venerdì,Marzo 29 2024

Due novembre, Falcomatà e Morosini contro chi getta i rifiuti in strada

Il sindaco e il vescovo al cimitero di Condera, alla commemorazione dei defunti. Ma l’attenzione è stata catalizzata da decoro e pulizia che in un luogo sacro devono essere le parole d’ordine

Due novembre, Falcomatà e Morosini contro chi getta i rifiuti in strada

Anche Reggio ricorda i suoi defunti e lo fa, come sempre, con una messa celebrata dal vescovo dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini al cimitero centrale di Condera. Accanto alle massime autorità civili e militari anche il sindaco Giuseppe Falcomatà ha preso parte alla solenne celebrazione. Ma l’attenzione è stata catalizzata, ancora una volta dal decoro e dalla pulizia che, in un luogo sacro devono essere le parole d’ordine. Falcomatà ha ringraziato, in primis, coloro che «hanno contributo per offrire decoro e pulizia ai luoghi sacri dove riposano i nostri cari – epoi ha aggiunto – anche in questa giornata così importante ci siamo spesi al massimo per consentire, a tantissimi reggini, di far visita ai propri defunti potendo muoversi in spazi puliti, decorsi, capaci di preservare e custodire nella dignità quanti non sono più della vita terrena. Persino i cimiteri, infatti e purtroppo, non sfuggono all’incivilità dei vili che non si fanno scrupolo alcuno nell’abbandonare rifiuti in quelli che sono luoghi sacri e della memoria più d’ogni altro posto in città».

Incredibile a dirsi «Pure oggi – ribadisce il primo cittadino -si rinnova una battaglia di civiltà, una sfida culturale contro chi non nutre rispetto né riguardo nemmeno per i morti. Vanno per questo ringraziati gli operai di Calabria Verde, di Avr, di Castore, i nostri Lsu ed il consigliere comunale Rocco Albanese che non hanno lesinato sforzi per sopperire alle difficoltà legate all’igiene urbana consegnando decoro, rispetto, dignità e pulizia negli oltre 20 cimiteridel territorio». A fargli eco anche il vescovo monsignor Morosini che, nel corso della sua omelia, ha bacchettato chi getta spazzatura per le strade: «Quella è morte. È un oltraggio contro la natura, è un dispetto alla vita perché ai vivi dobbiamo lasciare luoghi incontaminati e la bellezza dei mari e dei monti così come li abbiamo potuti vivere noi». È andato giù pesante con le parole il vescovo, sottolineando: «Che senso ha lasciare spazzatura qua e là? Siamo noi stessi la soluzione al problema. Se non lo capiamo andiamo sì incontro alla morte». Il primo cittadino ha poi a deposto le corone d’alloro rin onore dei Caduti di tutte le guerre, delle vittime del terremoto del 1908 che distrusse Reggio Calabria e Messina e a suffragio dei Vigili urbani. La commemorazione è proseguita al cimitero di Archi per la deposizione di un’altra corona d’alloro al monumento al milite ignoto.

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