra supplica, e siamo certi che la Madre l’ha accolta e intercede per la pace, perché lei è la Regina della Pace. E la Madre della Pace».

Ore 7.10 – Gran Bretagna: «Progressi russi limitati, a Mariupol si combatte ancora»

«Nonostante l’aumento dell’attività, le forze russe non hanno fatto grandi progressi nelle ultime 24 ore, poiché i contrattacchi ucraini continuano a ostacolare i loro sforzi». È quanto si legge nell’ultimo aggiornamento sulla situazione in Ucraina nel 59/mo giorno dall’inizio dell’invasione russa, pubblicato dall’intelligence della Difesa britannica.

22 aprile

Ore 11.17 – «L’obiettivo della seconda fase dell’operazione russa è prendere il pieno controllo del Donbass»

L’obiettivo della «seconda fase» dell’«operazione speciale» dell’esercito russo è prendere il «pieno controllo del Donbass e dell’Ucraina meridionale». Lo ha dichiarato il generale Rustam Minnekayev, vice comandante del Distretto Militare della Russia centrale, citato dai media locali.

Ore 10.52 – «Tutti gli edifici nel territorio dell’Azovstal sono praticamente distrutti»

«Tutti gli edifici nel territorio dell’Azovstal sono praticamente distrutti. (I russi, ndr) sganciano bombe pesanti, bombe anti-bunker che causano enormi distruzioni. Abbiamo feriti e morti all’interno dei bunker. Alcuni civili sono intrappolati sotto gli edifici crollati». È la testimonianza raccolta dalla Bbc del vice comandante del Battaglione Azov, Svyatoslav Palamar, che si trova nell’acciaieria assediata di Mariupol.

Ore 10.32 – «I russi hanno bombardto la città di Slavyansk»

“Gli occupanti russi hanno bombardato la città di Slavyansk, nella regione di Donetsk venerdì sera, presumibilmente con munizioni a grappolo”. Lo comunica il capo dell’amministrazione militare e civile della città, Vadim Lyakh. “Fortunatamente non ci sono state vittime. Stiamo accertando i danni”, aggiunge invitando i restanti residenti della città ad evacuare.

Ore 10.24 – «Dall’inizio della guerra 254 civili sono stati uccisi nella regione di Donetsk»

«Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, 254 civili sono stati uccisi e 817 feriti nei bombardamenti nella regione di Donetsk». Lo scrive su Telegram il capo dell’amministrazione statale regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ricordando che ogni giorno alle 9 in Ucraina viene osservato un minuto di silenzio in ricordo delle persone uccise nel conflitto. “Il numero delle vittime russe a Mariupol e Volnovakha – aggiunge Kyrylenko – è attualmente sconosciuto”

Ore 10.04 – Mosca: «Sventato un attacco terroristico contro un convoglio umanitario russo»

La Russia afferma che i suoi servizi dell’Fsb hanno sventato un «attacco terroristico» contro un convoglio umanitario russo preparato da «sabotatori ucraini utilizzando un’autobomba» e seguendo le istruzioni dei servizi di Kiev, Sbu. È quanto ha riferito alla Tass l’ufficio per le relazioni pubbliche del servizio di sicurezza federale russo.

Ore 9.47 – «Putin avrebbe annunciato di assediare l’acciaieria Azovstal anziché attaccarla»

Il presidente russo Vladimir Putin avrebbe annunciato di assediare l’acciaieria Azovstal anziché attaccarla perché ritiene più appropriato spostare le forze russe da Mariupol in altre aree dell’Ucraina orientale. Lo rivela l’Intelligence britannica, secondo cui, il motivo all’origine della scelta sarebbe la consapevolezza che un assalto significherebbe pesanti perdite. Secondo quanto scrive European Truth, citando i servizi di Londra, «la decisione di Putin di bloccare Azovstal probabilmente indica il desiderio di contenere la resistenza ucraina a Mariupol e rilasciare le forze russe per impegnarsi altrove nell’Ucraina orientale».

Ore 9.23 – «Tre quarti della popolazione della regione di Donetsk controllata dal governo ucraino è sfollata»

Quasi i tre quarti della popolazione della regione di Donetsk controllata dal governo ucraino è sfollata. Lo ha detto il governatore di Donetsk Oblast, Pavlo Kyrylenko, sottolineando, secondo quanto riporta su Twitter il Kyiv Independent, che la popolazione da 1,6 milioni di persone si è ridotta a 430mila dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio scorso.

Ore 8.27 – Borrell: «Il primo tentativo della Russia di prendere Kiev è fallito»

«Per il momento quello che sappiamo è che il primo tentativo della Russia è fallito. Volevano prendere Kiev rapidamente, attaccando l’Ucraina dal mare al confine bielorusso. Hanno fallito». È quanto ha detto in un’intervista a La Repubblica, Josep Borrell, Alto rappresentante per gli affari esteri della Ue, sottolineando che ” “vogliamo la vittoria dell’Ucraina».

Ore 8.24 – «208 bambini morti in Ucraina dall’inizio della guerra»

Il numero dei bambini feriti nella guerra della Russia contro l’Ucraina è salito a 386, ha affermato l’ufficio del Procuratore generale ucraino il 22 aprile. Mentre i dati ufficiali sui bambini morti, 208, non sono cambiati rispetto a ieri. La Procura sottolinea che queste cifre non sono definitive e precisa che il maggior numero di vittime si registra nella regione di Donetsk, Kiev e Kharkiv. 1.141 istituzioni educative sono state danneggiate dai bombardamenti, 99 delle quali sono state completamente distrutte.

Ore 7.47 – «Mosca ammette perdita 20.000 soldati russi»

«Mosca ammette perdita 20.000 soldati russi». Il sito di news filo-Cremlino Readovka ha messo in rete l’annuncio, fatto dal ministero della Difesa di Mosca, che in Ucraina risultano 13.414 soldati russi uccisi e altri 7.000 dispersi: un’informazione che dopo poco tempo è stata cancellata e tolta dal web. È quanto afferma il sito di opposizione bielorusso Nexta.tv, che trasmette dall’estero.

Ore 07.41 – Fosse comuni vicino Mariupol. Bombe su Kharkiv e Dnipro

Ci sarebbero 9mila corpi in una fossa comune vicino Mariupol, secondo le autorità locali. Nella città portuale si consuma intanto l’ultima battaglia: Mosca accerchia l’acciaieria per soffocare gli ultimi resistenti ucraini. Bombe su Dnipro e Kharkiv. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che «la Russia ha respinto la proposta di stabilire una tregua per la Pasqua» ortodossa che si celebra questa domenica.

21 aprile

Ore 18.42 – Yellen: i costi per la ricostruzione dell’Ucraina saranno enormi

Gli Stati Uniti sono impegnati a lavorare con gli alleati a sostegno dell’Ucraina: i costi della costruzione dell’Ucraina saranno “enormi”. Lo afferma il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen.

Ore 18.20 – Usa, nuove armi per l’Ucraina partiranno in 24-48 ore

Il nuovo pacchetto di armi annunciato dal presidente americano Joe Biden «partirà nelle prossime 24-48 ore, ed arriverà nelle mani delle forze ucraine nel weekend». A riferirlo fonti della Difesa americana al Washington Post. Nella nuova tranche di forniture: 72 cannoni howitzer da 155 mm – un aumento significativo rispetto ai 18 già inviati – 144.000 colpi d’artiglieria e 121 droni Phoenix Ghost. 

Ore 10.15 – A Mariupol uccisi circa 4mila soldati ucraini

Oltre 4 mila degli dei circa 8 mila soldati, tra reggimenti ucraini, battaglioni nazionalisti e mercenari stranieri presenti a Mariupol al momento dell’accerchiamento russo, sono stati eliminati durante la liberazione della città; 1.478 si sono arresi. Lo ha riferito il ministro della Difesa russo Sergej Shoigu

Ore 9.30 – Putin: «Chi si arrende ora avrà salva la vita»

Il presidente russo Vladimir Putin ha annullato l’operazione per prendere d’assalto l’acciaieria di Azovstal a Mariupol, indicando la necessità di salvare le vite delle truppe. Il presidente russo Vladimir Putin afferma che tutti coloro che si arrendono ai soldati russi a Mariupol hanno la garanzia che la loro vita sarà risparmiata.

Ore 9.30 – Mosca sarebbe pronta ad attacchi hacker contro Paesi occidentali

Cinque Paesi alleati inclusi gli Stati Uniti hanno messo in guardia l’Occidente su possibili attacchi cibernetici da parte della Russia contro gli Stati che appoggiano l’Ucraina. Secondo i membri della rete multinazionale di intelligence ‘Five Eyes’ (Australia, Usa, Regno Unito, Nuova Zelanda e Canada) Mosca è pronta a mettere in campo i suoi hacker e potrebbe coinvolgere anche gruppi criminali specializzati in attacchi informatici per colpire governi, istituzioni e imprese.

Ore 9.15 – Mariupol sotto il controllo russo

La città di Mariupol è sotto il controllo russo. Lo dice il ministro della Difesa della Russia Sergej Shoigu, citato da Interfax. Il ministro ha aggiunto che serviranno ancora «3-4 giorni per completare le operazioni nell’acciaieria di Azovstal, dove si trovano le rimanenti truppe ucraine». Oltre 142.000 civili sarebbero inoltre stati evacuati dalla città.

Ore 9.10 – A Borodyanka nove cadaveri con segni di tortura

Nove cadaveri di civili sono stati trovati a Borodyanka, nella provincia di Kiev, alcuni con «segni di tortura». Lo ha riferito la polizia della capitale ucraina mercoledì sera. «Queste persone sono state uccise dagli occupanti russi e alcune delle vittime mostrano segni di tortura», ha accusato il capo della polizia locale Andrey Nebytov su Facebook. Boroyanka è stata, secondo Kiev, la scena di «massacri di civili» in marzo, quando le forze russe hanno occupato la città. Ieri il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha visitato la cittadina: «La storia non dimenticherà i crimini di guerra commessi qui», ha detto.

Ore 8.50 – Il primo ministro spagnolo Sanchez a Kiev

Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez è arrivato insieme al suo omologo danese Mette Frederiksen a Kiev, dove incontreranno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo rende noto il governo spagnolo.

Ore 6.30 – Cina: Xi Jinping, rispettare sovranità e scelte di ogni Paese

ll presidente cinese, Xi Jinping ha proposto un nuovo approccio per la “promozione della sicurezza nel mondo”, che “rispetti la sovranità di tutti gli Stati e il percorso di sviluppo che ognuno sceglie”. Xi ha pronunciato, oggi, un discorso durante l’apertura del Forum Boao, conosciuto come il “Davos asiatico”, che si sta svolgendo in questi giorni sull’isola tropicale di Hainan. “Rispettiamo la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i paesi. Aderiamo alla non interferenza negli affari interni degli altri e rispettiamo ugualmente il percorso di sviluppo che ciascuno sceglie”, ha affermato Xi.

Ore 6.30 – I ministri delle Finanze del G7: aiuti per 24 miliardi

I ministri delle finanze del G7 hanno annunciato un impegno, con la comunità internazionale, per un ulteriore sostegno all’Ucraina da più di 24 miliardi di dollari per il 2022 e oltre, aggiungendo che sono pronti a fare ancora di più se necessario.

20 aprile

Ore 10.15 – Accordo su corridoio umanitario a Mariupol

C’è un accordo su un corridoio umanitario per evacuare i civili da Mariupol. Lo rende noto Kiev. «Siamo riusciti a ottenere un accordo preliminare su un corridoio umanitario per donne, bambini e anziani», ha scritto su Telegram il vice primo ministro dell’Ucraina Iryna Vereshchuk. Il vice premier ha affermato che l’Ucraina ha concordato con le forze russe di aprire un percorso sicuro per i civili in fuga dalla devastata città portuale di Mariupol.

Ore 10.10 – Il presidente del Consiglio europeo Michel a Kiev

Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, è arrivato stamane a Kiev. Lo ha reso noto lui stesso postando una foto del suo arrivo alla stazione della capitale ucraina accompagnata dalla seguente didascalia: «Nel cuore di un’Europa libera e democratica». 

Ore 8 – Nuovo ultimatum della Russia

Un nuovo ultimatum è arrivato nelle scorse ore dal ministero della Difesa russo per la resa dei combattenti ucraini che resistono nella città assediata di Mariupol, nell’acciaieria di Azovstal. La Russia, ha riportato il Guardian dando notizia di una dichiarazione diffusa alle prime ore di oggi, afferma che «ancora una volta» offrirà all’Ucraina la possibilità di «smettere di combattere e deporre le armi» dalle 14 di oggi, ora di Mosca (le 13 in Italia).

Ore 6 – L’appello da Mariupol

«Quelli che stiamo vivendo potrebbero essere i nostri ultimi giorni, le nostre ultime ore» di vita: lo afferma in un messaggio su Facebook un ufficiale dei militari ucraini assediati a Mariupol, invitando la comunità internazionale a “estrarli” dall’acciaieria di Azovstal. «Il nemico è dieci volte più numeroso di noi», dichiara Serguiy Volyna, comandante della 36ma brigata della marina nazionale, trincerato nel vasto complesso siderurgico di Azovstal a Mariupol, assediato dalle forze russe. «Facciamo appello a tutti i leader mondiali e li preghiamo di aiutarci. Chiediamo loro di utilizzare la procedura di estrazione e portarci nel territorio di un Paese terzo», aggiunge il militare.

Ore 1.20 – Zelensky: «Esercito russo il più barbaro»

«L’uccisione mirata di civili e la distruzione di edifici residenziali con tutti i tipi di armi, comprese quelle vietate dalle convenzioni internazionali: questo è proprio il marchio di fabbrica dell’esercito russo e questo marcherà davvero la Federazione Russa come la fonte del male». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo videomessaggio.

«L’esercito russo rimarrà per sempre descritto nella storia come il più barbaro e disumano del mondo», ha rimarcato il leader dell’Ucraina citato dai media internazionali. La situazione a Mariupol rimane “brutale”, afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aggiungendo che le forze russe stanno bloccando i corridoi e le evacuazioni dalla città.

Nel suo ultimo videomessaggio, il leader dell’Ucraina ha annunciato anche di aver firmato un decreto per onorare le forze armate ucraine che difendono Mariupol. Nelle ultime ore l’intensità del fuoco russo sulle regioni di Kharkiv e del Donbass è «aumentata in modo significativo», secondo Zelensky. «La situazione a Mariupol – dice il presidente ucraino – rimane invariata, la più grave possibile. L’esercito russo sta bloccando qualsiasi tentativo di organizzare corridoi umanitari e salvare il nostro popolo». «Gli occupanti – continua Zelensky – stanno cercando di effettuare la deportazione o addirittura la mobilitazione dei residenti locali che sono caduti nelle loro mani. Il destino di decine di migliaia di residenti di Mariupol che erano stati trasferiti nel territorio controllato dalla Russia è sconosciuto». «Nel sud del nostro Paese, gli occupanti stanno cercando di dimostrare almeno qualcosa che può essere presentato in Russia come una presunta disponibilità degli ucraini a cooperare con le strutture russe. È patetico», commenta il leader dell’Ucraina.

Ore 1 – Armi dagli Usa

Gli Stati Uniti intendono inviare più artiglieria all’Ucraina mentre sta per iniziare la nuova fase della guerra con la Russia nel Donbass. Lo ha affermato il presidente Joe Biden rispondendo alle domande dei giornalisti al suo arrivo a Portsmouth, in New Hampshire. Alla domanda relativa all’eventuale invio di ulteriore artiglieria, il presidente ha risposto “sì” senza aggiungere altro prima di entrare in auto.

19 aprile

18.44 – «L’esercito russo ha lanciato un attacco missilistico su Kramatorsk»

«L’esercito russo ha lanciato un attacco missilistico su Kramatorsk, in cui si sa che almeno una persona è morta e tre sono rimaste ferite». Lo ha detto in un collegamento tv il governatore del Dontesk, Pavlo Kyrylenko, riferendo di “aspri combattimenti nella Regione”.

18.32 – L’attacco sull’ospedale di Mariupol c’è stato non ci sono conferme sulle vittime civili o militari»

«L’attacco c’è stato, ma non ci sono conferme per quanto riguarda le vittime civili o militari». Lo ha detto a proposito del bombardamento dell’ospedale di Mariupol vicino all’acciaieria Azovstal il governatore della regione di Dontesk, Pavlo Kyrylenko, durante un collegamento con l’emittente Ua Pershyy. A dare notizia dell’attacco è stato il parlamentare ucraino Sergiy Taruta, che su Telegram ha parlato di “trecento persone sotto le macerie, tra cui anche bambini”.https://c74e6c39dc4a639d1de7d4175eda79e2.safeframe.googlesyndication.com/safeframe/1-0-38/html/container.html

17.30 – «Nessun civile nell’ospedale di Mariupol bombardato»

Il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, ha negato i report di civili, inclusi bambini, nascosti in un ospedale vicino all’acciaieria di Azovstal distrutto da un raid russo. «Mariupol, in particolare la zona dell’acciaieria, è sotto pesanti bombardamenti. Ma da molto tempo nessuno si nasconde nella zona, soprattutto nell’edificio dell’ospedale», ha affermato su Telegram, come riporta Ukrinform. In precedenza il parlamentare ucraino Sergiy Taruta aveva denunciato che circa 300 persone erano rimaste sotto le macerie dopo un bombardamento russo sull’ospedale nei pressi dell’acciaieria

16.40 – Bomba su ospedale a Mariupol

«I russi hanno lanciato una potente bomba su un ospedale vicino all’Azovstal», a Mariupol: «Secondo le mie informazioni, ci sono circa 300 persone sotto le macerie, compresi bambini». Lo twitta il parlamentare ucraino Sergiy Taruta. La notizia è stata rilanciata anche dall’agenzia di stampa ucraina Unian ma per il momento non trova altre conferme. Nell’ospedale, secondo Taruta, erano rifugiati i civili «perché non ci sono altri posti dove nascondersi in una città distrutta».https://c74e6c39dc4a639d1de7d4175eda79e2.safeframe.googlesyndication.com/safeframe/1-0-38/html/container.html

15.50 – Liberati più di novecento villaggi occupati dai russi

Le truppe ucraine hanno liberato 919 villaggi occupati dai russi. Lo ha annunciato il vice capo dello staff Kyrylo Tymoshenko. In particolare nelle regioni di Sumy, Chernihiv, Kiev, Kharkiv, Zhytomyr e Zaporizhia su 11mila tra città e villaggi, tre mila erano state occupate.

15.15 – In Ucraina verso l’estensione della legge marziale fino al 24 giugno

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha presentato al parlamento un disegno di legge che prevede l’estensione della legge marziale fino al 24 giugno prossimo. L’attuale periodo di legge marziale scadeva il 25 aprile. Lo riferisce ‘The Kyiv Independent’.

14.40 – La Russia espelle 37 diplomatici europei

La Russia espelle 37 diplomatici europei, tra cui 15 olandesi e alcuni belgi, come misura di ritorsione per provvedimenti analoghi presi contro diplomatici russi. Lo riferisce la Tass che cita il ministero degli Esteri russo.

14.20 – Da Mosca ordine di radere al suolo le acciaierie Azovstal

Il servizio di sicurezza ucraino ha diffuso l’intercettazione di una telefonata in cui un militare russo parla di un ordine della leadership di radere al suolo le acciaierie Azovstal a Mariupol. Lo riferisce l’agenzia ucraina Ukrinform. «Nonostante il numero superiore, gli occupanti russi non possono impadronirsi della Mariupol ucraina. Pertanto – scrive il servizio di sicurezza su Telegram – vogliono radere al suolo l’acciaieria Azovstal, dove i nostri combattenti tengono la difesa. Gli occupanti trascurano il fatto che anche dei civili si nascondono nell’impianto. I russi stanno preparando ‘sorprese’ da tre tonnellate dal cielo».

13.55 – L’orrore di Bucha: trovati più di 420 cadaveri di civili negli scantinati, nei pozzi e nei cortili

Più di 420 cadaveri di civili sono stati trovati a Bucha, nella regione di Kiev. Lo riferisce il capo della polizia della regione Andriy Nebytov su Facebook citato da Ukrinform.  «A partire da sabato sera, più di 420 corpi sono stati trovati solo a Bucha. La gente torna a casa e trova tombe temporanee nei cortili, negli scantinati, nei pozzi», ha raccontato Nebytov. «Oltre 200 persone risultano scomparse, secondo quello che riferisce la gente che è tornata dopo che i russi hanno lasciato la zona. Più di 300 corpi, non sono ancora stati identificati», ha aggiunto. Tre giorni fa i cadaveri di civili trovati erano 350. 

13.05 – Oms: finora uccisi 73 operatori sanitari in 147 attacchi

Le forze russe hanno lanciato 147 attacchi contro strutture sanitarie dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina provocando 73 morti: lo ha denunciato oggi in un tweet il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, condannando gli attacchi. «L’Oms condanna inequivocabilmente il continuo aumento degli attacchi all’assistenza sanitaria in Ucraina. Devono fermarsi. Ad oggi, l’Oms ha verificato 147 attacchi, tra cui 73 persone uccise e 53 ferite. La guerra non sarà una soluzione. Ancora una volta, chiedo alla Russia di porre fine alla guerra», si legge nel messaggio.

12.29 – La Russia userà solo armi convenzionali in Ucraina

Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, durante un’intervista all’emittente tv India Today rispondendo a un domanda sul possibile uso di armi nucleari nel conflitto. Lo riportano i media internazionali.

11.00 – Bombe anti-bunker su acciaieria Azovstal

Le forze russe hanno sganciato bombe anti-bunker sull’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove si trovano centinaia di civili oltre a membri del reggimento nazionalista Azov: lo ha detto il comandante del reggimento, il tenente colonnello Denys Prokopenko. Lo riporta Sky News. Prokopenko ha affermato in un videomessaggio che i russi hanno utilizzato queste bombe pur sapendo che civili si trovano ancora nei tunnel del grande impianto. La settimana scorsa il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, aveva affermato che i russi erano pronti a bombardare la Azovstal con bombe ad alto potenziale esplosivo come le FAB-3000. 

10.20 – Mosca a combattenti acciaieria, arrendetevi alle 12

Il ministero della Difesa russo ha esortato i combattenti ucraini e stranieri che si trovano nella acciaieria a Mariupol ad arrendersi per mezzogiorno (le 11 ora italiana) e lasciare il sito disarmati tra le 14 e le 16. Chiunque deporrà le armi, ha fatto sapere Mosca, verrà risparmiato.    

Nella fabbrica sono trincerati uomini del reggimento Azov, combattenti stranieri e quel che resta della 36esima brigata di fanteria della Marina. Secondo le autorità ucraine locali, nei sotterranei si sono rifugiati anche un migliaio di civili, tra donne, vecchi e bambini.

9.45 – Assalto delle forze speciali russe all’acciaieria di Mariupol

L’assalto all’acciaieria Azovstal di Mariupol da parte di gruppi speciali russi è iniziato. Lo ha detto il rappresentante della Milizia popolare del Donetsk Eduard Basurin al canale televisivo Rossiya 24, riportato dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti. Un rappresentante della Milizia ha negato che nell’acciaieria si nascondano anche civili. 

9.00 – 164mila bambini da Ucraina in Russia da febbraio

«Da febbraio quasi 880 mila persone, di cui 164 mila bambini, sono arrivate in Russia dall’Ucraina e dalle repubbliche autoproclamate del Donbass». Lo scrive l’agenzia russa Tass citando fonti istituzionali.  

«Il loro numero è aumentato di quasi 18.000 persone nelle ultime 24 ore.  713.000 persone sono state evacuate in Russia dal Donbass, il resto è arrivato dal territorio dell’Ucraina».

08.37 – Una statua dell’ex leader sovietico Vladimir Lenin è stata eretta a Henichesk

La statua è  stata eretta nella città ucraina occupata dalla Russia sul Mar d’Azov, nella provincia di Kherson, a pochi km a nord del confine con la Crimea annessa e circa 290 km a sudovest di Mariupol: lo riporta la Cnn, che ne pubblica oggi una foto tratta da Facebook. La statua originale di Lenin, davanti all’edificio del governo, era stata demolita su ordine del consiglio comunale il 16 luglio del 2015 nell’ambito della campagna di eliminazione delle vestigia dell’era sovietica nel Paese.

8.09 – Kiev: più di 7 mila crimini guerra e 205 bambini uccisi

Sono piu’ di 7 mila (7.280) i presunti crimini di guerra commessi dai russi sotto inchiesta in Ucraina. Lo ha riferito la Procura generale, aggiungendo che sono 205 i bambini uccisi dall’inizio dell’invasione russa. Lo riporta il Guardian. 

7.10 – Oggi Biden chiamerà gli alleati. Macron: «Tornerò a Kiev, ma per fare la differenza»

Biden sentirà oggi gli alleati e i partner sull’Ucraina: la videochiamata del presidente Usa è prevista per le 15:45 ora italiana. «Tornerò a Kiev, ma per apportare qualcosa di utile: per dimostrare semplicemente il mio supporto non ho bisogno di recarmi lì. Se ci andrò, dovrà essere per fare la differenza»: così Macron. Il presidente francese aggiunge di non aver più parlato con Putin dai fatti di Bucha. Fico oggi riceve il sindaco di Melitopol. Riunione oggi del Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla situazione umanitaria in Ucraina.

6.30 – Governatore: colpito villaggio russo vicino confine

Le forze ucraine hanno colpito un villaggio vicino al confine russo con l’Ucraina, ferendo un residente. A renderlo noto è il governatore della provincia russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, su Telegram. 

6.15 – Volo Mosca-Madrid-Atene costretto a fare 15mila chilometri

Un aereo inviato da Mosca per accogliere alcuni diplomatici russi espulsi ultimamente da Spagna e Grecia è stato costretto a fare un tragitto alternativo di oltre 15 mila chilometri a causa del divieto di sorvolo dell’Ue agli aerei russi. Lo rende noto Flightradar24.   

«Mentre la Spagna e la Grecia hanno fatto un’eccezione una tantum per l’ingresso del velivolo nel loro spazio aereo – si legge sul sito web del servizio di tracciamento di voli in tempo reale -, il volo ha dovuto navigare attorno agli altri paesi che mantengono il divieto agli aerei russi».   

«La lunghezza totale dei voli Mosca-Madrid-Atene-Mosca è stata alla fine «di 15.163 km – riferisce Flightradar24 -, poco meno du quella del volo attualmente più lungo al mondo: quello tra Singapore e New York». Senza le restrizioni imposte dai divieti di sorvolo, i voli tra le tre capitali avrebbero avuto una lunghezza complessiva di meno di 8.000 chilometri.

4.50 – Esercito di Kiev: navi russe nel Mar Nero si ritirano a 200 km dalla costa ucraina

Le navi russe nel Mar Nero si ritirano a 200 chilometri dalla costa ucraina. Lo riferisce il Comando operativo ucraino del Sud sottolineando che, nonostante ciò, resta la minaccia di attacchi missilistici. 

17 aprile

Ore 7 – Zelensky: «Non cederemo il Donbass alla Russia. A Bucha un genocidio»

Mariupol è stata «ripulita» dalle truppe ucraine. Alla fine del 51esimo giorno di guerra, Mosca annuncia che in tutta l’area urbana della città sul Mar d’Azov la resistenza è stata vinta, e solo un manipolo di forze di difesa resta asserragliato sotto i tunnel della grande acciaieria.

La resa totale degli ucraini, che potrebbe avvenire da un giorno all’altro, sarebbe la prima vera svolta nell’invasione, ma potrebbe anche costituire una pietra tombale sui tentativi di trovare una soluzione diplomatica. Volodymyr Zelensky l’ha detto in modo chiaro: se ci distruggerete a Mariupol i negoziati salteranno. Si comincia a temere anche per l’arrivo dei rinforzi con la notizia, sempre da Mosca, che i russi hanno abbattuto vicino ad Odessa un cargo militare ucraino che trasportava le armi inviate dall’Occidente.

16 aprile

Ore 15.59 – Da domani porti italiani off limits alle navi russe

Da domani i porti italiani saranno off limits per le navi russe e il divieto varrà anche per le imbarcazioni che hanno cambiato bandiera dopo il 24 febbraio. La misura è contenuta in una circolare del Comando generale delle Capitanerie di Porto che recepisce la direttiva dell’Unione europea dell’8 aprile scorso con la quale sono state introdottele ulteriori sanzioni nei confronti della Russia. Le navi che si trovano attualmente nei porti italiani, dice la circolare, dovranno lasciarli subito dopo «il completamento delle proprie attività commerciali».

Ore 15.30 – Nuovi combattimenti a Zaporizhya, trale vittime anche un 12enne

Nuovi combattimenti nella regione di  Zaporizhya. Sempre più spesso, riportano i media locali, gli obiettivi dei russi non sono le strutture militari e le postazioni dei difensori ucraini, ma le case, gli ospedali, le scuole. Nella notte sono state  bombardate le aree residenziali di Polohy. Secondo il capo  dell’amministrazione del distretto di Polog, Artur Krupsky, tra le  vittime anche un bambino di 12 anni. Lo ha riferito l’amministrazione  militare regionale di Zaporizhya. I civili di Gulyaipol e degli insediamenti vicini sono stati sotto a  una pioggia di bombe al fosforo tutta la notte. Sono attualmente in  corso di chiarimento le perdite tra la popolazione e le  infrastrutture.

Ore 14 – Viminale, 94.800 profughi in Italia finora

Sono 94.800 le persone in fuga dal conflitto in Ucraina arrivate fino a oggi in Italia, delle quali 90.652 alla frontiera e 4148 controllate dal compartimento Polizia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia. Lo riferisce il Viminale. L’incremento, rispetto a ieri, è di 1.024 ingressi nel territorio nazionale. Dei profughi arrivati, 48.977 sono donne, 11.053 uomini e 34.770 minori. Le città di destinazione dichiarate all’ingresso in Italia continuano ad essere Milano, Roma, Napoli e Bologna.

Ore 11.49 – 20mila soldati uccisi

Sono almeno 20.100 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione: lo rende noto oggi l’Esercito di Kiev sul suo account Twitter.

Ore 11.32 – Mosca vieta l’ingresso di Boris in Russia

Mosca ha vietato l’ingresso del premier britannico Boris Johnson in Russia: lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo.

Ore 11.15 – Russia schiera elicotteri lungo il confine orientale dell’Ucraina

La Russia sta schierando elicotteri d’attacco lungo il confine orientale con l’Ucraina e sta inviando altre truppe e pezzi di artiglieria nel territorio nemico per prepararsi al previsto assalto nell’est del Paese: lo scrive il New York Times, che cita anonimi funzionari ucraini e statunitensi.

Secondo analisti militari, riferisce ancora il giornale, potrebbero passare “settimane” prima che Mosca completi il consolidamento delle sue forze, ma quando tutto sarà pronto l’offensiva sarà “lunga e molto, molto sanguinosa”

Ore 08.40 – Sono 200 i bambini ucraini uccisi 

Sono 200 i bambini ucraini rimasti uccisi dall’inizio dell’invasione russa, 360 sono stati feriti. Lo riferisce il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino Liudmyla Denisova su Facebook, citata da Ukrinform.

Ore 8 – A rischio gli aiuti umanitari

I danni provocati dalle forze russe alle infrastrutture dei trasporti ucraine rappresentano una “sfida significativa” nella consegna degli aiuti umanitari alle aree in precedenza controllate da Mosca: è il parere dell’intelligence britannica, riportato oggi dal ministero della Difesa di Londra nel suo consueto aggiornamento sulla situazione nel Paese.

Ore 07.56 – Ucraina, Zelensky: «Prepararsi alla minaccia nucleare della Russia»

Dopo le minacce, l’Armata di Vladimir Putin è passata ai fatti e ha ripreso a bombardare l’area di Kiev, colpendo una fabbrica militare. Il raid è stato annunciato da Mosca in riposta agli attacchi effettuati in territorio russo e attribuiti agli ucraini, ma soprattutto arriva all’indomani dell’affondamento dell’ammiraglia del Mar Nero sotto i colpi di missili ucraini che proprio quella fabbrica produceva.

07:50 – Scoppiato gasdotto

Una persona è stata uccisa, tre sono rimaste ferite e un gasdotto è scoppiato a causa del bombardamento russo durante la notte a Severodonetsk e Lyschansk, nel Sud-Est dlel’Ucraina. Lo riferisce il governatore della regione di Lugansk, Sergiy Gaidai, su Telegram citato dal Kyiv Independent. 

15 Aprile 

Ore 12.19 – «Quasi l’85% dei cadaveri di residenti trovati a Bucha presenta fori di proiettile»

«Quasi l’85% dei cadaveri di residenti trovati a Bucha presenta fori di proiettile». Lo riporta il canale di informazione Ucraine Now, citando le parole del sindaco della città, Anatoly Fedoruk.

Ore 12.17 – «Sono detenuti in Russia oltre mille prigionieri di guerra ucraini»

Sono detenuti in Russia oltre mille prigionieri di guerra ucraini, 42 dei quali sono accusati di aver commesso atti di genocidio nelle auto proclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, ha reso noto la Commissione inquirente russa.

Ore 12.15 – «L’esercito russo ha sparato sugli autobus di evacuazione nella regione di Kharkiv»

L’esercito russo ha sparato sugli autobus di evacuazione vicino al villaggio di Borovoy nella regione di Kharkiv, ci sono morti e feriti tra la popolazione civile. «Secondo i dati preliminari, fino a dieci persone sono state uccise e 30 sono state ferite», ha detto a Interfax-Ucraina Dmytro Chubenko, addetto stampa dell’ufficio del procuratore regionale di Kharkiv. Gli investigatori hanno iniziato un’indagine preliminare su questo fatto e i relativi procedimenti penali sono stati aperti ai sensi della parte 2 dell’articolo 438 (violazione delle leggi e dei costumi di guerra, combinata con omicidio premeditato) del codice penale dell’Ucraina.

14 aprile

Ore 8.15 – Kiev: «Fatti prigionieri marine a Mariopol, ma non sono mille»

Il consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente ucraino, Oleksiy Arestovych, ha annunciato che marine della 36ma brigata sono stati fatti prigionieri dall’esercito russo, “ma non si tratta di mille soldati ucraini, molti meno – ha detto riferendosi all’annuncio di Mosca di ieri secondo cui 1.026 militari ucraini si sono arresi ieri -. Mille è una bugia”. Lo riporta l’Agenzia Unian.

7.20 – Tre morti in nuovi bombardamenti su Kharkiv

La procura regionale di Kharkiv ha riferito che tre civili sono stati uccisi e altri quattro sono rimasti feriti nei bombardamenti che hanno colpito il distretto di Nemyshlianskyi della seconda città ucraina. Secondo la procura, durante l’ultimo attacco sono stati colpiti edifici residenziali.

6.45 – Mariupol vicina alla resa

La città portuale ormai in mano russa — 2mila soldati ucraini resistono asserragliati nei tunnel di un acciaieria. Le truppe russe sono accusate di aver usato armi chimiche per «stanare» gli ultimi resistenti. Putin ha parlato ieri dell’«operazione speciale» in Ucraina, spiegando come le tattiche stiano ora virando su «un’azione vigorosa nel Donbass» e come i negoziati siano «in un vicolo cieco».

12 aprile

Ore 12.35 – Torture e stupri: la denuncia di Zelensky

«Nelle aree occupate liberate dell’Ucraina il lavoro continua per registrare e indagare sui crimini di guerra commessi dalla Russia. Quasi ogni giorno vengono trovate nuove fosse comuni. Migliaia di vittime, centinaia di casi di brutali torture. Si trovano ancora cadaveri nei tombini e negli scantinati. Corpi legati e mutilati. Centinaia di orfani, almeno centinaia di bambini, sono stati denunciati centinaia di stupri, tra cui ragazze minorenni e bambini molto piccoli e persino neonati». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Parlamento lituano, secondo quanto riporta Ukrinform.

Ore 12.29 – Putin: «La Russia raggiungerà i suoi obiettivi»

Vladimir Putin si dice «convinto» che la Russia riuscirà a «raggiungere gli obiettivi» che si è prefissata in Ucraina. «Non ci sono dubbi», ha affermato durante una visita ad una base spaziale, definendo gli obiettivi russi, «comprensibili e nobili». Putin ha quindi fatto presente che in occasione del suo primo discorso sull’invasione dell’Ucraina aveva indicato come obiettivo quello di «aiutare la gente del Donbass».

10.10 – Ucraina: separatisti smentiscono uso armi chimiche a Mariupol

Il portavoce delle milizie separatiste filorusse dell’autoproclamata repubblica del Donetsk, Eduard Basurin, ha negato, in una dichiarazione all’agenzia Interfax, l’utilizzo di armi chimiche per snidare i difensori asserragliati nell’acciaieria Azovstal, ultimo bastione di resistenza ucraina a Mariupol.

11 aprile

Ore 12 – A Mariupol decine di migliaia di morti

Decine di migliaia di persone sono morte a Mariupol, nella regione di Donetsk. Lo ha annunciato il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky durante il suo discorso davanti al parlamento della Corea del Sud, come riferisce Ukrinform. Il presidente ucraino ha osservato che la situazione peggiore è attualmente a Mariupol, poiché la città è stata bloccata dalle truppe russe dal primo marzo. «Mariupol è distrutta. Ci sono decine di migliaia di morti, ma anche così i russi non fermano l’offensiva. Vogliono fare di Mariupol una città evanescente», ha detto Zelensky .

Ore 11.40 – Mosca contro l’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato

«Un ulteriore allargamento della Nato non contribuirà alla sicurezza nel continente europeo». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta Interfax, in relazione ai progetti di Svezia e Finlandia di entrare nell’Alleanza atlantica.

Ore 11 – La regione di Kharkiv bombardata 66 volte in un giorno

La regione di Kharkiv, nell’est dell’Ucraina, è stata bombardata dai russi 66 volte nelle ultime 24 ore: gli attacchi hanno causato 11 morti, tra cui un bambino di 7 anni, mentre un altro di 14 è stato ferito. Lo fa sapere il governatore della regione Oleh Synehubov, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. L’esercito russo, ha spiegato Synehubov, ha usato artiglieria, mortai e sistemi lanciarazzi multipli per attaccare i quartieri residenziali della regione.

Ore 10.27 – «L’attacco della Russia in Donbass è già iniziato»

L’attacco della Russia in Donbass «è già iniziato» e la nuova fase della guerra in Ucraina è cominciata. Parola di Vadym Denysenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino, che si è espresso così in tv secondo dichiarazioni riportate dalla Cnn. «Dobbiamo capire che non sarà come il 24 febbraio quando sono iniziati i primi attacchi aerei e le esplosioni e abbiamo detto ‘è iniziata la guerra’ – ha affermato – La grande offensiva di fatto è già iniziata». «I russi ammassano forze – ha aggiunto – Continuano a ridistribuire truppe ed equipaggiamenti nelle regioni di Donetsk e Luhansk». «Sì, non ci sono ancora grandi battaglie – ha proseguito – Ma a livello generale potremmo dire che l’offensiva è già iniziata».

«Siamo pronti», aveva detto il presidente Volodymyr Zelensky in vista della nuova fase della guerra. «La Russia ha distrutto milioni di vite, ha iniziato una guerra totale e si comporta come la colpa fosse dell’Ucraina», le parole di Zelensky nell’ultimo messaggio notturno. «È finita un’altra settimana in cui l’Ucraina è rimasta viva, nonostante tutti gli sforzi compiuti dalla Russia per distruggerci. Stiamo combattendo, ci stiamo difendendo, rispondiamo agli attacchi», aveva aggiunto.

Ore 10.06 – «Le forze russe hanno distrutto vicino Dnipro un sistema lancia missili fornito dall’Europa»

Le forze armate russe hanno distrutto alla periferia meridionale di Dnipro un sistema lancia missili S-300 fornito dall’Europa all’Ucraina. Lo rende noto il ministero della Difesa russo citato dall’agenzia di stampa Tass, secondo il quale «quattro lanciamissili forniti da un Paese europeo» erano in un hanger colpito da «missili Kalibr».

Ore 9.46 – «I militari ucraini hanno respinto un attacco nei pressi di Zolote»

I militari ucraini «hanno respinto un attacco nei pressi di Zolote», nella regione di Luhansk, «ma il nemico ha bombardato ogni località» dell’area senza che una sola infrastruttura sia rimasta intatta. Così il governatore della regione, Serhii Haidai, secondo una denuncia rilanciata da Ukrinform.

Ore 9.20 – Gb: «Russi useranno armi al fosforo su Mariupol»

«Un precedente utilizzo da parte dell’esercito russo di munizioni al fosforo nella regione di Donetsk accresce la possibilità di un loro futuro utilizzo a Mariupol, qualora si intensifichi la battaglia per la città». Lo afferma il Ministero della Difesa britannico nell’ultimo bollettino dell’intelligence. «I bombardamenti russi sono continuati nelle regioni di Donetsk e Lugansk, con le forze ucraine che respingono molti attacchi», aggiunge l’intelligence, aggiungendo che la scelta russa di continuare ad affidarsi a «bombe non guidate» accresce fortemente il rischio di ulteriori vittime tra i civili.

Ore 9 – Previsti oggi 9 corridoi umanitari

Concordati 9 corridoi umanitari per oggi in Ucraina. Lo fa sapere la vicepremier Iryna Vereshchuk su Telegram. Uno di essi servirà ad evacuare quanti più civili possibili da Mariupol. 

Ore 8.20 – Attaccata un’altra stazione ferroviaria

L’esercito russo ha attaccato nella notte un’altra stazione ferroviaria nell’est dell’Ucraina, ma non ci sono vittime. Lo ha fatto sapere il presidente della rete ferroviaria ucraina, Oleksandr Kamyshin, secondo quanto riferisce Ukrinform. «Stanotte, un’altra stazione ferroviaria nell’est del paese è stata presa di mira dalle truppe russe», ha detto Kamyshin, precisando che «non ci sono vittime né tra i cittadini né tra i ferrovieri. Cinque locomotive e binari sono stati danneggiati».

Ore 8 – Sale a 183 il numero di bambini uccisi

Sale a 183 il numero di bambini uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo riporta sul suo canale Telegram la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmila Denisova: ad oggi, «secondo il Registro unificato delle indagini preliminari, dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, 183 bambini sono morti e 342 bambini sono stati feriti».

Ore 6.30 – Zelensky: «Abbiamo bisogno di armi»

«Abbiamo bisogno di armi. Ho il 100% della fiducia nelle forze armate ucraine ma non ho fiducia sul fatto che riceveremo quello di cui abbiamo bisogno» proprio ora che si apre una nuova fase della guerra. Lo afferma il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, al programma tv americano ’60 Minutes’, sottolineano che l’altra cosa di cui il suo paese ha bisogno sono le sanzioni. Quello che «stiamo difendendo – ha aggiunto -, il diritto di vivere, non avrei pensato che sarebbe stato così costoso».

Ore 5 – Nella notte sirene in quasi tutte le regioni

Oltre che nelle principali città del sud e dell’est dell’Ucraina, intorno alle 4:30 locali le sirene che segnalano possibili attacchi aerei hanno cominciato a suonare su quasi tutto il territorio ucraino. In dettaglio l’allarme è scattato nelle regioni di Kiev, Leopoli, Dnipro, Termopil, Volyn, Zakarpattia, Chernivtsi, Rivne, Ivano Frankivsk, Khmelnytsky, Kirovohrad, Cherkasy, Zhytomyr, Vinnytsia e Sumy.

10 aprile

Ore 18.10 – Il cancelliere austriaco Nehammer domani a Mosca da Putin

Il cancelliere austriaco Nehammer domani a Mosca da Putin. Avrà un colloquio con il presidente russo dopo l’ incontro con Zelensky a Kiev.

Ore 16.52 – Usa: «L’ordine di brutalizzare i civili è di Putin»

Il piano di “terrorizzare” e “brutalizzare” i civili in Ucraina arriva dai “più alti livelli” del Cremlino, fino a Vladimir Putin. Lo afferma il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. “La questione dei crimini di guerra e delle atrocità in Ucraina” ricade sul “Cremlino e sul presidente russo”.

Ore 15.40 – A Buzova colpito l’ospedale 

Sulla strada in cui sono stati trovati i 50 corpi, a Buzova, è stato colpito anche l’ospedale punto di riferimento del villaggio, andato totalmente distrutto, così come la scuola del paese. Lo ha constatato l’inviato dell’ANSA sul posto.

Ore 15.15 – Rubate sostanze radioattive dalla centrale nucleare di Chernobyl 

Le forze russe che hanno occupato la centrale nucleare di Chernobyl hanno rubato sostanze radioattive dai laboratori di ricerca che potrebbero potenzialmente ucciderli. Lo afferma l’Agenzia statale ucraina per la gestione della zona di esclusione su Facebook, citata dalla Bbc.

Ore 14.20 – Distrutto l’aeroporto di Dnipro 

Un nuovo bombardamento russo ha colpito distruggendolo l’aeroporto di Dnipro nell’est dell’Ucraina. Lo riferisce il governatore dell’oblast di Dnipropetrovsk.

Ore 13.50 – Incontro possibile tra Zelensky e Putin dopo la battaglia nel Donbass

Un incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente russo Vladimir Putin è possibile, ma solo dopo la battaglia nel Donbass, che Kiev vuole vincere. Lo ha detto il consigliere del presidente ucraino Mykhailo Podolyak, secondo quanto riporta la Cnn. «L’Ucraina è pronta per grandi battaglie – ha detto Podolyak in un commento televisivo – L’Ucraina deve vincerle, in particolare nel Donbass. Dopodiché l’Ucraina avrà una posizione negoziale molto più forte, con la quale potrà dettare alcune condizioni. Dopo questo, i presidenti si incontreranno. Ciò potrebbe richiedere due o tre settimane».

Ore 12.30 – Zelensky: «Russia ci ha torturato, ma ucraini accetteranno pace in ogni caso»

Volodymyr Zelensky ribadisce il suo impegno per una soluzione diplomatica della guerra con la Russia, nonostante la Russia abbia «torturato» il suo Paese. In un’intervista all’agenzia di stampa Ap rilanciata sul suo canale Telegram, ha detto: «La gente accetterà la pace in ogni caso. La gente vuole che questa guerra finisca. Alle nostre condizioni, condizioni di indipendenza».

E poi Zelensky ha aggiunto: «Sì, dobbiamo combattere, ma lottare per la vita. Non puoi combattere per la polvere quando non c’è nulla». Il presidente ha riconosciuto che «è difficile, emotivamente difficile, nessuno vuole negoziare con persone che hanno torturato la nostra nazione. Ma non possiamo decidere per milioni di persone che vogliono fermare la guerra».

Ore 12 – «Trovata fossa comune vicino a Kiev»

Decine di corpi seppelliti in quella che appare essere una fossa comune sono stati rinvenuti nei pressi di Kiev. Lo ha denunciato il capo del villaggio di Buzova, dove è avvenuto il ritrovamento. Secondo Taras Didych, la fossa comune è stata scoperta nei pressi di una stazione di servizio. Il numero delle vittime non è stato ancora reso noto.

L’Ucraina si dice intanto pronta a sostenere «una grande battaglia» nella parte orientale del suo territorio. «L’Ucraina è pronta per grandi battaglie. l’Ucraina deve vincerle, anche nel Donbass», ha affermato il consigliere presidenziale Mykhaïlo Podoliak, citato dall’agenzia di stampa Interfax-Ukraine. «E quando succederà l’Ucraina avrà una posizione più forte nei negoziati, il che le consentirà di dettare certe condizioni».

Ore 10.37 – «Le truppe russe avrebbero sparato su Kharkiv 66 volte nelle ultime 24 ore»

Le truppe russe avrebbero sparato su Kharkiv 66 volte nelle ultime 24 ore, ferendo nove persone. Lo riporta il canale informativo ucraino Suspilne, citando le parole del capo dell’Ova (l’amministrazione regionale militare) di Kharkiv, Oleg Sinegubov.

Ore 10.13 – «19.300 i soldati russi uccisi dall’inizio della guerra»

Secondo quanto riportano le fonti ucraine, sono 19.300 i soldati russi uccisi dall’inizio della guerra, 152 gli aerei distrutti, 137 gli elicotteri, 722 i carri armati. E ancora, sempre secondo quanto riferito dalle forze armate ucraine e postato dalle diverse chat Telegram -che non è possibile verificare in modo indipendente- sono 342 i pezzi di artiglieria e 1.384 i veicoli eliminati.

Ore 9.50 – «177 bambini morti dall’inizio del conflitto»

La procura minorile ucraina ha denunciato la morte di 177 bambini ed il ferimento di altri 336 nel corso degli attacchi sferrati dalla Russia dall’inizio dell’invasione del paese. La maggior parte di questi casi sono avvenuti nella regione della capitale Kiev, seguita da Donetsk, Kharkiv, Chernihiv. La stessa procura ha reso noto che 938 istituti scolastici sono stati danneggiati dall’inizio dell’invasione, 87 dei quali sono stati distrutti.

Ore 9.10 – «Un altro comandante militare russo sarebbe rimasto ucciso in combattimento in Ucraina»

Un altro comandante militare russo sarebbe rimasto ucciso in combattimento in Ucraina. Ne dà notizia il Guardian, riportando il tweet di ‘Visegrad 24’. “Il colonnello russo Alexander Bespalov, comandante del 59° reggimento carri della Guardia è stato ucciso in battaglia dall’esercito ucraino”. Si tratterebbe del nono colonnello morto in Ucraina dall’invasione del 24 febbraio. Secondo quanto riporta il sito britannico citando media locali, venerdì ci sono stati i funerali di Bespalov nella città russa di Ozersk.

Ore 8.55 – «Mosca starebbe richiamando in servizio i soldati congedati a partire dal 2012»

Per far fronte alle perdite riportate sul terreno e in vista di quella che si annuncia come una nuova importante offensiva nella regione orientale del Donbass, Mosca starebbe richiamando in servizio i soldati congedati a partire dal 2012. A riferirne è l’intelligence britannica nel suo ultimo rapporto. La Russia, prosegue, starebbe inoltre cercando di reclutare militari nella regione della Transnistria, a maggioranza russofona e che si è proclamata indipendente dalla Moldavia nel 1990.

Ore 8.15 – «Un convoglio militare russo lungo circa 13 km diretto verso il sud dell’Ucraina»

Immagini satellitari raccolte e analizzate da Maxar Technologies mostrano quello che appare essere un convoglio militare russo lungo circa 13 Km diretto verso sud attraverso la città di Velkyi Burluk, nell’Ucraina orientale, l’8 aprile. La città si trova a est di Kharkiv, vicino al confine con la Russia. A riferirne è la Cnn, precisando che le immagini mostrano «veicoli blindati, camion con artiglieria e attrezzature di supporto» che compongono il convoglio, secondo quanto riferito da Maxar.

Ore 08 – Londra: «Russia ha usato ostaggi come scudi umani»

Dopo il ritiro della Russia dal nord dell’Ucraina, sono emerse prove di come siano stati presi di mira in modo sproporzionato i civili. Ad affermarlo è il ministero della Difesa britannico, che cita i rapporti di intelligence. «La partenza russa dal nord dell’Ucraina – afferma nella sua nota la Difesa di Londra aggiornando i dati di intelligence – lascia le prove di una sproporzionata presa di mira dei non combattenti, inclusa la presenza di fosse comuni, il fatale uso di ostaggi come scudi umani, il fatto che siano state minate infrastrutture civili»: tra i bersagli degli attacchi figurano anche «infrastrutture, con un alto rischio di danni collaterali per i civili, tra cui un serbatoio di acido nitrico a Rubizhne». Nel rapporto si cita inoltre l’uso da parte delle forze russe di ordigni esplosivi improvvisati «al fine di provocare vittime, incidere sul morale e restringere la libertà di movimento degli ucraini».

Ore 7.30 – Zelensky: «L’intera Europa è un obiettivo per la Russia»

«L’intera Europa – ha detto il presidente ucraino Zelensky in un video citato da Ukrinform – è un obiettivo per la Russia». E «l’aggressione russa non doveva essere limitata alla sola Ucraina, alla distruzione della nostra libertà e delle nostre vite», ha affermato, chiedendo all’Occidente azioni per ristabilire la pace.

Ore 6.30 – La Nato pensa a esercito permanente al confine

La Nato sta elaborando piani per schierare una presenza militare permanente ai propri confini per contrastare una futura aggressione della Russia. A dirlo è il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, in un’intervista al britannico Telegraph. La Nato si trova «in mezzo a una trasformazione fondamentale» che riflette «le conseguenze a lungo termine» delle azioni del presidente russo Vladimir Putin, ha spiegato Stoltenberg, secondo cui «quella che abbiamo di fronte ora è una nuova realtà, una nuova normalità per la sicurezza europea».

Ore 4.30 – «Mariupol 10 volte peggio di Bucha»

«La portata dei crimini» delle forze russe a Mariupol «è dieci volte peggio del genocidio di Bucha». Lo scrive il comune della città ucraina su Telegram, con la foto di «un sottopassaggio, nel distretto periferico di Sadkiv», con dei corpi allineati per terra. «Qui gli occupanti hanno allestito un punto di raccolta per i corpi dei residenti uccisi. Centinaia di cadaveri vengono portati in questi punti ogni giorno» per poi «distruggerli nei crematori mobili o seppellirli in fosse comuni. I razzisti stanno facendo di tutto per nascondere la tragedia di Mariupol».

9 aprile

Ore 15.20 – Zelensky: «Sempre pronti a dialogo con Mosca»

L’Ucraina «è sempre pronta per i negoziati con Mosca e cercherà qualsiasi modo per porre fine alla guerra». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymr Zelensky dopo l’incontro con il cancelliere austriaco Karl Nehammer. Lo riportano i media ucraini.

Ore 13.45 – I russi “uccidono e torturano membri della stampa” ,nuove prove sulla morte del regista lituano a Mariupol.

I russi “stanno uccidendo e torturando membri della stampa”. Lo denuncia la commissaria peri diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova suTelegram, aggiungendo che ci sono nuove informazioni sulle circostanze della morte del regista lituano Mantas Kvedaravicius a Mariupol. “E’ stato fatto prigioniero dai razzisti, che poi gli hanno sparato. Gli occupanti hanno gettato il corpo del regista nella strada. La moglie, rischiando la propria vita, ha portato il suo corpo fuori dalla città bloccata e portato in Lituania. La vera causa della morte del regista non è stata annunciata prima che lei si fosse messa in sicurezza”.

Ore 12.30 – Di Maio: «Dopo Pasqua ambasciata a Kiev, tra i primi a tornarci»

«Riapriremo subito dopo Pasqua la nostra ambasciata a Kiev». Lo ha deciso il ministro degli Esteri Luigi Di Maio dopo la riunione di coordinamento di questa mattina alla Farnesina per fare il punto sulla guerra in Ucraina. «Siamo stati gli ultimi ad andare via da Kiev e saremo tra i primi a tornarci», scandisce Di Maio all’Unità di Crisi insieme all’ambasciatore Zazo in collegamento da Leopoli e all’ambasciatore Starace da Mosca.

Ore 11.01 – Kiev: a Makariv 132 civili torturati e uccisi

In Ucraina, nella città di Makariv, nella regione di Kiev, sono stati trovati i cadaveri di 132 civili “torturati e assassinati”: lo ha reso noto il governo ucraino, con un ‘tweet’ del ministero della Difesa.  I soccorritori, si legge ancora nel messaggio, “avanzano nel territorio liberato” dai russi “e vengono scoperti nuovi mostruosi crimini di guerra”. Secondo Kiev, la città di Makariv è semidistrutta.

Ore 9.45 – Ucraina: missile su località turistica di Myrhorod, feriti

Le truppe russe hanno lanciato un missile contro alcune infrastrutture della località turistica di Myrhorod, nella regione di Poltava, nell’Ucraina centrale, ferendo due persone e provocando danni significativi. Lo riferisce il capo dell’Amministrazione statale regionale, Dmytro Lunin, citato da Ukrainska Pravda. 

Ore 8.30 – Ucraina: sale a 176 il bilancio dei bambini uccisi

Sale a 176 (ieri erano 169) il bilancio dei bambini uccisi dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Lo rende noto l’ufficio del Procuratore generale, secondo quanto riportano i media ucraini e internazionali, aggiungendo che il numero dei bambini feriti sale a 324. 

Ore 7 – Kiev: oggi previsti 10 corridoi umanitari

Per la giornata di oggi in Ucraina sono stati concordati 10 corridoi umanitari. Lo annuncia la vicepremier Iryna Vereshcuck su Telegram. Per la città assediata di Mariupol lo spostamento (verso Zaporizhzhia) è previsto sempre con mezzi propri.

Ore 6.50 – Gb: sventato nuovo tentativo di ‘corridoio’ terrestre tra Crimea a Donbass

Il tentativo di creare un corridoio terrestre tra Crimea a Donbass, in Ucraina, è ancora “sventato” dalla resistenza ucraina: è quanto rileva l’intelligence militare britannica nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione sul terreno. 

Ore 5.10 – Zelensky, l’attacco a Kramatorsk è l’ennesimo crimine di guerra

«Come il massacro di Bucha, come tanti altri crimini di guerra russi, l’attacco a Kramatorsk deve essere inserito tra le accuse che saranno portate in tribunale, cosa che dovrà accadere». È uno dei passaggi del nuovo video del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky che la strage di ieri alla stazione di Kramatorsk, dove sono morti oltre 50 profughi. «Tutti gli sforzi del mondo dovranno essere diretti a ricostruire ogni minuto – sottolinea – Chi ha fatto cosa, chi ha dato gli ordini, da dove sono arrivati i razzi, chi li ha portati, chi ha dato l’ordine e come l’attacco è stato organizzato. La responsabilità è inevitabile».

Ore 4.01 – L’Onu preoccupata per i marittimi bloccati nei porti ucraini

Le Nazioni Unite lanciano l’allarme: 1.000 marittimi bloccati nei porti o nelle acque antistanti hanno bisogno di “azioni urgenti”. In una dichiarazione congiunta, l’Organizzazione internazionale del lavoro e l’Organizzazione marittima internazionale hanno chiesto all’Unhcr, alla Croce Rossa e a Medici senza frontiere di proteggere i marinai e le navi bloccate nei porti e nelle acque ucraine, con “rifornimenti in diminuzione”. Le due agenzie Onu segnalano in particolare la situazione di Mariupol e del Mar d’Azov.

Ore 3.50 – Amnesty, impegno doppio nel denunciare violazioni

“Non ci arrenderemo”: le autorità russe «si sbagliano profondamente se credono che chiudendo il nostro ufficio a Mosca interromperanno il nostro lavoro di documentazione e denuncia delle violazioni dei diritti umani. Continuiamo imperterriti a lavorare per garantire che le persone in Russia possano godere dei propri diritti umani senza discriminazioni. Raddoppieremo i nostri sforzi per denunciare le clamorose violazioni dei diritti umani da parte della Russia, sia in patria sia all’estero». Così Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International, replica alla chiusura della sede locale da parte di Mosca.

«Non smetteremo mai di lottare per la liberazione dei prigionieri di coscienza detenuti ingiustamente per aver difeso i diritti umani – aggiunge -. Continueremo a difendere la capacità del giornalismo indipendente di riportare fatti reali, libero dall’intervento del governo russo. Continueremo a lavorare incessantemente per garantire che tutti coloro che sono responsabili di aver commesso gravi violazioni dei diritti umani, in Russia, Ucraina o Siria, ne rispondano davanti alla giustizia. In parole povere, non ci arrenderemo mai».

8 aprile

Ore 19.45 – Von der Leyen: «Convinta che l’Ucraina vincerà la guerra»

«Io sono profondamente convinta che l’Ucraina vincerà questa guerra, che vinceranno la libertà e la democrazia. Noi lavoreremo assieme all’Ucraina per ricostruirla, con investimenti e riforme. E tutto questo formerà il percorso dell’Ucraina verso l’Ue». Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in conferenza stampa con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rispondendo ad una domanda dell’inviato dell’Ansa.

7 aprile

Ore 13.47 – Europarlamento: «Embargo totale su gas e petrolio Russia»

Il Parlamento Europeo chiede «un embargo totale e immediato sulle importazioni dalla Russia di petrolio, carbone, combustibile nucleare e gas». La risoluzione è passata a larga maggioranza, con 513 voti favorevoli, 22 contrari e 19 astensioni. Gli eurodeputati italiani che hanno partecipato al voto si sono espressi tutti a favore, tranne Francesca Donato, eletta nella Lega e ora tra i Non Iscritti, che ha votato contro.

Ore 13.13 – Draghi: «Indecenti sono massacri non sanzioni»

«Sanzioni indecenti? Di indecente ci sono i massacri che vediamo ogni giorno». Così il premier Mario Draghi, durante le dichiarazioni congiunte con il premier olandese Mark Rutte

«Ieri sono state varate nuove sanzioni» contro Mosca e «siamo pronti a ulteriori passi, anche sull’energia. L’Ue deve mostrare la stessa convinzione e rapidità mostrata nei primi giorni» dallo scoppio della guerra «per aiutare gli ucraini». Così il premier Mario Draghi, nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro olandese Mark Rutte.

È motivo di «grande frustrazione» il fatto che «non possiamo fermarci di importare gas» dalla Russia, «ma deve arrivare questo momento». Lo ha dichiarato il primo ministro olandese, Mark Rutte, nel corso di un punto stampa a Roma con il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Ore 13.06 –  I ministri degli Esteri del G7: «Lavoreremo insieme per fermare qualsiasi tentativo di aggirare le sanzioni»

«Lavoreremo insieme per fermare qualsiasi tentativo di aggirare le sanzioni o di aiutare la Russia con altri mezzi. Stiamo compiendo ulteriori passi per accelerare i piani per ridurre la nostra dipendenza dall’energia russa e lavoreremo insieme a tal fine». È quanto si legge in una nota dei ministri degli Esteri del G7 sulla «guerra di aggressione russa contro l’Ucraina».

Ore 12.21 – «Putin non ha ancora deciso se parteciperà al prossimo summit G20»

Il presidente russo, Vladimir Putin, «non ha ancora deciso» se parteciperà al prossimo summit G20 che si terrà in Indonesia a novembre. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmytri Peskov, precisando che la decisione verrà presa sulla base di come gli eventi si svilupperanno.

Ore 12.11 – «I separatisti filorussi dell’Ucraina sostengono di avere preso il controllo del centro di Mariupo

I separatisti filorussi dell’Ucraina orientale sostengono di avere preso il controllo del centro di Mariupol, grazie al sostegno delle truppe russe. “Possiamo dire che la battaglia principale nella parte centrale della città è terminata”, ha sostenuto Eduard Basurin, portavoce delle forze filo russe di Dontetsk, parlando alla tv russa. Le forze ucraine non hanno confermato la versione di Basurin. “Mariupol sta resistendo”, ha detto Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky. Secondo i separatisti, i combattimenti sono ora circoscritti al porto della città. Basurin ha inoltre sostenuto che in città rimangono circa 3mila militari ucraini, assediati dalle forze russe.

Ore 11.59 – «La fornitura di armi all’Ucraina da parte degli Usa e degli alleati occidentali non contribuisce al successo dei negoziati»

La fornitura di armi all’Ucraina da parte degli Stati Uniti e degli altri alleati occidentali non contribuisce al successo dei negoziati tra Mosca e Kiev. Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. “Fornire all’Ucraina armi di vari tipo non favorisce il successo dei negoziati russo-ucraini – ha dichiarato – Naturalmente, questo avrà probabilmente un effetto negativo”.

Ore 11.20 – Russia: «Indecente posizione Italia su sanzioni»

Guerra Ucraina, la posizione della leadership italiana sulle sanzioni contro la Russia è «indecente» in quanto a Roma “si sono dimenticati” che la Russia e la Cina sono state le prime nazioni a fornire assistenza durante la pandemia. Così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dall’agenzia Ria Novosti.

L’Italia «probabilmente ha dimenticato chi le tese una mano in quel momento difficilissimo – ha spiegato Zakharova – E ora la sua leadership è in prima linea in un attacco al nostro Paese». «Questa non è la posizione dei cittadini italiani che scrivono di vergognarsi del loro governo, che si dissociano da questa posizione», ha detto la portavoce al programma ‘Solovyov Live’.

Zakharova è tornata anche sulla espulsione dei diplomatici russi da diversi Paesi. Mosca risponderà in modo duro, ha affermato, precisando che tale risposta sarà vantaggiosa per la Russia.

Già nei giorni scorsi Mosca si era espressa in proposito non escludendo di «rompere i rapporti diplomatici con i Paesi occidentali se dovesse continuare l’espulsione dei diplomatici russi», aveva dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Sputnik.

Ore 10.40 – «18.900 le perdite fra le fila russe dal primo giorno dell’attacco»

Ammonterebbero a 18.900 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 18.900 uomini, 698 carri armati, 1.891 mezzi corazzati, 332 sistemi d’artiglieria, 108 lanciarazzi multipli, 55 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 150 aerei, 135 elicotteri, 1.358 autoveicoli, 7 unità navali, 76 cisterne di carburante e 111 droni.

Ore 10.18 – «Il ministero della Difesa in Russia rivendica la distruzione di altri 4 depositi di carburante in Ucraina»

Il ministero della Difesa in Russia rivendica la distruzione di altri quattro depositi di carburante in Ucraina, a Mykolayiv, Kharkiv, Zaporizhzhya e Chuchiv, in seguito di attacchi missilistici. I siti venivano usati, secondo Mosca, per rifornire le forze militari dislocate a ridosso di Mikolsyiv, Kharkiv e nel Donbass.

Ore 10.01 – Mattarella: «Aggressione inaccettabile»

Una «aggressione inaccettabile» all’Ucraina da parte della Russia. Lo ha ribadito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al presidente di Acri, Francesco Profumo, in occasione del XXV Congresso dell’associazione, che prende il via questa mattina a Cagliari. «Saluto, con particolare intensità, la scelta di porre al centro del congresso di Acri il tema delle disuguaglianze, che si sono particolarmente accentuate durante la pandemia. Esprimendo nel contempo – ha scritto il capo dello Stato – apprezzamento per l’impegno dispiegato in questi anni nell’affrontare le numerose criticità che si sono manifestate, a livello territoriale, sociale, generazionale, di crisi internazionale, come nel caso delle migrazioni e ora delle conseguenze dell’inaccettabile aggressione all’Ucraina da parte della Federazione russa».

Ore 9.39 – Nella regione di Kiev sono stati trovati e neutralizzati 6.883 ordigni esplosivi

Nella regione di Kiev sono stati trovati e neutralizzati 6.883 ordigni esplosivi dopo la ritirata delle truppe russe e nelle ultime 24 ore ne sono stati rilevati 1022. Lo riferisce il Servizio d’emergenza di Stato ucraino, precisando che gli ordigni rinvenuti ieri sono stati recuperati in 7 ettari di territorio ispezionato.

In totale, dall’inizio della guerra sono stati ispezionati circa 45 ettari di territorio, 250 impianti e 66,8 km di autostrade, dove sono state individuati e neutralizzati 6.883 esplosivi.

Ore 9.30 – «Le truppe russe stanno preparando un’offensiva nella regione del Donbass»

Le truppe russe «si stanno riorganizzando e conducendo ricognizioni» in vista del lancio di un’offensiva nella regione del Donbass, nell’Ucraina orientale. Lo sostengono le forze armate ucraine in un aggiornamento nel 42mo giorno di combattimenti.

Secondo lo Stato Maggiore di Kiev, l’obiettivo principale delle truppe russe è «rompere le difese» delle forze ucraine nella regione di Donetsk. Inoltre la Russia sta provando a prendere il controllo totale di Mariupol e continua a bombardare Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina.

Ore 9.25 – «Mosca risponderà in modo duro ai Paesi che hanno espulso diplomatici»

Mosca risponderà in modo duro ai Paesi che hanno espulso diplomatici russi, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, intervenuta al programma televisivo “Solovyov Live”, precisando che tale risposta sarà vantaggiosa per la Russia.

Ore 9.10 – «167 i bambini uccisi in Ucraina dall’inizio della guerra con la Russia»

Sono 167 i bambini uccisi in Ucraina dall’inizio della guerra con la Russia, mentre i ferito salgono a oltre 297, secondo l’Ufficio del Procuratore generale ucraino, che precisa che «queste cifre non sono definitive».

«Secondo i dati ricevuti – si legge in un comunicato – il numero più alto di bambini colpiti si trova nella regione di Kiev e nel Donetsk. Ad oggi 928 istituzioni educative in Ucraina sono state danneggiate da bombardamenti, 84 delle quali sono state completamente distrutte».

Ore 9 – «In giornata si terranno le ministeriali Nato e Esteri G7»

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è arrivato al quartier generale della Nato a Bruxelles. Nel corso della giornata parteciperà alle ministeriali Nato e Esteri G7. Proseguiranno anche gli incontri bilaterali, dopo quelli tenuti nella giornata di ieri con gli omologhi turco Cavusoglu e francese Le Drian. Sempre ieri, il titolare della Farnesina aveva partecipato alla riunione dei ministri degli Esteri Quint, insieme ai colleghi di Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito.

Ore 8.32 – «I russi hanno sparato contro un ospedale di Severodonetsk»

«Gli occupanti hanno sparato contro un ospedale di Severodonetsk». Lo ha scritto su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, Sergey Gaidai. «Il numero di grattacieli danneggiati a Severodonetsk è ancora in fase di determinazione – ha precisato – Stiamo verificando i danni in quei quartieri dove non si sono verificati incendi ma che sono stati colpiti dai proiettili russi. Ci sono case distrutte a Lysychansk, così come edifici agricoli a Lysychansk, Severodonetsk , Novodruzhesk e Toshkivka. La scorsa notte, i vigili del fuoco hanno sono intervenuti dopo che il tetto di un ospedale di Severodonetsk aveva preso fuoco».

 Ore 8.22 – Nuovi corridoi umanitari

L’Ucraina annuncia di voler aprire oggi dieci corridoi umanitari. Lo afferma Iryna Vereshchuk, vice primo ministro dell’Ucraina. I residenti che cercano di lasciare la città assediata di Mariupol dovranno di nuovo usare i propri veicoli.

Ore 7.52 – La Russia: «Kiev paga persone per partecipare a riprese inscenate»

«Le autorità ucraine stanno intensificando una campagna per diffondere accuse deliberatamente false contro i militari russi, il che solleva dubbi sulla sincerità delle dichiarazioni di Kiev di voler risolvere la crisi attraverso la diplomazia». A dichiararlo è l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov in un’intervista a Newsweek ripresa dalla Tass. «Ogni giorno, le autorità ucraine intensificano la loro campagna di disinformazione anti-russa, lanciando accuse infondate di presunte atrocità e crimini di guerra delle forze armate russe. A giudicare dalla retorica, la leadership dell’Ucraina è guidata non tanto dalla preoccupazione per la popolazione civile quanto dal desiderio di assicurarsi l’immagine di una “vittima” e screditare il nostro paese», aggiunge assicurando di sapere «per certo che il regime di Kiev sta preparando un altro contenuto provocatorio sulla morte di civili nella regione di Kharkov, presumibilmente come risultato delle azioni delle forze armate russe». «Le persone – afferma – vengono pagate 25 dollari per partecipare alle riprese inscenate».

Ore 5.03 – Zelensky: «Nuove sanzioni non abbastanza»

 Il nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia decise dall’Occidente «sembra efficace, ma non è abbastanza». Ne è convinto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che nel suo consueto videomessaggio diffuso via social media ha insistito sul fatto che la misura non è proporzionate alle atrocità commesse a Bucha e che proseguono a Mariupol e Kharkiv. Zelensky ha quindi insistito sulla necessità di escludere completamente le banche russe dal sistema bancario internazionale. E ha aggiunto: «Continueremo ad insistere per un embargo sull’esportazione del petrolio russo».

Ore 4.19 – Coprifuoco a Gostomel

Coprifuoco di una settimana indetto a Gostomel, non lontano da Kiev. Lo riferisce in un tweet la parlamentare ucraina Lesia Vasylenko. Il coprifuoco parte alle 6 del mattino di oggi ora locale e continuerà fino alle 6 del 14 aprile. Una “misura necessaria” per sminare la città e consentire ai civili di rientrarvi in sicurezza, afferma la parlamentare nel testo citato da Sky News. La città è sotto l’occupazione delle forze russe da 35 giorni.

6 aprile

Ore 19.15 – Russia: il mondo non è solo Occidente, possiamo fornire gas ad altri

La Russia può fornire gas ad altri Paesi, perché il mondo è molto più ampio del solo Occidente. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo l’agenzia Tass.

Ore 18 – Mosca: possibile rottura dei rapporti con l’occidente se continuano le espulsioni

Mosca “non esclude di rompere i rapporti  diplomatici con i Paesi occidentali se dovesse continuare l’espulsione dei diplomatici russi”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino,  Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Sputnik.

Ore 17.45 – Gb: nuove sanzioni a Mosca, stop a petrolio e carbone

Nuovo pacchetto di sanzioni anche dal Regno Unito contro la Russia, in  contemporanea con Usa e Ue e in risposta ai crimini di guerra in Ucraina. Il governo di Boris Johnson ha annunciato oggi in particolare il congelamento sull’isola di ogni asset di Sberbank, la principale banca pubblica di Mosca, nonché l’impegno ad azzerare già entro quest’anno tutte le importazioni di petrolio o carbone russi.

Ore 17 – Usa: divieto su nuovi investimenti in Russia

Il presidente americano Joe Biden firmerà un ordine esecutivo che vieta  nuovi investimenti in Russia. Lo riferisce la Casa Bianca. La misura, si basa sulla decisione presa da oltre 600 aziende multinazionali di lasciare la Russia. Tra le nuove misure annunciate anche sanzioni a cruciali imprese statali russe.

Ore 16.50 – Onu: 1.563 civili uccisi da inizio conflitto, 130 i bimbi

Sono almeno 1.563 le vittime civili dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, tra cui 130bambini. Lo rende noto l’ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Onchr), aggiungendo che i feriti sono almeno 2.213, di cui 188 minori, e precisando che le cifre sono probabilmente sottostimate, viste le difficoltà negli accertamenti sul terreno.

Ore 15.37 – Nato: «La guerra Ucraina-Russia può durare mesi, anche anni»

La guerra Ucraina-Russia «può durare mesi, anche anni». Lo dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, a Bruxelles prima della ministeriale Esteri. «Non abbiamo visto alcuna indicazione – aggiunge – che Vladimir Putin abbia cambiato l’ambizione di controllare tutta l’Ucraina e di riscrivere l’ordine internazionale: dobbiamo essere preparati per il lungo termine. Può durare a lungo e dobbiamo prepararci», conclude.

Ore 15.04 – I governatori di Kharkiv, Luhansk e Donetsk chiedono alla popolazione di lasciare le regioni a causa dell’aggravarsi della situazione

I governatori delle regioni di Kharkiv, Luhansk e Donetsk chiedono alla popolazione di lasciare “immediatamente” le regioni a causa dell’aggravarsi della situazione. Anche la vicepremier Iryna Vereshchuk ha invitato i residenti di queste regioni a evacuare finché è possibile, avvertendo che ulteriori bombardamenti russi potrebbero tagliare i corridoi di evacuazione. La Vicepremier ha esortato i cittadiini a non aspettare che i combattimenti arrivino in città ma ad andarsene il prima possibile per non cadere vittima delle atrocità dell’esercito russo.

Ore 14.46 – «Attacco russo a Severodonetsk, almeno 10 case in fiamme»

L’esercito russo ha attaccato Severodonetsk nella regione di Luhansk. Almeno 10 case in fiamme. Lo comunica il governatore della regione Serhii Haidai.

Ore 14.24 – «I russi hanno attaccato con l’artiglieria il punto di rilascio dell’aiuto umanitario a Donetsk»

«Stamattina a Vugledar, nella regione di Donetsk, i russi hanno attaccato con l’artiglieria il punto di rilascio dell’aiuto umanitario. Ci sono 2 morti e 5 feriti». lo comunica il governatore dell’amministrazione militare della regione, Pavlo Kyrylenko.

Ore 13.57 – 25 donne hanno denunciato di essere state violentate dai militari russi a Bucha

Sono 25 le donne e le ragazze che hanno denunciato di essere state violentate dai militari russi a Bucha. Lo ha detto Lyudmyla Denisova, commissaria per i diritti umani del parlamento ucraino, alla Bbc. Denisova ha spiegato che una linea telefonica dedicata all’assistenza ha ricevuto almeno 25 denunce di stupro di donne e ragazze di età compresa tra i 14 ei 24 anni da parte di soldati russi. «Continueremo a documentare questi terribili crimini, sfortunatamente, e ogni criminale sarà punito», ha detto.

Ore 13.28 – Johnson: Le immagini sui crimini commessi a Bucha non sembrano molto lontani dal genocidio

Le immagini che sono circolate sui «crimini commessi a Bucha» non «sembrano molto lontani dal genocidio». Lo ha affermato il premier britannico Boris Johnson. «Quello che sta succedendo a Bucha, le immagini che stiamo vedendo di ciò che Putin ha fatto in Ucraina, non mi sembrano molto lontane dal genocidio», ha detto citato da Sky News. «Non ho dubbi che la comunità internazionale, con la Gran Bretagna in prima fila, imporra nuove sanzioni al regime di Vladimir Putin», ha aggiunto.

Ore 13.17 -Financial Times: «Draghi decisivo per sanzioni a banca centrale Russia»

È stato il premier Mario Draghi a prendere l’iniziativa nei confronti della banca centrale russa, prevedendo sanzioni per congelare le riserve in valuta estera e cogliendo alla sprovvista Mosca. E’ quanto si legge in un lungo articolo del Financial Times dal titolo ‘La militarizzazione della finanza: come l’Occidente ha scatenato ‘shock and awe’ sulla Russia’. Il quotidiano racconta che la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha chiamato il premier italiano chiedendogli di discutere i dettagli delle misure direttamente con la segretaria del Tesoro Usa. «Un accordo era vicino, ma, a Washington, la segretaria del Tesoro Janet Yellen stava ancora rivedendo i dettagli della misura più pesante e sensibile per il mercato: sanzionare la stessa banca centrale russa”, scrive il Ft. Gli europei erano ansiosi di fare in fretta, così von der Leyen ha chiamato Draghi. “Eravamo tutti in attesa, chiedendoci: ‘Come mai ci vuole così tanto tempo?’», dichiara un funzionario dell’Ue al Financial Times. «Poi è arrivata la risposta: Draghi deve usare la sua magia con Yellen. Entro la sera, l’accordo era stato raggiunto», aggiunge il giornale.

Ore 13.02 – Oms: «93 gli attacchi all’assistenza sanitaria in Ucraina»

Sono saliti a 93 gli attacchi all’assistenza sanitaria in Ucraina, con 73 morti e 46 feriti, fra cui operatori sanitari. Questo il bilancio aggiornato dell’Organizzazione mondiale della sanità, che ha verificato e confermato altri 6 attacchi. Altri episodi sono in valutazione.

Ore 13 – I crematori mobili russi a Mariupol starebbero bruciando i corpi dei civili uccisi in città

crematori mobili russi a Mariupol starebbero bruciando i corpi dei civili uccisi in città. Lo denuncia il Comune di Mariupol attraverso Telegram. «Gli assassini – accusa il vertice cittadino – stanno coprendo le loro tracce. I crematori mobili russi hanno iniziato a operare a Mariupol. Dopo il genocidio di Bucha che ha avuto risonanza internazionale, la leadership russa ha ordinato la distruzione di qualsiasi prova di crimini da parte del suo esercito a Mariupol».

Ore 12.40 – Ue si prepara ad affrontare le minacce nucleari

La Commissione Europea sta preparando una riserva strategica di equipaggiamenti, farmaci, vaccini e altre terapie per rispondere a rischi per la salute pubblica derivanti da minacce nucleari, biologiche e radiologiche.

Ore 11.50 – Bombe su un centro per la distribuzione di aiuti umanitari

Almeno due persone sono morte in bombardamenti russi su un centro per la distribuzione di aiuti umanitari a Vuhledar – nella regione di Donetsk, nell’est dell’Ucraina. Lo riferisce il governatore locale, aggiungendo che almeno 5 persone sono rimaste ferite. 

Ore 11.45 – La Cina chiede lo stop alle sanzioni contro la Russia

Gli Usa devono dimostrare il loro impegno per la soluzione della crisi in Ucraina revocando le sanzioni imposte alla Russia: è la posizione della Cina espressa dal portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian. «Se gli Stati Uniti sono interessati con sincerità a risolvere la crisi in Ucraina, dovrebbero smettere di sventolare il bastone delle sanzioni», ha sottolineato. La Cina inoltre invita «tutte le parti a esercitare moderazione fino a quando non saranno diffusi i risultati dell’indagine» sulle atrocità commesse a Bucha. Lijian, sulle accuse mosse da Kiev contro le truppe russe, ha aggiunto che «la verità deve essere scoperta e qualsiasi accusa deve essere basata sui fatti». Pechino «attribuisce grande importanza alla situazione umanitaria in Ucraina ed è estremamente preoccupata per le conseguenze sui civili. I resoconti e le immagini sulla loro morte nella città di Bucha sono molto inquietanti».

Ore 11.10 – Zelensky: «Russia non merita di stare tra i Paesi civilizzati»

«La Russia non merita di restare tra i Paesi civilizzati» in quanto si sta comportando come «un impero coloniale che vuole distruggere l’indipendenza e la sovranità di un Paese». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo al Parlamento irlandese dicendo che «i russi stanno distruggendo milioni di ucraini».

Ore 10 – Il Papa: «Impotenza Onu». Su Bucha: «Crudeltà orrende»

«Nell’attuale guerra in Ucraina, assistiamo all’impotenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite». Lo ha denunciato Papa Francesco nel corso dell’udienza generale. Il pontefice ha poi condannato il massacro avvenuto a Bucha: «Recenti notizie sulla guerra in Ucraina, anziché portare sollievo e speranza, attestano invece nuove atrocità come il massacro di Bucha. Crudeltà sempre più orrende – denuncia Francesco a braccio – compiute anche contro civili, donne e bambini inermi. Sono vittime il cui sangue innocente grida fino al cielo e implora: si metta fine a questa guerra, si facciano tacere le armi, si smetta di seminare morte e distruzione. Preghiamo insieme su questo. Al termine dell’udienza generale, Papa Francesco ha chiamato accanto a sé un gruppo di bambini ucraini, srotolando una bandiera: «Questa bandiera viene dalla guerra, da Bucha. Anche qui ci sono alcuni bambini ucraini. Sono dovuti fuggire. Non dimentichiamo gli ucraini. È duro essere sradicato dalla propria terra per la guerra».

Ore 9.35 – Continuano i raid aerei su Mariupol

«Pesanti combattimenti e raid aerei da parte della Russia hanno continuato a colpire Mariupol». Lo rende noto il servizio di Intelligence britannico , sottolineando che «la situazione umanitaria nella città è peggiorata. La maggior parte dei 160mila residenti rimasti non ha luce, riscaldamento, medicine, acqua e mezzi di comunicazione. Le forze russe impediscono l’accesso di corridoi umanitari allo scopo di costringere la popolazione ad arrendersi».

Ore 9.30 – Più di 18mila soldati russi morti finora

Ammonterebbero a 18.600 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.

Ore 9.10 – Ue valuta sanzioni contro le figlie di Putin

L’Unione Europea valuta la possibilità di includere Katerina Tikhonova e Maria Vorontsova, le figlie che Putin ha avuto dalla prima moglie, Lyudmila Shkrebneva, nella lista delle personalità russe colpite da sanzioni. A rivelarlo sono diplomatici citati dal Wall Street Journal: i nomi delle figlie del presidente si aggiungerebbero così all’elenco di centinaia di oligarchi e personaggi politici russi che sono stati colpiti in risposta all’invasione russa dell’Ucraina. L’amministrazione Biden – rende noto la Cnn – sta anche valutando la possibilità di estendere le sanzioni contro Sberbank – la più grande istituzione finanziaria russa – e Alfa Bank.

Ore 8.30 – Il numero di vittime e feriti nel bilancio Onu

Quasi 1.500 civili uccisi e oltre 2.000 feriti. Questo il bilancio, tra la popolazione ucraina, della guerra iniziata con l’invasione del 24 febbraio. A riportare le cifre è l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. In una dichiarazione, l’Onu precisa che finora sono stati registrati 1.480 morti tra i civili e 2.195 feriti. Tra i deceduti ci sono 321 uomini, 211 donne e 61 bambini, oltre a 815 adulti ancora non identificati. Allo stesso modo, 253 uomini, 194 donne e centinaia di minori sono stati feriti, oltre a 1.565 adulti in attesa di identificazione. L’Onu ha avvertito che la maggior parte dei feriti è stata colpita attraverso l’uso di munizioni ed esplosivi a lungo raggio, come artiglieria pesante e missili.

Ore 8 – In un sobborgo di Kiev 400 dispersi

Circa 400 residenti del sobborgo di Hostomel, a Kiev, risultano dispersi dopo 35 giorni di occupazione russa. La denuncia parte dal capo dell’amministrazione militare locale, Taras Dumenko intervenuto ad una stazione radio locale in una trasmissione citata da Ukrayinska Pravda. Le autorità stanno attualmente ispezionando gli scantinati della zona, ha aggiunto, citando ad esempio di persone che mancano all’appello il caso del marito e del figlio di un medico locale portati via 12 giorni fa. Dumenko ha poi parlato dell’impossibilità di trovare i corpi di alcune persone che risultano essere state uccise.

Ore 7.20 – Dagli Usa 100 milioni per aiuti militari all’Ucraina

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken ha detto che gli Stati Uniti sbloccheranno 100 milioni di dollari di aiuti supplementari alla sicurezza per l’Ucraina per aiutarla a rispondere all’invasione russa. «Ho autorizzato, a seguito di una delega del presidente, 100 milioni di dollari per venire incontro all’urgente bisogno dell’Ucraina di sistemi anti-corazzati», ha detto il segretario di Stato, che si trova a Bruxelles, in un tweet.

Ore 6 – Kiev, si indaga su 5.000 crimini di guerra

Almeno 5.000 crimini di guerra commessi da russi sono al momento oggetto d’indagine in Ucraina, ha annunciato la procuratrice generale Ucraina, Irina Venediktova, in un briefing a Bucha, ripreso da alcuni media, fra cui il Kyiv Independent. «Anche in questa situazione così crudele, i crimini di guerra sono i primi ad apparire nell’ordine, seguiti dai crimini contro l’umanità e dal genocidio», ha detto Venediktova.

Ore 5 – Twitter limita la propaganda russa

Twitter ha annunciato l’introduzione di misure che limiteranno l’impatto della propaganda ufficiale russa sull’Ucraina sul suo social network. Gli account ufficiali russi non verranno più “raccomandati” agli utenti di Twitter su tutte le categorie dell’app, inclusa la ricerca, fa sapere la piattaforma in un comunicato. Twitter, come Facebook e Instagram, aveva già messo al bando i media ufficiali russi Rt e Soputnik, considerandoli fabbriche di ‘fake news’. 

5 aprile

Ore 9 – Ucraina, colpito ospedale pediatrico a Mykolaiv. Zelensky: «I soldati russi sono macellai»

Il 41esimo giorno di guerra si apre con notizie terribili che arrivano da Mikolaiv, dove sarebbe stato colpito un ospedale pediatrico. Durante la notte appena trascorsa le sirene hanno risuonato in gran parte dell’Ucraina.  Il presidente ucraino Zelensky nella giornata di ieri ha visitato la città di Bucha, recandosi nell’ospedale cittadino, e accusa i soldati russi

4 aprile

Ore 7.40 – Ucraina, l’orrore di Bucha sotto gli occhi del mondo

Non si placa l’indignazione nel mondo dopo la scoperta delle atrocità russe dove civili sono stati giustiziati per strada. Ma il Cremlino respinge le accuse

3 aprile

Ore 8.20 – Guerra in Ucraina, esplosioni e missili su Odessa

Risveglio sotto le bombe per gli abitanti della città portuale sul Mar Nero. Secondo il giornale online ‘Odessa Life’, è stata colpita “un’infrastruttura critica”, mentre sui social si parla di un attacco a vari depositi di carburante

2 aprile

Ore 12.40 – Il Papa: «Viaggio in Ucraina è sul tavolo»

È allo studio un viaggio del Papa a Kiev, in Ucraina. Lo ha detto lo stesso Papa Francesco ai giornalisti in volo verso Malta, come riferisce Tv 2000. Bergoglio, claudicante a causa del dolore al ginocchio, è salito e sceso dall’aereo che lo ha portato a Malta con un elevatore apposito. È la prima volta che succede con Francesco. Ai giornalisti in volo che hanno chiesto al Papa sul suo dolore al ginocchio che lo ha costretto prudentemente ad utilizzare un elevatore per salire e scendere dall’aereo che lo portava a Malta, Bergoglio ha risposto che il suo dolore per la guerra in Ucraina è così grande che «in certi giorni il dolore al ginocchio non lo sento proprio».

Ore 12.19 – Forti esplosioni ad Enerhodar

Forti esplosioni ad Enerhodar. Dopo la manifestazione pacifica dei residenti della città, quando i manifestanti hanno iniziato a disperdersi, le forze russe hanno iniziato a dare la caccia ai cittadini locali. Nel giro di pochi minuti, la città è stata scossa da esplosioni e bombardamenti massivi. Molti i feriti e le ospedalizzazioni dovute a ustioni per le bombe e i colpi di mortaio. Così riferisce il canale ufficiale telegram di Enerhodar.

Ore 11.52 – Ricompensa per i cittadini ucraini che consegnano i mezzi russi catturati

La Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, ha approvato una legge che prevede una ricompensa per i cittadini ucraini che consegneranno i mezzi militari russi catturati. La legge punta a ridurre le conseguenze negative dell’aggressione armata russa contro l’Ucraina e il potenziale di combattimento del nemico, introducendo incentivi.

Ore 10.41 – Distrutte le piste aeree Poltava e Dnipro

Le forze armate russe hanno distrutto le piste d’atterraggio a Poltava e Dnipro in Ucraina con attacchi di precisione. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della difesa russo Igor Konashenkov, come riporta la Tass.

Ore 9.30 – Oggi 7 corridoi umanitari

Oggi 7 corridoi umanitari, anche a Mariupol Sette corridoi umanitari, incluso un nuovo tentativo per evacuare Mariupol, sono previsti per oggi in Ucraina. Lo ha detto il vice primo ministro dell’Ucraina Iryna Vereshchuk, come riporta il Guardian.

Ore 8.26 – Zelensky: «Oltre alla vittoria, il popolo ucraino non accetterà nessun risultato»

Zelensky: «Non accetteremo nessun risultato se non la  vittoria. Una vittoria della verità significa una vittoria per l’Ucraina e gli ucraini. Oltre alla vittoria, il popolo ucraino non accetterà nessun risultato». Così il presidente ucraino Volodomyr Zelensky in un’intervista a Fox News.

Ore 7.30 – Intelligence Gb: ritiro russo da aeroporto Hostomel

Le forze armate ucraine progrediscono nell’area di Kiev e i russi si sarebbero ritirati dall’aeroporto di Hostomel, uno dei primi obiettivi militari conquistati all’inizio dell’invasione, lo scorso febbraio: lo riferisce nel suo ultimo aggiornamento della situazione in Ucraina l’intelligence del ministero della Difesa britannico. 

«Le forze ucraine continuano ad avanzare contro le forze russe in ritirata nelle vicinanze di Kiev. Lungo l’asse nord-ovest, i tentativi delle forze ucraine di avanzare da Irpin verso Bucha e Hostomel sono in corso. Le forze russe si sarebbero ritirate dall’aeroporto di Hostomel, che è stato oggetto di combattimenti dal primo giorno del conflitto. Lungo l’asse orientale, l’Ucraina ha riconquistato diversi villaggi. Quanto all’Est dell’Ucraina, secondo Londra «le forze ucraine hanno messo al sicuro una strada chiave nel Kharkhiv orientale dopo pesanti combattimenti. Questo segue la liberazione di Trostyanets, nei pressi di Sumy, all’inizio di questa settimana».

Ore 7.20 – Trovati corpi di civili torturati vicino Sumy

Corpi di civili torturati sono stati trovati a Trostyanets, nella regione di Sumy, nel nord ovest dell’Ucraina. È quanto si legge in un tweet dell’Ukraine crisis media center. La cittadina, che si trova a una ventina di chilometri dal confine con la Russia, è rimasta per circa un mese sotto l’occupazione delle forze armate russe ed è stata liberata nei giorni scorsi dagli ucraini. 

Ore 6.45 – Tentava fuga in Ungheria, arrestato generale Kiev

Un generale ‘riservista’ dello Sbu (il Servizio di sicurezza dell’Ucraina) è stato arrestato mentre cercava di lasciare il Paese e di recarsi in Ungheria. Lo riferisce l’agenzia Ukrinform citando il servizio stampa dell’Ufficio investigativo statale.  

L’alto ufficiale, a bordo di un suv Mercedes, stava tentando di attraversare illegalmente il confine utilizzando documenti falsi, compreso un certificato di inidoneità al servizio militare. È stato fermato al posto di blocco di Tisza, in Transcarpazia. 

Un’enorme colonna di fuoco che brucia un deposito di petrolio a Belgorod, in Russia: è questa l’immagine principale del 37esimo giorno di guerra in Ucraina che, per la prima volta, si è estesa oltre i confini, toccando il suolo del Paese invasore.

Ore 4.30 – Russi: raid a Belgorod «peserà sui negoziati». Kiev smentisce l’attacco

Mosca non ha dubbi, è stato un raid effettuato da elicotteri ucraini, che «peserà sui colloqui di pace». 

Kiev inizialmente ha risposto in modo ambiguo, salvo poi smentire il suo coinvolgimento diverse ore dopo. La Casa Bianca ha detto di non essere in grado di commentare le accuse del Cremlino contro Kiev per l’attacco contro un deposito di carburante a Belgorod e ha mantenuto la sua attenzione su Mosca, accusando Vladimir Putin per aver «iniziato questa guerra» ed elogiando la resistenza degli ucraini contro la «brutalita’ russa non provocata».

«Qui c’e’ un solo aggressore e questo e’ il presidente Putin e l’esercito russo ai suoi ordini», ha detto la portavoce Jen Psaki, poco prima che Kiev negasse ogni responsabilità.

In ogni caso, il raid di Belgorod ha segnato un’ulteriore escalation sul terreno, dove si continua a combattere su tutti i fronti: a Chernhiv, dove è stato distrutto l’ospedale oncologico di Chernihiv, e intorno a Kiev, dove gli ucraini hanno ripreso il sobborgo di Bucha.

Ore 2.55 – Zelensky, almeno 5.000 morti a Mariupol

Almeno 5.000 persone sono state uccise a Mariupol, città assediata dalle forze armate russe. Lo ha detto in un videomessaggio il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, citando le autorità locali come riporta il Guardian. «In città ancora 170.000 persone senza cibo e acqua»

1 aprile

Ore 9.30  – Elicotteri ucraini sconfinano in Russia e attaccano deposito petrolio

Un incendio si è sviluppato in un deposito di petrolio nella regione di Belgorod, in territorio russo non lontano dal confine ucraino, e Mosca ne attribuisce la responsabilità all’attacco di due elicotteri delle forze ucraine, entrati nello spazio aereo russo a bassa quota. Lo afferma il governatore dell’Oblast di Belgorod. Sono almeno otto i serbatori di petrolio incendiati in un presunto attacco di elicotteri ucraini a un deposito di carburante nella regione russa di Belgorod, secondo quanto scrive la Tass che cita fonti locali.

Ore 6.50  – Kiev: bloccati 45 bus per evacuare la popolazione di Mariupol

La vicepremier Iryna Vereshchuk, in una dichiarazione videoregistrata sul Telegram, ha comunicato che un convoglio di 45 bus inviato per evacuare la popolazione bloccata a Mariupol sotto assedio ieri è stato fermato dalle forze russe a Berdyansk e una trentina di bus aspettavano fuori dalla città nella speranza di raggiungere oggi Mariupol. Circa 600 rifugiati di Berdyansk sono saliti sugli autobus con cui domani arriveranno a Zaporizhzhia.

Ore 6.45  – Il Giappone rifiuta di pagare gas russo in rubli

Il Giappone non pagherà in rubli il gas acquistato dalla Russia. L’ha dichiarato oggi il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, dopo l’ultimatum annunciato da Mosca che impone ai compratori ‘ostili’ di pagare in valuta russa, pena la sospensione dei contratti. “Come concordato nella riunione straordinaria dei ministri dell’Energia del G7, abbiamo rifiutato”, ha detto Kishida, in risposta a un’interrogazione parlamentare sulla richiesta di Mosca. Il premier, che non ha fornito informazioni sui contratti energetici con la Federazione russa, ha precisato che i negoziati restano aperti e che saranno adottate “misure adeguate”.

Ore 6.35  – Zelensky: truppe russe pronte a pesante attacco a est

“La situazione nel Sud e nel Donbas rimane estremamente difficile. Gli invasori hanno temporaneamente occupato le aree della regione di Kherson e hanno iniziato a organizzare le loro strutture” e nel “Donbass, a Mariupol e in direzione di Kharkiv le truppe russe si sono ammassate in vista di potenziali attacchi”. Lo ha annunciato il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky in un video messaggio pubblicato nella notte sui social. “Conosciamo i loro piani e sappiamo dove si stanno muovendo” e “faremo tutto il necessario per fermare gli occupanti”, ha anche aggiunto.

31 marzo

Ore 9.48 – «Le autorità di Kiev hanno inviato 45 autobus per l’evacuazione di civili da Mariupol»

Le autorità di Kiev hanno inviato 45 autobus per l’evacuazione di civili da Mariupol attraverso il corridoio umanitario che passando da Berdyansk dovrebbe arrivare a Zaporizhzhia. Lo rende noto la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk. La Russia ieri ha annunciato che oggi dalle 10 ore locali, le 9 in Italia, garantirà un cessate il fuoco per permettere il corridoio umanitario.

Ore 9.44 – «16 le vittime dell’attacco russo contro l’edificio dell’amministrazione della città di Mykolaiv»

Sono 16 le vittime dell’attacco russo di martedì contro l’edificio dell’amministrazione della città di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo ha confermato su Facebook il servizio statale di emergenza ucraino.

Ore 9.33 – Al via in Senato la discussione sull’approvazione del decreto legge Ucraina

Al via in Senato la discussione sulla questione di fiducia posta dal governo sull’approvazione del decreto legge Ucraina. Il voto sul testo licenziato dalla Camera, del ddl n. 2562, di conversione, con modificazioni, del d-l n. 14, recante disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina, è atteso per le 11.30, dopo le dichiarazioni di voto. Il provvedimento è stato incardinato in Aula ieri senza la relazione delle Commissioni riunite terza e quarta che l’hanno esaminato in sede referente.

Ore 8.54 – «17.500 le perdite fra le fila russe dall’inizio del conflitto»

Ammonterebbero a 17.500 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.

Ore 8.23 – «Uccisi 148 bambini all’inizio del conflitto»

Dall’inizio dell’attacco russo, in Ucraina sono rimasti uccisi 148 bambini. 232 sono quelli feriti. Lo rende noto Lyudmila Denisova, commissario per i Diritti umani al parlamento ucraino.

Ore 7.45 – «I consiglieri di Putin hanno paura di dirgli la verità»

Anche l’intelligence britannica concorda con la valutazione di quella americana, confermata dai portavoce della Casa Bianca, riguardo al fatto che i consiglieri di Vladimir Putin “hanno paura di dirgli la verità” sulla portata degli errori strategici commessi nell’attaccare l’Ucraina. È quanto ha detto, in un discorso in Australia, il capo dell’agenzia di intelligence Gchq, Sir Jeremy Fleming.

Putin ha sottovalutato la resistenza degli ucraini, la risposta degli occidentali e sopravvalutato la capacità delle sue forze di ottenere una rapida vittoria. «È diventata la sua guerra personale, il cui costo viene pagato dai civili innocenti in Ucraina e, sempre di più, anche dalla popolazione russa», ha aggiunto Fleming.

Ore 7.30 – Domani nuovo round di negoziati online

Per domani è previsto un nuovo round di negoziati online, ha fatto sapere il capo della delegazione ucraina, David Arakhamia, su Telegram.

30 marzo

17.05 – Draghi sente Putin, telefonata di circa un’ora

Colloquio telefonico tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente russo Vladimir Putin. La telefonata è durata circa un’ora.

Ore 16.38 – Sindaco Irpin: almeno 200 le vittime da inizio invasione

Sono almeno 200 le persone uccise dall’inizio del conflitto a Irpin, sobborgo nordoccidentale di Kiev. Lo ha riferito il sindaco Oleksandr Markushin, precisando che il bilancio reale potrebbe essere anche peggiore. Metà della città è stata distrutta, ha aggiunto. Lo riporta Ukrinform. Due giorni fa, il primo cittadino aveva annunciato la ripresa della città da parte delle forze ucraine.

Ore 11 – A Kharkiv 180 bombardamenti russi in 24 ore

Le forze russe hanno fatto bombardato 180 volte in 24 ore l’oblast di Kharkiv. Lo ha scritto su Telegram Oleg Sinegubov, a capo dell’amministrazione dell’oblast. Le forze russe hanno bombardato la regione con artiglieria, lanciarazzi multipli e mortai, danneggiando edifici residenziali e infrastrutture civili, ha aggiunto, dicendo che non sono state segnalate vittime.

Ore 10.02 – Concordati per oggi tre corridoi umanitari

Per la giornata di oggi sono stati concordati tre corridoi umanitari in Ucraina, tutti nel Sud del Paese. Lo fa sapere la vice premier Iryna Vereshcuk su Telegram.  

Ore 8.30 – Nuove esplosioni vicino a Kiev

Nuove esplosioni si sono sentite questa mattina vicino a Kiev. Lo riferisce una corrispondente della Bbc, secondo la quale la giornata è iniziata con il suono delle sirene anti-aeree, seguito da forti esplosioni provenienti dai sobborghi della città che si sono sentiti anche nel centro della capitale. Anche un altro reporter britannico, sempre a Kiev, su Twitter parla di “molti colpi di artiglieria che rimbombano dai margini della città” udibili fino al centro, ma non è chiaro – aggiunge – se a sparare siano i russi o gli ucraini. 

Ore 7.26 – Colpita la città di Lysychansk: ci sono vittime

Le zone residenziali della città di  Lysychansk, nell’Ucraina sud orientale, sono state bombardate stamattina dall’artiglieria pesante. Lo ha scritto il governatore regionale di Luhansk Serhiy Gaidai su Telegram.

«Un certo numero di grattacieli  sono stati danneggiati. Ci sono vittime», ha aggiunto, spiegando che «molti edifici sono crollati» e che «i soccorritori stanno cercando di salvare le persone che sono ancora in vita».

Ore 6.50 – Duemila soldati dalla Georgia per rimpinguare le file russe

L’esercito russo in Ucraina ha ricostituito i suoi ranghi con unità provenienti dai territori occupati della Georgia: secondo lo stato maggiore delle Forze armate ucraine citate dalla Ukrainska Pravda sarebbero arrivate in totale circa 2.000 persone. 

«Nei territori temporaneamente occupati degli oblast di Zaporizhia e Kherson, il nemico continua a commettere atti illegali contro la popolazione locale», denunciano le forse di difesa ucraine.Alla periferia di Melitopol i russi hanno istituito posti di blocco.  

«Nelle ultime 24 ore, le forze alleate hanno respinto quattro attacchi degli occupanti russi nelle aree di Donetsk e Luhansk»,cita l’ultimo bollettino, «i soldati ucraini hanno distrutto 7 carri armati, 7 unità corazzate, 2 unità di veicoli e un cannone anticarro. Il nemico – conclude – ha subito vittime». 

Ore 6.10 – Usa avvisa gli americani in Russia: «Lasciate il paese immediatamente»

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha emesso un avviso di viaggio in cui avverte che Mosca «potrebbe individuare e detenere cittadini statunitensi in Russia». Sempre nello stesso avviso si ribadisce inoltre l’invito ai connazionali a non recarsi nel paese.

L’avvertimento è legato – precisa il Dipartimento – «all’invasione non provocata e ingiustificata dell’Ucraina da parte delle forze militari russe», nonché alla potenziale «vessazione dei cittadini statunitensi da parte delle autorità russe». Nell’avviso si ribadisce anche l’appello agli americani che viaggiano o vivono in Russia ad andarsene “immediatamente”.

Ore 5.55 – Ripristinata l’elettricità per 150.000 persone

L’Ucraina ripristina l’elettricità per 150.000 residenti. Dopo le riparazioni degli ingegneri- riporta il Kyiv Independent – numerosi insediamenti in Ucraina hanno ripreso l’accesso all’elettricità, secondo il ministero dell’Energia ucraino. Tuttavia, si stima che 831.000 ucraini in 1.491 insediamenti rimangano ancora senza accesso all’elettricità.

29 marzo

Ore 11.01 – Fonte russa, in negoziati la questione della neutralità Ucraina è in bozza

I termini dello status neutrale dell’Ucraina sono discussi nei colloqui a Istanbul: lo ha detto martedì a Interfax una fonte che ha familiarità con i progressi dei negoziati. «Le parti hanno iniziato i negoziati a livello di capi delegazione. In particolare, è stata sollevata la questione dei termini del possibile status neutrale dell’Ucraina», ha detto la fonte.  

Presumibilmente, l’incontro può finire con la messa su carta dei termini dello status neutrale, ha detto. «Si tratta di una bozza di un certo accordo o dichiarazione. Tutto è allo stadio di discussione», ha detto la fonte.

Ore 10.12 – Ministro degli esteri ucraino ai delegati: «Non mangiate né toccate superfici»

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha esortato i negoziatori impegnati nei colloqui con la Russia a Istanbul a «non mangiare e bere nulla e preferibilmente evitare di toccare superfici».    

Ieri, sui media è circolata la notizia che l’oligarca russo Roman Abramovich insieme ad altri due membri della delegazione di Kiev sia stato avvelenato in occasione dei primi incontri tra i due gruppi. 

Ore 9.25 – Raid a Mykolaiv, attacco attorno alle 8.30 locali

Questa mattina l’esercito russo è tornato ad attaccare la città si Mykolaiv, a poco più di 100 chilometri a est di Odessa. Lo riporta il servizio statale di emergenza ucraino, spiegando che i missili russi hanno colpito un edificio amministrativo regionale di nove piani, “distruggendo” la sua parte centrale. L’attacco è avvenuto attorno alle 8.30 ora locale di questa mattina. In questi minuti le sirene sono tornate a suonare in città.

Ore 9.05 – Colloqui Russia-Ucraina iniziati in Turchia

Le delegazioni di Russia e Ucraina hanno iniziato i colloqui a Istanbul, con la partecipazione del presidente turco Tayyip Recep Erdogan. Lo riferisce Interfax. Il canale televisivo Russia Today ha trasmesso l’inizio della riunione. Erdogan si è rivolto ai negoziatori con un breve discorso prima dei colloqui.

Ore 9.03 – Erdogan accoglie i negoziatori

Entrambe le parti hanno «legittime preoccupazioni». Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan accogliendo le delegazioni di negoziatori ucraini e russi a Istanbul, invitandoli a «porre fine a questa tragedia».

Ore 8.50 – Roman Abramovich è a Istanbul

L’oligarca russo Roman Abramovich è a Istanbul dove oggi si terranno i colloqui russo-ucraini. Lo riferisce la Tass. Ieri la diffusione della notizia di un suo sospetto avvelenamento a inizio mese

Ore 8.15 – 144 i bambini uccisi da inizio guerra

Il bilancio ufficiale dei bambini ucraini uccisi dall’inizio dell’invasione russa è salito a quota 144: lo ha reso noto l’ufficio del procuratore generale del Paese aggiungendo che i bambini feriti sono adesso oltre 220.

Ore 7 – Zelensky: «Monitoriamo efficacia sanzioni contro Russia»

«Stiamo creando un gruppo di esperti, ucraini e internazionali, presso l’Ufficio del Presidente, che analizzerà costantemente le sanzioni contro la Russia con l’obiettivo di monitorare la loro effettiva efficacia e assicurarsi che non possano essere aggirate. Questo dovrebbe essere un obiettivo per l’intero mondo democratico senza eccezioni». Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky in un nuovo video postato su Telegram. 

Ore 3 – Cremlino: «Non vogliamo usare armi nucleari»

«Nessuno in Russia sta prendendo in considerazione l’idea di usare armi nucleari». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov a Pbs. Alla domanda del giornalista se il presidente russo Vladimir Putin abbia mai minacciato di usare armi nucleari nel caso in cui un terzo fosse intervenuto nel conflitto in Ucraina Peskov ha risposto: «Non credo. Ha invece dichiarato con chiarezza che se qualcuno dovesse interferire la Russa ha tutti i mezzi necessari per reagire e punire chi lo farà». Peskov ha inoltre affermato che la Russia non ha in programma di attaccare nessun paese della Nato, a meno che non sia «un atto reciproco».

Ore 2.40 – Mariupol resiste all’assedio

Le forze ucraine «continuano a difendere Mariupol». Lo stato maggiore ucraino ha affermato che le sue forze «continuano a mantenere la difesa circolare» all’interno della città portuale, anche se le forze russe hanno consolidato il controllo intorno alla città. Lo riporta il Kyiv Independent. Intanto le forze armate ucraine, secondo la stessa fonte, hanno anche annunciato di avere abbattuto 17 bersagli aerei russi: nel dettaglio, otto aerei, quattro droni, tre elicotteri e due missili.

Ore 1.30  – Biden: «Putin è un dittatore»

Il presidente Usa Joe Biden torna a definire Vladimir Putin un dittatore, ma lo fa dal suo account di Twitter personale e non su quello ufficiale. «Un dittatore deciso a ricostruire un impero non cancellerà mai l’amore di un popolo per la libertà. La brutalità non distruggerà mai la volontà di essere liberi. L’Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia», ha scritto. 

28 marzo

Ore 9.11 – «L’esercito russo sta preparando nuovi attacchi missilistici contro l’Ucraina»

L’esercito russo sta preparando nuovi attacchi missilistici contro l’Ucraina e sta rifornendo di proiettili le piattaforme di lancio del sistema missilistico Iskander situate in Bielorussia. Lo ha riferito lo Stato Maggiore di Kiev, citando l’intelligence militare ucraina. Le piattaforme di lancio sono dispiegate vicino Kalinkavichy, nel sud-est della Bielorussia.

Ore 9.06 – «L’attacco missilistico sulla regione di Volyn è stato effettuato dalla Bielorussia»

L’attacco missilistico di ieri sera sulla regione di Volyn è stato effettuato dalla Bielorussia. Lo ha detto il capo dell’amministrazione militare regionale di Volyn Yuri Pohulyayko, spiegando su Telegram che «il missile da crociera è stato sparato dal lato della Repubblica di Bielorussia. Ora i soccorritori stanno ancora lavorando sul sito dell’attacco». Non ci sono per il momento informazioni sulle vittime, ha aggiunto Pohulyayko, precisando che l’obiettivo dell’attacco era un deposito di petrolio.

Ore 8.25 – «143 i bambini uccisi e 216 quelli feriti dall’inizio della guerra»

Sono 143 i bambini uccisi e 216 quelli feriti dall’inizio della guerra fra Russia e Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo ha reso noto stamattina l’ufficio del procuratore generale, precisando che quasi la metà è stata colpita a Kiev. Secondo il rapporto, 733 istituti scolastici sono stati danneggiati a causa di bombardamenti e di questi 74 sono stati completamente distrutti. «Questi dati non sono definitivi – precisa il comunicato – dal momento che non vi è alcuna possibilità di ispezionare i luoghi di bombardamento nelle aree di ostilità attive e nei territori temporaneamente occupati».

Ore 7.52 – Il caso del video in cui i soldati ucraini sparano alle gambe dei militari russi

Il governo ucraino ha promesso «un’indagine immediata» su un video di circa sei minuti che mostra alcuni militari che indossano le mimetiche dell’esercito ucraino sparare alle gambe di presunti prigionieri russi durante un’operazione nella regione di Kharkiv. Nel video i prigionieri sono a terra con le mani legate e hanno al braccio il nastro arancione-nero della Guardia Nazionale di Mosca. Secondo i media ucraini, si tratterebbe di un falso.

«Il governo sta prendendo in considerazione (il video, ndr) molto seriamente e ci sarà un’indagine immediata», ha commentato il consigliere della presidenza ucraina, Oleksiy Arestovych, citato dalla Cnn. «Siamo un esercito europeo e non umiliamo i nostri prigionieri. Se questo risultasse essere reale, si tratterebbe di un comportamento assolutamente inaccettabile», ha aggiunto.

Ore 7.25 – «La Russia ha guadagnato la maggior parte del terreno intorno Mariupol»

«La Russia ha guadagnato la maggior parte del terreno nel sud intorno Mariupol, dove continuano intensi combattimenti mentre tenta di conquistare il porto». Lo scrive l’intelligence britannica in un nuovo aggiornamento sulla guerra in Ucraina, sottolineando che nel resto del Paese la situazione non cambia. Evidenziando ancora una volta «le carenze logistiche» dell’esercito russo, l’intelligence sostiene che «nelle ultime 24 ore non ci sono stati cambiamenti significativi nella disposizione delle truppe russe in Ucraina».

Ore 7.14 – Biden: «Non voglio un cambio di governo in Russia»

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha negato di volere un cambio di governo in Russia dopo che sabato, durante un discorso a Varsavia, ha affermato che Vladimir Putin «non può restare al potere». «No», ha risposto Biden ai giornalisti che, a Washington, gli hanno chiesto se voglia che Putin venga rimosso dal potere.

«Sovranità ed integrità territoriale» sono le priorità di Kiev al prossimo round di colloqui con la Russia in programma in Turchia. Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un nuovo video diffuso nella notte sulla sua pagina Facebook. «Le nostre priorità nei negoziati sono note: la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina sono fuori dubbio», ha affermato il leader ucraino.

«Sono d’obbligo garanzie di sicurezza efficaci. Ovviamente, il nostro obiettivo è la pace e il ritorno alla vita normale nel nostro Paese il prima possibile», ha aggiunto.

Ore 7 – Kiev, Mosca ritira truppe che circondano capitale

L’esercito ucraino ha affermato che la Russia ha ritirato le truppe che circondavano Kiev dopo aver subito perdite significative nella sua ultima operazione. Lo riferisce anche il Guardian citando sempre l’ultimo report dell’esercito ucraino. «Le forze armate dell’Ucraina – si legge tra l’altro nel rapporto – continuano a infliggere perdite significative al nemico russo. Secondo le informazioni disponibili, negli ultimi cinque giorni, circa 600 corpi di militari (russi) uccisi in Ucraina sono stati portati nelle guarnigioni militari della regione di Nizhny Novgorod».

Ore 6 – Ucraina: forze russe lasciano la città dei lavoratori di Chernobyl

Le forze russe hanno lasciato la città di Slavutych, appena fuori dalla centrale nucleare di Chernobyl. Lo riportano i media internazionali, citando fonti locali. In un video postato online, il sindaco Yuri Fomichev ha dichiarato che le truppe di Mosca hanno completato il lavoro «che si erano prefissate di fare» e hanno lasciato Slavutych. Sabato le forze russe avevano preso il controllo della città e arrestato brevemente il sindaco. I cittadini erano scesi in piazza contro gli occupanti. Slavutych ospita principalmente i lavoratori necessari per mantenere operativa la centrale di Chernobyl, luogo del disastro nucleare del 1986.

Ore 6 – Zelensky: pronti ad accettare status neutralità

L’Ucraina è pronta ad accettare uno status di neutralità come parte di un accordo di pace con la Russia. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, in un’intervista con giornalisti indipendenti russi riportata dalla Cnn. «Garanzie di sicurezza e lo status neutrale e non nucleare del nostro Stato: siamo pronti ad accettarlo. Questo è il punto più importante», ha detto Zelensky. «Era il primo punto di principio per la Federazione Russa, per quanto ricordo. E per quanto ricordo – ha sottolineato il presidente ucraino -, hanno iniziato la guerra per questo».

27 marzo

Ore 13.16 – Oltre 30 bombardamenti nella regione di Kiev

Oltre 30 bombardamenti di complessi residenziali e infrastrutture nella regione di Kiev sono stati registrati nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto l’amministrazione militare regionale di Kiev su Telegram, citato dall’Agenzia Unian. «Durante l’intero periodo della guerra, distruzioni sono state registrate in 34 delle 69 comunità della regione di Kiev, ovvero il 49,2%. In totale, più di 500 obiettivi», dice la nota dell’amministrazione.

Ore 13.05 – Biden contro Putin

Non rientra – intanto –  il clamore per le parole del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ieri, parlando in Polonia dove era in visita ai militari americani, ha definito il presidente russo Vladimir Putin un “tiranno” che «non può rimanere al potere». La Casa Bianca si è affrettata a precisare che Biden non intendeva sollecitare un cambio di regime, un retroscena poi lo propone il Washington Post che, citando fonti, spiega che i funzionari Usa sono stati colti di sorpresa dal presidente americano: nel discorso pronunciato a Varsavia non c’era nessun riferimento al fatto che Putin non potesse restare al potere. Biden ha parlato a braccio, specifica.

Ore 13 – «Bombe a grappolo su Krasnohorivka»

«Gli occupanti russi hanno sparato a Krasnohorivka con munizioni a grappolo». Lo denuncia la Polizia ucraina sulla sua pagina Facebook. «Il nemico ha sparato dai lanciarazzi multipli Tornado-C nel settore residenziale di Krasnohorivka. Le truppe russe hanno usato munizioni a grappolo vietate, che sono cadute in mezzo alle strade», si legge nel post della Polizia, che fa sapere di aver circondato la zona pericolosa, per neutralizzare gli ordigni esplosivi.

Ore 12.15 – Generale russo ucciso a Kherson

Il generale russo Yakov Rezantsev è stato ucciso in un attacco vicino alla città meridionale ucraina di Kherson. Lo riferisce il ministero ucraino della Difesa citato dalla Bbc. Secondo una fonte occidentale si tratterebbe del settimo generale dell’esercito russo rimasto ucciso in Ucraina.

Ore 12.05 – Kiev: «La Russia vuole dividere l’Ucraina»

«La Russia sta cercando di dividere l’Ucraina in due per creare una regione controllata da Mosca dopo aver fallito nel prendere il controllo dell’intero Paese». Lo ha dichiarato il capo dell’intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov, citato dal Guardian.

«In effetti, è un tentativo di creare la Corea del Nord e del Sud in Ucraina» ha aggiunto, spiegando che l’Ucraina lancerà presto la guerriglia nel territorio occupato dalla Russia.

Ore 10 – 139 bambini uccisi da inizio guerra

Sono 139 i bambini ucraini rimasti uccisi nella guerra dall’inizio dell’invasione russa, secondo le informazioni dell’ufficio del Procuratore generale riportate su Telegram e citate da Ukrinform. Più di 205 sono i bambini feriti.

Ore 08 – La battaglia nelle regioni separatiste

Le forze russe cercano di accerchiare quelle ucraine davanti alle regioni separatiste nell’est del Paese: lo ha reso noto in un tweet il ministero della Difesa britannico nel suo rapporto di intelligence quotidiano sulla guerra in Ucraina.

Allo stesso tempo i soldati russi stanno avanzando da Kharkiv a nord e da Mariupol a sud, ma il campo di battaglia nell’Ucraina settentrionale «rimane in gran parte statico con i contrattacchi ucraini locali che ostacolano i tentativi russi di riorganizzare le loro forze».

Ore 6.34 – Ucraini recuperano il controllo di alcune città

Fonti di stampa segnalano che le forze ucraine hanno recuperato terreno sul campo, riprendendo il controllo anche di alcuni centri urbani. Secondo il Kyiv Independent, le due cittadine di Poltavka e Malynivka, nella regione sudorientale di Zaporizhzhia, sono state liberate, mentre precedentemente aveva reso noto che i militari di Kiev avevano ripreso la città di Trostyanets, nella regione settentrionale di Sumy. Intanto la Cnn riferisce di avere verificato diversi video che mostrano le truppe ucraine nuovamente al controllo di diversi villaggi nella regione di Sumy, oltre a Vilkhivka, un centro a 32 km dalla frontiera con la Russia nel nord-est

Ore 01.30 – Zelensky: «Impossibile salvare Mariupol senza tank e aerei»

«È impossibile salvare Mariupol senza altri tank e aerei»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un nuovo video in cui torna a chiedere aiuti militari all’Occidente. «L’Ucraina – ha spiegato – non può abbattere i missili russi con fucili e mitra». E ha denunciato la lentezza nelle forniture al suo Paese. «Chi guida la comunità euro-atlantica? È ancora Mosca, attraverso l’intimidazione?», si è chiesto polemicamente.

26 marzo

Ore 16.55 –  Sindaco di Chernihiv: «Città distrutta, uccisi 200 civili»

Oltre metà degli abitanti è fuggita da Chernihiv, che è completamente distrutta, e oltre 200 civili sono stati uccisi dall’inizio dell’invasione. Lo ha detto il sindaco della città nel nord dell’Ucraina, vicino al confine con la Bielorussia, da giorni isolata per la distruzione di un ponte stradale sul fiume Desna, cruciale per i collegamenti con Kiev. «È più facile contare le case intere che quelle distrutte», ha detto in conferenza stampa il primo cittadino Vladyslav Atroshenko, citato dall’Ukrainska Pravda, aggiungendo che le evacuazioni sono impossibili. In città, ha aggiunto, manca l’elettricità e scarseggia l’acqua corrente.

Ore 16.10 – Cnn: «Esplosioni vicino Leopoli 

Esplosioni sono state udite vicino a Leopoli, nell’ovest dell’Ucraina, dove si vede in lontananza anche una colonna di fumo. Lo riporta la Cnn che mostra alcune immagini del fumo in lontananza.

Ore 15.35 – Quasi 3,8 milioni di profughi

Quasi 3,8 milioni di persone sono fuggite dall’Ucraina dal 24 febbraio scorso, giorno di inizio dell’invasione dell’esercito russo. Lo hanno reso noto oggi le Nazioni Unite. Tuttavia il numero è notevolmente rallentato dall’inizio della settimana.

Ore 15.29 – 70.784 ucraini giunti in Italia

Sono 70.784 le persone giunte finora in Italia: 36.428 donne, 6.479 uomini e 27.877 minori. Rispetto a ieri, l’incremento è di 1.630 ingressi nel territorio nazionale, le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna. Lo fa sapere il Viminale in un tweet.

Ore 15.25 – Usa: «Aiuti per Kiev»

Guerra Ucraina-Russia, il presidente Joe Biden parla di «ulteriori sforzi per aiutare Kiev a difendere il proprio territorio». È quanto ha detto nel corso dell’incontro di oggi con i ministri ucraini degli Esteri e della Difesa, Dmytro Kuleba e Oleksii Reznikov, in cui li ha «aggiornati sugli sforzi degli Stati Uniti per riunire il mondo a sostegno della lotta dell’Ucraina contro l’aggressione russa». Si tratta del primo incontro di persona del presidente americano con esponenti del governo ucraino dall’inizio del conflitto. Si è discusso, infine, delle «azioni che gli Stati Uniti stanno adottando per mettere il presidente Putin davanti alle sue responsabilità per la brutale aggressione, in coordinamento con alleati e partner, comprese le nuove sanzioni annunciate dal presidente il 24 marzo a Bruxelles».

Ore 14.33 – La Russia assolta 800 combattenti Hezbollah

Guerra Ucraina, la Russia assolda 800 Hezbollah (organizzazione paramilitare islamista libanese).Lo scrive la “Novaya Gazeta,”, secondo la quale il primo gruppo di 200 combattenti dovrà arrivare in Bielorussia la prossima settimana, precisamente il 29 marzo, per poi entrare in Ucraina e combattere per la Russia. Secondo il giornale, riporta il Twitter di Nexta tv, ogni combattente verrà pagato 1.500 dollari al mese, sulla base di un accordo raggiunto dalla società militare privata russa Wagner ed Hezbollah.

Ore 14.20 – Annullato coprifuoco prolungato a Kiev 

Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha annullato il coprifuoco prolungato a partire da sabato: «Sarà possibile muoversi nella capitale e nella regione domenica pomeriggio», ha detto citato dalla Cnn. In una dichiarazione su Telegram, Klitschko ha detto che il coprifuoco – previsto da sabato alle 20 fino alle 7 di lunedì non sarà introdotto». «L’orario del coprifuoco rimarrà normale – dalle 20 di sabato alle 7 di domenica». 

Ore 11.40 – Il Papa: «È una guerra vergognosa»

«Speriamo e preghiamo perché questa guerra vergognosa per tutti noi, per tutta l’umanità, finisca al più presto: è inaccettabile; ogni giorno in più aggiunge altre morti e distruzioni». Lo ha detto il Papa nell’udienza alla Federazione italiana Ricetrasmissioni. «Tanta gente si è mobilitata per soccorrere i profughi. Gente comune, specialmente nei Paesi confinanti, ma anche qui in Italia, dove sono arrivati e continuano ad arrivare migliaia di ucraini. Il vostro contributo è prezioso, è un modo concreto, artigianale di costruire la pace», ha sottolineato il Papa.
    Per Papa Francesco è un fattore «essenziale» avere «la libertà, l’indipendenza. Pensiamo come questo può diventare decisivo là dove un regime o un altro centro di potere voglia controllare le comunicazioni. È fondamentale mantenere la libertà, per essere veramente al servizio delle persone, del bene comune».

Ore 10 – A Mariupol si combatte in centro città

Il primo cittadino della città-martire di Mariupol, Vadym Boichenko, ha denunciato nuovi combattimenti nel centro della città. Il sindaco sotiene di aver discusso dell’evacuazione dei civili con l’ambasciatore francese a Kiev, dopo che il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che avrebbe proposto allaRussia un piano per aiutare le persone a fuggire.

Ore 7.30 – Si combatte nella regione di Sumy

Sono in corso in queste ore combattimenti nei distretti di Konotop, Okhtyrka e Sumy della regione ucraina di Sumy (est): lo ha detto il capo dell’amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytsky.

Ore 6.14 – Ucraina, sirene antiaereo a Kiev e altre città

Le sirene anti-aereo sono tornate a suonare questa mattina in diverse città in Ucraina. Lo riferiscono media locali citati dalla Bbc. L’allarme è risuonato nella capitale Kiev e nelle città di Cherkasy e Kropyvnytskyi nel centro del Paese, a Zaporizhia e Dnipro nel sud-est, a Zhytomyr nell’est e a Kharkiv e Sumy nel nord-est.

Ore 5.30 – Onu: crescenti informazioni su fosse comuni a Mariupol

L’Onu ha ricevuto un numero «crescente» di informazioni che confermerebbero l’esistenza di fosse comuni nella città ucraina assediata di Mariupol, e ha ottenuto «informazioni satellitari» su una di queste fosse comuni. Lo ha affermato Matilda Bogner, capo della missione delle Nazioni Unite di monitoraggio in Ucraina.

25 marzo

Ore 10.46 – Il sindaco di Mariupol: si temono trecento morti nel teatro

 «Alcuni testimoni hanno informazioni secondo le quali circa 300 persone sono morte nel teatro drammatico di Mariupol in seguito ad un bombardamento dell’aviazione russa». Così il sindaco di Mariupol sul suo canale Telegram. «Fino alla fine, non vogliamo credere a questo orrore. Fino alla fine vogliamo credere che tutti siano salvi. Ma le testimonianze di quelli che si trovano all’interno dell’edificio nel momento in cui c’è stato questo atto terroristico dicono il contrario» chiude  il primo cittadino.

24 marzo

Ore 8.15 – Bombe al fosforo nella regione di Lugansk

Nella regione di Lugansk, nel sud est dell’Ucraina, l’esercito russo continua a bombardare le città anche con bombe al fosforo. Lo scrive su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, citato dall’agenzia Unian, sottolineando che ci sono morti e feriti.

Ore 5.51 – Tornano a suonare le sirene a Odessa

Dopo una nottata abbastanza tranquilla è scattato un lungo allarme anti-aereo a Odessa questa mattina. Le sirene hanno cominciato a suonare attorno alle 6.30 ora locale (le 5:30 in Italia). Il coprifuoco notturno è terminato alle 6.

Ore 5 – «Aumentano le probabilità di un golpe in Russia»

Cresce, per Vladimir Putin, il rischio di un colpo di Stato a Mosca. Lo ha scritto un agente dell’intelligence russa a Vladimir Osechkin, attivista russo fondatore del gruppo di difesa dei diritti umani Gulag.ru. Il malcontento aumenta, scrive l’anonimo ufficiale del Fsb, citato dal Times, tra gli 007 che «non potranno più andare in vacanza nelle vile in Italia o portare i figli piccoli a Disneyland Paris. Non vogliono tornare indietro all’Unione sovietica e ogni mese di guerra in più aumenta la probabilità di una ribellione».

23 marzo

Ore 9.40 – Draghi: «Non alimentare scontro Occidente-Russia»

Guerra Ucraina, «non alimentare lo scontro Occidente-Russia». Così il premier Mario Draghi, intervenendo in Aula alla Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo al via da domani a Bruxelles che «si aprirà con l’incontro con il presidente Usa Biden».

Anche nelle sedi dei «vertici Nato e G7 la comunità euroatlantica intende ribadire unità e determinazione nel sostegno all’Ucraina e in un impegno comune per tutelare la pace, la sicurezza e la democrazia», ha detto ancora Draghi per il quale non va alimentato lo scontro Occidente-Russia. Poi l’invito alla Cina a partecipare «allo sforzo di pace» e ad astenersi «da un supporto a Mosca», mentre l’Italia continua a lavorare «con determinazione per cessazione ostilità».

Ore 9 – Nella guerra uccisi 121 bambini

Nella guerra in Ucraina sono stati finora uccisi 121 bambini, mentre 167 sono rimasti feriti. Lo ha reso noto l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina sul suo canale Telegram. Due bambini sono morti in seguito a un attacco delle forze russe a Rubizhne, nell’Ucraina orientale ha riferito oggi il Kyiv Independent, citando il governatore dell’oblast di Luhansk, Serhiy Gaidai. Secondo il governatore, un proiettile ha colpito un appartamento al quinto piano di un palazzo uccidendo tre persone, tra cui due bambini.

Ore 2.40- Sequestrato convoglio umanitario

Il presidente ucraino ha reso noto nel corso della notte di un sequestro di un convoglio umanitario di 11 autobus vuoti diretti verso Mariupol per trarre in salvo i civili in fuga: «Dipendenti del servizio di emergenza statale e autisti di autobus sono stati fatti prigionieri» dalle forze russe. E ancora: «Stiamo facendo di tutto per liberare la nostra gente e sbloccare il movimento di carichi umanitari».

Ore 2.10 – Sanzioni alla Russia

Il presidente americano Joe Biden imporrà nuove sanzioni a oltre 300 membri della Duma, la Camera bassa del parlamento russo. Lo hanno riferito al New York Times fonti informate sull’annuncio delle nuove misure contro Mosca previsto per giovedì, quando il presidente americano si troverà a Bruxelles per partecipare al vertice della Nato, all’incontro con i leader del G7 e al Consiglio europeo sull’Ucraina. Le sanzioni, riferiscono le fonti, saranno annunciate in coordinamento con l’Unione Europea e i leader del G7.

22 marzo

ORE 10 – «Raffica di raid aerei a Kharkiv»

Più di 80 bombardamenti con artiglieria sono stati registrati a Kharkiv durante la notte. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov citato da Unian.

«Ne abbiamo registrati 84, sono stati colpiti distretti di Saltivka, Danylivka, Kholodna Hora, il distretto Htz», ha detto Sinegubov. In totale, secondo il capo dell’Ova, più di 600 case a Kharkiv sono state distrutte nei bombardamenti. Un drone da ricognizione russo è stato abbattuto questa mattina nella direzione di Chuguiv.

ORE 9.23 – «La Russia non ha né armi chimiche né biologiche»

La Russia non ha né armi chimiche né biologiche e le accuse di Washington sono solo «insinuazione maligne». Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, replicando al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, secondo cui Vladimir Putin è con «le spalle al muro» in Ucraina e per questo potrebbe ricorrere all’uso di armi chimiche e biologiche.

ORE 9.21 – Medici e sanitari ucraini potranno esercitare la loro professione in Italia

Un decreto legge per permettere temporaneamente ai medici e ai sanitari ucraini in arrivo in Italia di esercitare la loro professione e di essere reclutati in strutture del Paese. Dall’entrata in vigore del provvedimento, pubblicato in Gazzetta ufficiale ieri 21 marzo, sarà «consentito l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario», si legge nel decreto, «ai professionisti cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 che intendono esercitare nel territorio nazionale, presso strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private, una professione sanitaria o la professione di operatore socio-sanitario in base a una qualifica professionale conseguita all’estero regolata da specifiche direttive dell’Unione europea».

ORE 8.46 – «117 i bambini che hanno perso la vita nel confitto ucraino dal 24 febbraio»

Sono almeno 117 i bambini che hanno perso la vita nel confitto ucraino dal 24 febbraio. Lo ha denunciato la commissaria della Verkhovna Rada (Parlamento ucraino) per i diritti umani, Lyudmila Denisova, sottolineando che è impossibile determinare il numero esatto visti i combattimenti in corso in molte arre del Paese. Lo riporta la Bbc.

ORE 8.33 – «Le truppe ucraine continuano a respingere i tentativi russi di occupare la città di Mariupol»

«Nonostante gli intensi combattimenti, le truppe ucraine continuano a respingere i tentativi russi di occupare la città meridionale di Mariupol». Lo riferisce l’intelligence britannica, nel suo ultimo aggiornamento della situazione sul terreno in Ucraina. Secondo l’intelligence, anche nelle ultime 24 ore le forze russe hanno fatto «progressi limitati» e la situazione è «in stallo» sulla maggior parte dei fronti.

ORE 8 – «Le forze russe hanno scorte di munizioni e cibo per non più di tre giorni»

Nel suo ultimo rapporto operativo, l’esercito di Kiev afferma che «secondo le informazioni disponibili, le forze di occupazione russe che operano in Ucraina hanno scorte di munizioni e cibo per non più di tre giorni».

ORE 7.49 – «925 il numero dei civili uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa»

È salito a 925 il numero dei civili uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, secondo l’ultimo calcolo dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. I feriti sono 2.421. Tra le vittime accertate si contano 75 bambini, mentre quelli rimasti feriti sono 99.

ORE 7.45 – Zelensky insiste per un colloquio diretto con Putin

Volodymyr Zelensky insiste per un colloquio diretto con Vladimir Putin, «in qualsiasi formato» sia necessario. Parlando con una tv locale, il presidente ucraino ha sottolineato che «senza questo incontro è impossibile capire pienamente quello che sono pronti a fare per fermare la guerra».

Mariupol «è stata ridotta in cenere» dall’aggressione militare russa, «ma sopravviverà». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo video diffuso nella notte, esortando il suo popolo «a combattere, a continuare a combattere». Dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio, «vediamo sempre più eroi ucraini, prima erano normali ucraini, ora sono veri combattenti».

ORE 7.30 – «I russi sono stati respinti da Makariv»

I russi sono stati respinti da Makariv, sostiene lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine, secondo cui «in direzione di Mikolaiv, come esito del nostro contrattacco, il nemico si è visto costretto a ritirarsi al confine. Grazie alle azioni eroiche dei nostri difensori, è stata issata la bandiera nazionale ucraina sulla città di Makariv». Makariv si trova 60 chilometri a ovest di Kiev.

20 marzo

Ore 15.30 – Zelensky: «Russi venuti per sterminarciti»

«Le forze russe sono venute per sterminarci, per ucciderci». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una intervista alla Cnn, sottolineando che «con la dignità del nostro popolo e del nostro esercito abbiamo potuto dimostrare di essere stati in grado di assestare un colpo potente, siamo stati in grado di contrattaccare». Allo stesso tempo, però, Zelensky ha detto che «sfortunatamente la nostra dignità non sta salvando vite». Di qui la necessità di negoziare con il presidente russo Vladimir Putin. «Se c’è anche solo un uno per cento di possibilità per noi di fermare questa guerra, penso che dobbiamo sfruttarla. Dobbiamo farlo» perché «ogni giorno stiamo perdendo persone, persone innocenti sul terreno».

Ore 15.15 – Riprendono domani online colloqui Russia-Ucraina

Russi e ucraini riprendono i colloqui domani con un incontro online. Lo scrive la Tass citando Ukrainiskaya Pravda che fa riferimento a fonti di alto livello. «Un incontro online fra le delegazioni russa e ucraina è previsto per il 21 marzo», si legge.

Ore 13.33 – Kiev denuncia: «Attaccata casa di cura a Luhansk, almeno 56 morti»

Le truppe russe hanno aperto il fuoco su una casa per anziani a Kreminna, nella regione ucraina di Luhansk, uccidendo 56 persone: è quanto sostiene il governo ucraino denunciando che i russi hanno sparato all’edificio «da un carro armato in maniera cinica e deliberata».

Secondo le autorità ucraine, ci sono stati 15 sopravvissuti, che sono stati «rapiti e portati nel territorio occupato a Svatove (sempre nella regione di Luhansk) nella struttura geriatrica locale». La denuncia e il numero delle vittime non possono essere verificate in modo indipendente.

Ore 13.02 – Media ucraini: navi russe colpiscono Mariupol con armi pesanti

Mariupol è stata colpita da armi pesanti sparate da quattro navi della Marina russa. Lo ha riferito il reggimento Azov sul suo canale Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian. «Il nemico continua a distruggere cinicamente la città ucraina, usando tutto l’arsenale disponibile. Dopo aerei, artiglieria, vari sistemi e carri armati, gli occupanti russi stanno distruggendo la città con armi pesanti di navi da guerra», sottolinea il reggimento Azov

Ore 12 – Media ucraini: «L’élite russa pensa di eliminare Putin»

Nell’élite russa si sta formando un gruppo di persone contrarie a Vladimir Putin che starebbero considerando la sua eliminazione. Lo ha riferito su Facebook la direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, come riportano le agenzie di stampa ucraine Unian e Ukrinform.  

«Avvelenamento, malattia improvvisa, incidente: l’élite russa- affermano rapporti di intelligence – sta valutando la rimozione di Putin. Un gruppo di figure influenti contrarie a Vladimir Putin si sta formando tra l’élite politica e imprenditoriale russa. Il loro obiettivo è rimuovere Putin dal potere il prima possibile e ripristinare i legami economici con l’Occidente a causa della guerra in Ucraina».  Secondo l’intelligence ucraina, una certa parte dell’élite politica russa considera il direttore dell’FSB Alexander Bortnikov come il successore di Putin che, riportano i media ucraini, recentemente sarebbe caduto in disgrazia per errori di calcolo nella guerra contro l’Ucraina.

Ore 11.10 – Colpita base con mercenari stranieri 

Le forze armate russe hanno affermato di aver sferrato un attacco contro una base militare nella regione di Zhytomyr in Ucraina dove si addestravano mercenari stranieri. Lo riferisce Interfax citando il ministero russo della Difesa. Il portavoce dello stesso ministero. Igor Konashenkov, citato da Interfax, rende noto che “oltre 100membri delle forze speciali ucraine e mercenari stranieri sono stati uccisi”.

Ore 9.47 – Ucraina: Mosca, usati ancora missili ipersonici Kinzhal

Le forze armate russe hanno annunciato di avere utilizzato «ancora una volta» i sistemi missilistici ipersonici Kinzhal “per colpire obiettivi militari in Ucraina”. I missili ipersonici Kinzhal hanno distrutto una grande base di carburante e lubrificanti a Mykolaiv.

Ore 8.20 – Attaccata scuola Mariupol, dentro 400 persone

La Russia ha attaccato una scuola a Mariupol dove a avevano trovato rifugio circa 400 persone. Lo scrivono Bbc e Sky News citando un post su Telegram delle autorità municipali di Mariupol. Il bombardamento sarebbe avvenuto ieri sera, l’edificio sarebbe stato distrutto e sotto le macerie restano donne, bambini e anziani, si riferisce nel post su Telegram. La Bbc da parte sua specifica che le informazioni non sono state verificate indipendentemente.

Ore 8.10 – Media Kiev: «Residenti di Mariupol deportati in Russia»

I residenti della città ucraina assediata di Mariupol vengono obbligati a migliaia a trasferirsi in Russia: è quanto afferma il Kyiv Independent, che cita come fonte il municipio di Mariupol. “I civili verrebbero portati in campi dove i russi controllano i loro cellulari e i loro documenti per poi deportarli verso città remote della Russia”,scrive ancora il giornale ucraino in un tweet. 

Ore 7.05 – Zelensky: «Crimini di guerra a Mariupol passeranno alla storia»

Nel nuovo video postato su Facebook, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha anche affermato che l’assedio di Mariupol passerà alla storia per quelli che definisce “crimini di guerra” da parte dell’esercito russo.  

«Fare questo a una città pacifica, quello che hanno fatto gli occupanti, è una cosa terribile che sarà ricordata per i secoli a venire», afferma Zelensky nel suo video-discorso notturno alla nazione riportato dai media internazionali. 

Ore 6 – Sirene d’allarme in quasi tutta l’Ucraina

Le sirene d’allarme antiaeree si sono attivate in quasi tutte le regioni dell’Ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Oltre che a Kiev e a Leopoli, il rischio di raid aerei è scattato negli oblast di Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia, Sumy,Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovograd, Ivano-Frankivsk, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Zhytomyr e Vinnytsia.

Ore 5 – Nuovo appello di  Zelensky

Il presidente ucraino ha postato un videomessaggio su Facebook e, rivolgendosi a Vladimir Putin, annuncia: «È tempo di colloqui di pace, senza indugio. Questa è l’unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori. Altrimenti, le perdite della Russia saranno tali che il Paese impiegherà diverse generazioni per riprendersi».

19 marzo

Ore 10.55 – «La battaglia a Mariupol sta impedendo ai soccorritori di aiutare i superstiti del teatro»

La battaglia strada per strada a Mariupol sta impedendo ai soccorritori di aiutare i superstiti del teatro bombardato mercoledì dai russi e che sono ancora sotto le macerie, nei seminterrati. È l’allarme lanciato dal sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, precisando che i soccorritori possono operare quando c’è uno stallo nei combattimenti. «Ci sono carri armati, colpi di artiglieria e spari da parte di qualsiasi topo di arma nella zona», ha detto. «Le nostre forze stanno facendo il possibile in città, ma sfortunatamente le forze del nemico sono maggiori delle nostre», ha aggiunto.

Ore 10.40 – Mattarella: «Il mondo è ripiombato in una condizione di incertezza e angoscia a seguito dell’aggressione russa all’Ucraina»

«Nel momento in cui le nostre società cercavano faticosamente di emergere dall’emergenza sanitaria il mondo è ripiombato in una condizione di incertezza e angoscia a seguito dell’aggressione russa all’Ucraina». Si legge nel messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al sua Santità, Papa Francesco, in occasione dell’anniversario del Pontificato.

Ore 10.30 – Russia a Italia: «Con altre sanzioni conseguenze irreversibili»

La Russia mette in guardia l’Italia dall’assumere un atteggiamento ancora più duro sul piano delle sanzioni e minaccia «conseguenze irreversibili». È quanto affermato all’agenzia Ria Novosti da Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo. Mosca, ha detto Paramonov senza però fornire dettagli, sta lavorando a una risposta alle sanzioni “illegittime” degli Stati Uniti e dell’Unione europea. Citando la dichiarazione del ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire sui piani dell’Ue per lanciare una “guerra economica e finanziaria totale” contro la Russia, Paramonov ha affermato: «Non vorremmo che la logica delle dichiarazioni del ministro trovasse seguaci in Italia e provocasse una serie di corrispondenti conseguenze irreversibili».

Ore 9.46 – «Gazprom continuerà a fornire gas all’Europa»

Gazprom continuerà a fornire gas all’Europa attraverso l’Ucraina, nei volumi giornalieri richiesti dai consumatori europei. Lo ha fatto sapere il portavoce della compagnia statale russa del gas, Sergei Kuprianov ribadendo che “domenica 13 marzo, il gas russo è transitato attraverso il territorio dell’Ucraina in modalità regolare, secondo le richieste dei consumatori europei: 106,6 milioni di metri cubi al giorno”. Praticamente lo stesso volume della scorsa settimana, secondo l’agenzia Tass.

Ore 9.04 – «La Russia ha lanciato missili ipersonici verso l’Ucraina»

La Russia ha riferito di aver usato missili ipersonici per distruggere un deposito di armi e munizioni a Ivano-Frankivsk, nell’ovest dell’Ucraina. Lo riporta l’agenzia di stampa Interfax. I missili ipersonici, per la loro velocità, possono non essere rilevati dai sistemi di difesa antiaerea.

Ore 8.46 – «Almeno 112 i bambini che hanno perso la vita nel conflitto in Ucraina»

Sono almeno 112 i bambini che hanno perso la vita nel conflitto in Ucraina. Lo hanno reso noto le autorità di Kiev aggiungendo che 140 bambini sono rimasti feriti in seguito all’aggressione militare russa.

Ore 8.30 – «Situazione catastrofica a Mariupol»

«La situazione a Mariupol è catastrofica. Ci sono combattimenti in corso per Azovstal. Sulla base dei dati disponibili, possiamo dire che ha abbiamo perso questo colosso economico, uno dei più grandi impianti in Europa è andato distrutto». A riferirlo è il consigliere del ministro degli Affari interni Vadym Denisenko, parlando a Rada Tv della acciaieria in città.

Ore 8.15 – «Almeno 40 i soldati ucraini uccisi nel raid aereo sulla zona meridionale di Mykolaiv»

Sono almeno 40 i soldati ucraini uccisi in un raid aereo russo sulla zona meridionale di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo ha scritto il sindaco di Mykolaiv Oleksandr Senkevich su Facebook, denunciando diversi bombardamenti sulla città.

Ore 08.10 – «Ucciso generale russo»

Il ministero della Difesa di Kiev ha rivendicato l’uccisione del generale Andrei Mordvichev. Si tratta del quinto generale russo morto in Ucraina dall’inizio dell’invasione ordinata dal presidente russo Vladimir Putin, secondo la difesa ucraina. Una sua fotografia è stata postata su Twitter dallo Stato Maggiore della Difesa ucraina.

Ore 7.46 – Aperto corridoio umanitario

Il governatore della regione ucraina di Lugansk ha annunciato che oggi alle ore 09.00 locali (le 08.00 in Italia) sarà aperto un corridoio umanitario per evacuare i civili. Lo scrive la Cnn. 

Ore 7.35 – «È stato fermato il tentativo delle forze armate della Russia di accerchiare Kiev»

È stato fermato il tentativo delle forze armate della Russia di accerchiare Kiev mantenendo il controllo delle due principali strade che portano alla capitale sulla riva destra e sinistra del fiume Dnipro. Lo riferisce Oleksandr Hruzevych, vicecapo di stato maggiore dell’esercito ucraino, citato dalla Cnn.

«Ad oggi, il nemico è stato fermato a una distanza di quasi 70 chilometri dalla riva destra» del fiume Dnipro, che divide in due Kiev, ha detto Hruzevych. Inoltre anche ”sulla riva sinistra l’avanzata è stata fermata. Il nemico sta cinicamente sparando alle nostre strutture infrastrutturali”, ma ”le principali vie di attacco sono bloccate». Intanto sarebbero almeno 40 i soldati ucraini uccisi in un raid aereo russo sulla zona meridionale di Mykolaiv, ha scritto il sindaco di Mykolaiv Oleksandr Senkevich su Facebook, denunciando diversi bombardamenti sulla città.

17 marzo

Ore 5.30 – Nel teatro di Mariupol bombardato almeno 500 civili

«Finché non ne sapremo di più, non possiamo escludere la possibilità di un obiettivo militare ucraino nell’area del teatro, ma sappiamo che il teatro ospitava almeno 500 civili». Lo ha dichiarato Belkis Wille, referente di Human Rights Watch, in merito al bombardamento del Teatro di Mariupol. «Ci sono serie preoccupazioni – ha aggiunto – su quale fosse l’obiettivo in una città sotto assedio da giorni e in cui telecomunicazioni, elettricità, acqua e riscaldamento sono stati quasi completamente interrotti». Nelle immagini satellitari si vedono due scritte “bambini” in caratteri cirillici davanti e dietro la struttura. «Questa è una terribile tragedia, non lo perdoneremo mai. Ma non ci arrenderemo», ha detto il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko.

Ore 3 – Suonano le sirene in diverse città

Nella notte le sirene anti aeree sono tornate a suonare in numerose città, da Kiev a Rivne, da Leopoli a Ivano-Frankivsk. Nella capitale un missile è stato abbattuto dalla contraerea ma i resti sono finiti su un grattacielo, provocando un morto e tre feriti.

15 marzo

Ore 10.54 –  Onu, quasi 3 milioni di rifugiati ucraini

 Il numero di Ucraini fuggiti dal paese continua a salire e sfiora la soglia dei 3 milioni. Secondo gli ultimi dati dell’Onu, dal 24 febbraio, data dell’aggressione russsa, un totale di 2.952.026 rifugiati hanno attraversato il confine ucraino per cercare rifugio all’estero. I dati, aggiornati al 14 marzo e riferiti su un’apposita pagina del sito dell’Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr), indicano che oltre la stragrande maggioranza delle persone in fuga è giunta in Polonia (quasi 1,8 milioni di profughi), seguita dalla Romania (olre 422.000) e dalla Moldavia (quasi 340.000). 

Ore 10.45 – Divieto russo per i concerti delle star pro-Ucraina 

Mosca ha vietato i concerti alle star russe che si sono espresse contro la guerra in Ucraina. Black list anche per le star ucraine che hanno condannato il presidente russo Vladimir Putin per lo spargimento di sangue nel loro Paese. Lo scrive l’agenzia di stampa ucraina Unian, che precisa come alcune star russe abbiano iniziato a impegnarsi a non salire sul palco con simboli ucraini e non fare menzione dell’invasione da parte della Russia il 24 febbraio.

Le star ucraine a cui finora è stato vietato di esibirsi nella Federazione Russa sono Ivan Dorn, Max Barsky, Nadia Dorofeeva, Potap e Nastya Kamensky, Svetlana Loboda, Vera Brezhnev, Monatik, Alekseev, Okean Elzy, Uno in Canoa e Nervi. Le celebrità russe invece sono Maxim Galkin, Valery Meladze, Boris Grebenshchikov, i rapper NoizeMS e Oxxxymiron, il gruppo Casta, Anacondaz, Bloodshed, Film, 2Mashi.

Ore 10.37 – Kiev imporrà da questa sera un coprifuoco di 36 ore

Ad annunicarlo è stato il sindaco della capitale ucraina.

Ore 10.35 – Bombe su ospedale e scuole a Lugansk, 4 vittime

Almeno 4 persone sono rimaste uccise durante i bombardamenti russi nella città ucraina di Rubezhnoye, nella regione del Lugansk, che hanno colpito e distrutto un collegio per non vedenti, un ospedale cittadino, tre scuole e altre strutture militari. Lo riferisce il Kiev Indipendent citando Serhiy Haidai, capo dell’amministrazione militare regionale del Lugansk su Telegram.

Ore 10.30 – Raid alla torre della Tv a Rivne: il bilancio

Sale a 19 il bilancio delle vittime del raid russo di ieri contro una torre della televisione nella città nord occidentale di Rivne. Si contano anche 9 feriti. Secondo il governatore potrebbero esserci più vittime. I soccorritori sono ancora al lavoro sul posto. Lo riporta il Kyiv Independent citando il governatore della provincia di Rivne, Vitalii Koval.

Ore 9.57 – Consigliere Zelensky: «Guerra finirà entro primi di maggio»

La guerra in Ucraina finirà al più tardi all’inizio di maggio, quando la Russia avrà esaurito le risorse di cui dispone per attaccare il suo vicino. A fare questa previsione è stato un consigliere del governo ucraino citato dai media del Paese. “Penso che entro maggio, all’inizio di maggio, dovremmo avere un accordo di pace”, ha dichiarato Oleksiy Arestovich, consigliere del capo di gabinetto del presidente ucraino , precisando che “o ci sarà un accordo di pace raggiunto rapidamente, in una o due settimane, con il ritiro delle truppe e tutto il resto, oppure ci sarà un tentativo di mettere insieme alcuni, diciamo, siriani, per un secondo round e, quando avremo respinto anche loro, un accordo entro metà aprile o fine aprile”.

Ore 9.24 – Wang Yi: «La Cina non vuole essere colpita da sanzioni»

«La Cina non è parte della crisi e tantomeno vuole essere colpita dalle sanzioni» alla Russia per l’invasione dell’Ucraina. Sono queste le parole arrivate dal ministro degli Esteri di Pechino, Wang Yi, in dichiarazioni riportate stamani dall’agenzia ufficiale Xinhua che dà notizia di un colloquio telefonico di ieri tra Wang e il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares.

Wang ha insistito sulla posizione di Pechino contraria alle sanzioni “per risolvere i problemi” e alle “sanzioni unilaterali prive di basi nel diritto internazionale”, ribandendo il “diritto a salvaguardare i suoi diritti e interessi legittimi”.

Ore 9.03 – Kiev: oltre 13.500 le perdite fra le fila russe

Ammonterebbero a oltre 13500 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.

Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di oltre 13500 uomini, 404 carri armati, 1279 mezzi corazzati, 150 sistemi d’artiglieria, 64 lanciarazzi multipli, 36 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 81 aerei, 95 elicotteri, 640 autoveicoli corazzati, 3 unità navali, 60 cisterne di carburante e 9 droni.

Ore 9 – La proposta di Renzi: la Merkel come mediatrice «per conto di Ue e Nato»

«Quella della Merkel è la classica idea forse detta troppo presto ma che nell’arco delle prossime ore, giorni, settimane diventerà realtà». Lo ha detto Matteo Renzi su radio Leopolda a proposito della proposta di incaricare la ex Cancelliera tedesca di mediare per conto di Ue e Nato per una soluzione diplomatica del conflitto ucraino.

Ore 7.30 – Esplosioni a Kiev: colpito un palazzo

Nel bombardamento su Kiev è stato colpito un palazzo. Secondi i soccorritori ci sono almeno due i morti, precisando che in 27 sono stati tratti in salvo. Prima dell’alba nella capitale sono state udite diverse esplosioni: nel mirino delle forze russe, il distretto di Svyatoshynskyi a ovest di Kiev, vicino al sobborgo di Irpin, teatro di intensi combattimenti negli ultimi giorni. Tra gli edifici colpiti da tiri di artiglieria, un palazzo di 16 piani che ha preso fuoco.

Ore 6.35 – Esplosioni in zona residenziale di Kiev

Le esplosioni – secondo quanto si vede in alcuni video pubblicati sui social dalle Forze armate ucraine – hanno interessato un palazzo residenziale di 10 piani a Kiev. Numerosi gli appartamenti in fiamme. L’edificio è stato gravemente danneggiato. Molti detriti – in particolare vetri e serramenti divelti – si sono accumulati nel cortile davanti al palazzo.

Ore 4.35 – Consigliere Zelensky: guerra finirà a maggio 

La guerra in Ucraina finirà entro maggio «perché la Russia esaurirà le risorse per continuare l’invasione». Lo sostiene – in un video diffuso dai media ucraini – Oleksiy Arestovich, consigliere della presidenza ucraina, sottolineando che “i tempi esatti dipenderanno da quante risorse il Cremlino è disposto a impegnare per la campagna”. “Penso che entro l’inizio di maggio – ha detto – dovremmo avere un accordo di pace, forse molto prima, vedremo. Siamo a un bivio, ora: o ci sarà un accordo di pace molto rapidamente, entro una o due settimane, con il ritiro delle truppe e tutto il resto, o ci sarà un tentativo di mettere insieme alcuni siriani per un secondo ‘tentativo’ e, quando respingiamo anche loro, un accordo entro metà aprile o fine aprile”. Infine, “uno scenario completamente folle potrebbe spingere la Russia ad inviare nuovi coscritti dopo un mese di addestramento”.

14 marzo

Ore 08.05 – «Condominio a Kiev in fiamme dopo i bombardamenti»

«Condominio a Kiev in fiamme dopo i bombardamenti. Secondo il servizio di emergenza statale, i vigili del fuoco stanno spegnendo il fuoco nel condominio di 9 piani in 20 Bohatyrska St. nel quartiere di Obolon. L’edificio è stato colpito intorno alle 5 del mattino». È quanto riporta un tweet di The Kyiv Independent.

Ore 07.45 «Russia chiede sostegno militare alla Cina»

Anche droni, nel quadro di un sostegno militare, e assistenza economica. È quello che Mosca avrebbe chiesto alla Cina dopo l’invasione russa dell’Ucraina secondo notizie riportate dalla Cnn che cita due funzionari Usa dopo che il Financial Times ha rivelato che Mosca avrebbe chiesto a Pechino di fornire equipaggiamento militare fin dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.

Ore 07.20 – «Bombardamenti nella città di Snihurivka, persone sotto le macerie»

«I media mostrano le conseguenze del bombardamento mattutino della città di Snihurivka, nella regione di Mykolaiv. Le autorità locali riferiscono che ci sono persone sotto le macerie». È quanto riporta in un tweet l’agenzia di stampa Nexta.

Ore 03.00 – «Avvisi di raid aerei in almeno 19 delle 24 regioni ucraine»

Ore 00.30 – Di Maio: «In Ucraina 34 italiani bloccati»

In Ucraina 34 italiani bloccati. I connazionali presenti nel paese dilaniato dalla guerra con la Russia erano 2.000, oggi sono “400”, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, spiegando che «ne abbiamo già salvati 200» e dei 400 presenti nel Paese, «in 34 sono bloccati». «Ci stiamo lavorando ogni giorno», ha detto in collegamento con ‘Non è l’Arena’, ringraziando l’Unità di crisi della Farnesina per il lavoro svolto.

13 marzo

Ore 15.30 – Giornalista ucciso, gli Usa: «Risponderemo»

La notizia della morte del giornalista americano Brent Renaud ucciso in Ucraina da soldati della Russia a Irpin «è – per la Casa Bianca- orribile e scioccante». «L’ho appena appreso: mi consulterò con i miei colleghi, con gli ucraini, per determinare come sia accaduto, per poi misurare ed eseguire conseguenza appropriate come risultato di questo», ha affermato il Consigliere per la sicurezza Usa, Jake Sullivan, in una intervista al programma della Cbs, “Face the Nation”. «Seguiremo questo ultimo sviluppo molto da vicino e risponderemo in modo proporzionale», ha aggiunto.

Ore 14.05 – Ucciso giornalista statunitense

Brent Renaud, giornalista statunitense, è stato ucciso da soldati della Russia a Irpin, in Ucraina. Lo ha reso noto il capo della Polizia di Kiev, Andrei Nebitov. Renaud, 51 anni, è stato colpito al collo mentre era ad un checkpoint, come ha spiegato un altro giornalista rimasto ferito e trasportato in ospedale a Kiev. Entrambi stavano girando immagini relative all’uscita dei cittadini dalla zona di Irpin quando sono stati colpiti.

Ore 13.20 – Cremlino: «Non escluso incontro Putin-Zelensky»

«Abbiamo ripetutamente affermato che nessuno esclude la possibilità di un incontro tra Vladimir Putin e il presidente Zelensky. Ma dobbiamo capire quale dovrebbe essere il risultato di questo incontro e cosa verrà discusso». Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando in un punto stampa le dichiarazioni del ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, a proposito di un incontro tra il presidente della Russia e quello dell’Ucraina mentre la guerra tra i due paesi va avanti da quasi 3 settimane.

Ore 12.45 – La “talpa”: «Verso scontro Putin-servizi»

Potrebbe arrivare presto la resa dei conti fra Vladimir Putin e i vertici dei servizi di sicurezza, mentre prosegue la guerra tra Russia e Ucraina, perché «la situazione è così grave che non ci sono limiti» alle possibili evoluzioni e presto “accadrà qualcosa di straordinario”. Lo rivela una nuova lettera inviata da una ‘talpa’ dell’Fsb (Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa) a Vladimir Osechkin, attivista dei diritti umani in esilio: nel documento – giudicato attendibile e rilanciato su Twitter – si conferma come dopo le perquisizioni e i clamorosi arresti di due alti esponenti dell’Fsb, siano aumentano le pressioni all’interno del Servizio di sicurezza federale, erede del Kgb sovietico. Non solo, è sempre più alto il livello dello scontro fra le diverse strutture di sicurezza con un Putin ormai consapevole di essere stato tratto in inganno dalle informazioni sbagliate fornite dall’intelligence.

Ore 12.08 – «Le forze russe hanno perso oltre 12mila soldati, 74 aerei, 86 elicotteri e 374 tank»

Le forze russe hanno perso oltre 12mila soldati, 74 aerei, 86 elicotteri e 374 tank. È quanto si legge nel bollettino delle Forze armate ucraine sul totale delle perdite russe aggiornato a questa mattina.

Ore 12 – «Il 70% di Irpin è sotto il controllo degli ucraini»

«Il 70% di Irpin è sotto il controllo degli ucraini, nel restante 30% ci sono i combattimenti». Lo comunica in un video il sindaco, Oleksandr Mrkuscyn.

Ore 11.47 – «È salito a 35 morti e 134 feriti il bilancio dell’attacco lanciato contro la base di Yavoriv»

È salito a 35 morti e 134 feriti il bilancio dell’attacco lanciato dai russi contro la base miliare ucraina di Yavoriv, nella regione di Leopoli, non lontano dal confine con la Polonia. Lo ha riferito il governatore della regione di Leopoli, citato dai media locali.

Ore 10.34 – «Un bombardamento aereo ha danneggiato uno storico monastero nella regione orientale di Donestk»

Un bombardamento aereo ha danneggiato lo storico monastero ortodosso del Santo Dormition Sviatogirsk Lavra, nella regione orientale di Donestk. Lo denuncia su Telegram il parlamento ucraino, citato dalla Cnn. Ben 520 persone, fra cui 200 bambini, si erano rifugiati nel monastero. Ci sono molti feriti, alcuni portati nell’ospedale di Sviatogirsk, altri curati sul posto. Per fortuna non vi sono morti.

Ore 10.23 – «20 persone rimaste uccise nell’attacco lanciato dai russi contro la base miliare ucraina di Yavoriv»

Sono 20 le persone rimaste uccise nell’attacco lanciato dai russi contro la base miliare ucraina di Yavoriv, nella regione di Leopoli, non lontano dal confine con la Polonia. Lo ha riferito il Guardian, citando i servizi di emergenza ucraini. Il bilancio fornito dal governatore di Leopoli è invece di 9 morti e 57 feriti.

Ore 10.18 – Anonymous ha lanciato un appello ai russi perché rovescino il regime di Vladimir Putin

Il gruppo hacker internazionale Anonymous ha lanciato un appello ai russi perché rovescino il regime di Vladimir Putin, mettendo così fine all’invasione dell’Ucraina. «Il modo più pacifico per mettere fine al conflitto è che il popolo russo si sollevi contro Putin», dichiara un uomo con il volto nascosto dalla maschera di Guy Fawkes, il simbolo di Anonymous, in un video messaggio in russo diffuso dall’account Twitter del gruppo.

Ore 10.04 – «Il sindaco di Dniprorudne è stato rapito»

Il sindaco di Dniprorudne, Yevhen Maveev, è stato rapito. Lo annuncia sull sua pagina facebook il capo dell’amministrazione statale regionale di Zaporizhia, Oleksandr Starukh.

Ore 9.53 – «Colpi di artiglieria e razzi sono stati sparati intorno a Odessa»

Colpi di artiglieria e razzi sono stati sparati intorno a Odessa, nel sud dell’Ucraina. Lo ha riferito Sky News, ricordando come l’intelligence britannica, nel suo ultimo aggiornamento, abbia indicato Odessa come il prossimo obiettivo dei russi.

Ore 9.41 – «9 ospedali sono stati colpiti e danneggiati dall’inizio dell’offensiva russa in Ucraina»

Nove ospedali, tra cui quello pediatrico di Mariupol, sono stati colpiti e danneggiati dall’inizio dell’offensiva russa in Ucraina. Lo conferma il Washington Post, che spiega di aver esaminato più di 500 tra video e foto, rivisto post messi dagli ospedali sui social, parlato con testimoni e dipendenti degli ospedali e confrontato le notizie raccolte con i rapporti delle autorità ucraine, delle Nazioni Unite, dell’Oms, di Human Rights Watch e dell’Acled, un’organizzazione che monitora i conflitti nel mondo. Ci sono state vittime in almeno tre degli attacchi verificati dal Washington Post e tre delle strutture colpite servivano specificatamente donne e bambini.

Ore 9.28 – «È di 9 morti e 57 feriti il bilancio dell’attacco lanciato contro la base miliare ucraina di Yavoriv»

È di 9 morti e 57 feriti il bilancio dell’attacco lanciato dai russi contro la base miliare ucraina di Yavoriv, nella regione di Leopoli, non lontano dal confine con la Polonia. Lo ha riferito il governatore della regione di Leopoli, sottolineando che contro la base sono stati lanciati 30 razzi.

Ore 9.10 – Nato: «La Russia potrebbe usare armi chimiche»

Nella guerra con l’Ucraina, «la Russia potrebbe usare armi chimiche». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. «Ora che sono state prodotte queste accuse false, dobbiamo rimanere vigili perché è possibile che la Russia stessa stia pianificando missioni con armi chimiche», ha detto, respingendo le affermazioni del governo russo secondo cui gli Stati Uniti hanno gestito laboratori segreti in Ucraina per lo sviluppo di armi biologiche.

«Vediamo con orrore il numero crescente di vittime civili e l’insensata distruzione da parte delle forze russe. Il popolo ucraino sta resistendo con coraggio e determinazione, ma è probabile che i prossimi giorni porteranno una sofferenza ancora maggiore», ha detto Stoltenberg al quotidiano Welt am Sonntag.

Il segretario generale della Nato ha ribadito l’appello al presidente russo Vladimir Putin a «porre fine a questa guerra, ritirare tutte le forze e impegnarsi nella diplomazia». Stoltenberg infine ha di nuovo escluso che la Nato possa imporre una no-fly zone sull’Ucraina. Ciò significherebbe attaccare le forze russe con il rischio di «uno scontro diretto e un’escalation incontrollabile. Dobbiamo porre fine a questa guerra e non estenderla», ha sottolineato.

Ore 8.30 – Mosca: «Sono 3.687 gli obiettivi militari ucraini distrutti»

Sono 3.687 gli obiettivi militari ucraini distrutte dall’inizio dell’offensiva militare. Lo ha annunciato il ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia di stampa Tass. Secondo il maggior generale Igor Konashenkov, nelle ultime 24 ore la difesa aerea russa ha abbattuto anche un aereo Su-24 dell’aviazione ucraina e due droni per un totale di 99 aerei militari e 128 velivoli senza pilota.

Ore 8.15 – «Putin contava su una Nato, un Occidente e un’America divisi. Ma non ha avuto niente di tutto questo»

«Putin contava su una Nato divisa, un Occidente diviso e, sinceramente, un’America divisa. Ma non ha avuto niente di tutto questo». Lo ha scritto in un tweet il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

Ore 8.10 – Bus con a bordo circa 50 ucraini si è ribaltato sulla A14: un morto

Grave incidente questa mattina intorno alle 6 al km 101 della A14, dove un bus con a bordo circa 50 persone, tutte di nazionalità ucraina, si è ribaltato. Nell’incidente – riferiscono fonti dei vigili del fuoco – ci sarebbe un morto e diversi feriti ma le operazioni di soccorso sono ancora in atto.

Ore 7.40 – «Le forze russe hanno colpito una base aerea a Ivano-Frankivsk»

Le forze russe hanno colpito una base aerea a Ivano-Frankivsk, nell’Ucraina occidentale. Lo ha riferito il sindaco della città, Ruslan Martsinkiv, citato dal Kyiv Independent. Secondo il sindaco, lo scalo è stato obiettivo dei russi per il secondo giorno consecutivo. Martsinkiv ha quindi esortato le persone che vivono nella zona ad andarsene.

Ore 07.15 –  «Esplosioni udite a Kherson e Leopoli sotto attacchi missilistici russi»

«Molteplici esplosioni sono state udite a Kherson e riferiscono che Leopoli è sotto attacchi missilistici russi». È quanto riporta The Kyiv Independent su Twitter.

12 marzo

Ore 19.50 – Kiev: uccisi altri 7 civili

Le autorità ucraine accusano i russi di aver ucciso 7 civili, tra cui un bambino, che stavano evacuando vicino a Kiev.

Ore 19.22 – Kuleba: «C’è poco spazio per la diplomazia nella testa di Putin»

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba si mostra scettico sulla possibilità di negoziare un accordo con la Russia che ponga fine all’invasione.
«C’è poco spazio per la diplomazia nella testa di Vladimir Putin», ha affermato intervenendo ad un forum organizzato a Washington.

«Dobbiamo comunque tenere aperto il canale della diplomazia, ma essendo consapevoli dei tentativi di manipolazione portati avanti dalla Russia, che continua ad avanzare richieste per noi inaccettabili». “Noi – ha ribadito Kuleba – non scenderemo a compromessi su nessuno dei temi esistenziali che riguardano l’Ucraina”.

Ore 17.44 – Ucraina: Viminale, arrivati in Italia 34.851 profughi

Sono 34.851 i profughi entrati in Italia dall’inizio del conflitto fino a oggi: 17.685 donne, 3.040 uomini e 14.126 minori. Il dato lo comunica il Viminale. Ieri erano 31.287 i profughi arrivati: 15.830 donne, 2.781 uomini e 12.676 minori. 

Ore 17.03 – Raid nei sobborghi di Kiev: i russi avanzano

Proseguono i raid anche attorno a Kiev, i cui sobborghi hanno subito pesanti bombardamenti. Una base aerea a una trentina di chilometri dalla capitale distrutta dai missili. Nelle immagini satellitari carri armati russi a 25 km dal centro città. Bombe anche a Nikolaev (sud), Dnipro – dove i sistemi di difesa aerea, riferisce il sindaco, hanno respinto un attacco dal cielo nella prima mattina – e Kropyvnytskyi (centro del Paese).

Altro fronte Mariupol: i russi ne occupano la periferia est e gli ucraini accusano Mosca di aver colpito una moschea dove si riparavano dalle bombe 80 civili. Ma  il presidente dell’Associazione che gestisce la moschea di Solimano, Ismail Haciogl, ha affermato che l’area è sotto tiro, smentendo tuttavia che la moschea sia stata colpita. 

Ore 16.44 – Colloqui in videoconferenza

Russia e Ucraina stanno tenendo nuovi colloqui in videoconferenza.Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Interfax.

Ore 16.32 – Zelenskyj: «Invasione cinica e crudele»

«Questa guerra non è stata iniziata da noi, questa è l’invasione cinica e crudele da parte della Russia, è la guerra contro il popolo ucraino». Lo ha affermato Volodymyr Zelenskyj, presidente dell’Ucraina, intervenendo in collegamento video con la manifestazione di Eurocities a Firenze.

Ore 16.25 – Eliseo: Putin non dà segnali di voler sospendere la guerra

Nella telefonata di oggi del presidente Emmanuel Macron con il cancelliere Olaf Scholz al leader del Cremlino, Vladimir Putin, quest’ultimo «non ha dato alcun segnale della volontà di sospendere la guerra»: lo hanno riferito fonti dell’Eliseo rispondendo oggi alle domande dei giornalisti. “Noi – ha continuato l’Eliseo – ne traiamo una conseguenza: Putin deve prendere atto di sanzioni ancora più pesanti”

Ore 15.25 – Scholz-Macron a Putin: «Tregua immediata»

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, in una telefonata, hanno incalzato il leader russo Vladimir Putin, chiedendo una tregua immediata in Ucraina. Lo dice il portavoce del cancelliere, Steffen Hebestreit.

«Il colloquio è parte degli sforzi internazionali in corso per porre fine alla guerra in Ucraina». In 75 minuti, i due leader hanno anche chiesto «l’inizio di una soluzione diplomatica del conflitto».  «Su altri contenuti del colloquio – si legge nel comunicato – è stato concordato il silenzio». Scholz ha parlato anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

Ore 15.20 – Putin a Macron e Scholz, fermate violazioni umanitarie Kiev

In una telefonata con Emmanuel Macron e Olaf Scholz, il presidente russo Vladimir Putin ha accusato le forze di Kiev di “flagranti violazioni” del diritto internazionale umanitario nel conflitto in Ucraina e chiesto ai leader di Francia e Germania di “esercitare la loro influenza” sulle autorità locali perché vi pongano fine.Lo riporta la Tass.«In relazione alle questioni sollevate dai suoi interlocutori sulla situazione umanitaria nelle area dell’operazione militare speciale per proteggere il Donbass, Vladimir Putin ha li informati sulla reale situazione», afferma in una nota il Cremlino, accusando le forze di Kiev di «esecuzioni extragiudiziali di dissidenti, presa di ostaggi e uso di civili come scudi umani, armi pesanti collocate in aree residenziali, vicino a ospedali, scuole, asili e così via».

Ore 14.22 – Zelenskiy chiede l’intervento di Francia e Gemania per la liberazione del sindaco di Melitopol

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha chiesto ai leader di Francia e Germania di intercedere per la liberazione di Ivan Fedorov, il sindaco di Melitopol che sarebbe stato rapito dalle forze russe. Lo ha riferito lo stesso Zelensky nel suo ultimi video messaggio, nel quale ha detto, tra l’altro, di aver chiesto che Fedorov sia «liberato immediatamente» e di avere parlato con il presidente francese Emmanuel Macron e col cancelliere tedesco Olaf Scholz. «Parlerò con tutte le persone necessarie per far liberare la nostra gente», e «ci aspettiamo che i leader mondiali mostrino di potere influenzare la situazione», ha affermato il presidente ucraino.

Ore 14.05 – Papa Francesco: «In nome di Dio fermatevi»

«Mai la guerra, pensate soprattutto si bambini ai quali si toglie la speranza di una vita degna». Lo scrive il Papa in un nuovo tweet. “Bambini che hanno come giocattoli residui bellici. In nome di Dio fermatevi”, il nuovo appello.

Ore 14.01 – Continuano gli attacchi russi nonostante evacuazioni

L’esercito russo sta continuando ad attaccare nelle aree in cui l’Ucraina sta cercando di evacuare le persone e portare loro aiuto attraverso i corridoi internazionali. Lo riferiscono i media internazionali citando i governatori delle due regioni di Kiev e Donetsk. Il governatore di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha detto ai media locali che «il cargo umanitario si sta muovendo verso Mariupol, vi informeremo su come procede…la situazione è complicata, ci sono bombardamenti costanti»

Ore 9 – Moschea che ospitava civili bombardata a Mariupol

Una moschea a Mariupol che ospitava 80 civili è stata bombardata. Lo riferisce il ministero degli Esteri ucraino.

Ore 8.55 – I carri armati russi a 25 km da Kiev

Il convoglio di carri armati russi avanza verso la capitale Ucraina ed è ora a 25 km dal centro di Kiev.

Ore 8.40 – Recuperati i cadaveri di due bambini

I cadaveri di cinque persone, tra cui due bambini, sono stati recuperati dai soccorritori dei Servizi di emergenza tra le macerie di un edificio residenziale nel villaggio ucraino di Slobozhanske, poco fuori Kharkiv in seguito ai bombardamenti russi sulla città. Lo riferisce il Guardian.

Ore 8.20 – Russia: «Le sanzioni potrebbero fare chiudere la stazione spaziale internazionale»

La Russia afferma che le sanzioni potrebbero far chiudere la Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Lo afferma Dmitry Rogozin, il responsabile dell’agenzia spaziale russa Roscomos chiedendone la revoca. Secondo Rogozin, il funzionamento delle navicelle russe che riforniscono l’Iss sarà interrotto dalle sanzioni, interessando di conseguenza il segmento russo della stazione che serve, tra le altre cose, a correggere l’orbita della struttura orbitale. Di conseguenza ciò potrebbe causare l’ammaraggio o l’atterraggio della Iss.

Ore 6.30 – Kiev ormai circondata

Le forze russe si sono posizionate intorno a Kiev e stanno “bloccando” Mariupol, dove migliaia di persone stanno soffrendo un assedio devastante. I media locali riferiscono di sirene di avvertimento antiaereo in tutta l’Ucraina, comprese Kiev, Odessa, Dnipro e Kharkiv. Dopo dodici giorni di assedio, Mariupol, un porto strategico, è senza acqua, gas, elettricità o comunicazioni. La situazione è “quasi disperata”, ha avvertito Medici senza frontiere.

Ore 6.07 – Iniziata la riparazione delle linee elettriche a Chernobyl

L’Ucraina ha iniziato a riparare i danni alle linee elettriche che servono la centrale nucleare di Chernobyl. Lo hanno detto le autorità ucraina all’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica.

Ore 6 – Suonano sirene in varie città, da Kiev a Leopoli

Le sirene suonano in diverse città dell’Ucraina, da Leopoli a Kiev, da Cherasky a Charkiv. Lo riporta il Guardian. Poche ore fa Cnn ha riportato di esplosioni non lontano dalla capitale ucraina, dove le forze russe si starebbero avvicinando.

11 marzo

Ore 12.47 – Zelensky domani collegato con piazza Santa Croce a Firenze

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si collegherà domani in diretta con la manifestazione per la pace che si terrà dalle ore 15 in piazza Santa Croce a Firenze. Lo apprende l’Adnkronos dallo staff del sindaco Dario Nardella, che ha promosso l’iniziativa nella veste di presidente di Eurocities. In piazza sono attese circa 10mila persone. Interverranno leader politici, sindacali e sindaci.

Ore 13.20 – Ha partorito la donna simbolo dell’ospedale bombardato di Mariupol

Ha partorito una bambina, alle 22 di ieri sera, la donna incinta diventata simbolo del bombardamento russo sull’ospedale ostetrico e pediatrico di Mariupol, nel sud dell’Ucraina. «Mamma e bambina stanno bene», fanno sapere fonti ucraine, precisando che «a Mariupol fa molto freddo e le bombe continuano».

L’immagine della blogger e influencer Marianna Podgurskaya, che esce con un pigiama a pois e una ferita in fronte dall’edificio colpito, è stata usata dai media e dai funzionari russi per affermare che il bombardamento fosse «una messa in scena con attori come protagonisti». Ieri il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto che l’ospedale era usato come base dal battaglione Azov e che al suo interno non c’erano pazienti.

Ore 12.47 – Zelensky si collegherà domani in diretta con la manifestazione per la pace che si terrà a Firenze

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si collegherà domani in diretta con la manifestazione per la pace che si terrà dalle ore 15 in piazza Santa Croce a Firenze. Lo apprende l’Adnkronos dallo staff del sindaco Dario Nardella, che ha promosso l’iniziativa nella veste di presidente di Eurocities. In piazza sono attese circa 10mila persone. Interverranno leader politici, sindacali e sindaci.

Ore 12.31 – Sirene antiaereo a Kiev

Le sirene antiaereo stanno suonando in questo momento a Kiev. Lo annuncia il municipio su Telegram invitando i cittadini a nascondersi nei rifugi.

Ore 12.12 – «La Russia appronta nuova offensiva»

«La Russia sta ripristinando e riposizionando le sue forze in campo per una nuova offensiva nei prossimi giorni. Questo probabilmente includerà anche operazioni contro la capitale Kiev». Lo scrive il servizio di intelligence del ministero della Difesa britannico sul proprio profilo Twitter aggiornando sulla situazione della crisi in Ucraina.

Ore 12.01 – «La Nato non vuole la guerra con la Russia»

«La Nato non vuole una guerra con la Russia nè un’estensione del conflitto al di là dell’Ucraina». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in un’intervista all’agenzia Afp in occasione della sua partecipazione al Forum diplomatico di Antalya, in Turchia. Per Stoltenberg una no-fly zone sull’Ucraina porterebbe con molta probabilità a un conflitto diretto tra la Russia e la Nato.

Ore 12 – «Russi attaccano un asilo a Kharkiv»

«Russi attaccano un asilo a Kharkiv. Il numero delle vittime è ancora sconosciuto. Secondo il governatore dell’Oblast di Kharkiv, Oleh Synehubov, 73 persone sono state evacuate, ma 330 erano ancora all’interno al momento dell’attacco. Molti di loro hanno disabilità». Lo riporta la testata The Kyiv Independent in un tweet.

Ore 11.31 – «Autorità ucraine stanno provando ad aprire 12 corridoi umanitari»

Le autorità ucraine stanno provando ad aprire 12 corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili, cinque dei quali non concordati con Mosca. Lo ha annunciato la vice premier e ministra per la Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina, Irina Vereshchuk, citata dalla Cnn e dalla Bbc.

Ore 11.15 – «Cremlino conferma il possibile incontro tra Putin e Zelensky»

Ore 10.20 – Putin favorevole all’utilizzo nella guerra di volontari dal Medio Oriente

Il presidente russo, Vladimir Putin, si è detto favorevole all’utilizzo di volontari nella guerra in Ucraina e alla consegna delle armi occidentali catturate alle forze separatiste filo-russe delle due sedicenti repubbliche del Donbass. Lo riferisce Sky News, sottolineando come Putin abbia partecipato a una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale.

Secondo l’emittente, durante la riunione il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, ha proposto di consegnare i sistemi anti-tank Javelin e Stinger di fabbricazione americana alle forze di Luhansk e Donetsk. Putin ha espresso il suo appoggio alla proposta e ha dichiarato che dovrebbe essere permesso combattere ai volontari che vogliono aiutare le forze russe in Ucraina. Ci sono «16mila volontari in Medio Oriente che sono pronti a venire a combattere con le forze sostenute dai russi» in Ucraina, le parole del ministro Shoigu nella riunione.

Ore 10 – Zelensky pronto a parlare con Putin

Volodymyr Zelensky è pronto a parlare direttamente con Vladimir Putin, ma «non scenderà a compromessi» durante «questi negoziati». «Siamo pronti a parlare con Putin quando vuole», ha detto alla Cnn il numero due dell’ufficio del presidente ucraino, Igor Zhovkva, all’indomani del fallimento dei colloqui ad Antalya tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, i primi dall’invasione russa del Paese.

«È positivo si siano incontrati, ma purtroppo possiamo dire che non è il ministro degli Esteri russo a prendere la decisione finale – ha detto -. Viene presa da una sola persona l’ultima decisione sullo stop alla guerra, su un cessate il fuoco, sul ritiro delle truppe».

Ore 8.15 – Milizie filorusse rivendicano la conquista di Volnovakha

In Ucraina le milizie filorusse del Donbass rivendicano di avere conquistato Volnovakha, cittadina strategica a nord della città assediata di Mariupol. Lo afferma il ministero della Difesa russo, citato dalla Bbc.

Ore 8 – La Russia chiede una riunione in Consiglio Sicurezza Onu

La Russia ha chiesto che venga convocata una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu in relazione alle attività dei presunti laboratori e attività biologiche gestiti dagli Usa in Ucraina. Lo ha annunciato su Twitter il vice rappresentante permanente della Russa presso l’Onu, Dmitry Polyansky.

Ore 7.30 – Colpito anche un asilo a Dnipro

Raid aerei della Russia sarebbero stati condotti su alcune aree di Dnipro, nel centro dell’Ucraina. Lo riferisce l’agenzia Ukrinform, citando i servizi di emergenza di Kiev, secondo cui almeno una persona è morta. I raid, evidenzia la fonte, si sono concentrati sul quartiere di Novokadatskyi. Sarebbero stati colpiti un asilo, un edificio residenziale e due fabbriche di scarpe. I soccorritori sono sul posto. Raid aerei sarebbero stati condotti anche su Lutsk.

Ore 6.30 – Attacchi nell’ovest dell’Ucraina

La tv e i media ucraini hanno riferito di esplosioni a Lutsk, nel nord-ovest dell’Ucraina, così come a Dnipro, una città dell’entroterra situata sul fiume Dnepr, nella parte centro orientale del Paese. Lo riferisce la Bbc, sottolineando che in queste città non c’erano stati bombardamenti russi finora.

L’attacco a Lutsk ha preso di mira un aeroporto, secondo gente del posto. E ci sono anche notizie che l’attacco russo avrebbe colpito una fabbrica, l’unico luogo in cui è possibile riparare alcuni motori di aerei da combattimento. 

9 marzo

Ore 10.15 – Cina: «Nato e Usa sono responsabili del conflitto»

La questione Ucraina è molto chiara: «Sono state le azioni della Nato guidata dagli Stati Uniti che hanno gradualmente spinto fino al conflitto Russia-Ucraina». Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian.

Ore 9.36 – «12.000 perdite tra le fila dei russi»

Sarebbero più di 12.000 le perdite tra le fila dei russi dal 24 febbraio, dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. È il nuovo bollettino diffuso dallo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine su Facebook. I dati sono stati diffusi stamane e non è possibile verificarli in modo indipendente.

Ore 9.28 – Concordato cessate il fuoco dalle ore 9:00 alle 21:00 di oggi 

Ucraina e Russia hanno concordato un cessate il fuoco dalle ore 9:00 alle 21:00 di oggi per evacuare la popolazione attraverso sei corridoi. Lo riporta l’agenzia di stampa Interfax. «Alle 5.30 di stamattina abbiamo ricevuto il messaggio dalla Federazione Russa che conferma i nostri corridoi umanitari», ha annunciato la vicepremier ucraina Iryna Vereschuk.

Ore 9.24 – Colloquio telefonico tra Draghi e Macron

In vista del Consiglio europeo informale, previsto domani e dopodomani a Parigi, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto una conversazione telefonica con il presidente francese Emmanuel Macron nel corso della quale sono stati esaminati gli ultimi sviluppi della crisi in Ucraina e le sue conseguenze sull’economia europea. Lo riferisce una nota di palazzo Chigi.

Ore 8.39 – «In Italia ci stiamo preparando ad una accoglienza modulare per profughi ucraini»

«L’Italia è pronta ad accogliere e ci stiamo preparando ad una accoglienza modulare. Oggi ne ospitiamo 21mila ma parlare di numeri ora è fuorviante la situazione cambia velocemente». Lo ha detto Fabrizio Curcio capo del Dipartimento della Protezione Civile a SkyTg24.

Ore 8.05 – «1,4 miliardi di dollari per aiutare l’Ucraina»

«L’amministratore delegato del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva ha affermato che il consiglio di amministrazione dell’organizzazione è pronto ad approvare un aiuto finanziario di 1,4 miliardi di dollari per aiutare l’Ucraina a respingere l’aggressione russa». È quanto viene riportato in un tweet del The Kyiv Independent. 

Ore 8 – «Nella notte bombardamenti sulla zona di Okhtyr in Ucraina»

Almeno una persona è morta e altre 14 sono rimaste ferite in bombardamenti che nella notte hanno colpito la zona di Okhtyr, in Ucraina. Lo hanno denunciato le autorità di Sumy, come riporta il Guardian, secondo cui stando a Dmytro Zhyvytskyi alcune persone risultano disperse. Denunciati attacchi contro infrastrutture civili, compresa una stazione, un edificio governativo e negozi.

Ore 7.40 – McDonald’s, Coca-Cola, Pepsi e Starbucks sospendono le attività in Russia

McDonald’s, Coca-Cola, Pepsi e Starbucks sospendono le attività in Russia. A stretto giro l’una dall’altra sono arrivate le comunicazioni delle aziende.

Ore 7.30 – «Bombardata area residenziale nell’oblast di Zhytomyr»

«Un’area residenziale è stata bombardata nella tarda serata dell’8 marzo nell’oblast di Zhytomyr. 5 morti. Compresi 2 bambini». Lo scrive su twitter l’ambasciatore ucraino in Austria, Olexander Scherba.

8 marzo

Ore 19.00 – Bagnara pronta ad accogliere i profughi dell’Ucraina

Istituito il “Centro Operativo Comunale Accoglienza Cittadini Ucraini

7 marzo

Ore 07.31 – Irpin senza acqua e luce, abitanti costretti a restare nelle case dall’esercito russo

La città di Irpin, alla periferia nord-occidentale di Kiev e considerata tra i punti strategici per l’avanzata delle truppe russe verso Kiev, è senza elettricità, acqua e riscaldamento da più di tre giorni. Lo ha reso noto lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine, aggiungendo che i russi «hanno proibito agli abitanti di lasciare le proprie case». Poche ore fa, l’esercito ucraino ha denunciato che le truppe russe si stanno riorganizzando e ammassando risorse “per assaltare Kiev”.

Ore 6.20 – Cessato il fuoco russo e corridoi umanitari dalle 10 ora di Mosca

L’esercito russo «cesserà il fuoco» e aprirà corridoi umanitari nelle città ucraine alle 10 di oggi, secondo l’agenzia di stampa Interfax. Secondo quanto riferito, la decisione è stata presa su richiesta del presidente francese Emmanuel Macron, ha detto Interfax, citando il ministero della Difesa russo. I corridoi saranno aperti a Kiev, Mariupol, Kharkiv e Sumy.

Ore 6.10 – Intensificati bombardamenti sulle città ucraine

Le forze russe hanno intensificato i bombardamenti notturni delle città del centro, nord e sud dell’Ucraina: lo riporta Sky News citando funzionari ucraini.

6 marzo

Ore 8.00 – Intelligence Gb: «Russi sorpresi dalla resistenza»

Sorprese dalla resistenza ucraina, le forze russe risponde attaccando aree abitate con bombardamenti aerei e terrestri, con «tattiche simili a quelle utilizzate in Cecenia nel 1999 e in Siria nel 2016». Lo scrive l’intelligence della Difesa britannica in un tweet. In particolare, sono prese di mira «aree abitate in diverse località fra cui Kharkiv, Chernihiv e Mariupol». Dal canto suo, la difesa ucraina continua a colpire le linee di rifornimento russe, «rallentando il tasso di avanzamento delle loro forze di terra».

5 marzo

Ore 15.45 La Rai sospende i servizi giornalistici dalla Russia

La decisione arriva dopo l’approvazione, in Russia, della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità

Ore 15 – Ucraina, Lavrov: «Zelensky vuole una guerra tra Russia e Nato»

Tregua per i corridoi umanitari, ma il sindaco di Mariupol: «Bombardamenti continuano, impossibile evacuare i civili»

Ore 12.44 Crisi in Ucraina, Milito: «La guerra è follia»

Il messaggio del vescovo per la manifestazione a Palmi: «Preghiera e sacrificio per tutti indistintamente, ma soprattutto per i responsabili delle sorti dei popoli»

Ore 10.28 Guerra in Ucraina, allestito al Cedir un centro di raccolta per i beni da inviare alle popolazioni perseguitate

L’assessore Albanese: «Dalle ore 8 alle ore 20, quindi, negli spazi adiacenti la sala “Versace”, chiunque potrà portare farmaci, vestiti o beni di prima necessità»

4 marzo

Ore 9 – Le borse aprono in calo

Le Borse europee aprono in decisa flessione con l’escalation del conflitto in Ucraina e le notizie iniziali dell’incendio, poi domato, alla centrale nucleare di Zaporizhzhia bombardata da Mosca. Francoforte cede l’1,55% con il Dax a quota 13.485 punti. Parigi l’1,1% con il Cac 40 a 6.308 punti. Londra registra un -0,66% a 7.190 punti. 

Ore 7.30- La centrale nucleare nelle mani dei russi

Dopo i bombardamenti della notte, la centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, «è stata catturata dai militari della Federazione russa», in guerra con il Paese da ormai 7 giorni. Lo scrive su Twitter l’Ispettorato ucraino per la regolamentazione nucleare (Sinr), precisando che «i sistemi importanti per la sicurezza della centrale nucleare sono funzionanti». Il Sinr ha aggiunto che «per il momento non sono stati registrati cambiamenti nello stato delle radiazione».

Ore 5.47- Le sanzioni non fermano Putin

L’ondata di sanzioni imposte non ha finora fermato Vladimir Putin e ora la preoccupazione diffusa alla Casa Bianca è che l’aver messo all’angolo il presidente russo possa spingerlo a scatenarsi e addirittura ad ampliare il conflitto. Nei diversi incontri degli ultimi giorni nella Situation Room, il timore è emerso ripetutamente anche alla luce del fatto che Putin, secondo quanto riferito dall’intelligence, tende a raddoppiare gli sforzi e la rabbia quando si sente messo in un angolo.
Secondo quanto riporta il New York Times, fra le possibili reazioni del presidente russo ci potrebbe essere colpire indiscriminatamente le città ucraine, invadere con maggior forza nel tentativo di compensare gli errori iniziali, cyberattacchi diretti al sistema finanziario americano, ulteriori minacce nucleari e spingere la guerra al di là dei confini con l’Ucraina. 

Ore 3.48- Zelensky: «La Russia ricorre al terrore nucleare»

Dopo l’episodio della centrale di Zaporizhazhia bersagliata dai tiri russi e incendiata, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la Russia ricorre al «terrore nucleare» colpendo per la prima volta nella storia un impianto atomico e che «vuole ripetere la catastrofe di Chernobyl». «Vogliamo allertare il mondo sul fatto che nessun Paese al di fuori della Russia aveva mai sparato contro centrali nucleari. È la prima volta nella nostra storia, la prima volta nella storia dell’umanità: questo Stato terrorista ora ricorre al terrore nucleare», ha detto Zelensky in un video pubblicato dalla presidenza ucraina.

Ore 3.45 – Bombe sulla centrale nucleare di Zaporizhazhia

Le autorità ucraine hanno affermato che finalmente sono riuscite a far arrivare i pompieri alla centrale nucleare di Zaporizhazhia per spegnere l’incendio a una delle unità colpite dall’artiglieria russa e che la sicurezza dell’impianto è stata ora «ripristinata». «Il direttore della centrale ha assicurato che la sicurezza nucleare è ora garantita», ha riferito su Facebook Oleksander Starukh, capo dell’amministrazione militare della regione di Zaporizhazhia.

3 marzo

Ore 13.40 – «Razzi hanno colpito l’area intorno a un centro commerciale e un parcheggio a Kharkiv»

Razzi Smerch da 300 mm hanno colpito l’area intorno a un centro commerciale e un parcheggio a Kharkiv. Un testimone ha detto ad Amnesty International di aver visto due persone gravemente ferite nell’area dell’attacco.

Ore 13.06 – La delegazione dell’Ucraina si sta recando alla località dove si dovrà svolgere il nuovo round di colloqui con la Russia

Ore 12.41 – «Un milione di persone sono fuggite dall’Ucraina in una settimana»

«In soli sette giorni, un milione di persone sono fuggite dall’Ucraina, sradicate da questa guerra insensata. Ho lavorato nelle emergenze dei rifugiati per quasi 40 anni, e raramente ho visto un esodo così rapido come questo». È quanto dichiara Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. «Ora dopo ora, minuto dopo minuto, sempre più persone stanno fuggendo dalla terrificante realtà della violenza. Innumerevoli persone sono sfollate all’interno del paese. E a meno che il conflitto non termini istantaneamente, è probabile che altri milioni saranno costretti a fuggire dall’Ucraina», sostiene Grandi.

Ore 12.05 – Volkswagen ha annunciato che fermerà la sua produzione di veicoli in Russia

Il gigante automobilistico tedesco Volkswagen ha annunciato che fermerà la sua produzione di veicoli in Russia fino a nuovo avviso e fermerà immediatamente le esportazioni in Russia a causa della guerra in Ucraina.

Ore 11.08 – Zelensky: «La Russia risarcirà l’Ucraina per tutti i danni provocati»

«La Russia risarcirà l’Ucraina per tutti i danni provocati durante la brutale guerra». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo messaggio diffuso oggi. Rivolgendosi direttamente alla Russia, ha detto che Mosca deve imparare la parola «riparazione». E ha promesso: «ripristineremo ogni casa, ogni strada, ogni città».

Ore 11.07 – Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov: «La Russia è pronta a discutere le garanzie di sicurezza per l’Ucraina e tutta l’Europa»

Ore 11 – I negoziati tra la Russia e l’Ucraina riprenderanno nel primo pomeriggio

I negoziati tra la Russia e l’Ucraina riprenderanno alle 15 ora locale, le 13 in Italia nella regione di Brest. Lo ha detto il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky, consigliere di Vladimir Putin, precisando che si sta aspettando l’arrivo della delegazione ucraina.

Ore 10.50 – Von der Leyen: «Utilizzeremo almeno 500 milioni di euro del bilancio dell’UE per l’assistenza umanitaria»

Il presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen in un tweet: «Utilizzeremo almeno 500 milioni di euro del bilancio dell’UE per l’assistenza umanitaria. Altri arriveranno. Stiamo allestendo un hub umanitario per l’Ucraina in Romania. Grazie per aver indirizzato gli aiuti ricevuti da tutta Europa ai valichi di frontiera verso l’Ucraina».

Ore 10.26 – Lamorgese: «L’Italia non ha assolutamente alcuna riserva sull’attivazione della protezione temporanea dei rifugiati ucraini»

L’Italia non ha «assolutamente» alcuna riserva sull’attivazione della direttiva Ue sulla protezione temporanea, che darebbe ai rifugiati ucraini il diritto di lavorare e studiare nell’Ue. «L’Italia ha sempre detto che serve un’Europa solidale: è questa l’occasione per dimostrarlo». Lo sottolinea la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, arrivando a Bruxelles per il Consiglio Affari Interni.

Ore 10.15 – «Nella regione di Kharkiv i bombardamenti hanno ucciso 34 civili nelle ultime 24 ore»

I bombardamenti e gli attacchi russi nella regione di Kharkiv, in Ucraina, hanno ucciso 34 civili nelle ultime 24 ore. Lo affermano i servizi di emergenza ucraini, secondo quanto riporta il Guardian.

Ore 9.08 – Atleti di Russia e Bielorussia non potranno competere in occasione dei Giochi Paralimpici di Pechino

Gli atleti di Russia e Bielorussia non potranno competere in occasione dei Giochi Paralimpici di Pechino che prendono il via domani. Lo ha stabilito il Comitato Paralimpico Internazionale, ribaltando il via libera arrivato solo ieri quando era stato annunciato che gli atleti dei due Paesi avrebbero potuto prendere parte sotto un’insegna “neutrale”.

Ore 9.05 – Il ministero dell’Economia tedesco ha autorizzato la fornitura di missili all’Ucraina

Il ministero dell’Economia tedesco ha autorizzato la fornitura di 2.700 missili antiaerei all’Ucraina. Lo riferisce l’agenzia Dpa che cita fonti del ministero.

Ore 9 – Deposito petrolifero di Chernihiv colpito durante i bombardamenti

Ore 8.15 – 7600 persone arrestate in Russia per le proteste contro la guerra

Sono più di 7.600 le persone arrestate in Russia durante le proteste contro la guerra in Ucraina. Lo denuncia il sito per i diritti civili Ovd-Info, secondo cui ieri sono state fermate almeno 780 persone in 34 città russe, che portano a 7.623 il totale da quando sono iniziate le proteste. A San Pietroburgo sono state fermate almeno 353 persone. A Mosca almeno 304.

Ore 07.55 – Zelensky: «Non rinunceremo a ciò che è nostro»

Questa mattina presto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha inviato un nuovo messaggio ai russi: «Qui non avrete pace, non avrete da mangiare, non avrete un momento di calma». Ci sarà solo, ha incalzato, una «resistenza tanto agguerrita che ricorderanno per sempre che non rinunceremo a ciò che è nostro». Dall’inizio dell’invasione, ha rivendicato, l’Ucraina ha sventato i piani che il “nemico” preparava da anni.

Ore 07.40 – «Le forze russe hanno conquistato la città di Kherson»

Le forze russe hanno sequestrato la città di Kherson, nel sud dell’Ucraina, dopo aver preso il controllo dell’edificio del consiglio locale. Lo ha dichiarato il sindaco di Igor Kolykhaiev, in un post su Facebook il 2 marzo.

Ore 07.17 – Spotify chiude i suoi uffici in Russia 

Spotify chiude i suoi uffici in Russia a tempo indeterminato in risposta a quello che il servizio di streaming musicale ha descritto come «l’attacco non provocato della Russia all’Ucraina».

2 marzo

Ore 9.59 – L’ambasciatore italiano a Kiev Pier Francesco Zazo si sta trasferendo a Leopoli

L’ambasciatore italiano a Kiev Pier Francesco Zazo si sta trasferendo ora in un’altra città dell’Ucraina, Leopoli, «dove ricostituiamo la nostra ambasciata e dove ripartiamo a gestire l’emergenza. Quindi senza abbandonare l’Ucraina, solo cambiando città». A dichiararlo, intervenendo a ‘Mattino Cinque’, è stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

«Il corpo diplomatico – ha aggiunto – sta dimostrando un grande coraggio. L’ambasciatore Zazo stanotte ha portato fuori dall’Ucraina circa 100 persone, 100 nostri connazionali, 20 minori, circa 10 neonati e lo ha fatto grazie al coraggio di essere rimasto a Kiev finché ha potuto». Zazo – ha aggiunto «è stato uno degli ultimi ambasciatori a lasciare Kiev: negli ultimi giorni ha messo nella sua residenza centinaia di italiani e poi li ha portati al confine».

Ore 9.30 – Zelensky: «6mila soldati russi uccisi»

Le dichiarazioni del presidente ucraino Zelensky durante il punto stampa di questa mattina: «Pensa a questo numero: quasi 6.000 russi sono morti. Per ottenere cosa? Prendi l’Ucraina? È impossibile. Questo non deve essere cambiato da missili, bombe, carri armati, eventuali attacchi. Siamo nella nostra terra natale. E per la guerra contro di noi ci sarà un Tribunale internazionale per loro».

Zelensky si rivolge agli ucraini: «Ammiro ognuno di voi. Il mondo intero ti ammira, dalle star di Hollywood ai politici. Oggi voi, ucraini, siete il simbolo dell’invincibilità. Il simbolo che le persone in qualsiasi paese possono diventare le migliori persone sulla terra in qualsiasi momento».

Ore 8.48 – La città di Sumy è sotto il bombardamento delle forze russe

La città nord orientale ucraina di Sumy è sotto il bombardamento delle forze russe. Lo afferma su Twitter il Kyiv Independent, aggiungendo che vi sono combattimenti nelle strade di questa città di oltre 260mila abitanti. L’amministrazione militare ha esortato la popolazione a non uscire nelle strade.

Ore 08.05 – Ministro della difesa russo: «Abbiamo preso Kherson»

Il ministro della difesa russo ha annunciato che l’esercito di Mosca ha preso la città di Kherson, nel sud dell’Ucraina

Ore 7.15 – Onu: almeno 136 civili uccisi in Ucraina, 13 bambini

Secondo le Nazioni Unite sono almeno 136 i civili che sono stati uccisi finora dall’invasione russa in Ucraina iniziata giovedì scorso. Tra i morti dovrebbero esserci 13 bambini. Secondo un portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, Liz Throssell, i morti reali dovrebbero essere molti di più.

1 marzo

Ore 10.30 – Draghi in Senato: «L’Italia non si volterà dall’altra parte»

Sono in corso al Senato le comunicazioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi, sugli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina. Alle 15.30 sarà invece alla Camera dei Deputati. Il premier: «L’aggressione premeditata e immotivata della Russia verso un Paese vicino ci riporta indietro di oltre ottant’anni e obbliga a scelte impensabili fino a pochi mesi fa».

Ore 10 – Farnesina agli italiani: «Lasciate Kiev»

«Ai connazionali ancora presenti nella capitale ucraina e dintorni è raccomandato di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare Kiev, negli orari in cui non c’è il coprifuoco. Si raccomanda la massima cautela». Questo il messaggio rivolto ai connazionali sul sito ‘Viaggiare sicuri’ della Farnesina, nel suo aggiornamento sulla situazione in Ucraina.

Ore 8.30 – Zelensky: «Escludere la Russia da esecutivo Onu»

«Uno stato che commette crimini di guerra contro i civili non può essere membro del Consiglio di Sicurezza dell’Onu». A dichiararlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha chiesto l’esclusione di Mosca dall’esecutivo Onu, dove siede come membro permanente con diritto di veto. «Questa è l’Ucraina. Questa è l’Europa. Questo è il 2022. Il male, armato di missili, bombe e artiglieria, deve essere fermato immediatamente. Distrutto economicamente. Per dimostrare che l’umanità può difendersi», ha aggiunto Zelensky, esortando la comunità internazionale a considerare il blocco completo dello spazio aereo per missili, aerei ed elicotteri russi.

Il presidente ha anche definito un crimine di guerra il bombardamento della città di Kharkiv, nell’Ucraina orientale. «Ci sarà sicuramente un tribunale per questo crimine… È una violazione di tutte le convenzioni», ha dichiarato. La Russia – ha denunciato – ha effettuato 56 attacchi missilistici contro l’Ucraina dall’inizio dell’invasione cinque giorni fa e ha lanciato un totale di 113 missili da crociera. L’Ucraina non ha ancora ottenuto il risultato sperato nei negoziati con la delegazione russa, ha sottolineato ancora Zelensky. «La Russia ha illustrato le sue posizioni, noi abbiamo avanzato contro-argomentazioni per porre fine alla guerra», ha spiegato. Dopo il rientro della delegazione a Kiev e l’analisi delle posizioni rispettive verrà deciso come procedere nel secondo round di negoziati, ha aggiunto.

Ore 8.25 – Abbattuti aerei russi

Le forze ucraine hanno dichiarato di aver abbattuto diversi aerei da combattimento russi: cinque aerei da combattimento e un elicottero sono stati abbattuti ieri durante attacchi aerei alle città di Vasylkiv e Brovary nell’area circostante Kiev, secondo quanto riferito dal quotidiano Ukrayinska Pravda e dall’aviazione ucraina. Vicino Kiev sarebbero inoltre stati abbattuti un missile cruise e un elicottero.

Ore 8.15 – Nella base di Okhtyrka uccisi oltre 70 militari ucraini

Oltre 70 militari ucraini sarebbero stati uccisi nell’attacco di artiglieria russo contro la base militare di Okhtyrka, tra Kharkiv e Kiev. A scriverlo su Telegram è stato il responsabile regionale Dmytro Zhyvytskyy, postando immagini dell’edificio colpito e di soccorritori che scavano tra le macerie. Zhyvytskyy ha anche parlato di molti soldati russi ed alcuni residenti uccisi durante gli scontri avvenuti domenica. Lo riporta il Guardian.

Ore 8 – Kharkhiv sotto attacco per tutta la notte 

Gli attacchi su Kharkhiv sono proseguiti in nottata: i russi hanno fatto saltare le sottostazioni elettriche, ha denunciato il sindaco Ihor Techerov – citato dall’agenzia di stampa Ukrinform – causando problemi per i rifornimenti di acqua ed elettricità. L’agenzia di stampa Unian ha riferito della distruzione dei piani superiori di due grattacieli. Gli attacchi di ieri hanno causato la morte di almeno 11 persone e decine di feriti, oltre alla distruzione di almeno 87 edifici residenziali. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha pubblicato su Twitter un video che mostra un’esplosione di un razzo, una bomba o un missile in corrispondenza di un edificio identificato dal Kyiv Independent come la sede del governo regionale.

28 febbraio

Ore 12 – «Abramovic invitato al tavolo della trattativa»

Roman Abramovich, su richiesta dell’Ucraina, è in Bielorussia per assistere nei negoziati tra Russia e Ucraina. Lo scrive il Jerusalem Post secondo cui il milionario russo con passaporto anche israeliano è «stato richiesto dall’Ucraina per aiutare nei colloqui e ha viaggiato fino in Bielorussia per partecipare alle discussioni». Abramovich – è stato ricordato – ha stretti contatti con le comunità ebraiche sia in Ucraina sia in Russia.

Ore 11.45 – Zelensky pronto a liberare prigionieri militari

Il presidente ucraino Zelensky si è detto pronto a liberare prigionieri e detenuti «con esperienza militare». «È una scelta difficile moralmente ma necessaria per la difesa del Paese» ha scritto sul suo canale Telegram. Una mossa che potrebbe essere letta in maniera distensiva da parte russa.

Ore 11.30 – Sono iniziati in Bielorussia i colloqui di pace tra Russia e Ucraina

Sono iniziati nella regione di Gomel, in Bielorussia, i colloqui di pace per arrivare a un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina. A guidare la delegazione russa è stato invitato Vladimir Medinsky, consigliere di Putin. All’arrivo ha fatto dichiarazioni di grande apertura: «Siamo pronti a negoziare a tutto campo». La delegazione ucraina è invece guidata dal ministro della Difesa Oleksiy Reznikov, accompagnato dall’alto consigliere della presidenza Mijailo Podoliak. La richieste di Kiev sono un immediato cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe.

26 febbraio

Ore 14.17 – Sequestrata nella Manica una nave russa

Le autorità francesi hanno intercettato e sequestrato nella Manica una nave russa diretta a San Pietroburgo in applicazione delle nuova sanzioni della Ue contro Mosca. “La nave cargo chiamata “Baltic Leader”, che trasportava automobili, è stata intercettata nella notte dalla Marina francese e scortata nel porto di Boulogne-Sur-Mer”, hanno reso noto le autorità francesi.

Ore 14.04 – La Russia: «Non vogliono negoziare»

Il presidente russo Vladimir Putin aveva ordinato ieri lo stop temporaneo all’avanzata in Ucraina, in attesa di possibili negoziati con Kiev, ma l’operazione è ripresa oggi dopo che la leadership ucraina ha rifiutato di negoziare. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Ore 13.50 – Il ministro della Difesa della Repubblica Ceca: «Continueremo ad aiutare e rifornire di armi ed equipggiamenti in Ucraina»

La Repubblica Ceca autorizza un «ulteriore aiuto» all’Ucraina garantendo – dopo «l’operazione militare speciale” voluta da Vladimir Putin – mitragliatrici, mitra, fucili di precisione, pistole e relative munizioni, forniture per un valore di circa 7,5 milioni di euro. Lo ha annunciato il ministro della Difesa, Jana Cernochova. «Continueremo ad aiutare», ha twittato.

Ore 13.29 – La stazione centrale di Kiev è presa d’assalto da chi ha deciso di lasciare la capitale ucraina

I treni sono gratuiti, basta aspettare (il servizio è limitato) e salire a bordo. Naturalmente i convogli sono stracolmi. Anche perché c’è chi non ha neppure una direzione prestabilita: corre in stazione e sale sul primo treno in partenza da Kiev. 

Ore 10.45 – Colloquio telefonico tra Zelensky e Draghi: «È l’inizio di una nuova pagina nella storia dei nostri stati»

Guerra Ucraina-Russia, Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, un confronto che «è l’inizio di una nuova pagina nella storia dei nostri stati». Lo scrive su twitter il presidente ucraino spiegando che Draghi «ha sostenuto la disconnessione della Russia da SWIFT e la fornitura di assistenza alla difesa» di Kiev. «L’Ucraina deve entrare a far parte dell’Ue» conclude Zelensky.

Ore 10.18 – I Paesi Bassi faranno pervenire 200 missili antiaerei Stinger all’Ucraina

I Paesi Bassi faranno pervenire «il prima possibile» 200 missili antiaerei Stinger all’Ucraina. Lo ha annunciato questa mattina il governo olandese, rispondendo alle richieste ucraine di sostegno militare. L’Aia – ricorda il sito ‘NL Times’ – ha già fatto pervenire a Kiev attrezzature «per autodifesa» mentre altre sono in via di consegna dopo la valutazione – in tempi ristretti – dei criteri di esportazione di armamenti, come precisato in una lettera inviata al Parlamento olandese dal ministro degli Esteri Wopke Hoekstra e dal ministro della Difesa Kajsa Ollongren.

Ore 10.06 – 198 persone morte da inizio attacco, 3 sono bambini

Il ministro della Sanità ucraino, Viktor Lyashko, ha annunciato oggi che 198 persone sono morte – tra loro tre bambini – dall’inizio dell’invasione russa del paese. Inoltre, attraverso Facebook, ha reso noto che 1.115 persone sono rimaste ferite da giovedì, inclusi 33 bambini.

Ore 9.50 – Zelensky: «Discussa con Von der Leyen l’assistenza dell’Ue»

Il presidente ucraino Zelensky in un tweet: «L’Ucraina sta combattendo l’invasore con le armi in mano, difendendo la sua libertà e il futuro europeo. Discussa con Ursula Von der Leyen l’assistenza efficace al nostro paese dall’Unione europea in questa lotta eroica. Credo che anche l’Ue scelga l’Ucraina».

Ore 09.22 – Macron: «La guerra in Ucraina durerà e dobbiamo prepararci»

La guerra in Ucraina «durerà» e «dobbiamo prepararci». A dichiararlo è stato questa mattina dal Salone dell’Agricoltura a Parigi il presidente francese Emmanuel Macron, annunciando che il governo prepara «un piano di resilienza» per far fronte alle conseguenze economiche di questa crisi. «La guerra è tornata in Europa… Se dovessi comunicarvi la mia convinzione questa mattina, è che questa guerra durerà» e questo «non sarà senza conseguenze per il mondo agricolo».

Ore 08.45 – A Kiev un edificio residenziale è stato colpito da un missile

A Kiev alle prime ore di oggi un edificio residenziale è stato colpito da un missile o dal lancio di un razzo. Lo riporta la Cnn. Le immagini diffuse da Kiev mostrano il palazzo, una ventina di piani in tutto, con le mura esterne di appartamenti su diversi livelli completamente distrutte, così come gli interni. Non è chiaro il numero delle vittime, ha detto il sindaco della città, Vitaliy Klitschko.

24 febbraio

Ore 22.10 – «La caduta di Kiev è una questione di ore»

«Le forze russe basate in Bielorussia stanno avanzando verso Kiev», riferisce un aggiornamento dell’intelligence britannica, secondo quanto riferito dall’account Twitter del ministero della Difesa di Londra. L’intelligence conferma che la Russia ha condotto un raid su una base aerea alla periferia di Kiev, aggiungendo che le forze ucraine stanno opponendosi con forza e ancora controllano le città chiave. «Numerose vittime si contano in entrambi gli schieramenti», aggiunge l’intelligence.

Ore 17.00 – Ucraina, le forze russe entrano a Chernobyl

Le forze russe sono entrate a Chernobyl, dove sono in corso combattimenti con l’esercito ucraino. Lo ha riferito un consigliere del ministero dell’Interno di Kiev, spiegando che “gli impianti di stoccaggio delle scorie sono intatti, anche se a rischio di essere distrutti”. Intanto il governo ha invitato i cittadini a mettersi al riparo per un possibile attacco aereo da parte della Russia.

Ore 16.30 – Gioia Tauro, 600 container diretti in Ucraina bloccati al porto

Seicento container diretti in Ucraina sono bloccati sulla banchina del porto di Gioia Tauro. Lo rivelano fonti interne al terminalista Mct, senza specificare oltre durata e motivazioni dello stop imposto nella mattinata di oggi.

Ore 12.30 – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato il Consiglio supremo di Difesa

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato il Consiglio supremo di Difesa alle 16.30 di oggi. Si tratta dell’organo preposto all’esame dei problemi generali politici e tecnici attinenti alla sicurezza e alla difesa nazionale: è presieduto dal Capo dello Stato ed è composto dal presidente del Consiglio dei ministri, dai ministri per gli Affari esteri, dell’Interno, dell’Economia, della Difesa e dal Capo di stato maggiore della difesa.

Ore 09.08  – Aggressione militare in Ucraina, la condanna della Lega

«La Lega condanna con fermezza ogni aggressione militare, l’auspicio è l’immediato stop alle violenze, sostegno a Draghi per una risposta comune degli alleati». Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

Ore 07.50 – Baden: «Guerra premeditata che porterà catastrofiche perdite di vite»

«Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite umane e sofferenza», afferma Biden dopo l’annuncio del presidente russo di condurre un’operazione militare in Ucraina. Gli Stati Uniti e gli alleati «imporranno sanzioni dure alla Russia”: “continueremo a fornire sostegno e assistenza all’Ucraina e alla sua popolazione». Lo ha detto il presidente americano a quello ucraino Volodymyr Zelensky.

Ore 07.45 – Kiev: le truppe russe ci attaccano anche dalla Crimea

Le truppe russe stanno attaccando l’Ucraina anche dalla Crimea, oltre che dal confine russo e bielorusso. Lo denuncia Kiev, secondo quanto riferisce  la Cnn.

Ore 07.40 – Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba «L’Ucraina si difenderà e vincerà»

«L’Ucraina si difenderà e vincerà. Il mondo può e deve fermare Putin: il momento di agire è ora. Lo afferma il ministro degli Esteri ucraino Kuleba dopo l’annuncio dell’operazione militare della Russia. «Putin ha lanciato un’invasione su larga scala dell’Ucraina: le nostre pacifiche città sono sotto attacco, questa è una guerra di aggressione» aggiunge Kuleba. L’Ucraina intanto impone la legge marziale nel paese

Ore 07.33 – Il premier Draghi: «Condanniamo questo attacco ingiustificato e ingiustificabile»

«Il governo italiano condanna l’attacco della Russia all’Ucraina. È ingiustificato e ingiustificabile. L’Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione». Così il presidente del consiglio Mario Draghi.

Ore 07.24 – La Russia invade l’Ucraina. Putin: «Conseguenze per chi interferisce»

Con l’autorizzazione dell’invasione dell’Ucraina da parte del presidente russo è ufficialmente iniziato il conflitto. Tutti gli aggiornamenti

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