sabato,Aprile 20 2024

Crisi idrica, l’affondo di Sorical: «Comune di Reggio moroso, rate non pagate. Siamo preoccupati»

LE CIFRE | La società inchioda palazzo San Giorgio: «Debito da 26 milioni di euro. Ne abbiamo chiesti 6,7 e non sono arrivati. Decaduto da ogni beneficio. Si utilizzi il fondo di solidarietà»

Crisi idrica, l’affondo di Sorical: «Comune di Reggio moroso, rate non pagate. Siamo preoccupati»

L’acqua a Reggio Calabria continua a non scendere dai rubinetti. O scendere a singhiozzo. È razionata dopo la diminuzione voluta da Sorical perchè l’amministrazione reggina risulta morosa moroso sui pagamenti. Se, da un lato il comune di Reggio Calabria non le manda a dire, neanche Sorical è da meno. Dopo l’intervista al delegato all’idrico del sindaco Giuseppe Falcomatà, Paolo Brunetti di sabato,  arrivano le risposte alle nostre domande da parte del commissario liquidatore di parte privata della Sorical, dottor Baldassare Quartararo.

Quali sono le iniziative tecniche e strutturali poste in essere da Sorical che hanno determinato un miglioramento dell’approvvigionamento idrico all’ingrosso reso al comune di Reggio Calabria?

«Sorical, negli ultimi due anni, ha fatto molto per il Comune di Reggio Calabria, non solo supportando i tecnici del comune per risolvere diverse problematiche connesse alla gestione delle rete cittadina (malgrado essa sia di esclusiva competenza e responsabilità dell’ente), ma anche e soprattutto mediante l’attivazione e messa a regime dello schema del Menta. L’avvio del Menta ha determinato un significativo vantaggio per la città, innanzitutto in termini di risparmio. Il Comune infatti ha registrato minori costi per circa 1,4 milioni/€, conseguenti allo spegnimento del dissalatore. A questo si aggiunga poi che, con l’attivazione del Menta, oggi arriva alla Città di Reggio Calabria molta più acqua, e di qualità sempre migliore. A fronte dell’impegno profuso da Sorical per offrire a Reggio tali positivi risultati, però, questa società non ne ha tratto alcun vantaggio. Ed infatti, con l’attivazione del Menta sono aumentati non solo i costi sostenuti da Sorical per il funzionamento di tale schema acquedottistico, ma anche la morosità del Comune».

Baldassarre Quartararo

Da quando la fornitura idrica dal Menta può dirsi entrata a regime?

«La “normalizzazione”, e cioè l’erogazione all’ingrosso di una quantità di volumi idrici tale da comportare finalmente lo spegnimento dei pozzi a servizio del dissalatore, è stata attuata nei giorni scorsi».

A quanto ammonta il debito del comune di Reggio nei confronti di Sorical?

«Il debito è di 26 milioni di euro. Nel 2019, a fronte di una fatturazione di 11 milioni/€, abbiamo incassato da Reggio solo 1,7 milioni di euro. Il Comune è tra l’altro decaduto dal beneficio della dilazione in precedenza accordatogli da Sorical, per non aver rispettato nemmeno il puntuale pagamento delle rate contenute del piano di rientro sottoscritto con la società. Proprio in considerazione di quanto sopra, Sorical ha da ultimo ceduto una parte consistente del predetto proprio credito a primario istituto bancario. Resta però ora da regolarizzare il pagamento, a Sorical, del credito non ceduto, che ammonta a 6,7 milioni di euro. Nella lettera di diffida inviata da Sorical al Comune, infatti, la Società ha chiesto il pagamento di questo importo. Per andare avanti Sorical ha bisogno di incassare i corrispettivi idrici correnti, ed è per questo che la morosità di Reggio Calabria preoccupa non poco, perché ha un trend crescente. Nel 2016 abbiamo incassato 10,5 milioni/€, nel 2017, invece, 5,8 milioni/€, nel 2018 6,5 milioni/€ e ad oggi solo 1,6 milioni/€».

Che cosa deve succedere perché Sorical possa sospendere le misure di contrasto alla morosità e di contenimento costi di cui alla diffida inviata al Comune?

«Molto semplice, il Comune deve dare un segnale chiaro di attenzione e rispetto per le esigenze finanziarie di Sorical, pagando quanto deve a questa Società per un servizio di cui si è avvantaggiato. È noto a tutti che se Sorical non incassa dai propri utenti i corrispettivi del servizio non è in grado di coprire i propri costi gestionali, e di saldare i propri debiti pregressi. Non a caso, proprio in conseguenza di un nuovo inasprirsi della morosità dei Comuni, in primis Reggio, la Società si è vista costretta ad avviare una procedura di modifica dell’accordo di Ristrutturazione dei Debiti ex art. 182 bis legge fallimentare che aveva sottoscritto con i propri creditori a cavallo tra il 2013 e il 2014. Insomma, quel che Sorical chiede è che l’Ente destini le risorse finanziarie di cui dispone anche per pagare il servizio idrico all’ingrosso che riceve da Sorical. Per esempio utilizzando i 5,7 milioni di euro del cd “Fondo di Solidarietà” ottenuti dal Governo centrale».

Diffide come quelle inviate a Reggio Calabria sono state indirizzate anche verso altri Utenti di Sorical?


«Certo che sì. Sorical manda diffide di pagamento ed adotta, in caso di reiterata morosità, i provvedimenti preannunciati nelle diffide medesime, nei confronti di tutti i propri Utenti morosi. L’attuazione di tali strumenti coercitivi, giudiziali e stragiudiziali, è infatti, purtroppo, il modo più rapido ed efficace per farsi ascoltare dai sindaci che, spesso, nemmeno rispondono ai nostri solleciti. Al Comune di Cosenza, per esempio, è stato notificato un atto ingiuntivo di 7 milioni di euro perché non paga l’acqua fornita dal 2015. Capisco che i Comuni hanno difficoltà ad incassare dai cittadini, ma Sorical per continuare a garantire l’acqua ha necessità di incassare le fatture emesse».

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