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Elezioni regionali Calabria: come si vota. Ecco candidati e liste

Urne aperte in Calabria dalle 7 alle 23 di domenica 26 gennaio. Sono 4 i candidati alla carica di governatore: Carlo Tansi, Pippo Callipo, Jole Santelli e Francesco Aiello. Non è ammesso il voto disgiunto

Elezioni regionali Calabria: come si vota. Ecco candidati e liste

La parola adesso passa alle urne. Dopo una campagna elettorale atipica, molto breve e con il confronto politico ridotto all’osso, i calabresi saranno chiamati domenica 26 gennaio ad eleggere il successore di Mario Oliverio, governatore uscente e non ricandidato dal Pd.

Quando si vota

Le urne resteranno aperte dalle ore 7 fino alle 23 e i calabresi (un milione e 800mila gli aventi diritto) potranno scegliere fra quattro candidati rappresentativi di altrettante coalizioni. Interessante sarà verificare l’affluenza alle urne, considerato che si teme un’alta percentuale di astenuti. Alle ultime regionali del 23 novembre 2014 si erano recati alle urne 836.531 calabresi pari al 44,08 % del 1.897.729 degli aventi diritto.

La scheda e i candidati

Rispettando l’ordine di comparizione sulla scheda elettorale si tratta di: Carlo Tansi, geologo, nato a Cosenza 58 anni fa, ex capo della Protezione civile regionale con tre le liste a suo sostegno: “Tesoro Calabria” e solo nella circoscrizione Nord dalle liste “Calabria libera” e “Calabria pulita”; Pippo Callipo, l’imprenditore di Pizzo, 74 anni, per il centrosinistra che è sostenuto da tre liste: “Io resto in Calabria”, “Democratici e progressisti” e Pd; Jole Santelli, 52 anni, parlamentare cosentina e coordinatrice regionale di Forza Italia, per il centrodestra che è appoggiata da 6 liste: “Jole Santelli presidente”, “Udc”, “Forza Italia”, “Fratelli d’Italia”, “Lega” e “Casa delle libertà)” e Francesco Aiello, 55 anni, docente dell’Università della Calabria, sostenuto da M5S e lista “Calabria Civica – liberi di cambiare”.

No al voto disgiunto

Al contrario di quanto previsto in Emilia Romagna, in Calabria non è ammesso il voto disgiunto e, dunque, l’elettore potrà esprimere solo una preferenza per consigliere. In pratica si dovrà tracciare un segno solo sulla lista e/o sul nome del candidato presidente (non si potrà quindi votare per una lista e per un candidato diverso da quello segnalato dalla lista o dalle liste che lo appoggiano). L’elettore potrà esprimere la propria preferenza su una scheda unica che riporta il nome dei quattro candidati e le liste che lo appoggiano. Si può sbarrare a favore di un solo candidato o a favore sia del candidato e della lista che lo appoggia. Inoltre, si potrà anche scegliere di votare una lista: di conseguenza si esprimerà un voto nei confronti del candidato presidente collegato.
Inoltre, si potrà esprimere solo una preferenza per consigliere. Nonostante i ripetuti tentativi compiuti durante la legislatura in corso non è stata approvata la legge istitutiva della doppia preferenza di genere.

Il sistema elettorale

Il sistema elettorale calabrese, per come modificato nel 2014, è un sistema proporzionale con premio di maggioranza.

Per essere ammessi alla ripartizione dei seggi le coalizioni di liste devono superare l’8%, mentre le singole liste circoscrizionali devono superare il 4% dei voti a livello regionale. I restanti 6 seggi sono assegnati alle liste che appoggiano il presidente eletto qualora queste non raggiungano il 50% dei seggi nel riparto proporzionale. Altrimenti, se la coalizione raggiunge o supera il 50% dei seggi, ottiene un premio dimezzato, di 3 seggi. Se la coalizione vincente non raggiunge i 16 seggi (il 55%) perfino dopo l’assegnazione del premio intero, è prevista l’attribuzione di questi seggi aggiuntivi togliendoli da quelli attribuiti alle liste di opposizione.

Inserita nella legge elettorale un’ulteriore modifica dopo la pronuncia della Corte Costituzionale sul caso Ferro durante la scorsa legislatura. In Consiglio regionale entrerà anche il miglior perdente tra i candidati alla carica di governatore.

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