Marziale in visita alla Ciambra si appella al presidente Mattarella
Il Garante regionale per l'Infanzia e l'Adoloscenza è tornato nel quartiere di Gioia Tauro e ha constato quanto sia ancora grave l'emergenza. «Serve un piano straordinario per la pulizia e la bonifica»
di Agostino Pantano
«Chiedo al presidente Sergio Mattarella una attenzione reale verso il quartiere Ciambra di Gioia Tauro». Sia rivolge direttamente al capo dello Stato, il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza Antonio Marziale nel suo sit-in permanente nella zona che ospita uno dei più grandi insediamenti abitativi dei rom italiani.
E lo fa con al fianco il sindaco Aldo Alessio, perché il Comune in dissesto assiste impotente al ritorno delle colline di rifiuti intorno alle case.
«Serve un piano per la pulizia straordinaria e la bonifica – aggiunge il primo cittadino – e io inutilmente giù mi sono rivolto alla prefettura e alla Regione: l’obiettivo è poter investire almeno 1.500.000 euro».
Tra le palazzine che sono dell’ente regionale Aterp, si rivive dunque una nuova emergenza.
Perché è vero che il quartiere ha finalmente l’illuminazione pubblica e conosce per la prima volta l’asfalto, ma è vero anche che i lavori fatti non evitano alle fogne di fuoriuscire e alla gente di sentirsi trascurata dopo aver avuto i riflettori accesi per qualche tempo.
Per Marziale quello alla Ciambra è un ritorno. Due anni fa, aiutato dalla prefettura e dalla protezione civile unì denuncia e politica del fare, e oggi il suo grido d’allarme sembra un sasso lanciato nello stagno di una campagna elettorale regionale più mediatica che veramente curativa per le tante ferite sociali di questa regione.