venerdì,Marzo 29 2024

Gli Imbalzano esultano per l’approvazione del distretto agroalimentare

Con l’approvazione avvenuta ieri nel Consiglio Comunale di Reggio, anche la Città dello Stretto colma l'assenza di uno strumento che può dare accesso ai consistenti finanziamenti del "Piano di sviluppo rurale"

«Esprimiamo vivo compiacimento per l’adesione del Comune di Reggio Calabria, avvenuta ieri a seguito dell’approvazione della proposta nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, al Distretto Agroalimentare di Qualità della Piana di Gioia Tauro e dell’Area dello Stretto. 

Finalmente dopo oltre 4 anni dall’incardinamento della proposta recante la firma del consigliere Pasquale Imbalzano, il Comune di Reggio colma un immotivato vulnus nel novero degli enti ricadenti nel distretto stesso, unico comune tra circa 50 che non aveva ancora aderito». 

E’ quanto affermano Candeloro e Pasquale Imbalzano, rispettivamente già presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari” del Consiglio Regionale della Calabria e Consigliere al Comune di Reggio.

 «Va ricordato come il distretto venne istituito a seguito di approvazione della relativa legge da parte del Consiglio Regionale della Calabria su relazione dell’allora Presidente della  II^ Commissione Attività Produttive Candeloro Imbalzano , dopo un lungo e fruttuoso iter che vide il coinvolgimento del dipartimento Agricoltura e Forestazione della Regione Calabria , la facoltà di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e il GAL – Batir , d’intesa con il sistema delle Organizzazioni Produttive» aggiungono Candeloro e Pasquale Imbalzano .

«D’ altronde l’importanza dei Distretti è testimoniata anzitutto dal fatto  che gli stessi sono il frutto virtuoso della prima legge di iniziativa popolare, la  n. 21 del 2004,  approvata dalla Regione Calabria fin dalla sua costituzione, con l’obiettivo di consolidare un processo di politiche agricole, agroalimentari e agroindustriali  fortemente innovativo, ponendo l’accento sulle specificità delle diverse aree della nostra regione e sulle grandi potenzialità delle produzioni agricole locali».

«Nel caso del Distretto Reggino – ancora oggi l’unico esistente sul territorio provinciale e che ha visto come soggetto promotore e capofila il G.A.L. Batir – va sottolineato che esso è costituito da Enti e Soggetti rappresentativi degli interessi  socioeconomici ed ambientali che operano in questa realtà (Comuni,Associazioni Produttive, GAL, OO.PP. , CCIAA)  con l’obiettivo di sostenere e promuovere lo sviluppo dei sistemi produttivi turistico-rurali e commerciali,  in un territorio caratterizzato da produzioni significative soprattutto per la qualità alimentare offerta, alcune delle quali tutelate e certificate», continuano Candeloro e Pasquale Imbalzano.

«Con l’approvazione avvenuta ieri nel Consiglio Comunale di Reggio , anche la Città dello Stretto colma una ingiustificata assenza in un contesto che le è degno, atteso tale adesione trova conforto nella profonda consapevolezza  che gli agricoltori del Comune di Reggio non possono rimanere esclusi dalla possibilità -che può essere loro offerta- di accedere ai consistenti  finanziamenti del Piano di Sviluppo Rurale dell’attuale e della prossima programmazione europea, che avrà una attenzione particolare per le aree comprese nei quattro distretti calabresi  oggi esistenti e che già ha un forte orientamento  alla valorizzazione delle tipicità della nostra collina e della nostra montagna» concludono Candeloro e Pasquale Imbalzano. 

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