venerdì,Aprile 19 2024

Caso Easy Jet, Falcomatà: «Venite in Calabria, siamo la culla della civiltà»

Reggio Calabria, il sindaco: «Noi non ci sogneremmo mai di dire che la compagnia britannica è inaffidabile soltanto perché non è inserita nella classifica delle dieci compagnie aeree più sicure al mondo»

Caso Easy Jet, Falcomatà: «Venite in Calabria, siamo la culla della civiltà»

«Easy jet promuove la Calabria raccontandola come terra di mafia e terremoti, elementi che ne farebbero una regione priva di turisti e per questo da visitare e da godere per la sua “dolce vita”. A scriverlo è il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcoamatà.

Un po’ come dire: “Se ami il brivido non puoi non andare a Londra, luogo ospitale che nella notte regala l’adrenalina di Whitechapel, quartiere celebre per le scorribande di Jack Lo Squartatore”. Oppure: “Gli appassionati della natura devono vivere l’emozione del Giappone, dove il Pianeta ci ricorda che un sisma o uno tsunami sono esperienze che vanno vissute almeno una volta – e anche ultima – nella vita”.
Insomma, ci sarebbe da ridere se quello di Easy Jet non fosse l’ennesimo, brutale, scivolone di stampo razzista nei confronti del nostro territorio.

Un territorio che è forte di una storia millenaria e della grande accoglienza della nostra gente che soffre, più di chiunque altro al mondo, problemi che poco o nulla scalfiscono la curiosità di tantissimi turisti che, ogni anno, scelgono la Calabria senza farsi condizionare da beceri pregiudizi. Quindi, venite a visitare la bellezza dei nostri mari, la serenità delle nostre colline e la purezza delle nostre montagne. La Calabria è la culla della civiltà, ricca di un patrimonio artistico, storico, naturale, culturale ed enogastronomico unico in tutta Europa. Nasconderlo è un’ipocrisia.

Noi siamo tutto questo. Noi non ci sogneremmo mai di dire che Easy Jet è inaffidabile soltanto perché non è inserita nella classifica delle dieci compagnie aeree più sicure al mondo.

È fondamentale conoscere prima di giudicare. Ciò che conta, infatti, è sempre il contenuto del libro, mai la copertina».

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