Coronavirus, il governo pronto a varare il “decretone emergenza”
Dagli aiuti alle famiglie ed alle imprese, fino alla riduzione delle bollette e alla proroga di validità delle carte d'identità: ecco le novità in arrivo
L’hanno chiamato “decretone coronavirus” per le tante proposte in esso contenuta, per fronteggiare da ogni angolo visuale l’emergenza. È un pesante manovra da 15-20 miliardi a cui è pronto il governo in queste ore. In ogni casi, anche con ritardo, si dovrà arrivare prima delle scadenze fiscali di lunedì 16 marzo prossimo.
Aiuti a famiglie e imprese
Ammonterebbero a 3,8 miliardi i fondi per far fronte alla carenza di liquidità di famiglie e imprese per mutui e prestiti; con un ulteriore potenziamento di un miliardo il fondo di garanzia Pmi e sulla garanzia statale sulla moratoria dei prestiti e dei mutui per arrivare a 2 miliardi. In previsione anche la riduzione, da fare attraverso un intervento sugli oneri di sistema, delle bollette per tutto il 2020. Tra le novità in manovra la proposta di avere tre mesi in più per fare la revisione auto e la prorogare al 31 agosto della validità dei documenti di identità.
Ammortizzatori sociali
Gli ammortizzatori sociali oscilleranno tra 4 e 5 miliardi. Confermate le linee di intervento che vanno dalla cig in deroga per tutti, dentro anche soci di cooperative, dipendenti di fondazioni nel settore dei pubblici servizi e terzo settore, all’aumento del Fondo di integrazione salariale (per 500 milioni). Si valuta l’espansione del sussidio di disoccupazione per coprire gli stagionali del turismo, della pesca e ai lavoratori dello spettacolo, che non possono ricorrere alla cig in deroga. Lo stato di quarantena viene equiparato a quello di malattia. Mentre sul congedo parentale ancora si discute: la linea sembra quello di portarlo a 15 giorni, ma tra le ipotesi si sta ancora valutando la retribuzione che potrebbe andare dal 30 all’80 per cento.
Si ferma il Fisco
Sono stati già stoppati accertamenti, cartelle e pignoramenti, come annunciato dal direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Ruffini. Il decreto del governo dovrebbe confermare soprattutto il differimento delle scadenze Iva e ritenute Irpef (sugli stipendi di febbraio) previste per lunedì 16. Poi dovrebbe varare la sospensione dei versamenti Iva, Irpef e Inps per le aziende sotto i 400 mila euro di fatturato nei servizi e 700 mila nel commercio.
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