giovedì,Aprile 25 2024

Oddati vuole la Città Metropolitana. «Con Falcomatà per una battaglia nazionale»

Conferenza stampa a palazzo Alvaro per salutare l'ingresso nel Pd di Giovanni Nucera. Il responsabile nazionale per il Mezzogiorno traccia la rotta futura che passa per il congresso e le elezioni del prossimo maggio

Oddati vuole la Città Metropolitana. «Con Falcomatà per una battaglia nazionale»

Il Pd reggino festeggia le nuove adesioni e si prepara alle elezioni comunali del prossimo mese di maggio. A palazzo Alvaro i big reggini, insieme al commissario provinciale Giovanni Puccio e al responsabile n azionale per il Mezzogiorno Nicola Oddati, hanno dato il benvenuto all’ex consigliere regionale Giovanni Nucera, candidato e non eletto con il Pd alle elezioni dello scorso 26 gennaio. Insieme a lui un gruppo d’area con Filippo Burrone, Gregorio Pititto, Antonio Sapone e Peppe Ielo, oltre al consigliere comunale Giovanni Minniti che rientra nel partito ma rimane sospeso dal gruppo in contrasto con la gestione di Antonino Castorina.

Giovnni Nucera commenta così la decisione di aderire al partito, già maturata da tempo. «Si tratta di un percorso cominciato già da un anno e mezzo. Avevamo già dato una mano per le primarie a Zingaretti e poi abbiamo votato per il Pd alle elezioni per le europee. Aderiamo perché è cambiato il partito democratico dopo la gestione di Renzi, adesso è un partito di sinistra. Daremo il nostro contributo per normalizzare il partito, farlo uscire dai commissariamenti e renderlo accessibile a tutti, unico argine alla destra salvianiana». 

Il responsabile per il Mezzogiorno Nicola Oddati si gode il momento e progetta il futuro che passa dalla celebrazione dei congressi e dalle elezioni per la Città Metropolitana che saranno “battaglia nazionale” al fianco del sindaco uscente Giuseppe Falcomatà.

«Si è chiusa una fase con le regionali alle quali il Pd è arrivato commissariato. Alle urne abbiamo ottenuto un buon risultato siamo il primo partito della Calabria e anche come coalizione, nonostante le difficoltà, abbiamo dimostrato che c’è una forza per fare opposizione in questi anni e poi sovvertire la situazione. Con il commissario regionale saremo impegnati nei prossimi mesi a costruire il congresso».

In tal senso un punto di riferimento sarà indubbiamente Nicola Irto «un giovane capace che ha fatto il presidente del Consiglio regionale e ha avuto tante preferenze sarà sicuramente uno dei punti di riferimento per la costruzione del nuovo partito democratico in Calabria».

Il messaggio sulle prossime comunali da parte di Oddati è altrettanto chiaro: «Reggio è una delle città più importanti del Mezzogiorno, abbiamo un sindaco giovane come Giuseppe Falcomatà e vogliamo tornare a vincere e garantire altri 5 anni di governo in Città».

Il primo cittadino spiega come la sua azione politica in questo momento si svolga su due fronti: il primo scongiurare il dissesto, il secondo quello di allargare e rafforzare la coalizione in vista delle prossime elezioni.

«Siamo impegnati, ancora una volta, per scongiurare conseguenze negative che provengono dal passato. Si tratta di un debito idropotabile maturato nei confronti della Regione Calabria dal 1981 il 2004. Abbiamo avviato interlocuzione con la Regione e abbiamo concluso una transazione a 64 milioni che dovevamo restituire in 20 anni. Adesso la Corte dei Conti dice che dovremmo restituirli in tre anni invece che in 20 anni e questa sarebbe un’operazione difficile. Cercheremo di capire a Roma attraverso governo nazionale e Anci per evitare effetti negativi di questa sentenza. Con tanti sacrifici abbiamo rispettato un piano di riequilibrio per evitare il dissesto che dura dieci anni. Adesso siamo all’ottavo. Sarebbe un peccato che tutto questo lavoro immane e i sacrifici dei cittadini venissero vanificati».

Dal punto di vista più squisitamente politico Falcomatà spiega: «Lavoriamo per la formazione della coalizione per l’appuntamento di maggio  dove giocheremo una partita nella quale si avrà un’idea di città contrapposta non sappiamo ancora a chi. Lavoriamo per costruire una coalizione forte, per riproporre le candidature dei consiglieri protagonisti di questi anni  e lo facciamo forti del 23 % avuto alle regionali. Consapevoli che il Pd non basta, ma deve essere in grado di coinvolgere nuove forze politiche dai Socialisti ai Verdi e soprattutto il movimento di liste e formazioni civiche che ci hanno accompagnato fin qui».

Ovviamente si rimane in attesa della discussione interna al partito che si svilupperà dopo l’Assemblea nazionale del prossimo 22 febbraio.

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