mercoledì,Aprile 24 2024

Servizio di 118 al collasso. Giannetta chiede risposte a Oliverio

VIDEO | Conferenza stampa alla sala Levato di Palazzo Campanella del consigliere di Forza Italia insieme ai medici del Suem che chiedono il riconoscimento delle indennità compensative e il rispetto dei contratti

Servizio di 118 al collasso.      Giannetta chiede risposte a Oliverio

Il servizio di emergenza urgenza del 118 è da anni in difficoltà in Calabria. Pochi operatori rispetto alla richiesta dell’utenza e risorse risicate sia per macchinari e medicine, che per stipendi e assunzioni. La complessa questione è stata affrontata a palazzo Campanella nel corso di una conferenza stampa voluta dal consigliere regionale di Fi Domenico Giannetta che ha registrato la partecipazione di numerosi addetti ai lavori. Tra questi il vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Reggio Giuseppe Zampogna.

«Il 118 rappresenta il punto cardine della sanità – ha affermato Zampogna – la trincea dei rapporti tra medico e paziente un servizio che va stabilizzato e per il quale va garantito un organico appropriato. Adesso si è aggiunto anche il problema delle spettanze economiche degli operatori e credo sia necessario trovare un giusto equilibrio tra le parti per far lavorare in serenità gli operatori del 118».

Il consigliere regionale Giannetta ha chiesto, invece, parità di trattamento, anche economico, per i medici del Suem sia rispetto ai colleghi del Nord Italia che tra le varie Asp calabresi.

«Abbiamo una Regione dalle caratteristiche olografiche particolari con ospedali che fanno acqua da tutte le parti e se non mettiamo in moto una rete del 118 efficace veramente siamo al collasso generale – l’opinione di Giannetta – I medici del 118 devono essere trattati con pari dignità rispetto ai colleghi del Nord Italia e la Regione deve garantire loro dignità e professionalità. I nostri medici chiedono che siano loro riconosciute le indennità compensative di 5 euro lorde l’ora per i medici Suem 118 e di 0,90 centesimi l’ora per i medici di continuità assistenziale che operano sempre all’interno del pronto soccorso. Serve un trattamento univoco – ha concluso Giannetta – perché alcune Asp  hanno concesso queste indennità, mentre altre non le hanno riconosciute. Altre ancora sembrerebbe che vogliano chiedere indietro le indennità già concessa».

Serve chiarezza, insomma, e Giannetta proverà a chiederla al presidente della giunta con una interpellanza che sarà depositata in Consiglio regionale.

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