giovedì,Aprile 18 2024

Tansi: meno burocrazia col taglio dei dipartimenti e il monitoraggio delle pratiche

A Reggio il candidato alla presidenza della Regione ha parlato anche di emergenza rifiuti e ripascimento delle coste

Tansi: meno burocrazia col taglio dei dipartimenti e il monitoraggio delle pratiche

Meno burocrazia col taglio dei dipartimenti e il monitoraggio delle pratiche. A Reggio il candidato alla presidenza della Regione, Caro Tansi, ha parlato anche di emergenza rifiuti e ripascimento delle coste. Più della metà della sua campagna elettorale l’ha trascorsa nel reggino: diviso tra Reggio città e la locride soprattutto perché è «la zona più depressa della Calabria e necessita di maggior attenzione». Anche oggi pomeriggio, arrivato a bordo del suo camper, ha incontrato i reggini a piazza Camagna, Tansi. Abbiamo approfondito alcune delle tematiche della sua campagna elettorale.

Tra le criticità la spazzatura e sistema di smaltimento rifiuti che Tansi definisce «ancestrale, rivolto agli interessi di chii spesso gestisce in modo illegale, l’indifferenziato che è nelle mani della ‘ndrangheta, non posso far riferimento a società, ma va incentivata la differenziata con proposte concrete ossia fare in modo che chi fa la differenziata attraverso gli ecodistretti possa ricevere altro. Senza aspettare in bolletta il riconoscimento dopo anni e anni. Un discorso immediato che potrebbe consentire alle famiglie, attraverso gli ecodistretti (che si prendono i rifiuti e danno soldi in cambio) ogni famiglia potrebbe avere 20 o 30 euro di incentivi e premio per la differenziata».

L’altra questione ha riguardato la costa. «Sono scomparse le coste – afferma il candidato – soprattutto in questa parte, soprattutto nel reggino. Parlo da scienziato, il motivo risiede nel fatto che abbiamo ristretto le fiumare fino all’inverosimile. A Reggio passano sette fiumare, che prima erano larghe centinaia di metri e che adesso sono state ristrette a meno di venti metri. La trombosi dei fiumi ha fatto sì che il materiale che i fiumi trasportano verso il mare è fortemente ridotto e abbiamo l’erosione. Questo fenomeno si può contrastare con pennelli e barriere protettive, ma che non possono essere messi a casaccio, in modo disorganizzato ma vanno previsti masterplan, grandi piani di ripascimento delle spiagge con una sistema di pennelli che deve prescindere dai limiti comunali e abbracciare più comuni, perché organizzino insieme il sistema di difesa costiera. Serve il ripascimento delle spiagge prelevando il materiale dai corsi d’acqua. La pulizia dei corsi d’acqua deve essere fatta, non solo eliminando alberi e vegetazione, serve togliere i detriti che intasano i corsi d’acqua per fare il ripascimento delle spiagge: si diminuisce il rischio idrogeologico da un lato, in modo che i corsi d’acqua possano recepire più acqua e non essere bombe ad orologeria, e fare il ripascimento dall’altro. Per fare tutto questo abbiamo 140milioni di euro che per la burocrazia regionale giacciono nei cassetti dei burocrati di turno».

L’altro problema da contrastare è «la burocrazia, che ha distrutto la Calabria, il cancro che ci limita fortemente. Un’organizzazione di criminali che vogliono tenere ferme le pratiche fino a quando non c’è un incentivo per farle sbloccare. La burocrazia si elimina: diminuendo il numero dei dipartimenti ossia le scrivanie dei direttori generali da cui le pratiche devono passare (23 in Calabria per due milioni di abitanti, in Lombardia sono 9, con 10 milioni di abitanti). A questo va aggiunto il monitoraggio informatico di tutte le pratiche per evitare che possa incagliarsi in qualche scrivania.

Imprescindibile la tematica dell’aeroporto “Tito Minniti”, della quale, lo stesso Tansi aveva discusso in un apposito convegno a Pellaro, appena qualche giorno fa. «Sono assolutamente a favore del decollo dell’aeroporto di Reggio – chiarisce – che abbiamo visto ha avuto un crollo verticale, c’è stato un decremento a differenza di Lamezia che ha avuto un incremento. Questo perché Reggio, come Crotone, è stata fortemente penalizzata dalla nuova ristrutturazione del sistema di gestione aeroportuale in Calabria, sotto una figura che si chiama Sacal. Fermo restando che il principale aeroporto di Calabria è Lamezia perché funziona bene ed è in posizione baricentrica, bisogna chiarire che abbiamo chiuso la Sogas e dobbiamo rimodulare l’assetto societario di Sacal, va rifondata, rivista. Va realizzato un nuovo soggetto di gestione. La Sacal è fortemente radicata nel lametino, non è concepibile l’incremento robusto di voli nazionali ed internazionali a Lamezia e il crollo di Reggio, per non parlare di Crotone».

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