venerdì,Aprile 19 2024

Cardeto non prosegue lo SPRAR ma l’ex assessore Megale non ci sta

L'ex amministratrice boccia la scelta dell'amministrazione «Porre fine a tutto questo con l’ulteriore beffa per la comunità di perdere, magari, anche il finanziamento»

Cardeto non prosegue lo SPRAR ma l’ex assessore Megale non ci sta

L’amministrazione comunale di Cardeto di non proseguire l’esperienza all’interno del sistema SPRAR/SIPROIMI iniziata nel 2016 ma Eleonora Megale, già assessore del Comune di Cardeto dal 2009 al 2018 non ci sta e stigmatizza la decisione dell’attuale sindaco.

«A ridosso della scadenza dei termini previsti dal Ministero dell’Interno, l’attuale amministrazione comunale cardetese targata PD ha, infatti, pensato bene di non rinnovare l’adesione del Comune di Cardeto al sistema SPRAR/SIPROIMI ponendo fine ad un progetto che dal 2016 aveva garantito a donne e uomini, la maggior parte di loro di Cardeto e che hanno investito competenze e professionalità nel loro paese natio, lavoro, dignità e riscatto. 

E chissà cosa avranno da dire i dirigenti locali, regionali e nazionali del Partito Democratico e del mondo sindacale della CGIL visto e considerato che gli stessi sono ampiamente rappresentati all’interno di questa maggioranza consiliare e di questa amministrazione. Già, perché proprio coloro i quali millantano di essere difensori delle ragioni dei lavoratori e di ispirarsi a taluni principi e ideali, oggi a Cardeto hanno, con le loro scelte, colpito in particolar mondo proprio lavoratrici e lavoratori. Insomma, è lapalissiano che vi sia un problema di coerenza, o comunque una certa confusione, tra ciò che gli stessi vogliono rappresentare e chi sono realmente. 

Ma il progetto SPRAR/SIRPOIMI è stato, dal 2016 ad oggi, anche un supporto al tessuto economico e produttivo locale, un aiuto indiretto a commercianti e produttori locali, che grazie ad una scelta lungimirante fatta dalla passata amministrazione comunale, ha contribuito ad apportare ossigeno alle forze produttive del paese. Grazie al progetto SPRAR/SIPROIMI anche la comunità cittadina ha potuto godere di benefici diretti e che, in un certo qual modo, sono stati di fondamentale importanza per la sopravvivenza di talune tipologie di servizi. Scuola, servizi sanitari erogati dall’ASP locale sono stati, grazie allo SPRAR/SIPROIMI, letteralmente mantenuti in vita. Cinque immobili, dapprima chiusi e non abitati, sono stati riaperti ed utilizzati come alloggi per l’accoglienza dei titolari di protezione internazionale, con un ritorno anche economico per i proprietari degli immobili. L’adesione del Comune di Cardeto al sistema SPRAR/SIPROIMI ha consentito allo stesso di ricevere un finanziamento di 500 mila euro per la riqualificazione di un immobile pubblico da destinare a centro di integrazione e aggregazione per immigrati regolari. 

E l’attuale amministrazione invece cosa decide di fare? Porre fine a tutto questo con l’ulteriore beffa per la comunità di perdere, magari, anche il finanziamento prima ricordato.

Ma il progetto SPRAR/SIPROIMI in questi lunghi cinque anni ha contribuito a disegnare, anche, un’immagine nuova di Cardeto facendone un esempio di integrazione e di studio. Un progetto quello dello SPRAR/SIPROIMI attenzionato da accademici e studiosi nazionali e internazionali (Università di Messina e Università di Goteborg in Svezia) il ché ha garantito anche un ritorno di immagine per Cardeto e la cittadinanza tutta. 

E invece, assistiamo a scelte scellerate e miopi da parte di un’amministrazione e di una politica lontana dalle necessità della comunità che dovrebbe rappresentare e che in realtà bistratta giornalmente. Eppure lo avevano scritto nel programma con il quale si sono presentati al cospetto del popolo cardetese: “ci impegniamo a sostenere l’integrazione dei nuovi arrivati nel nostro territorio”, e invece, non riescono nemmeno a rispettare ed attuare quanto da loro stessi scritto. 

Se avessero, o mai abbiano avuto, un minimo di pudore al mattino, guardandosi allo specchio, dovrebbero abbassare lo sguardo e vergognarsi. 

Scriveva Corrado Alvaro: “la dignità è al sommo di tutti i pensieri ed è il lato positivo dei calabresi”,sicuramente ciò non si può affermare nei confrontidel sindaco Arfuso, della sua giunta e di questa  maggioranza in seno al consiglio comunale di Cardeto». 

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