venerdì,Marzo 29 2024

Bagnara Aperta fa il punto sulle scuole della città e boccia l’amministrazione

Il gruppo pone l'accento sulla difficoltà della squadra di Frosina: «Negli ultimi tre anni molti nostri ragazzi hanno dovuto saltare alcune settimane di scuola per mancanza di programmazione da parte dell’amministrazione comunale e con molta probabilità anche quest’anno la campanella non suonerà per tutti»

Bagnara Aperta fa il punto sulle scuole della città e boccia l’amministrazione

Il gruppo Bagnara Aperta da mesi, costantemente, pone all’attenzione dell’amministrazione comunale la propria preoccupazione per la situazione scolastica cittadina, preoccupazione «accentuata da uno stallo ormai permanente, con un sindaco e una giunta comunale incapace di incidere positivamente.

Al netto delle chiacchiere del consiglio comunale svoltosi il 7 luglio 2020 dove il vicesindaco e la delegata all’edilizia scolastica elencavano senza pudore i risultati ottenuti per i plessi scolastici, per poi nei giorni successivi essere miseramente smentiti dalla sonora bocciatura da parte della regione Calabria della richiesta di finanziamento per i lavori di messa in sicurezza della scuola elementare Vincenzo Morello per un importo di 4 milioni e 800 mila euro, vogliamo cercare di fare il punto sulle scuole del territorio:

  • Frazioni di Solano, Pellegrina/Ceramida: le scuole sono in condizioni disastrose, necessitano di interventi immediati, porte, servizi igienici, impianti elettrici, pulizia delle aree esterne e tanto altro;
  • Porelli: lavori in corso che non saranno ultimati per inizio anno scolastico;
  • Centro: Istituto Vincenzo Morello chiuso per problemi strutturali;
  • Marinella: Elementari, unico Istituto al momento funzionante; Infanzia, si dovrebbe pulire l’area esterna ormai diventato deposito di materiali.

Vorremmo quindi capire in quale struttura andranno i nostri ragazzi a scuola fra circa quindici giorni, considerato che ci dovrà essere il distanziamento sociale dovuto al COVID-19.

Nell’ultimo consiglio comunale il sindaco ha annunciato l’azzeramento della giunta, poi certificato qualche giorno dopo da un’ordinanza. Sono passati dieci giorni ed invece di impegnarsi a fondo  per trovare soluzioni si bivacca in attesa della quadra politica.

Sia chiaro non ci aspettiamo nulla di buono, più volte abbiamo detto che l’unica soluzione sono le dimissioni in massa, ma quantomeno ci saremmo aspettati maggiore solerzia su alcune questioni determinanti per il futuro del paese. Oggi i genitori e le associazioni che si occupano di scuola che volessero parlare con l’assessore all’istruzione ed all’edilizia scolastica non possono farlo perché non esiste.

Una nostra ipotesi formulata in passato era quella di moduli scuola da installare in alcune piazze cittadine, un po’ come succede nei paesi terremotati, interpellando prefettura, protezione civile, regione e governo per capire come poter far partire l’iter ed i lavori di messa in opera, ma come al solito le nostre proposte come quelle di tutta la cittadinanza non sono ascoltate.

Negli ultimi tre anni molti nostri ragazzi hanno dovuto saltare alcune settimane di scuola per mancanza di programmazione da parte dell’amministrazione comunale e con molta probabilità anche quest’anno la campanella non suonerà per tutti.

Siamo veramente preoccupati e questa volta anche arrabbiati, quella che abbiamo di fronte agli occhi è una situazione vergognosa, indegna di un paese civile».

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