Coronavirus, Santelli da Fazio: «Tavoli all’aperto meno pericolosi dell’asporto»
La governatrice difende le sue scelte in merito alla riapertura di bar e ristoranti, ma scivola sull'obbligo delle mascherine: «Non sono obbligatorie perché non possiamo distribuirle a tutti». Ma l'obbligo c'è
Ospite a “Che tempo che fa” di Fazio Fazio, la governatrice della Calabria Jole Santelli ha portato le ragioni della discussa ordinanza con la quale ha anticipato una serie di misure tra le quale riaperture dei bar e dei ristoranti che hanno posti all’aperto.
In trasmissione, in collegamento anche con il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, Santelli chiarisce che, per certi versi, l’approccio di entrambi i governatori era stato simile: «Abbiamo chiesto e preteso, purtroppo abbiamo ottenuto poco, che le nostre regioni venissero sostanzialmente chiuse. Cioè di poter gestire all’interno delle nostre Regioni la “fase 2” senza nuovi esodi (quello che sta arrivando è il terzo) e che secondo me è molto più pericoloso di due tavolini al bar». Puntualizza la governatrice della Calabria «Io non ho riaperto i ristoranti, il governo lo ha fatto riaprendo l’asporto. Io ritengo molto più pericoloso la fila dell’asporto piuttosto che prevedere che i ristoranti che hanno i tavolini all’esterno possano fare il servizio».
E in relazione all’ordinanza che come legge regionale va oltre i confini tracciati dalla legge dello Stato, Santelli chiarisce:«Nella prima fase la salute era prioritaria su tutto, ci siamo dimenticati il titolo V, abbiamo fatto sì che il governo decidesse tutto. Alcuni, come ho fatto io, ammettendo ordinanze più restrittive ad esempio. Ora siamo in una seconda fase, quella della riapertura. Su questo io vorrei che il governo ci desse tutte le regole di cornice, di precauzione da assumere e che, nelle specifiche attività, ci lasciasse un pochino di spazio».
Poi chiede Fazio: «Nelle vostre regioni è obbligatorio avere la mascherina per uscire?». Santelli risponde che «Io non ho messo l’obbligo semplicemente perchè penso che se lo stabilisco poi devo essere in grado di dare gratuitamente le mascherine». Ma l’obbligo, da quello che si legge nell’ordinanza emanata dalla stessa governatrice, invece è previsto eccome.
A Fazio che chiede alla Santelli se è preoccupata per la nuova ondata dei rientri, la presidente risponde: «Moltissimo, io ho fatto una piattaforma in cui ho chiesto di preregistrandosi sarebbero arrivate e dove sarebbero andate a vivere i dove per il momento io ho oltre 3000 iscrizioni. Abbiamo previsto dei posti di controllo, sia di polizia, sia di controllo medico nelle stazioni, negli aeroporti, ma siccome siamo regioni che abbiamo avuto i contagi solo di ritorno io rammento che avevo chiesto al Governo di assumere delle decisioni e delle misure in partenza perché ancora una volta ci ritroviamo a gestirle noi».