domenica,Marzo 23 2025

Bagnara sempre più tecnologica con il progetto di rete civica

Grazie al progetto rete civica Bagnaranet l'ente ha risolto il problema del digital divide coprendo il territorio con i servizi di connettività a banda larga

Bagnara sempre più tecnologica con il progetto di rete civica

Bagnara sempre più tecnologica e digitale grazie al progetto Rete Civica Bagnaranet avviato dall’Ente nell’ormai lontano 2007, l’Ente ha risolto il problema del Digital Divide coprendo il territorio con i servizi di connettività a Banda Larga attraverso l’installazione di un innovativo sistema Wireless che all’epoca è stato oggetto di studi, anche universitari.

L’Amministrazione ha dunque deciso di investire sulla tecnologia wireless WiFi ed ha partecipato al bando Europeo WiFI4EU ed  è giunta la notizia: anche il nostro Ente è aggiudicatario del buono di € 15.000 per l’installazione degli impianti.
«Nel nostro caso, essendo che l’Ente dispone già di un infrastruttura di ponti radio in tecnologia HiperLAN a supporto della Rete Civica – chiarisce l’amministrazione comunale – si potrà procedere al potenziamento degli stessi ed all’installazione di una rete capillare di Access Point Wireless Pubblici presso: scuole comunali, piazze principali, lungomare, i sola pedonale, piazze e punti di ritrovo di frazioni e periferie».

L’esempio di Bagnara, documentato all’epoca anche su importanti riviste del settore, è stato replicato in altri territori ed ha anticipato il servizio WiMax che  viene erogato con la nuova tecnologia in tutta Italia.
«La nostra comunità, anche grazie alla citata “battaglia di riscatto” avviata nel 2007, è coperta dai servizi di connettività a Banda Larga in fibra ottica, oltre la normale tecnologia Adsl. Le esigenze di allora sono dunque cambiate, in quanto il sistema wireless non serve più per mitigare il fenomeno del Digital Divide (collegare case ed uffici), ma risponde all’esigenza di connettere gli utenti in mobilità, ovvero consentire il collegamento gratuito ad internet ai visitatori, turisti e studenti, anche attraverso i device mobili».

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