martedì,Aprile 23 2024

Regione, Fratelli d’Italia contro Sainato: «Da lui nessuna spiegazione politica»

I circoli della Locride contestano il consigliere regionale dopo il suo passaggio in Forza Italia. «Calcoli di convenienza»

Regione, Fratelli d’Italia contro Sainato: «Da lui nessuna spiegazione politica»

«L’ingresso di Raffaele Sainato in Fratelli d’Italia, a ridosso della campagna elettorale delle scorse elezioni regionali, è stato solo frutto di un mero calcolo elettorale, e non di una reale condivisione di idee e di valori. Lo avevamo ampiamente previsto e, all’epoca, avevamo anche espresso ai vertici del partito e all’allora commissario provinciale Edmondo Cirielli tutte le nostre perplessità rispetto ad una candidatura che trovava giustificazione solo in convenienze elettorali e che avrebbe fatto saltare equilibri già consolidati e percorsi politici chiari costruiti sulla coerenza e sulla militanza». Così in una nota i circoli della Locride di Fratelli d’Italia.

«A differenza di altri Fratelli d’Italia era ed è uno dei partiti più importanti nello scenario politico sia nazionale che regionale, in crescita costante oramai da diverso tempo, ed era ovvio che alle elezioni regionali fosse, di conseguenza, una delle liste più ambite, anche in considerazione del probabile secondo seggio che avrebbe conquistato. Era anche questo il motivo, abbastanza evidente, di alcune “conversioni apparenti” di quel periodo».

«Oggi tutto questo emerge chiaramente ed é confermato dai fatti e dalle parole di Raffaele Sainato, che non fornisce nessuna spiegazione politica rispetto a questa scelta ma si limita a dire che la sua formazione politica fonda le basi nel movimento cristiano e quindi in Forza Italia “…da cui mai mi sono davvero separato…”. Ci piacerebbe sapere cosa pensa oggi di queste parole Giovanni Calabrese, che è stato il principale artefice di quella candidatura. Un bel modo per ringraziare chi ha garantito a Sainato uno scranno in Consiglio regionale e, recentemente, anche la Presidenza della Commissione Riforme. Siamo certi comunque che questa volta i calcoli di convenienza saranno messi da parte e il passo successivo sarà quello di comunicare, con la stessa coerenza che oggi lo ha portato a “riscoprire” i valori di Forza Italia, le dimissioni dalla Presidenza della Commissione, ottenuta in quota Fd’Italia».

«La politica è una cosa seria e i partiti non sono porte girevoli, da dove si entra e si esce a piacimento, tantomeno ascensori da prendere a convenienza per raggiungere velocemente i piani più alti. Per capire che non ha mai condiviso idee e programmi di Fratelli d’Italia sarebbe stato sufficiente guardare la presentazione della sua candidatura, davanti a tutto lo stato maggiore di Forza Italia, o ascoltare in diverse occasioni (l’ultima in un recente convegno che si è svolto a Locri) la sua precisazione “…l’ho detto anche in campagna elettorale, sono nato democristiano e morirò democristiano…”. Per chi allora non ci ha dato ascolto può anche sembrare una sorpresa».

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