martedì,Aprile 23 2024

Comunali a Reggio, il balletto di Marcianò e il pressing di Cannizzaro. Ma la Lega tiene duro

Ore di trattative frenetiche nel centrodestra ma Salvini vuole il super tecnico Minicuci alla guida della Città dopo il fallimento dei politici

Comunali a Reggio, il balletto di Marcianò e il pressing di Cannizzaro. Ma la Lega tiene duro

Il mezzo passo indietro di Angela Marcianò dopo oltre 24 ore rispetto alla notizia di una sua possibile candidatura in quota Lega ha contribuito a rimescolare le carte nelle schieramento di centrodestra.

In un lungo post su facebook l’ex assessore della giunta Falcomatà ha parlato di una “regia” ad hoc per creare disorientamento. «Il mio gruppo è indipendente e non avrebbe mai potuto accettare “investiture” dirette e di partito. Non abbiamo chiuso ad alcun sostegno esterno, ma sempre nell’ottica del supporto ad uno schieramento civico e libero».

Un post che per qualcuno è stato “strategico”. Considerando il panico venutosi a creare dentro Forza Italia dopo l’annuncio che il candidato sindaco per Reggio sarà scelto da Matteo Salvini, con il nome di Antonino Minicuci sempre tra i favoriti, la coalizione si è presa qualche giorno di riflessione. Il commissario azzurro Francesco Cannizzaro, dopo aver festeggiato amaramente il suo compleanno, è tornato a Roma e prova a capire i margini di manovra per non uscire completamente sconfitto dalla partita.

Neanche alla Lega del resto conviene sfasciare la coalizione e rimettere in campo le truppe malandate di Giuseppe Falcomatà, unico ad essersi rianimato nelle ultime ore dopo l’annuncio a sorpresa di Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. E, dunque, Angela Marcianò con il suo mezzo passo indietro rimane sull’uscio, libera da tessera di partito, e pronta a poter essere la candidata di superamento se davvero il centrodestra dovesse arrivare a questa soluzione. Non a caso l’ex assessore continua a dialogare con tutti, comprese le liste civiche e perfino con i reduci di Reggio Futura.

Il margine, però, è molto stretto considerando che Matteo Salvini ha un’idea in testa molto chiara. Alla città, commissaria e ridotta in macerie dalla politica, adesso serve un super manager. Una persona con grandissima esperienza amministrativa che possa fornire le risposte necessarie alle tante aspettative della collettività. E che sappia come si “costruisce un ponte”. Il nome di Antonino Minicuci, che Salvini ha incontrato a Genova, rimane dunque la prima soluzione per la Lega che proverà adesso a ricompattare le truppe ed avere una coalizione compatta.

La variabile vera rimane Francesco Cannizzaro che a Roma sta schierando tutta la sua potenza di fuoco, dalle liste già pronte a quelle quasi allestite fino ai tanti consensi macinati alle regionali dal gruppo di Forza Italia. Basterà ad ottenere un diritto di veto e a fare in modo che sia la Lega a scegliere un candidato maggiormente condiviso?

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