mercoledì,Aprile 24 2024

Comitato pro Aeroporto:«Il Comune si ricorda di chiedere un tavolo tecnico a fine mandato»

Sulla vicenda dello scalo reggino: «Ci vuole faccia tosta a continuare questo scaricabarile di responsabilità»

Comitato pro Aeroporto:«Il Comune si ricorda di chiedere un tavolo tecnico a fine mandato»

Mentre proseguono i “botta e risposta” tra amministratori che non serviranno a salvare il “Tito Minniti”, sulla vicenda dello scalo reggino interviene ancora una volta il Comitato Pro aeroporto ponendo alcune ulteriori riflessioni per agevolare una completa valutazione sull’operato fin oggi svolto: «L’amministrazione comunale rivendicando l’applicazione del contenuto di un fantomatico piano industriale dimostra di non conoscere o voler conoscere la differenza tra l’offerta tecnica della Sacal presentata per il bando Enac (tra l’altro in loro possesso e da dove si evince un’assenza di concreta programmazione pertanto mentono sui contenuti) ed un piano industriale oggi non pubblicato in violazione di legge (che potevano rivendicare da tempo e che in ogni caso avrebbero dovuto elaborare insieme alla Sacal in virtù della creazione del sistema integrato tanto sbandierato ma carente di atti programmatici istituzionali)».

Ma non finisce qui perché, scrivono dal Comitato «Oltre a non fare alcuna azione per pretendere la pubblicazione degli atti dovuti della Sacal, si ricordano alla fine del mandato di chiedere un tavolo tecnico al Mit (Ministero Infrastrutture e Trasporti) dopo che si sono rifiutati di firmare il protocollo elaborato dai noi cittadini del Comitato e dopo che abbiamo già chiesto e ottenuto in autonomia (visto l’inerzia manifestata) la risposta sulla posizione e le azioni in corso del Mit riguardo la questione aeroporto». In conclusione «Ci vuol proprio faccia tosta pertanto a continuare questo scaricabarile di responsabilità e soprattutto tra i cittadini si deve avere proprio la memoria corta per continuare a dare credito ai vari amministratori la cui attività prevalente é scrivere articoli per i quotidiani privi di fatti e risultati concreti».

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