venerdì,Marzo 29 2024

La Cisl lancia la sfida: «Lavoriamo ad un’area Zes dello Stretto?»

Dai rifiuti all'aeroporto, il consiglio generale della Cisl tramite la segretaria Rosy Perrone ha affrontato i nodi della città metropolitana

La  Cisl lancia la sfida: «Lavoriamo ad un’area Zes dello Stretto?»

Il consiglio generale della Cisl ha visto la partecipazione di Tonino Russo Segretario Cisl Calabria ed alla presenza del Segretario organizzativo nazionale Giorgio Graziani. La segretaria Rosy Perrone ha tracciato le linee guida dell’azione sindacale della Cisl Metropolitana. I lavori sono stati introdotti da una ricca e accurata relazione attraverso la quale – tra le altre – ha lanciato la sfida di una possibile Zes per l’area dello Stretto. Ma non solo. 

Un intervento – quello della Segretaria generale della Cisl Metropolitana – che ha denotato i fallimenti della Città Metropolitana, incapace ed inadeguata ad intercettare risoluzioni tangibili ai tanti tormenti del territorio di Reggio Calabria e della sua provincia. Dalla questione Zes, alla incandescente situazione delle infrastrutture, tra cui Aeroporto Minniti e porto di Gioia tauro. E poi l’annoso problema dei rifiuti e della depurazione, fortemente collegato ad un mancato sviluppo turistico. Sanità, precari, welfare, edilizia nuova autorità portuale dello Stretto – con l’idea di istituire qualora ci fossero le condizioni tecniche, un’area Zes dello Stretto – agricoltura e sviluppo sostenibile.

Tanti i temi trattati dai quali sono nate delle proposte, che saranno quelle che verranno sottoposte alla nuova classe dirigente comunale e metropolitana. Chiosando Rosy Perrone ha ribadito lo spirito che deve contraddistinguere l’impegno sindacale della Cisl Metropolitana: «La nostra organizzazione non deve raccogliere numeri, tessere, deleghe. Ma deve parlare alla comunità e soprattutto alle fasce più deboli che hanno perso la speranza e sono sfiduciate rispetto a tutto ciò che gli sta attorno. Il nostro mandato di rappresentanza deve essere condito di capacità di ascolto ed umanità. Dobbiamo essere custodi e al contempo risolutori dei tormenti di chi ci chiede lo sforzo di costituirci come punto di prossimità. Oggi più che mai, sappiamo quanto sia difficile fare sindacato. Ma questa è la nostra storia. Una storia di battaglie, di tante ferite e poche soddisfazioni. Ma lo abbiamo scelto per accorciare le distanze tra i lavoratori e le loro aspettative. Siamo su un treno che corre ad alta velocità, e a volte non abbiamo gli strumenti adeguati a condurlo. Ma dobbiamo spendere tutto quello che abbiamo in corpo per riuscire ad arginare le criticità che il nostro contesto territoriale presenta. Chi non se la sente…scenda alla prima fermata…perché noi andiamo avanti!».

 Tonino Russo, ringraziando Giorgio Graziani, ha accolto positivamente la relazione di Rosy Perrone – «Compiutamente ed egregiamente, la relazione di Rosy ha centrato i problemi che attanagliano la Metrocity ed in grande misura anche la regione Calabria. Voglio evidenziare che in questa direzione c’è un grande lavoro e un grande sforzo della confederazione. Noi, dirigenti Cisl, dobbiamo capire cosa vogliamo fare e dove vogliamo arrivare, proprio per avere la capacità di aggregare le forze positive che desiderano farsi carico delle nostre sfide. Avverto un certo entusiasmo dal basso, e il consiglio di oggi ne è testimonianza».

Dopo gli interventi dei segretari generali di federazione (Romolo Piscioneri Fai Cisl – Vincenzo Sera Fp Cisl – Vincenzo Corsaro Filca Cisl – Domenico Giordano Fit Cisl – Pasquale Loiacono Fnp Cisl – Rita Raffa Fisascat Cisl – Arcangelo Carbone Cisl Scuola), le conclusioni sono state affidate a Giorgio Graziani – Segretario Confederale organizzativo: «Ripartiamo da quella stupenda manifestazione unitaria del 22 giugno, che definisco miracolosa. Perché abbiamo portato oltre 25.000 persone a Reggio Calabria. Sud del sud. Con voglia e ottimismo hanno partecipato tante persone che hanno creduto in noi. Oggi, in un contesto mondiale, in cui è messo in discussione il sistema democratico non solo Occidente ma mondiale – attentato dai nuovi imperi commerciali e nazionalismi totalitari come la Cina – l’Italia deve essere punto centrale in Europa, senza la quale resterebbe isolata. E per questo, sono d’accordo con Rosy, il nostro Paese non può andare a due velocità.

Senza il Sud l’Italia non riparte. A dicembre è tempo di finanziaria: dobbiamo cercare di portare a casa qualche risultato, perché la Cisl per il Governo, è interlocutore politico credibile con il quale fare i conti. Sviluppo, lavoro e riconoscimento dei diritti della persona. E non Assistenza! Errore insopportabile. E non salario minimo: dispositivo che toglie la possibilità di contrattazione. Tutele e accessori sono valori inestimabili e non si possono cancellare con un colpo di spugna. E anche sul solco di quanto enunciato nella relazione di Rosy Perrone, chiederemo al Governo di sviluppare una nuova idea di previdenza, per donne e giovani. Soprattutto per il Sud del Paese, perché la piazza Duomo del 22 giugno, anche grazie all’immenso sforzo della Cisl metropolitana di Reggio Calabria ha dimostrato la centralità che deve avere il Mezzogiorno nell’agenda di Governo».

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