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Regionali Calabria, Santelli doppia Callipo: 6 liste a 3. E ruba pezzi al centrosinistra

Paris e Marino ufficializzano l'addio alla maggioranza di Falcomatà che non può dormire sonni sereni. Nei Dp fa discutere la candidatura di Flora Sculco e non di un esponente reggino dopo i veti di Callipo su De Gaetano e D'Agostino

Regionali Calabria, Santelli doppia Callipo: 6 liste a 3. E ruba pezzi al centrosinistra

Stando ad un fredda logica numerica, il centrodestra di Jole Santelli dovrebbe doppiare il centrosinistra di Pippo Callipo. Sono sei le liste depositate a Catanzaro che sosterranno la deputa azzurra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Udc, Santelli presidente e Case delle Libertà), a fronte delle tre dell’imprenditore vibonese (Resto in Calabria, Pd e Democratici Progressisti). Il re del tonno potrebbe dover fare a meno anche dell’apporto del professore Domenico Gattuso e del Movimento “Dieci Idee per la Calabria” che ha avuto una serie di problemi al momento del deposito. Dovrebbe essere il mancato collegamento con il candidato presidente il problema principale, ma ancora non si è capito se lo stesso sia risolvibile o meno.

Gli outsider Aiello e Tansi

Sembrano costrette ad un ruolo di semplici outsider le candidature di Francesco Aiello per i Cinque Stelle (una lista) e di Carlo Tansi che non in tutti i collegi è riuscito a depositare tre liste. Ad esempio a Reggio Tansi ne presenta soltanto una, seppure con nomi provenienti dalla società civile che potrebbe muovere consenso.

Le difficoltà dei grillini

In grande salita appare poi il percorso del candidato grillino per diversi ordini di motivi. Il primo: la situazione generale che attraversa il partito in caduta libera di consensi dopo la crisi di governo dell’estate scorsa. Il secondo: la spaccatura interna dovuta alla decisione di dover scegliere se correre insieme al Pd o meno. E’ prevalsa la seconda opzione, ma per pochissimo, segnalando quanto sia alto il malessere interno. Il terzo: la tradizione negativa in Calabria dove i grillini non sono ancora riusciti ad arrivare in Consiglio, mai riuscendo a superare la soglia di sbarramento dell’8% prevista dalla legge elettorale. Né i nomi messi in lista sembrano in grado di poter invertire il trend.

Jole Santelli fa il botto

Fortissime le liste che corrono per Jole Santelli in provincia di Reggio Calabria. Forza Italia soltanto nella sua lista fa correre ben 3 consiglieri regionali uscenti  di questa legislatura: Giuseppe Pedà, Domenico Giannetta e Giovanni Arruzzolo (proveniente dal Nuovo Centrodestra), oltre all’ex presidente della Commissione “Bilancio” della legislatura Scopelliti Candeloro Imbalzano, padre del consigliere comunale Pasquale e all’ex presidente della Provincia Giuseppe Raffa. A questa potenza di fuoco va aggiunta quella della lista del presidente con l’imprenditore di Palmi Giuseppe Mattiani, la moglie dell’ex consigliere regionale Pasquale Tripodi, ma anche due vecchie conoscenze della politica reggina come Bruno Bagnato e Giuseppe Pinto.

E poi ci sono le liste di Lega, Fdi e Udc che presentano tutte grandi nomi in termini di raccolta di consensi. Tilde Minasi sul Carroccio, Giuseppe Neri, Demetrio Marino, Domenico Creazzo e Raffaele Sainato in Fdi, ma Nicola Paris, Roberto Vizzari e Pierpaolo Zavettieri nell’Udc anche sono in grado di spostare considerevoli numeri di voti.

Il centrosinistra arranca

Non solo. Pare chiaro anche un altro trend che potrebbe fare preoccupare e non poco il centrosinistra e il sindaco Giuseppe Falcomatà. Lo spostamento verso il centrodestra di pezzi della maggioranza di centrosinistra non può più essere negato, così come è avvenuto in occasione delle ultime riunioni di maggioranza. Nicola Paris e Demetrio Marino hanno ufficialmente salutato per tentare nuove avventure al centrodestra ed entrambi erano consiglieri delegati. Anche Pierpaolo Zavettieri dai socialisti si sposta nell’Udc, mentre l’ex responsabile delle politiche del territorio del Pd Giuseppe Pinto va a finire nella liste Santelli presidente, dopo un breve corteggiamento con l’Udc.

Se a questo quadro si aggiunge l’evanescenza della lista del presidente “Io resto in Calabria” e il derby interno stabilito dal Pd tra la lista del partito di Zingaretti e quella praticamente affidata a Mario Oliverio dei Democratici e Progressisti, si può facilmente intuire in quale direzione stia soffiando il vento. Anche in questo caso, inoltre, arriva un segnale non positivo per palazzo San Giorgio: non un solo consigliere o assessore è stato coinvolto nella competizione.  O meglio i consiglieri coinvolti sono passati al centrodestra, al quale si deve aggiungere anche Emiliano Imbalzano che ha offerto il proprio impegno per le comunali al commissario Cristian Invernizzi che gli ha chiesto di rinunciale alla candidature alle regionali. Neanche Lucia Nucera, seppure oliveriana, ha accettato l’invito a prendere parte alla corsa. Addirittura nella lista Democratici e Progressisti, complici anche i veti di Pippo Callipo che hanno spazzato via le aspettative di Nino De Gaetano e Francesco D’Agostino, sarà capolista la “forestiera” Flora Sculco. Come se Reggio non avesse un nome idoneo a poter sostenere il confronto. La sensazione è che il redde rationem all’interno del centrosinistra sia stata solamente rimandato a dopo il 26 gennaio. Con conseguenze imprevedibili anche in vista delle comunali.

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