giovedì,Marzo 28 2024

È andato deserto il bando comunale per le persone senza fissa dimora, finanziato dai fondi Pon Metro

L'associazione "Un mondo di mondi" apprende la notizia con amarezza: «È svanita per ora la speranza di un dormitorio comunale»

È andato deserto il bando comunale per le persone senza fissa dimora, finanziato dai fondi Pon Metro

«Con la pandemia in corso le persone senza dimora  continuano a vivere sulla strada  , in condizioni di estrema precarietà e di pericolo. I requisiti richiesti dal Bando, quelli finanziari e  la disponibilità di una struttura abitativa a norma,  non hanno evidentemente reso possibile la partecipazione di nessun ente».

A constatare con amarezza la conclusione di questo percorso è l’associazione “Un mondo di mondi”. 

«Il bando, comunque, ha costituito il primo concreto tentativo del Comune di dotarsi di un importante servizio quale quello del Dormitorio per le persone senza fissa dimora.  La sua redazione, pur seguendo le linee guida del Pon Metro ed offrendo una proposta  progettuale, a nostro parere, non ha considerato a sufficienza le  caratteristiche delle attività  esistenti sul territorio da molti anni, a partire dalle quali si dovrà costruire il Dormitorio pubblico.

Molto probabilmente anche i contrasti che si sono sollevati su questo tema non hanno consentito lo sviluppo di una progettualità concertata.

Ma, anche alla luce degli eventi tragici delle scorse settimane,  è urgente che il Comune metta in campo  una via  efficace  per arrivare in breve tempo a realizzare un Dormitorio comunale. 

Pertanto, proponiamo all’Assessora alle politiche sociale, A. Nucera,  ed al Dirigente F.G Barreca, di incontrare nei prossimi giorni gli enti del privato sociale che si occupano di accoglienza delle persone senza fissa dimora, per  promuovere la pubblicazione, in tempi brevi,  di un avviso di istruttoria pubblica finalizzata all’individuazione di soggetti del terzo settore disponibili alla co-progettazione e co-gestione di un progetto di Dormitorio pubblico diffuso.

Nell’incontro potrebbero essere coinvolti anche i diretti interessati all’apertura del servizio  ed altri enti che  vogliano contribuire allo sviluppo di questo importante servizio pubblico.

È questa la strada seguita  con buoni risultati  nel 2018 dal  Comune di Milano con i fondi Pon inclusione per la redazione di un progetto innovativo e sperimentale denominato “Costruzione di un sistema articolato e differenziato di strutture per l’accoglienza e la residenzialità a favore dei cittadini milanesi senza dimora: dalla bassa soglia all’housing first”.

La strada della co-progettazione e della co-gestione, attivando la responsabilità collettiva intorno a questo progetto,  consentirebbe di mettere assieme tutte  le forze, le esperienze e le risorse esistenti, quelle del Comune, quelle del privato sociale e degli stessi beneficiari finali, di integrarle, di superare meglio i contrasti e quindi di trovare velocemente una soluzione condivisa, integrata e sostenibile. A nostro parere questo è il modo  migliore e più coerente per la costruzione di un bene collettivo quale deve essere un Dormitorio pubblico. Un bene collettivo che è tale se la sua costruzione è stata quanto più possibile condivisa. 

Auspichiamo che, nel più breve tempo possibile, anche con l’attuazione di questa proposta, si sviluppino le condizioni per la realizzazione di un Dormitorio comunale diffuso che risponda alle esigenze delle persone senza fissa dimora, i cui diritti primari devono essere garantiti».

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