Ombre sulla discarica di Lazzaro L’Ancadic chiede verifica
Crea incalza il sindaco che «non smentisce le dichiarazioni rese dall’Assessore all’ambiente sulla richiesta del Comune. Urge la convocazione del Consiglio comunale per ribadire il “no” alla riapertura».
Nuove ombre sulla discarica Comunia di Lazzaro. Il presidente dell’Ancadic Vincenzo Crea incalza il sindaco che «non smentisce le dichiarazioni rese dall’Assessore all’ambiente sulla richiesta del Comune. Urge la convocazione del Consiglio comunale per ribadire il “no” alla riapertura».
Con riferimento all’incontro tenutosi presso la Prefettura di Reggio Calabria lo scorso 17 ottobre, tra l’assessore all’ambiente Antonella Rizzo e tecnici della Regione Calabria, il sindaco del Comune di Motta San Giovanni e funzionari della Città metropolitana, alla presenza del funzionario della Prefettura, sul progetto rimodulato della discarica di Comunia, lo scorso 28 ottobre l’Ancadic ha esercitato il diritto di accesso alla documentazione amministrativa previo accoglimento della richiesta da parte della Prefettura di Reggio Calabria. Insieme al referente Vincenzo Crea, era presente Sergio Tripodi del Comitato “No Riapertura Discarica”.
«Abbiamo preso visione e riscontrato che è stato redatto soltanto un appunto interno della Prefettura di poche righe dove nulla si legge sulle argomentazioni relative al progetto.
Non risultano chiarite gli elementi che l’Assessore all’Ambiente Antonella Rizzo, come dichiarato agli Organi di Stampa in data 2 agosto 2018, si era riservata di chiarire durante detto incontro, anche con riferimento ad una serie di richieste che a suo dire sarebbero arrivate da parte del territorio dalla riduzione della volumetria ad una serie di controlli e monitoraggi.
Abbiamo letto che il Sindaco del Comune di Motta San Giovanni, Giovanni Verduci, si è riservato di incontrare la cittadinanza e le associazioni per illustrare il progetto e verificare se siano state accolte le proposte delle associazioni.
Noi riteniamo che il Sindaco avrebbe dovuto ribadire il no assoluto a qualsiasi rimodulazione progettuale, come per altro già deliberato dal Consiglio Comunale, invece ha accettato di proporre alle Associazioni e alla Cittadinanza la rimodulazione del progetto presentato dalla Regione, non curante della volontà delle stesse che hanno da sempre dichiarato la propria contrarietà a qualsiasi proposta, se non solo e soltanto quella della bonifica del sito di Comunia, la messa in sicurezza e la definitiva chiusura della discarica.
Nel riconfermare il deciso no delle associazioni, in primis quello irrevocabile dell’ANCADIC, e la necessità di una urgente bonifica e messa in sicurezza della discarica e delle aree ad essa circostanti con la conseguenziale definitiva chiusura dell’impianto, invitiamo il Sindaco Giovanni Verduci a rinunciare ad incontrare le associazioni per illustrare il progetto, il cui fine come abbiamo letto è quello di riscontare se siano state accolte le proposte delle associazioni e procedere invece, senza perdere tempo alla immediata convocazione del Consiglio comunale affinché si determini sul progetto in questione, confermando la contrarietà alla riapertura dell’impianto.
Si invita e si diffida, l’Assessore all’Ambiente Antonella Rizzo a chiarire le dichiarazioni rilasciate e riportate dagli Organi di Stampa, di cui alla nostra richiesta prot. 158/ANCADIC del 2 agosto 2019 e successive, ovvero chiarire quanto segue: “Il Comune ha chiesto di rivedere il progetto che contiamo di presentare nel corso di un incontro in Prefettura e di sottoporlo al Consiglio comunale. Sono arrivate una serie di richieste da parte del territorio, dalla riduzione della volumetria, ad un a serie di controlli e monitoraggi. Elementi che avremo modi di chiarire nel corso dell’incontro”.
Ringraziamo la dirigente dell’area V della Prefettura per le delucidazioni che verbalmente ci sono state fornite e per avere posto particolare attenzione a quanto da noi esposto in occasione dell’accesso odierno alla documentazione amministrativa».